Siracusa. Postazione 118 Fontane Bianche chiusa, “intervenga l’assessore regionale”

“Da settimane, la postazione del 118 di Cassibile – Fontane Bianche è chiusa”. A lamentare il mancato avvio del servizio, come da piano regionale, è Enzo Vinciullo. “Quante settimane dobbiamo ancora attendere per non continuare a mettere a rischio la salute dei cittadini? Sicuramente nefasta si è rivelata la riduzione delle ore di apertura della postazione che, fino a quando sono stato deputato, nessuno si era permesso di fare. Ora, dopo la riduzione, anche la chiusura, cosa che non è assolutamente sopportabile”.
Per questo Vinciullo si rivolge all’assessore alla Sanità, Razza, “affinché intervenga, con l’urgenza del caso, per riaprire la postazione chiusa da settimane”.




Siracusa. Sanità e liste d’attesa, incontro Asp-sindacati: servizi di potenziamento

Una serie di attività di miglioramento e potenziamento dei servizi resi dall’ ASP di Siracusa. Li ha garantiti il direttore generale, Lucio Ficarra ai rappresentanti dei sindacati, durante un incontro richiesto dalle sigle dei pensionati  SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, rispettivamente con Valeria Tranchina, Vito Polizzi, Sergio Adamo e Salvo Lantieri. La riunione è servita per fare il punto della situazione rispetto a diverse vicende aperte nel territorio. Il generale manager ha parlato del “Centro per la Cura del Linfedema, istituito nel presidio ospedaliero Trigona di Noto, del potenziamento dell’ospedale di Augusta, della definizione dell’incarico per l’individuazione del sito per il nuovo ospedale di Siracusa Dea di II Livello, del potenziamento dei Pronto Soccorso messi in sinergia funzionale con i presidi di Guardia medica e con i Punti di Primo intervento, l’istituzione di un nuovo Punto di Primo intervento in supporto al Pronto Soccorso di Avola”. Affrontato anche il tema delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, con alcune puntualizzazioni. Ficarra ha evidenziato , ad esempio, che “la lista di attesa per le prestazioni diagnostiche, per esempio-ha spiegato-  è ben altra cosa rispetto alla scelta dell’assistito, libera e garantita, di farsi curare dal professionista che preferisce. In quest’ultimo caso, la data assegnata non può essere imputata quale ritardo nella prestazione erogata”. 

I rappresentanti sindacali hanno esternato la disponibilità ad interagire con i Distretti sanitari e con i Comuni per promuovere un più efficace intervento in campo socio-sanitario. I direttori dei Distretti sanitari, in uno con il direttore generale,  hanno messo in evidenza i diversi livelli di ruoli e responsabilità in capo ai Comuni e all’ASP e si sono resi disponibili ad una collaborazione più stretta con le organizzazioni sindacali nei limiti di quanto concesso dalla normativa in vigore.

Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra ha incontrato, alla presenza dei direttori dei Distretti sanitari di Siracusa, Noto, Lentini e Augusta i rappresentanti sindacali delle organizzazioni sindacali pensionati di
SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, rispettivamente Valeria Tranchina, Vito Polizzi, Sergio Adamo e Salvo Lantieri.
L’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, si è tenuto in un clima sereno e costruttivo, nel corso del quale sono state prese in esame segnalazioni e proposte riguardanti l’assistenza sanitaria e quella socio-sanitaria.
Il direttore generale, in riscontro alle articolate problematiche rappresentate dalle organizzazioni sindacali, ha elencato




Siracusa. In centinaia per l’Unitalsi, il pellegrinaggio dal 2020 diventa nazionale

Si è concluso nel pomeriggio, con la processione eucaristica guidata da monsignor Enzo Murgano, assistente della Sezione Sicilia Orientale Unitalsi, il pellegrinaggio a Siracusa. Giornate di incontro, di preghiera e di conforto per i tantissimi i partecipanti che hanno affollato i viale del Santuario e la basilica in occasione dei momenti più sentiti di un appuntamento di fede che dal prossimo anno diventerà nazionale. A dare l’annuncio è il Consiglio Direttivo nazionale dell’Unitalsi. “Il pellegrinaggio a Siracusa è cresciuto anno dopo anno, fino a diventare una esperienza di tutta l’Unitalsi. Le lacrime di Maria hanno saputo creare unità e hanno riempito il nostro cuore di emozione e di gratitudine, ripetendoci il messaggio che può dare un senso nuovo alla nostra vita e alla nostra associazione: Dio ama i poveri e gli umili, rovescia chi si crede potente e conquistatore, innalza chi costruisce comunione, confonde gli arroganti e i cercatori di vendetta, illumina di bellezza e di speranza la vita di chi soffre, di chi si sente smarrito, di chi cerca un amore che vive il tempo senza essere distrutto dal tempo. Per questo il pellegrinaggio a Siracusa, nel grande Santuario che ci ha accolto con gioia in questi anni, non per merito nostro, ma per la potenza di comunione che ha costruito, è ormai un segno grande per tutta l’Unitalsi; Maria ha chiamato l’associazione a mettersi in cammino ancora una volta verso un luogo preciso per poterci parlare di Suo Figlio, perché noi siamo camminatori, per vedere e vivere e non scrittori sulla sabbia di spiagge di vita che non conosciamo davvero. Per questo, dall’anno 2020, accogliendo la proposta e la gioia del presidente di Sezione Nunzio Faranda, del presidente della sottosezione di Siracusa Gabriele Burgio, di tutti i responsabili e i soci delle sottosezioni della Sicilia Orientale, il pellegrinaggio a Siracusa diventerà anche ufficialmente pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi, proposto e affidato alle realtà unitalsiane dell’Italia intera, perché la Madonna delle Lacrime dia luce di verità alla nostra strada e alla nostra storia di servizio e di unità”. Questo il testo con l’annuncio della “promozione” al rango nazionale del pellegrinaggio Unitalsi a Siracusa.




Trivellazioni nel Val di Noto: ricorso al Tar delle associazioni ambientaliste

Depositato venerdì 8 novembre il ricorso contro la Regione e contro la Maurel et Prom Italia srl, già Panther Eureka srl, per l’annullamento del decreto del 5 luglio 2019 che ha concluso la procedura di Valutazione d’incidenza ambientale per l’esecuzione di indagini geofisiche preordinate alla ricerca di idrocarburi nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa, nell’area denominata Fiume Tellaro. Lo annuncia Nicola Giudice, a nome del collegio difensivo, nominato dalle maggiori associazioni del territorio Legambiente, Zero Waste, WWF, Italia Nostra, preoccupate dai motivi illustrati dal decano degli avvocati ambientalisti circa le rilevate violazioni alle normative paesaggistiche, alla convenzione UNESCO e alle normative di tutela delle aree protette comunitarie e regionali.
Associazioni ambientaliste che rispondevano all’appello della portavoce del Forum siciliano Acqua e Beni Comuni, Antonella Leto. “All’illegittimità per violazione della sospensione delle procedure e dei permessi di ricerca per l’intero territorio nazionale, ai sensi dell’art. 11 ter della L. 12/2019 che prevede infatti una moratoria sino all’adozione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), volto a garantire una programmazione strategica in materia energetica ed ambientale, si aggiungono altri motivi – argomenta l’avvocato del Foro di Siracusa, Felice Bonfanti- quali l’impropria
frammentazione del procedimento amministrativo relativo all’intero progetto previsto dall’autorizzazione originaria, pertanto manchevole, nella sua unicità, di tutte le corrette valutazioni ambientali. In ultimo, secondo le valutazioni del prof. Enzo Di Salvatore, sono stati rilevati i profili di incostituzionalità della Legge regionale 14/2000”. “Siamo stati costretti a battere la strada giudiziaria, denuncia Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, ma è una estrema ratio, mentre dovrebbero essere le scelte politiche invocate pubblicamente in tema di energia rinnovabile ad indirizzare verso il rispetto di un modello economico sostenibile nel territorio del “Commissario Montalbano”, patrimonio dell’umanità”.




Siracusa. Tour dei sindacati in pullman tra le incompiute, dalla Tonnara all’ex tribunale

Un giro “turistico” tra le principali incompiute della città. Così i sindacati degli edili, in provincia, aderiscono alla mobilitazione nazionale “Noi non ci fermiamo” indetta per venerdì prossimo, 15 novembre, in tutte le piazze italiane. In pullman all’aperto, partendo dal Viadotto Targia intorno alle 9, i segretari provinciali Saveria Corallo (Feneal Uil), Salvo Carnevale (Fillea Cgil) e il responsabile territoriale Filca Cisl, Gaetano La Braca, illustreranno le incompiute della città. Previste tappe alla Tonnara di viale Santa Panagia, lungo la via Agatocle e davanti all’ex Tribunale di piazza della Repubblica, per porre l’accento su quanto pubblico e privato potrebbero realizzare per – come recita il volantino diffuso in questi giorni – una “Siracusa da rilanciare”. Durante il tragitto, i tre segretari sindacali delle categorie edili, terranno una conferenza stampa itinerante: “Perché questo “horror tour” nella Siracusa degradata e delle cosiddette incompiute – hanno ribadito Corallo, Carnevale e La Braca – servirà ancora una volta ad accendere i riflettori su un territorio che occorre rilanciare attraverso il completamento di opere a carico del pubblico o in compartecipazione col privato. Non possiamo più rimanere a guardare o proporre la solita lista da presentare alle istituzioni che puntualmente viene poi gettata in un cestino. Dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica facendo toccare con mano cosa si potrebbe fare e ancora non si è fatto”.

 




Siracusa. “Cittadinanza onoraria a Liliana Segre”: richiesta al sindaco

Cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Il vice presidente del consiglio comunale, Michele Mangiafico la chiede al sindaco, Francesco Italia affinché verifichi la percorribilità dell’iter. ” COMUNICATO ALLA STAMPA
La cittadinanza onoraria di Siracusa alla senatrice a vita Liliana Segre
“La nostra civiltà – spiega Mangiafico-con l’avvento dei social media – affronta nuove sfide sul piano delle relazioni sociali, dell’utilizzo dei dati personali e degli effetti sui processi decisionali pubblici. Agli effetti positivi dei social – come la democratizzazione – si sono accompagnati effetti negativi come la diffusione di una cultura dell’odio, alimentata da sentimenti che i social network nutrono, quali l’invidia e il narcisismo. Il tema dell’accesso ai nostri dati personali e della profilazione psicologica da parte di società che li utilizzano per favorire le campagne elettorali di gruppi politici non è un’invenzione, se è vero com’è vero ciò che è già accaduto con la bancarotta della compagnia britannica Cambridge Analytica, accusata di avere influenzato la campagna per la Brexit e quella per le presidenziali americane del 2016, con la conseguente convocazione di Marck Zuckerberg, ceo di Facebook, al Congresso Usa, con le sue pubbliche scuse: “Non basta connettere le persone, bisogna garantire loro verità e sicurezza”.
La tutela dei cittadini dalla falsa informazione che circola sui social network e dall’istigazione all’odio alimentata ad arte è la nuova frontiera su cui si misurano le democrazie occidentali, compresa la nostra. Il fronte contrapposto è rappresentato da un crescente razzismo, da forme di aggressività verbale sostanzialmente incontrollate, dalla denigrazione attraverso l’utilizzo di informazioni false o manipolate, rispetto a cui l’azione di controllo e la capacità sanzionatoria non hanno ancora raggiunto il livello necessario che caratterizza i più vecchi mezzi di comunicazione.
E’ anche, forse soprattutto, in questo contesto che si colloca l’approvazione della commissione, voluta dalla senatrice a vita Liliana Segre, di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. La commissione è stata approvata il 30 ottobre 2019 e la stessa Liliana Segre, nel corso del dibattito ha affermato: “Tale Commissione potrà svolgere una funzione importante: è un segnale che come classe politica rivolgiamo al Paese, di moralità, ma anche di attenzione democratica verso fenomeni che rischiano di degenerare”.
A questi fenomeni non è estranea la città di Siracusa, per molte ragioni. Anzitutto, perché parte di un villaggio globale, dove proprio nei social network si sono annidate nel corso del tempo forme di aggressione verbale rispetto ai processi decisionali pubblici che hanno travalicato la libertà di espressione nel limite in cui confina con la responsabilità. In secondo luogo, perché proprio la città di Siracusa in più occasioni ha rappresentato quella terra di frontiera “politica” e “fisica” attraverso la quale la razza umana ha migrato rintracciando l’ostacolo dell’intolleranza, del razzismo, se non addirittura dell’indifferenza, nutrite attraverso la leva del disagio economico, in una triste guerra tra poveri. Infine, perché la storia stessa della presenza del mondo ebraico e della sua cultura in occidente si intreccia con le tradizioni, la storia e la cultura della città di Siracusa. La memoria non dimentichi che Liliana Segre, nata da una famiglia di origini ebraiche, è sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Non riuscì a fuggire in Svizzera dopo le leggi razziali del 1938, nonostante i documenti falsi procurati dal padre e che attestavano la loro nascita in Sicilia”.




Siracusa. Erasmus. TE@MS, progetto tra scuole europee: si parte dall’istituto Rizza

Il primo exchange  parte il  9 e si conclude il 17 novembre. L’istituto Rizza partecipa ad un progetto importante , legato all’Erasmus, si chiama TE@MS ”Together Empower – Activate – Motivate Schools” . Un progetto che terminerà nel 2021 e che vede come scuola coordinatrice la Friedrich Engels Gymnasium  di Senftenberg (Germania) . Partner, invece, la Fondation Providence de Ribeauville Institution Sainte Jeanne D’Arc (Francia). Il Nikiforeion-1rst Geniko Lykeio Kalymnou (Grecia) e, appunto, l’Istituto superiore Alessandro Rizza di Siracusa, unica scuola italiana.  Ogni scuola partner porterà 7 alunni, un docente coordinatore e due docenti accompagnatori.
Durante la mobilità di novembre a Siracusa, l’Istituto Rizza sarà coinvolto direttamente con 21 studenti ed una decina di docenti.
Gli studenti entreranno nelle classi e seguiranno le lezioni, svolgeranno attività in comune con dei lavori di gruppo internazionali, elaboreranno in autonomia un logo del progetto, documenteranno tutte le fasi del lavoro su video e testi in lingua inglese e lavoreranno – nel corso dei due anni – alla realizzazione di un video sulla “mia scuola ideale” che a fine progetto verrà presentata al Parlamento Europeo.
Gli studenti saranno ospitati dalle famiglie degli studenti locali, vivendo così anche un’esperienza di vita in famiglia all’estero.
Verrà organizzato anche un programma culturale, con visite di luoghi significativi del territorio – ovviamente tutto in lingua inglese.
Venerdì sera, nei locali della scuola, è anche prevista una serata etnica, in cui a studenti e professori stranieri verrà fatta conoscere la cucina siciliana. In questa serata verranno coinvolte anche le famiglie.
I docenti svolgeranno attività di job-shadowing (ovvero assisteranno alle lezioni dei colleghi della scuola ospitante) e job-sharing (ovvero svolgeranno lezioni in comune preparate precedentemente insieme online) con focalizzazione sull’impiego delle nuove tecnologie.
Lingua veicolare del progetto: inglese. Coordinatori del progetto sono i docenti Rino Mulè ed Eliana Salvo.




Siracusa. Il rammendo urbano di Mazzarrona: ecco il progetto di Renzo Piano

Parte dalla realizzazione del campetto di calcio, delle micro-architetture a ridosso del mare e, ancor prima, dall’ascolto delle esigenze dei residenti, il progetto di rammendo e rigenerazione della Mazzarrona, scelta quest’anno per il progetto G124, che coinvolge, con il coordinamento del senatore a vita Renzo Piano, diversi atenei italiani, fra cui l’Università di Catania. Il progetto è stato presentato questa mattina, nell’ambito del Mazzarrona Day, proprio nell’ufficio che il Comune ha destinato al gruppo (tre i borsisti scelti tra i migliori della Scuola di Architettura di Siracusa). Coinvolti, nella giornata dedicata alla Mazzarrona, anche i bambini, con laboratori e momenti ludici, nell’ottica di un quartiere che possa essere anche luogo da vivere e non solo periferia scollata dal resto della città e priva degli stessi servizi. Diversi gli sponsor privati che investono nel progetto. L’auspicio del prof. Messina (presidente dell’Sds di Architettura di Siracusa ) è che il progetto possa proseguire, come la presenza, questa mattina, del  rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo lascerebbe ipotizzare. Per il Comune erano presenti gli assessori Fabio Granata, Alessandra Furnari e Giusy Genovesi. Entusiasta anche il direttore del Parco archeologico, Calogero Rizzuto.




Siracusa. Riapre l’ipogeo di piazza Duomo, nel 1942 protesse il simulacro di Santa Lucia

Riapre alle visite l’ipogeo di piazza Duomo, dopo oltre un anno di chiusura, per dei lavori di manutenzione.
Percorso sotterraneo ricco di storia, venne utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale come rifugio antiaereo.
L’ipogeo è composto da una galleria principale da cui si dipano altre minori ed una di queste si lega alla grande cisterna dell’Arcivescovado.
Ma è il conflitto bellico a rendere famosa questa lingua sotterranea che da piazza Duomo confluisce nell’area della Marina. Per allestire il rifugio, vennero realizzati dei lavori per ampliare gli ambienti. In una delle camere fu sistemato nel 1942, in pieno conflitto, il simulacro di Santa Lucia.
Al termine della guerra, l’ipogeo tornò a diventare un patrimonio storico e culturale e negli ultimi anni è diventato una meta turistica.
I lavori, conclusi da poco, sono stati finanziati dal Dipartimento regionale dei Beni culturali. Visite nel fine settimana, in un primo e temporaneo calendario di riaperture predisposto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.




“Fermiamo l’inquinamento”, 175mila firme per il ministro Costa. Lunedì la consegna

Prima di raggiungere Augusta e Priolo, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sarà lunedì alle 11 a Catania per siglare il protocollo d’intesa sulla qualità dell’aria con la Regione Sicilia. In quell’occasione, gli verranno consegnate le 175.000 mila firme della petizione change.org/siracusa per fermare l’inquinamento nell’area industriale di Siracusa, Melilli, Augusta e Priolo promossa da Giuseppe Patti.
La campagna, lanciata a gennaio, in poche settimane aveva attirato l’attenzione dei media ed ha raccolto il sostegno di tanti abitanti della zona e del resto d’Italia. Al governo viene chiesto di aggiornare il Catasto Inquinanti e di attuare una transizione ecologica; alla Regione Sicilia, invece, di implementare una migliore rete di monitoraggio della qualità dell’aria per tutelare la salute dei cittadini.
“La presenza del ministro Costa per la firma di un protocollo d’intesa per migliorare e monitorare la qualità dell’aria ci fa sentire meno soli e ci consegna anche una speranza per il futuro delle nuove generazioni”, ha commentato Patti.