Siracusa. Fondo di riserva del sindaco, ecco i numeri:”pretestuosa polemica politica”

Il tema dell’utilizzo del fondo di riserva era già stato affrontato dal sindaco Francesco Italia a luglio 2019. Nel corso di un incontro con la stampa, il primo cittadino aveva elencato le spese effettuate e dedicate all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla sicurezza stradale, alle politiche sociali ed eventi culturali.
Sono stati così possibili interventi come la realizzazione della rampa per disabili al Monumento dei Caduti, la manutenzione per le case popolari e lavori straordinari nelle scuole.
Le nuove polemiche sollevate dal presidente della commissione Bilancio sono, per Palazzo Vermexio, “pretestuose”. In maniera trasparente vengono allora presentati i numeri: “le somme impegnate dal fondo di riserva del sindaco per il 2018 ammontano a 75.000 euro e di questi 40mila sono stati destinati a lavori pubblici, 3mila per comunicazioni istituzionali e 25mila per patrocinare manifestazioni culturali come le Feste Archimedee e Santa Lucia e per partecipazione Unesco”. Per fare un raffronto, nel 2010 e nel 2011 (amministrazione di centrodestra, ndr) il Fondo di Riserva utilizzato era di oltre 350mila euro, “con una spesa media per anno di oltre 190mila euro per feste, manifestazioni e contributi e 40mila per attività di comunicazione”, si legge nelle carte presentate alla stampa nel luglio scorso.
Per quanto riguarda i presunti debiti fuori bilancio e l’entità degli stessi, il confronto in commissione “è stato utile, serrato, costruttivo e trasparente”, dice l’assessore al bilancio, Pierpaolo Coppa. “La commissione consiliare intende approfondire il tema. Da tempo è stata avviata un’attività amministrativa di verifica sul contenzioso potenziale e reale. Si tratta di argomenti delicati e sui quali serve la collaborazione di tutto il Consiglio Comunale. Nel passato, abbiamo assistito a fughe in avanti su questo argomento che hanno portato a corrispondere rapidamente 2.800.000 all’Open Land. Somme che stiamo tentando di recuperare”.




Siracusa. Scossa di terremoto alle 3.03: magnitudo 3.1, decine di segnalazioni

Lieve scossa sismica nella notte, con epicentro localizzato nel mare di fronte Siracusa, 12 km a est del capoluogo. I sismografi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato un evento di magnitudo 3.1 alle 3.03. Il terremoto è stato avvertito da molto, anche in provincia. In pochi minuti si sono moltiplicate le segnalazioni sui social e sul sito internet haisentitoilterremoto.it.
Il terremoto è durato pochi secondi. Non sono stati registrati danni a cose o persone.




Siracusa. Riapre Fonte Aretusa, completata la manutenzione straordinaria

Riapre domani al pubblico la Fonte Aretusa. Completata la manutenzione straordinaria del sito, che ne aveva comportato la chiusura. Nel mese di ottobre, sarà visitabile da venerdì a lunedì , dalle 10 alle 15,30. La chiusura, il 10 ottobre scorso, aveva rappresentato un fuori programma, causato dal maltempo che aveva provocato la caduta di una pianta di bouganville lungo il nuovo camminamento attorno alla fonte. La nuova veste e l’accessibilità ritrovata del sito rappresenta un motivo di interesse per i turisti, 2 mila 500 nelle prime due settimane di apertura.




Siracusa Hub del Mediterraneo, città tra due sponde: spunti importanti nella prima giornata

Partecipazione massiccia ieri, all’Antico Mercato di Ortigia, per la prima giornata di “Siracusa Hub del Mediterraneo, una città tra due sponde”,  organizzata dall’associazione Insieme e dal movimento Res. Nel corso dei lavori, si sono alternati due appuntamenti dedicati all’identità culturale di Siracusa e alla presentazione del libro di Giuseppe Sabella e Giulio Giorello “Società aperta e lavoro. La rappresentanza tra ecocrisi e intelligenza artificiale”. Nella prima parte si sono alternati gli interventi di Antonio Calbi, sovrintendente dell’Inda e Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Calbi e Piccione, nel corso di una interlocuzione con l’On. Giovanni Cafeo, hanno espresso con la passione che li contraddistingue il legame di Siracusa sia con la Santa Patrona sia con la propria natura greca. “Il teatro è l’arte sociale figlia della prima democrazia – ha detto Antonio Calbi – e il grande potenziale di questa città potrebbe trasformarla con il lavoro di tutti non solo nella capitale mondiale del teatro classico realizzato in tempi moderni, ma in generale nella capitale della cultura”. “La libertà di Santa Lucia, espressa al massimo livello nel suo martirio, ricorda quella di Antigone – ha detto Pucci Piccione – ecco perché, in fondo, Lucia non poteva che essere greca”. Il dibattito su società aperta e lavoro ha visto partecipare, oltre agli autori Sabella e Giorello, i rappresentanti di CGIL CISL e UIL e cioè Roberto Alosi, CGIL Siracusa, Paolo Sanzaro, CISL Siracusa e Giuseppe Raimondi, Segretario regionale della UIL Sicilia.“Il principio di falsificabilità di Karl Popper – ha detto il filosofo Giulio Giorello – è sintetizzabile nel metodo anglosassone “trial and error”, ovvero prova e sbaglia, fino a trovare la soluzione del problema. Un metodo che può essere applicato anche alle teorie sul lavoro”.I rappresentanti dei sindacati hanno raccolto la provocazione di Giorello, focalizzando l’attenzione sul fallimento della globalizzazione (CGIL), sull’impoverimento demografico dato dalla fuga dei giovani dalla Sicilia (CISL) e sull’unico strumento che storicamente è stato in grado di redistribuire la ricchezza, ovvero il contratto collettivo di lavoro (UIL).




Siracusa. L’Asp mette in vendita parte del suo patrimonio: gara per 8 immobili

L’Asp di Siracusa pronta a vendere alcuni dei suoi “gioielli di famiglia”. Nel capoluogo, l’azienda sanitaria provinciale ha messo in vendita 8 immobili, pubblicando un avviso di gara ad evidenza pubblica. Analogo intervento riguarda anche degli immobili che si trovano a Catania. A Siracusa, in vendita locali commerciali in via Roma (base d’asta 48 mila euro), appartamenti e garage in via Privitera, locali commerciali in piazza Stazione (base d’asta rispettivamente 35, 38 e 96 mila euro in questo caso). Le procedure prevedono la presentazione di offerte segrete, da consegnare entro il 13 novembre. La gara sarà invece celebrata il 14 novembre mattina alle 9 nei locali dell’Uoc dell’Asp di corso Gelone




Siracusa. Sospesa la raccolta dell’organico, “solo nella giornata di sabato 19 ottobre”

Sta diventando quasi una consuetudine: sospesa a Siracusa la raccolta della frazione dell’organico. Lo comunica con una brebe nota Tekra, la società che gestisce il servizio di igiene urbana in città.
“Problemi con l’impianto di conferimento” comportano la sospensione della raccolta “per la sola giornata di sabato 19 ottobre”. 




Siracusa. Presidio sotto il consolato turco: “stop al massacro del popolo curdo”

Poco meno di 100 persone si sono ritrovate nel tardo pomeriggio in viale Zecchino, sotto la sede siracusana del consolato turco. Notevole il dispiegamento di sicurezza, per la curiosità di quanti erano di passaggio.
“No al massacro del popolo curdo, no alla guerra”, il messaggio recapitato a domicilio dagli operatori dell’associazionismo e dagli attivisti umanitari. Hanno voluto partecipare anche famiglie e rappresentanti del mondo cattolico.
“La decisione unilaterale della Turchia di attaccare in Siria e di massacrare il popolo curdo è inaccettabile”, spiegano i promotori del presidio. “La comunità internazionale non sta facendo abbastanza per fermare il massacro di civili che l’esercito di Erdogan sta compiendo ogni giorno. Siracusa è città dei diritti umani e non può rimanere in silenzio davanti a questo scempio e all’ennesima azione di guerra contro un popolo perseguitato e in un Paese devastato da anni di conflitto”.
Con la mobilitazione di oggi, si è voluto mostrare solidarietà al popolo curdo.
Hanno aderito tra gli altri Accoglierete, Aics, Anpi, Arci, Casa Rossa, Cgil, Chiesa Evangelica, Emergency, Legambiente, Livera,Retedegli Studenti Medi, Stonewall e diversi partiti del centrosinistra tra cui il Pd, Rifondazione Comunista e Lealtà e Condivisione.




Siracusa. Parcheggio Mazzanti, nuove somme e nuovo progetto per la sua apertura

L’utilizzo del parcheggio Mazzanti, in viale Santa Panagia potrebbe essere presto una realtà.
Con una nota di tre giorni fa, l’assessorato regionale delle Infrastrutture ha comunicato al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, la concessione di un finanziamento 978 mila 214 euro nell’ambito di un più vasto programma destinato alle città siciliane con più di 30 mila abitanti che sono sede di porti.
Con questa somma, potranno essere effettuati i lavori che consentiranno di completare il piano superiore della struttura, che si trova a livello della strada, e realizzare il primo parcheggio di interscambio di Siracusa.
Per il Comune la pratica è seguita dal settore Mobilità e trasporti. Il progetto prevede 150 posti auto, 40 stalli per motociclette, 38 per biciclette e 5 colonnine per caricare i mezzi elettrici. Inoltre sarà utilizzato come terminal fino ad un massimo di 10 bus per il trasporto urbano.
L’Ente ha potuto partecipare al programma regionale grazie al fatto che di recente il consiglio comunale ha approvato il Pums (piano urbano della mobilità sostenibile). Lo stanziamento è stato assegnato con l’obiettivo di realizzare un parcheggio di interscambio e decongestionare il centro cittadino. I siracusani, dunque, potranno lasciare il proprio mezzo al Mazzanti e da lì spostarsi con i bus per raggiungere le destinazioni desiderate.
Il parcheggio di viale Santa Panagia è incompiuto da lunga data anche se in tempi recenti sono stati effettuati interventi di consolidamento strutturale che hanno consentito oggi di accedere al finanziamento regionale.
Adesso la palla passa al settore Mobilità e trasporti che ha sessanta giorni di tempo per trasmettere all’assessorato regionale il progetto esecutivo e i relativi atti tecnici e amministrativi.




“Scuole che cadono a pezzi”, mobilitazione studentesca: incontro con il commissario Floreno

Sono nuovamente tutti in piazza. Con loro ci sono anche i rappresentanti dei docenti. Gli studenti delle scuole siracusane tornano a protestare rivendicando il diritto di frequentare scuole sicure. Questo l’hashtag che campeggia sotto i loro cartelli e striscioni. Si sono radunati intorno alle 9 in piazzale Marconi, come da invito della Rete degli Studenti Medi. Prima di far partire il sit-in, gli studenti siracusani hanno atteso gli alunni del Bartolo di Pachino, il cui andamento regolare dell’anno scolastico è messo in serio dubbio dallo sfratto esecutivo che il proprietario dei locali che ospita la scuola ha consegnato all’ex Provincia regionale, per non aver provveduto a pagare il canone d’affitto per l’utilizzo della sede. La vicenda dell’istituto Alberghiero non darebbe migliori speranze. Dopo il cedimento di parti di intonaco dal soffitto di un’aula (non utilizzata come classe, ma accessibile, come da liberatoria concessa, l’ex Provincia ha rotto il silenzio ieri pomeriggio, puntualizzando che gli interventi di messa in sicurezza dei locali di via Polibio spettano al condominio. L’ex Provincia ha voluto anche precisare che l’aula in cui si è verificato il problema e l’aula magna erano state interdette per motivi di sicurezza a causa di infiltrazioni di acqua piovana. Tutte risposte, dopo una settimana di proteste, che gli studenti hanno interpretato come un volersene lavare le mani. Inaccettabile per i ragazzi, che ritengono grave un atteggiamento del genere da parte dell’ente responsabile in materia. Al loro fianco, a chiedere un incontro con il commissario straordinario del Libero Consorzio, Carmela Floreno, ci sono anche la vice preside, Corallo e il docente Tubolino. I ragazzi si sentono abbandonati a se stessi. Sui loro striscioni, tra le altre frasi: “Siamo troppo giovani per morire sotto i banchi di scuola” o “I caschi dovremmo indossarli in moto, non a scuola”, o ancora, “Se degna d’essere Provincia vorrai, sulla nostra sicurezza basarti dovrai”. L’hashtag , sempre  lo stesso #scuolesicure.Dall’incontro con l’ex prefetto Floreno gli studenti si attendono risposte più concrete e possibili soluzioni.




Siracusa. Prima tempio greco poi chiesa cristiana, festa per la Cattedrale unica al mondo

Ha accesso mille curiosità il suggestivo videomapping che riporta in vita il tempio greco inglobato dalal Cattedrale di Siracusa. Per due settimane, dal 25 ottobre, potrà essere ammirato dal crepuscolo, sul prospetto laterale di piazza Minerva e sulla facciata di piazza Duomo della principale chiesa della città. E proprio alla Cattedrale è dedicato l’appuntamento.
Risale al 480 a.C. l’edificazione del tempio di Atena, su cui è stato fondato il Duomo siracusano. Un luogo unico che sarà raccontato da Giuseppe Voza, soprintendente emerito ai Beni culturali di Siracusa, e da don Umberto Bordoni, direttore della scuola Beato Angelico di Milano a partire dalle 19 del 25 ottobre.
Il video mapping è stato realizzato dalla Gobo Service in collaborazione con IBAM (Istituto per i beni archeologici e monumentali) del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), responsabile scientifico Francesco Gabellone (progetto PON Energia).
“Abbiamo colto al volo la straordinaria opportunità di celebrare un luogo fortemente identitario della nostra città perché testimonia la profonda stratificazione culturale e ciò che essa rappresenta”, ha detto il sindaco Francesco Italia. “La nostra Cattedrale, che ingloba un tempio dorico, è un esempio unico al mondo e ne siamo fieri. Quella a cui assisteremo venerdì prossimo è un’eccellente operazione culturale che terrà insieme passato e futuro. Da un lato, la doppia lectio magistralis di due importanti studiosi ci consentirà di rivivere la storia del monumento; dall’altro, la ricostruzione in video-mapping dell’antico tempio e della sua trasformazione ci proietterà nel futuro perché sarà utilizzata una tecnologia fortemente innovativa, che ci regalerà per due settimane uno scenario di forte attrazione per i siracusani e per i visitatori. Per noi – ha concluso il primo cittadino – è normale ammirare le colonne doriche inscritte nel corpo dell’attuale Cattedrale, in realtà è qualcosa di straordinario che non esiste altrove”.
Don Gianluca Belfiore sottolinea poi come “non si sia pensato di abbattere e ricostruire ma di valorizzare ciò che c’era di bello per elevarlo a Dio. Da 2500 anni questo luogo è dedicato al culto: prima agli dei pagani adesso al Dio cristiano. Peraltro vi è la Cattedra dell’Arcivescovo che rappresenta l’unità della Chiesa locale, l’unità della Diocesi. E’ la chiesa più importante dalla quale si dipartono idealmente tutte le altre comunità che ci sono in Diocesi. E’ bene festeggiare questo evento che ci richiama come Chiesa a metterci di fronte a questo monumento elevato a Dio per potere elevare anche le nostre stesse vite a Dio”.