Siracusa. Primo corso di formazione per badanti, organizzato dalle suore Scalabriniane

Si chiama “BadaBene” ed è il primo corso di formazione per badanti in Sicilia. Comincia domani a Siracusa, nei locali dalla parrocchia di Santa Rita, in corso Gelone, e lo organizzano le suore scalabriniane, un ordine missionario che opera a Siracusa in aiuto dei migranti e per favorirne l’integrazione.
Gli iscritti sono 12, tutti stranieri. Il corso è completamente gratuito, grazie ai fondi dell’otto per mille, e ha avuto il patrocinio del Comune, dell’Arcidiocesi, della Caritas diocesana e dalla Fondazione Migrantes. La durata è di 120 ore e alla fine sarà rilasciato un attestato di “Assistenza alla cura della persona nel suo ambiente personale e sociale”. Le suore scalabriniane hanno maturato un’esperienza specifica perché da anni organizzano iniziative di questo tipo a Roma e in altre parti d’Italia.
Le lezioni sono tenute da volontari e mirano a formare persone capaci di assicurare un aiuto a tutto tondo, quindi non solo di tipo sanitario, e per tutte le esigenze della persone anziane. Per tale motivo, il corpo docente è composto da un insegnante di lingua italiana, un medico, un avvocato e un informatico. Inoltre, suor Angelina Preci, responsabile del progetto, si occuperà della parte spirituale dell’insegnamento.
“Il nostro – ha detto l’assessore al Dialogo interculturale, Rita Gentile – è un patrocinio gratuito ma ci piace incoraggiare queste iniziative per due ragioni. Da una parte perché si favorisce l’integrazione di chi frequenta il corso; dall’altra, perché si crea una rete di assistenti preparati a dare alle persone bisognose un servizio che altrimenti viene veicolato attraverso il passaparola e rischia di essere improvvisato”.
Le Suore missionarie di san Carlo Borromeo sono dette scalabriniane dal nome del loro fondatore, il vescovo Giovan Battista Scalabrini proclamato beato nel 1997 da Giovanni Paolo II. Si sono insediate nell’Arcidiocesi cinque anni fa, su decisione di papa Francesco, per fornire assistenza ai migranti nella fase in cui gli arrivi erano all’ordine del giorno.




Siracusa. Una targa per il dottor Tullio Manca, fu il primo medico ad assistere alla lacrimazione di Maria

Una targa in memoria del cardiologo Tullio Manca, morto a 73 anni nel 1995. Sarà scoperta mercoledì mattina alle 10,30 nel corso di una cerimonia che si svolgerà in viale Montedoro. La targa sarà posizionata sulla facciata della casa, al civico 103, che ha dato i natali al dottore Manca. A scoprirla sarà il sindaco, Francesco Italia. Manca, cardiologo allievo del professor Luigi Condorelli, fondatore della Scuola Cardiologica, fu anche il medico della famiglia Iannuso, in via degli Orti. Fu il primo medico ad assistere alla Lacrimazione della Madonna il 29 Agosto 1953.




Siracusa. Tsunami, ecco le zone più a rischio: la nuova mappa

Sono fresche di stampa le mappe del rischio tsunami che riguardano Siracusa. Dopo l’approvazione in consiglio comunale, il piano di Protezione Civile tiene conto anche della predisposizione del territorio ai maremoti. Entrando nel dettaglio, l’area maggiormente a rischio è quella del Porto Grande. Con la possibilità che l’eventuale onda anomala di propaghi per una buona fetta sulla terraferma. Rischio anche in zona Targia, nell’area in cui si trova il pontile della zona industriale. Parzialmente anche la Tonnara di Santa Panagia. Lo scorso anno una mareggiata particolarmente intensa danneggiò pesantemente la zona di Fontane Bianche, spazzando via anche parte degli stabilimenti balneari. Anche sulla base di questo, l’esigenza di prevedere ogni eventuale azione da compiere in caso di simili emergenze. La mappa è stata consegnata nei giorni scorsi alle associazioni di protezione civile del territorio, che le stanno analizzando e studiando per predisporre le eventuali attività formative, sempre facendo- questo è scontato- i dovuti scongiuri.




Siracusa. ” I pallini dei cacciatori in veranda”, protesta nelle zone balneari

Sabato di tensioni quello di ieri nelle zone esterne al centro urbano, soprattutto nelle contrade marine. Numerose le segnalazioni da parte di residenti che si sono visti “piovere” in casa piombini sparati da cacciatori impegnati nell’attività venatoria. Un motivo di preoccupazione per i cittadini che hanno segnalato numerosi episodi alle forze dell’ordine e alle guardie venatorie. In alcuni casi, le forze dell’ordine sarebbero, in effetti, intervenute. Il loro arrivo, tuttavia, stando ad alcune testimonianze, avrebbe fatto allontanare velocemente i cacciatori che non stavano rispettando le distanze di sicurezza imposte dalla legge. Già dalle prime ore del mattino, dunque, spari, forti, ravvicinati, a Fontane Bianche, nei pressi della linea ferrata di Cassibile, come in contrada Carrozzieri, all’Isola. Questi alcuni dei luoghi segnalati nel corso della giornata. “Non possiamo nemmeno uscire di casa- la protesta di un residente- Ovviamente abbiamo il terrore di essere colpiti per errore, visto che vediamo cacciatori a 50 metri dalla nostra villetta”. Racconto più o meno analogo da parte di una residente di Fontane Bianche “Ho chiamato la polizia provinciale ieri- racconta- arriveranno oggi. Addirittura qualcuno mi ha minacciato di denunciarmi per procurato allarme tra le forze dell’ordine, anzichè tutelarmi”. Altre spiegazioni parlano di ipotesi differenti: “I pallini in caduta erano forse sparati in cielo, magari a distanza legale dall’abitazione”.




Siracusa. “Invasione” di api in via Costanzo, spettacolare intervento per recuperare il favo

E’ stato necessario l’utilizzo dell’autoscala per raggiungere un favo ubicato sotto la falda di copertura di una palazzina di via Marco Costanzo. L’intervento dei vigili del fuoco, ieri pomeriggio, insieme ad un apicoltore. Sull’autoscala sono saliti un vigile del fuoco e il professionista, hanno avvicinato l’arnia al favo e recuperato le api.




Siracusa. Protezione Civile, in largo Aretusa la campagna “Io non rischio”

I comportamenti da adottare in caso di emergenza, dentro casa come fuori. La mappa del rischio, sismico e tzunami, la storia dei terremoti più gravi che si sono verificati in Sicilia, le attività svolte dalle associazioni di protezione civile, anche con le unità cinofile. Ieri e oggi, in largo Aretusa, la Settimana della Protezione Civile è evidenziata dalla presenza di uno stand del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Presenti anche le unità cinofile Avvfc Archimede, vigili del fuoco in congedo. La campagna di sensibilizzazione e informazione si chiama “Io non rischio” e si svolge nelle principali piazze italiane.




Renzo, l’incidente e i rilievi della Municipale: omissioni? Il 15 atteso il pronunciamento

“Mi auguro che la nostra opposizione venga accolta e che il gip disponga altre indagini o di procedere penalmente contro chi ha eseguito i rilievi dell’incidente stradale costato la vita a mio figlio”. Lucia Formosa, mamma di Renzo, vive così la sua ennesima, personale vigilia. Il 15 ottobre il giudice si pronuncerà nel procedimento “parallelo” al processo per omicidio stradale già in corso e relativo all’accertamento di eventuali negligenze negli accertamenti seguiti al terribile incidente stradale, avvenuto due anni fa in via Cannizzo.
Il pm ha chiesto l’archiviazione per gli agenti della Municipale intervenuti. Una richiesta a cui si è opposta la famiglia Formosa, attraverso il loro legale, Gianluca Caruso. “Da sempre abbiamo denunciato quelle che per noi sono palesi omissioni”, dice lucida mamma Lucia. “E’ assurdo che davanti ad un simile incidente, con lo scenario che si è presentato ai loro occhi, i vigili non abbiano disposto l’esame di sangue e urine e non sia stata ritirata la patente al ragazzo alla guida dell’auto, oggi sotto processo, e figlio di un ispettore della Municipale. Un’auto finita peraltro nella corsia opposta a quella di marcia”. Solo dopo diversi mesi, e per disposizione della Prefettura, la patente venne ritirata. Poche settimane fa, nel processo principale, respinta la quarta richiesta di patteggiamento. I due agenti della Municipale intervenuti vennero sospesi dal Comune di Siracusa dopo una indagine disciplinare seguita alla trasmissione tv Le Iene che mostrò materiale inedito.




VIDEO. Industria, Sonatrach si racconta: sicurezza, sostenibilità, apertura al dialogo

Rosario Pistorio è l’amministratore delegato di Sonatrach Raffineria Italiana srl e direttore della raffineria di Augusta. Catanese, 40 anni, è il “volto” della società algerina nel nostro Paese. Dopo una prima fase di curiosità e qualche titubanza, la “novità” Sonatrach comincia ad avere una presenza tutta sua sul territorio, “smarcandosi” dall’impronta che Esso ha lasciato in 50 anni di attività industriale alle porte di Augusta.
Una fermata di manutenzione da 190 milioni di euro, sicurezza e sostenibilità come valori: così si racconta oggi Sonatrach Raffineria Italiana. Con in più la volontà di aprirsi al confronto con le sensibilità ambientaliste del territorio: “discutiamo, confrontiamoci ma facciamolo sulla base di dati tecnici e non su fake news”, dice proprio Pistorio nella sua intervista per SiracusaOggi.it.




Siracusa. Grandi pulizie nel cantiere abbandonato del porto turistico Marina di Archimede

Mezzi pesanti a lavoro in quella che era l’area di cantiere del porto turistico Marina di Archimede. Da anni è in totale abbandono, dopo lo stop ai lavori ed il fallimento delle società della galassia Caltagirone che avevano avviato la realizzazione dell’opera. Erbacce, rifiuti, materiale di risulta: tutto era desolatamente rimasto abbandonato.
Grazie ad un accordo guidato dall’assessorato all’ambiente del Comune di Siracusa e raggiunto tra la Ati Trevi-Precon e Tekra, questa mattina sono scattate le operazioni attese di bonifica e pulizia. “Sono davvero soddisfatto”, racconta l’assessore Andrea Buccheri intento a seguire le operazioni.
C’è ora da capire e se come quel tratto di porto, rimasto chiuso e recintato come area di un cantiere che non c’è più, possa ritornare nella disponibilità pubblica. Attualmente l’area è sotto sequestro.




Siracusa e l’insolita bellezza: la città alta arrampicata sul costone, tra cielo e mare

Un insolito scorcio di Siracusa. Niente Ortigia, niente immagini da cartolina. La bellezza è però sempre la stessa. In primo piano c’è la parte alta della città e la sua linea di costa che si affaccia sul mar Jonio. Le luci del centro abitato fanno da contrasto al crepuscolo ed accompagnano il dolce degradare del costone roccioso su cui si arrampica la città, quasi sospesa tra l’acqua ed il cielo. In lontananza, gli scogli dei Ru Frati e, sullo sfondo, quasi impercettibili, le luci di Ortigia.
Una immagine che è quasi un “regalo” per chi apprezza uno sguardo discreto sul bello. A firmarla, il fotografo siracusano Kevin Saragozza.