Siracusa. Rammendo urbano, micro-cantieri per Mazzarrona: ecco cosa hanno fatto

Verso la conclusione i micro-cantieri alla Mazzarrona studiati dalla facoltà di Architettura insieme alla fondazione Renzo Piano. Tre neo-laureati (Carmelo Antonuccio, Tommaso Bartoloni e Giuseppe Cultraro) erano stati scelti per portare avanti uno studio di ricucitura urbanistica tra la città e la periferia, nell’ambito di un intervento nazionale coordinato dal noto architetto genovese.
Nella squadra siracusana anche il professor Carlo Colloca (DSPS), il professpre Vito Martelliano (SDS Architettura-DICAR) e la professoressa Gabriella Vindigni (Di3A), insieme al professore Bruno Messina presidente della Sds di Architettura.
Il progetto G124 è scattato lo scorso febbraio e mira alla realizzazione di un percorso di “rammendo urbano” per il quartiere della Mazzarona, a Siracusa. Micro-cantieri per interventi che rispondano ai bisogni e alle domande di progettazione dei residenti e finalizzati alla realizzazione di spazi per lo sport e per l’aggregazione sociale, nonché per una migliore fruizione degli accessi al mare e della pista ciclabile che attraversa il quartiere. Interventi che sono stati già in parte realizzati con il contributo dei cittadini residenti nel quartiere, in particolare con quello della Cooperativa sociale “Insieme”, che ha dato il proprio supporto in tutte le fasi di cantiere, lavorando in squadra con il team di architetti e studenti.
Il primo intervento consiste nella realizzazione di una scala e di un sistema di sedute. La scala connette la pista ciclabile al quartiere e alla costa, in un punto dove ogni estate viene realizzata una piattaforma per la balneazione. È realizzata in legno, con un sistema di incastri e viti e un’armatura di acciaio ancorata alla scarpata. Il prototipo di seduta, è stato posizionato in un punto strategico dove si intravedono l’Etna e la costa ionica e realizzato in legno multistrato marino con un sistema di incastri e viti. I manufatti sono stati realizzati con la collaborazione del laboratorio “Allestiamoci” coordinato dal prof. Gianfranco Gianfriddo. Le parti di legno sono state tagliate con le macchine a controllo numerico della SDS di Architettura di Siracusa.
Lo stato di avanzamento dei lavori è stato oggetto di incontri periodici con l’architetto Piano presso Palazzo Giustiniani, a Roma, e a Genova, presso la Fondazione che porta il suo nome. I più recenti, il 2 agosto scorso, quando i giovani architetti dell’Università di Catania hanno illustrato, nella sede della Fondazione Piano, il percorso di progettazione partecipata con residenti della Mazzarona che ha portato all’individuazione e alla realizzazione delle prime micro-architetture.
Il team G124 siracusano ha anche allestito dei pannelli all’interno di un vano della circoscrizione Grottasanta (sempre a Mazzarona), concessa dall’amministrazione comunale di Siracusa al progetto e ribattezzata “Spazio G124”.
L’arredo della stanza consente di renderla più fruibili per il prosieguo delle attività di partecipazione attiva fatte con gli abitanti, immaginando che in futuro possa diventare un centro civico di riferimento per la cittadinanza e per la testimonianza del lavoro che il progetto G124, in sinergia con l’Università di Catania, ha fatto ‘nel’ e ‘per’ il quartiere. ANCE Siracusa, ha sponsorizzato il progetto, fornendo tutti i materiali necessari alla realizzazione di quest’ultimo intervento.




Sicurezza nelle scuole, gli studenti siracusani tornano in piazza domani

La stagione delle rivendicazioni studentesche prosegue con determinazione. Gli studenti siracusani tornano in piazza. Dopo la protesta, ieri, degli studenti dell’istituto alberghiero “Federico II di Svevia”, per via dei problemi strutturali riscontrati nella sede di via Polibio, ma anche per la mancanza di una sede unica (e adeguata), domani tutte le scuole manifesteranno ancora, a pochi giorni dalla precedente mobilitazione. Ad organizzare l’iniziativa è la Rete degli Studenti Medi. L’appuntamento è fissato per le 9 in piazzale Marconi. La rivendicazione è sempre la stessa: sicurezza all’interno delle scuole, perchè non si debba più temere, com’è invece accaduto spesso e fino a pochi giorni fa, che dai soffitti delle aule possa distaccarsi del materiale edile, con il rischio di arrecare danni, non soltanto alle cosse ma soprattutto alle persone, gli studenti, gli insegnanti, gli operatori scolastici. Il diritto ad una scuola sicura torna, dunque, al centro dell’attenzione dei ragazzi delle scuole superiori del territorio. Indice puntato contro l’ex Provincia, competente in materia, ma anche contro la disattenzione che gli studenti riscontrano rispetto alle loro esigenze basilari.




Siracusa. Cane finisce dentro un pozzo, imbracato e salvato dai Vigili del Fuoco

Ancora un intervento dei Vigili del Fuoco di Siracusa in soccorso di animali. Dopo il falco e il green kuper (volatile) neozelandese dei giorni scorsi, gli uomini del comando di via Von Platen sono intervenuti a Tivoli, in contrada Rigiliffi. Un cane di media taglia era accidentalmente caduto in un pozzo. I vigili del Fuoco si sono calati e, dopo aver imbracato lo spaventato animale, sono riusciti a riportarlo in sicurezza in superficie.
A chiedere aiuto ai Vigili del Fuoco era stato il proprietario del cane che ha seguito, trepidante, le operazioni di salvataggio.




Siracusa. Semaforo “intelligente” ma confuso, rosso e verde al contempo in viale Teocrito

E’ uno dei semafori “intelligenti” della città, con le telecamere installate per monitorare i flussi veicolari e regolare di conseguenza la durata del semaforo rosso. Eppure gli automobilisti, nelle scorse ore, lo hanno trovato un po’, come dire, confuso sul da farsi. E’ l’impianto semaforico di viale Teocrito, che all’incrocio con via Augusto Von Platen. Proprio la svolta a destra – la foto lo spiega visivamente- ha rappresentato un grosso dilemma per chi doveva raggiungere la via in cui si trova il comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Restare fermi, visto che il semaforo è rosso  o passare, visto che il semaforo è verde? Lascia spazio al sorriso questa domanda, assurda ovviamente, ma che spiega come la freccia rossa e la freccia verde fossero entrambe accese contemporaneamente. Inevitabile il disordine che si è venuto a creare a causa del malfunzionamento. La situazione sarebbe successivamente tornata alla normalità.




Siracusa. Renzo Formosa, c’è la data della nuova udienza: 13 novembre

È stata fissata la data della nuova udienza del processo per la morte di Renzo Formosa. Appuntamento in aula, al Tribunale di Siracusa, il 13 novembre. Il fascicolo è stato assegnato al giudice Cavallaro, nomina necessaria dopo il pronunciamento nel merito del precedente magistrato che ha respinto la quarta richiesta di patteggiamento.
In occasione della nuova udienza, la difesa di Santo Salerno, il giovane imputato di omicidio stradale, potrebbe decidere di optare per il rito abbreviato.
La famiglia, intanto, attende che venga sciolta la riserva nel parallelo procedimento che punta le sue attenzioni sui rilievi condotti dalla Municipale, in occasione dell’incidente. La Procura ha chiesto l’archiviazione per i due ispettori intervenuti. Il legale della famiglia si è opposto. Attesa a giorni la decisione motivata.

Foto: Renzo Formosa. Il giovane siracusano perse la vita in seguito ad un incidente stradale in via Cannizzo




Sofia Amoddio, lo sfogo: “perchè la Procura Militare ora si interessa del caso Scieri?”

“La Procura militare generale di Roma chiede di avocare le indagini che sta conducendo la Procura ordinaria di Pisa per la morte di Emanuele Scieri ucciso, nel agosto del 1999, dentro la caserma Gamerra. Perché ora?”. Una domanda che tutti, nelle ultime ore, ci siamo posti. Ma ha mille volte più forza se il quesito passa per la voce di Sofia Amoddio.
L’ex parlamentare Pd ha guidato con coraggio e caparbietà la commissione parlamentare d’indagine che è riuscita a rompere muri e catene di omertà, a più livelli. Dopo vent’anni di silenzi e reticenze sulla morte di un giovane parà siracusano, all’interno di una caserma dello Stato italiano.
“Nel 1999 la procura militare archiviò il caso. Con una legge a mia firma, il parlamento italiano ha istituito la commissione di inchiesta il 4 novembre del 2015. Perché la procura militare non riaprì le indagini nel 2015? La commissione di inchiesta parlamentare il 5 dicembre 2017 ha depositato la relazione al Parlamento e alcuni mesi prima aveva chiesto ed ottenuto che la Procura ordinaria di Pisa riaprisse le indagini sul caso. Perché la Procura militare non iniziò le indagini nel 2017?”, scrive la Amoddio.
“Hanno dovuto attendere un avvocato di provincia (parla di se stessa, ndr), aiutata da parlamentari visionari che hanno creduto nel sogno della verità, per ricercare nelle carte del 1999 cosa era avvenuto. Cosa è accaduto oggi di nuovo? Rimango attonita e silente in questo interrogativo carico di dolore a cui nessuno potrà darmi una risposta: perché ora?”.
La Amoddio non lo scrive ma quel suo “perchè ora?” è domanda tronca. La versione completa, è impressione diffusa, è che la domanda per esteso potrebbe suonare più o meno così: perchè proprio ora che la verità è vicina ed i responsabili sono chiamati a rispondere delle loro responsabilità?

Foto: la Amoddio interroga in commissione il generale Celentano




Siracusa. Cani randagi in pista ciclabile, il piano del Comune per accalappiarli

Accelerata per trovare una soluzione al problema dei cani randagi lungo la pista ciclabile. Un branco, piuttosto nutrito ma non ancora quantificato con esattezza, si aggira da diverse settimane nel tratto nei pressi della ex tonnara Santa Panagia. In molti hanno segnalato inseguimenti e qualche istante di paura alla vista degli animali che, è bene dirlo, fino ad oggi non hanno morso nessuno. Non si fanno avvicinare dall’uomo, però. E preoccupano le loro imprevedibili reazioni.
Dopo la denuncia presentata alla Polizia pochi giorni fa, è stato subito convocato un tavolo tecnico tra Comune ed Asp per trovare una soluzione al caso. L’Azienda Sanitaria ha sottolineato l’importanza di dotarsi di un servizio di cattura animali di cui, attualmente, Palazzo Vermexio è sprovvisto (da aprile, ndr).
Il piano redatto dagli uffici diretti dall’assessore Cosimo Burti prevede il ricorso ad un veterinario abilitato all’uso di arma narcotizzante ad aria compressa. Sono diversi i professionisti che operano nella Sicilia sudorientale. Per evitare poi che il branco possa fuggire e disperdersi, si valuta il ricorso ad un recinto trappola.
Nei mesi scorsi sono stati condotti ben 7 tentativi per accalappiare i cani vaganti della zona, senza grandi fortune. La cerbottana narcotizzante non ha ottenuto risultati apprezzabili: come detto, gli animali diffidano dell’uomo e non si fanno avvicinare. Erano così quasi sempre fuori portata. E’ stata tentata anche la carta delle gabbie trappola che, però, hanno finito per catturare due volpi (poi rimesse in libertà) ma nessun cane.




Siracusa. La protesta inascoltata dei ragazzi dell’Alberghiero e quello striscione d’accusa

“Da tempo i tetti stanno cadendo..la Provincia se ne sta sbattendo”. Così c’è scritto sul grande striscione srotolato questa mattina dagli studenti del plesso di via Polibio dell’Alberghiero. Dalla scorsa settimana, dopo il distacco di intonaco dal soffitto avvenuto in un’aula, sono in agitazione e attendono che qualcuno si faccia carico della incredibile situazione che stanno vivendo.
Pochi giorni prima del distacco, i Vigili del Fuoco avevano “chiuso” l’ingresso principale ed il cornice del plesso, a causa della caduta di pezzi di cornicione del palazzo che – nei suoi bassi – ospita classi, laboratori e uffici della scuola superiore divisa in tre plessi senza una sede adeguata.
Dalla ex Provincia Regionale, competente per gli interventi nelle scuole superiori, ancora nessun cenno. E difficilmente ne potrà arrivare qualcuno, considerando l’assenza cronica di soldi per gli interventi. Ma al di là delle competenze, ancora nessuna istituzione ha avvertito il dovere o la necessità di incontrare, ascoltare e parlare con i ragazzi.
Una protesta destinata a rimanere inascoltata e salutata tutt’al più dal freddo gesto delle spallucce. Gli ultimi vent’anni di politica e classe dirigente locale non hanno saputo produrre o approntare risposte adeguate alle esigenze della scuola siracusana. E adesso tutti i nodi vengono al pettine. Compresi gli sfratti a catena recapitati al Bartolo di Pachino ed alle sedi distaccate degli istituti con classi nell’edificio di via Pitia. Preso atto del fallimento, chi si assume l’onere di guidare una transizione verso la sicurezza della scuola siracusana?




FOTO. Diamo voce agli studenti dell’Alberghiero: i loro striscioni, le loro richieste

Nessuno sembra prestare attenzione alla protesta degli studenti dell’Alberghiero di Siracusa. Le condizioni della sede di via Polibio sono davvero “limite”. Ma non c’è ancora alcuna presa di posizione da parte di chi dovrebbe fornire risposte, vigilare, intervenire.
Con la sicurezza a scuola non si scherza. E lo sanno bene gli studenti di quel plesso, tra distacchi di cornicioni esterni e caduta di intonaci all’interno. Tutto in locali ricavati nei bassi di un palazzo di edilizia civile.
Nei loro striscioni, esposti questa mattina in largo XXV Luglio, le loro legittime richieste. “Vogliamo un edificio sicuro! Chi di dovere si faccia avanti!”, si legge in uno dei cartelloni esposti. “Dobbiamo avere più fondi per ristrutturare la scuola”, recita un altro. E ancora, “Si alla sicurezza scolastica”. Fino al grande e polemico striscione: “Da tempo i tetti stanno cadendo…la Provincia se ne sta sbattendo”.




Siracusa. Anziano investito in via Sturzo, disposta l’autopsia: ipotesi omicidio stradale

Dopo il decesso dell’81enne siracusano investito in via Don Sturzo lo scorso 10 settembre, la Procura ha disposto l’autopsia. Nominati anche due periti (un medico legale ed un ingegnere) per le attività di indagine con l’ipotesi di reato di omicidio stradale.
L’anziano stava attraversando a piedi lo stradone, poco dopo essere uscito da un supermercato. L’auto non è riuscita ad evitare l’impatto. Alla guida c’era una donna di 31 anni. Trasportato in codice rosso all’Umberto I di Siracusa, era stato poi trasferito in rianimazione in seguito ad alcune complicazioni. Venerdì scorso, purtroppo, il decesso.