Il Comune mette i suoi immobili all’asta: anche ex Macello e Custodia della Carrozza

Saranno venduti tramite asta pubblica alcuni degli immobili del Comune inseriti nel piano delle alienazioni. La vendita avrà luogo il prossimo 17 dicembre alle 10,30 negli uffici del settore Patrimonio di via Gargallo. L’aggiudicazione, per ciascun lotto, avverrà a favore del concorrente che avrà presentato l’offerta più alta rispetto al prezzo posto a base d’asta.
Nel dettaglio, la vendita riguarderà l’ex Macello, con base d’asta 181.740 euro; un fabbricato, da 42.660 euro; un terreno, da 220mila euro; l’ex Custodia della Carrozza del Senato, da 590mila euro; la villa Formosa Platzgummer, da 2 milioni di euro; un basso adiacente alla Biblioteca comunale, da 440mila euro.
Le offerte, in plico sigillato, devono pervenire al protocollo generale del Comune entro le 12 del 16 dicembre.




Acquistare una o due navette? Avvisi, bandi e cambi di programma: perso un anno

Uno o due bus navetta? Nel giro di un anno il Comune di Siracusa ha più volte cambiato idea. E così, mentre da febbraio 2018 i soldi sono in cassa grazie al collegato ambientale, di nuovi bus navetta non c’è ancora traccia. L’assessore alla Mobilità, Maura Fontana, spiega che adesso Palazzo Vermexio vuole acquistare due navette – come da progetto originario presentato al Ministero – e che pertanto bisognerà rivedere tutto e programmare la relativa gara d’appalto.
Peccato che almeno gli ultimi nove mesi siano invece andati via con diversi tentativi esperiti per acquistare un solo bus elettrico. L’ultimo a settembre, con un avviso pubblico che – a quanto pare – non ha prodotto risultati. L’unica cosa certa è che il tempo passa e che un anno solare non è bastato per acquistare uno o due bus navetta, pur avendo i soldi. “Abbiamo rivisto le azioni e da una ne acquisteremo due, di navette. Bisogna predisporre la nuova gara”.
Sarà che ormai tutto è maledettamente complicato per il settore pubblico, ma vedere come altre città si dotino di servizi di mobilità (metro a Catania, ciclabili a Ragusa) mentre nello stesso tempo Siracusa continua a girare attorno alle stesse questioni, è fatto curioso.




Siracusa. Viabilità, ecco come cambia nei giorni 1 e 2 novembre

Anche quest’anno, predisposto un piano di viabilità ad hoc per rendere quanto più agevole e sicuro l’afflusso verso il Cimitero cittadino in occasione delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti. Per permettere un’ordinata circolazione sulle direttrici, sono state emesse diverse ordinanze.
Così, venerdì 1 e sabato 2 novembre – dalle 7 alle 19 – sarà in vigore il senso unico di marcia sulla Statale 124, nel tratto interposto tra l’area di intersezione di viale Paolo Orsi e via Ascari con direzione Floridia. Disposto inoltre il divieto di sosta con rimozione coatta sul lato sinistro di marcia, con direzione Floridia, al fine di creare una corsia riservata al transito dei mezzi di soccorso, dei bus elettrici, di taxi e NCC.
I veicoli provenienti da Floridia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Ascari, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima o a sinistra per via Bandini.
Nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, stazionerà un mezzo per il pronto soccorso.
Sulla Statale 124, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, nella giornata di sabato 2 novembre, dalle 7 alle 13, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati.




Rai Tre scarica Daverio ma conferma: vince Bobbio, Palazzolo seconda

“Rai3 prende le distanze dalle
dichiarazioni di Philippe Daverio sulla Sicilia e sui siciliani rese a titolo esclusivamente personale. Battute e allusioni intollerabili, in contrasto con lo spirito stesso del programma
al quale Daverio ha collaborato. Il Borgo dei borghi intende infatti dare visibilità ai piccoli centri di tutto il paese valorizzandone la storia, la cultura, l’arte e le tradizioni popolari. Gli elementi comuni di quel Museo diffuso che rappresenta uno dei tessuti connettivi più importanti del nostro paese. Anche per questo domenica prossima all’interno del Kilimangiaro ci saranno i sindaci di Bobbio e Palazzolo Acreide”. E’ quanto si legge in una nota della rete dopo le polemiche sull’esito della trasmissione Il Borgo dei borghi, che ha visto come vincitore Bobbio e sconfitto in finale Palazzolo Acreide. Daverio è stato accusato di conflitto di interesse, in quanto cittadino onorario di Bobbio e ha detto di sentirsi minacciato: “Il tono utilizzato in questo affare – ha detto a Le Iene – è di minaccia, che fa parte della tradizione siciliana innegabilmente”.
Quanto all’esito della gara, Rai 3 ribadisce che “nella serata finale le
votazioni si sono svolte con assoluta regolarità e trasparenza sotto il controllo di un notaio nel rispetto del regolamento in vigore già dalla passata edizione e pubblicato sul sito della
trasmissione. Nel corso di questa edizione il programma ha raccontato 60 borghi, 3 per ciascuna regione. Dal primo settembre al 17 ottobre si sono svolte le votazioni sul sito del
programma che hanno decretato i 20 finalisti, uno per ciascuna regione, che hanno partecipato alla serata finale. I voti delle fasi a gironi e quelli della sessione unica finale sono stati resi pubblici sul sito della trasmissione e lo sono tutt’ora. Dai numeri pubblicati si evince che Bobbio, il borgo risultato
vincitore, si era già qualificato alla fase finale risultando tra l’altro il più votato al televoto. Nessuno dei componenti della giuria poteva quindi sapere che Bobbio avrebbe concorso
per il titolo nella fase finale delle votazioni. Si segnala inoltre che Bobbio – come dichiarato in diretta e come
pubblicato sul sito – è stato votato da tutti e tre i giudici come prima scelta per la vittoria finale ma sarebbero stati sufficienti anche i voti di due giudici soltanto. In altre parole, anche senza contare il voto del presidente della giuria Philippe Daverio, la classifica sarebbe rimasta invariata”.




Daverio, che guaio in Sicilia. Musumeci: “francese razzista, si scusi”

Scende in campo il governatore siciliano, Nello Musumeci, per difendere l’isola dall’attacco di Philippe Daverio che dipo aver fatto inalberare tutti a Palazzolo Acreide è riuscito a peggiorare ulteriormente la sua posizione. Musumeci annuncia persino azioni giudiziarie.
“Il professore Philippe Daverio ha il dovere di scusarsi con tutto il popolo siciliano, che ha offeso volutamente, con toni razzisti e con dichiarazioni calunniose. Amare la Sicilia non è un dovere, ma usarle rispetto sì. Non è tollerabile un atteggiamento così spocchioso, che ci impone come governo della Regione Siciliana di rivolgerci anche all’autorità giudiziaria. Questo disarmante pregiudizio verso la Sicilia spiega chiaramente l’epilogo del concorso sul Borgo dei Borghi, a danno di una nostra Comunità. Mi auguro che il servizio pubblico televisivo, se esistono ancora rapporti professionali con questo personaggio, li rescinda immediatamente. Se poi dovessero arrivare le scuse, sarò io stesso a invitare il razzista francese nella nostra Isola: senza cannoli a canne mozze, stia tranquillo, ma con una abbondante fetta di cassata, accompagnata da un bicchierino di passito. E non è una minaccia”.




VIDEO. Siracusa: Tumori, aumento dell’incidenza nelle donne: “Urgenti bonifiche”

Aumenta l’incidenza di tumori al polmone e alla mammella nelle donne in provincia di Siracusa. Si riduce la mortalità negli uomini ma la vera urgenza rimangono le bonifiche ambientali. E’ , in estrema sintesi, quanto emerge dai dati del Registro Tumori , aggiornato al 2018. I risultati dell’indagine sono stati illustrati questa mattina nella sala conferenze dell’ospedale Rizza di Siracusa. Il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa e responsabile scientifico di area del Registro Tumori ha evidenziato come l’incremento dell’incidenza dei tumori al polmone nelle donne possa essere causata dal fumo di sigaretta. Abitudine che negli anni, partendo dal 1999, è aumentato rispetto agli uomini, che hanno, invece, in 18 anni, abbandonato in percentuale sempre maggiore il vizio della sigaretta. Per quanto riguarda il tumore alla mammella, invece, l’aumento della mortalità potrebbe dipendere dai ritardi nell’avvio delle campagne di screening. L’incidenza potrebbe invece risultare in aumento per via delle diagnosi precoci. In provincia di Siracusa, aumento del tumore al colon retto , non statisticamente rilevante negli uomini e diminuzione non statisticamente rilevante nelle donne. Aumenta anche il dato relativo al tumore alla prostata. Diminuisce nei maschi il tumore alla vescica, che però aumenta nelle donne, cosi’ come nel caso del polmone. Aumenti per entrambi i sessi quanto a tumore tiroideo. Per la mortalità, nei maschi il tasso standardizzato sulla popolazione europea per il totale dei tumori escluso cute non melanomatosa del Sin Priolo è significativamente piu’ alto rispetto alla provincia,mentre l’area a rischio mostra valori comparabili. Il tasso provinciale è comparabile a quello regionale,mentre è più basso di quello italiano.




Siracusa chiede lo stato di calamità, danni da quantificare ma “comunque ingenti”

Siracusa chiede lo stato di calamità per disastro naturale. Dopo le violente piogge che da venerdì si sono abbattute sul capoluogo, la giunta comunale sta esitando in questi minuti il provvedimento di richiesta della declaratoria che compete alla Regione.
Ancora in corso la conta dei danni per strade ed edifici pubblici, costruzioni private ed attività commerciali. L’elenco completo sarà poi allegato in un secondo momento alla richiesta che, peraltro, era stata stimolata per tutti i comuni del sudest siciliano dallo stesso governatore Musumeci.
Due i numeri da chiamare per segnalare i danni subiti: 800632328 (Polizia Municipale) e 800187500 (Protezione Civile). Presto disponibili sul sito del Comune di Siracusa i modelli.




La Protezione Civile Regionale: “pioggia eccezionale, come non capitava da 200 anni”

“Le prime rilevazioni sulle piogge cadute nella Sicilia centro-sud orientale in questo fine settimana, ci dicono che si è trattata di una situazione eccezionale che in alcuni casi può verificarsi ogni duecento anni. La violenza delle precipitazioni con caratteristiche differenti nelle diverse zone geografiche dell’isola e la loro concentrazione in poco tempo, ha fatto il resto, causando notevoli danni in numerosi Comuni”. Lo dichiara il capo della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana, Calogero Foti, sulla base delle rilevazioni prodotte dal servizio Rischio idraulico e idrogeologico del DRPC Sicilia.
In particolare, nel settore sud-orientale le piogge di venerdì sera sono state particolarmente violente, con significativi quantitativi concentrati in poco tempo (da 210 a 260 millimetri nell’arco di un’ora e mezza) e con tempi di ritorno superiori ai duecento anni. La pioggia caduta è pari a circa 3 volte la media mensile del periodo (ottobre).
“Nella zona di Noto – dichiara Giuseppe Basile, responsabile del Servizio che ha elaborato i dati e redatto i relativi grafici – le piogge sono state meno violente (da 50 a 150 millimetri in un’ora) e con tempi di ritorno da 2 a 10 anni. Rispetto alla media mensile dello stesso periodo, i quantitativi caduti sono stati pari a circa una volta e mezzo. Due i picchi importanti: il primo alle ore 3.30, l’altro alle 22”.
A Siracusa le precipitazioni si sono distribuite nell’arco di due giorni (25 e 26) raggiungendo valori da 80 a 150 millimetri, con picchi di intensità da 45 a 75 millimetri in 3 ore e tempi di ritorno da 2 a 10 anni.
“Il Governo regionale, attraverso il Dipartimento della Protezione civile, è stato costantemente presente sui luoghi in cui si sono verificate le condizioni di maltempo con una presenza costante sia all’interno dell’Unità di crisi presso la prefettura di Ragusa che all’interno dei COC (centri di coordinamento comunali), dichiara Calogero Foti. Già ieri, su indicazione del presidente della Regione Musumeci, abbiamo avviato una prima fase dI ricognizione dei danni ai fini del riconoscimento dello stato di calamità naturale”.




Siracusa. Scoperta nei fondali del Plemmirio: trovato “scarpone” di un idrovolante

I fondali dell’Area marina Protetta Plemmirio non smettono di stupire i subacquei e si rivelano forieri di nuovi ritrovamenti e scoperte. Localizzato in profondità uno “scarpone”, ovvero il galleggiante in alluminio di un idrovolante che presumibilmente potrebbe risalire al periodo della seconda guerra mondiale.
Il ritrovamento ha avuto luogo nell’ambito del progetto di ricerca Hydra che si propone di studiare gli effetti fisiologici derivanti dall’uso di scooter subacquei o Dpv (Diver Propulsion Vehicles) in immersione. Ideato da Padi, Suex e Dan Europe, il progetto è stato avviato di recente in partnership con l’Area marina Protetta Plemmirio e altre oasi marine.
In particolare, Hydra consente a team di sub esperti nell’uso dello scooter subacqueo, e su basi volontarie, di donare le proprie immersioni alla ricerca medica ed effettuare un monitoraggio attento ed efficace dell’ambiente marino soggetto a speciale tutela.
A fare la scoperta nelle acque siracusane il team composto dai subacquei Fabio Portella e Linda Pasolli che, nel corso di una immersione scientifica sotto l’egida di Hydra hanno localizzato lo “scarpone” dell’idrovolante e le altre componenti rinvenute, su un fondale fangoso ad una profondità di 60 metri, nella zona C dell’Area Marina Protetta siracusana.
Un ritrovamento consistente se si pensa che la base dell’idrovolante rinvenuta misura circa dodici metri di lunghezza per 1,2 metri di larghezza.
“Le parti ritrovate farebbero pensare  ad un Cant Z.506 – spiega Portella – un idrovolante di fabbricazione italiana risalente al periodo compreso fra il 1936 ed il 1960. E’ noto, infatti, che la compagnia aerea Ala Littoria utilizzasse tali velivoli sulla linea Roma-Siracusa-Bengasi, tanto è vero che  nel Porto Grande di Siracusa era presente un idroscalo. Oppure potrebbe trattarsi di un modello utilizzato per scopi di ricerca, soccorso o ricognizione durante il secondo conflitto mondiale”.
“Oltre all’elevata importanza storica del ritrovamento, non è da sottovalutare l’importanza biologica aggiunge la biologa marina Pasolli – infatti i relitti, una volta affondati, possono diventare substrato artificiale da colonizzare per organismi bentonici e riparo per numerose specie di pesci.  Sullo scarpone sono state individuate ben tre specie non ancora segnalate all’interno dell’Area Marina Protetta Plemmirio: due delle quali molto rare ovvero: Dendrophyllia ramea, e Astrospartus mediterraneus ed infine il sacchetto (Serranus Hepatus), pesce comune ma non ancora registrato”.




Siracusa bocciata in ambiente, tutto tranne che una città green: i dati di Legambiente

Siracusa bocciata in ambiente. La pagella “verde” redatta da Legambiente relega ai margini della classifica proprio il capoluogo aretuseo: “Siracusa, penultima, non risponde a nessuna domanda da due anni”, spiegano dall’associazione ambientalista.
Il rapporto di Legambiente si chiama Ecosistema Urbano e vede al primo posto Trento, ultima Catania. Siracusa fa registrare tante pessime performance con in più l’incapacità di dare risposte ai quesiti ambientali del questionario.
Qui i dati relativi a Siracusa.
Sono 18 gli indicatori presi in considerazione da Ecosistema Urbano e che coprono sei aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.I punteggi assegnati identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale (non troppo utopica visto che esiste almeno una città che raggiunge il massimo dei punti assegnabili per ognuno dei 18 indici considerati). Nel computo complessivo va considerata poi l’assegnazione di un “bonus” per le città che si contraddistinguono in quattro ambiti: recupero e gestione acque, ciclo dei rifiuti, efficienza di gestione del trasporto pubblico, modal share. Il bonus è pari a un terzo del peso complessivo degli indicatori che si riferiscono all’ambito prescelto.
Nel nostro Paese la situazione continua a rimanere preoccupante: secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, l’Italia aveva avuto nel 2016 il primato fra gli Stati della Ue per morti premature da biossido di azoto e da ozono, rispettivamente 14.600 e 3.000.