Alessandro tra i mille musicisti del Rockin 1000 di Milano: 4 anni e un talento straordinario

Ha solo 4 anni, l’aspetto di un angioletto biondo, ma è un angelo rock e stasera sarà uno dei mille musicisti ( 300 i batteristi) del Milano Linate Show “Rockin 1000”. Certamente il più piccolo, un talento vero e proprio, di quelli che ti lasciano senza parole. Ieri, vederlo alle prove, in mezzo agli altri musicisti, era già di per sè uno spettacolo. Il suo senso del ritmo, il suo trasporto mentre suona, mentre la musica che ha nel sangue passa attraverso le sue bacchette, le sue gambe e si trasforma in battiti.  Alessandro Baviera è un bambino prodigio siracusano. Suona da sempre, da ancor prima di avere una batteria. Ha sempre tenuto il ritmo in maniera perfetta, con qualsiasi cosa trovasse per esprimere un dono meraviglioso, che ha da sempre, dalla nascita. Da quando aveva 2 anni e mezzo ha le bacchette in mano,seguito dal maestro Enzo Augello, che lo segue come si seguono gli allievi  che si considerano delle proprie creature artistiche. Questa sera a Milano si esibirà in 18 brani che ripercorrono la storia del rock, da David Bowie ai Nirvana, passando per Led Zeppelin e Hendirx, senza tralasciare gli italiani Subsonica.E proprio  con i Subsonica suonerà.  Impossibile non rimanere incantati ad ascoltarlo, ma anche a guardarlo mentre Alessandro suona. Perfettamente a proprio agio in mezzo agli altri 299 batteristi italiani che si stanno dando appuntamento al prestigioso evento musicale di Milano. Per sentirlo e vederlo, clicca qui




Siracusa. Chiuso il campo di calcio del Di Natale: scelta di sicurezza, a rischio torri faro

C’è il rischio che le due torri faro rimaste in piedi al campo di calcio del Di Natale possano pericolosamente piegarsi come accaduto con quelle rimosse nei giorni scorsi. Un evidente campanello di allarme che ha suggerito correttamente di chiudere l’impianto. Gli esami spessometrici hanno evidenziato che “lo stato di corrosione delle due torri faro ancora in piedi è uguale alle due torri faro che sono state rimosse”.
L’assessore allo sport, Andrea Buccheri, inquadra subito la priorità: “la sicurezza deve venire prima di ogni altra cosa”. Per limitare i disagi alle società sportive che, in attesa del De Simone, si allenano sul sintetico del Di Natale sono stati messi a disposizione altri spazi in altri impianti. “Mi preme ringraziare l’Associazione sportiva Enzo Grasso, gestore del campo di via Lazio, che ha accolto la mia richiesta ed ha dato disponibilità al Siracusa Calcio di potersi allenare nella giornata di sabato mattina (domani) per la rifinitura prepartita e per tutti i giorni feriali dalle 15.00 alle 16.30. Ho comunicato tale disponibilità al direttore Marletta e sono ancora in attesa di un suo riscontro, precisando che anche per l’allenamento di stasera era stata data una disponibilità, ma l’orario era incompatibile con le esigenze del Siracusa. Riguardo al De Simone, purtroppo la rimozione dell’erba, della vegetazione spontanea e della pulizia, sono state rimandate a causa del maltempo dei giorni scorsi. E’ troppo semplicistico dire che l’erba poteva essere tagliata un mese e mezzo fa. Con il nostro clima oggi sarebbe nuovamente cresciuta”.




Siracusa. Street Control, multe legittime: le spiegazioni dell’avvocato Michele Mauceri

Con una media di 50 multe al giorno, lo Street Control ha dichiarato guerra alla cattiva e diffusa abitudine di lasciare l’auto parcheggiata in doppia fila, in ogni dove. Multe da 42 euro: le prime arriveranno a casa degli automobilisti indisciplinati a giorni.
Ma il dibattito a Siracusa è acceso, con chi paventa pioggia di ricorsi per privacy violata e altre presunte illeicità. Eccezioni superate però dai fatti.
“Numerose pronunce giudiziarie nonché pareri resi dal Ministero dei Trasporti, hanno serenamente delineato gli ambiti di utilizzo dello Street Control, tali da resistere ad eventuali contestazioni degli utenti sanzionati”, spiega l’avvocato Michele Mauceri, stoppando l’entusiasmo crescente del partito dei ricorsi.
“Le condizioni affinché possa legittimamente elevarsi una multa per divieto di sosta sono sostanzialmente due: la presenza di un agente che visioni il tablet sul quale si riservano le immagini dello Street Control; l’assenza all’interno o nei paraggi del veicolo del suo conducente. In presenza di questi elementi, le sanzioni elevate con lo Street Control sono legittime”, chiarisce senza ombre il professionista siracusano. E lo Street Control siracusano funziona proprio così: tablet in auto visionato da un agente che, con un check visivo sul posto, legittima o meno la multa. “Sul punto si sono registrate numerose pronunce di Giudici di pace, da Vercelli a Caltanissetta, confortate dal parere n. 4851/2015 del Ministero dei Trasporti”. Stop alle interpretazioni fantasiose, insomma.
“Viceversa, potrà esserci un utilizzo più ampio dello Street Control per la verifica della regolarità della circolazione dei veicoli relativamente alla copertura assicurativa ed alla revisione. In tale direzione, ovviamente, il ricorso allo strumento di controllo non subisce le limitazioni per la contestazione del divieto di sosta e ben potranno, quindi, gli organi di controllo eseguire i controlli necessari ed inviare le contestazioni del caso al cittadino senza che, anche in questo caso, possano essere lamentate violazioni del diritto di difesa ed al contraddittorio”.
Inutile sollevare eccezioni di privacy, ampiamente superate dal prevalente diritto della collettività alla sicurezza stradale. Unica esimente possibile, il serio e grave motivo di urgenza come, ad esempio, un preminente motivo di salute.
La soluzione migliore per evitare la multa rimane pertanto imparare a posteggiare, rispettando le regole.




Siracusa. Cade intonaco in classe all’Alberghiero di via Polibio: studenti in protesta

Protestano gli studenti dell’Alberghiero, sede via Polibio. Tutti fuori dopo quanto accaduto nei giorni scorsi. Dal soffitto di un’aula si è staccato dell’intonaco, finito sui banchi sottostanti. In quel momento, fortunatamente, solo pochi studenti erano in classe, per via del maltempo. Nessuno è stato ferito ma a suonare, questa volta, è la campanella d’allarme. Quei locali, infatti, hanno già mostrato tutti i loro limiti. L’ingresso principale è stato inibito, con intervento dei Vigili del Fuoco che hanno delimitato tutta l’area a causa di distacchi di calcinacci dal prospetto esterno dell’edificio nei cui bassi hanno sede classi e uffici della scuola siracusana. L’uscita di sicurezza è stata allora adatta ad ingresso. Ora questo nuovo caso, con la rabbia dei genitori già esplosa sui social.
Difficile che la ex Provincia Regionale di Siracusa possa muovere un dito. L’ente in dissesto non ha un euro in cassa e l’ultima ripartizione regionale assegna risorse ridicole a Siracusa. Le scuole superiori sono alla corda. Il Bartolo di Pachino – ed i suoi studenti – rischiano a giorni lo sfratto per canoni di locazione non pagati. Stesso problema per quelle scuole con sedi distaccate nell’edificio di via Pitia, per loro il 2020 potrebbe iniziare con lo sfratto. Francamente è una situazione paradossale.




Siracusa. Alberghiero, sopralluogo dei Vigili del Fuoco. La scuola: “Da anni chiediamo una sede”

Si è concluso a metà mattinata il sopralluogo dei Vigili del Fuoco dopo la caduta di parte dell’intonaco dal tetto di un’aula dell’istituto Alberghiero Federico II di Svevia di via Polibio. Momenti di caos all’ingresso, quando un folto gruppo di studenti ha dato vita ad una protesta spontanea, rifiutandosi di fare ingresso a scuola e stazionando in mezzo alla strada, con le conseguenze del caso in termini di circolazione veicolare e nervosismo. Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha messo fine al sit-in, non organizzato. La vicenda è relativa a quanto accaduto nei giorni scorsi, a causa del maltempo. La pioggia copiosa battuta sulla terrazza che sovrasta i bassi che ospitano una delle tre sedi della scuola, ha causato infiltrazioni. Dalla scuola fanno comunque sapere che non si trattava di un’aula che ospita regolarmente una classe. Nel momento in cui il cedimento si è verificato, nessuno occupava i banchi sottostanti, anche perchè i ragazzi che si trovavano all’interno di quel locale pare stessero lasciando i propri zaini per raggiungere il vicino laboratorio in cui effettuare l’ora di esercitazione. Quell’aula avrebbe ottenuto, dopo alcune problematiche, lo scorso anno scolastico, la liberatoria per potere essere utilizzata. A quanto pare, tuttavia, la dirigenza scolastica aveva preferito lasciarla a disposizione per situazioni temporanee e sporadiche. Il sopralluogo dei vigili del fuoco determinerà elementi certi ed eventualmente il da farsi. L’ex Provincia, ad ogni modo, responsabile per quanto concerne gli istituti superiori, non versa in condizioni finanziarie tali da poter intervenire. Già in passato e più volte la scuola ha dovuto anticipare delle somme per vari interventi. Non sarebbe, tuttavia, nelle condizioni- nè è di sua competenza- di gestire anche le opere strutturali straordinarie. Il da farsi sarà deciso nei prossimi giorni. Gli studenti sono particolarmente adirati, come molti genitori. Non sono meno preoccupati la dirigente scolastica, la vice, i docenti, per una situazione che si perpetua da anni, senza alcuni intervento definitivo e risolutivo per dare all’Aberghiero una sede adeguata  e sicura. Il sopralluogo è stato effettuato ovviamente con il Responsabile della Sicurezza. Già in passato, la caduta di calcinacci da un balcone del condominio (quindi una situazione slegata da quella scolastica) ha costretto la scuola a interdire l’uso del cortile, su cui i calcinacci erano caduti.




Siracusa. Connettere le imprese per creare sviluppo: Connext Sicilia

Giornata dedicata al confronto ed al networking tra le principali imprese delle province di Siracusa e Catania. Un incontro di realtà e progetti per guardare al futuro “saldando” una rete d’imprese tra due territori complementari, forti insieme.
È “Incontrimpresa 2019 – Connext Sicilia Catania Siracusa”, l’appuntamento di networking che ha lo scopo di connettere le imprese delle due province per uno scambio di esperienze e sviluppare business.
Oggi gli incontri nella sede del dopolavoro Isab-Lukoil. L’iniziativa è a cura di Confindustria Catania e Confindustria Siracusa e dei rispettivi Comitati Piccola Industria.
Ad aprire la giornata, taglio del nastro
con il direttore generale di Isab, Oleg V. Durov, il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, il presidente Piccola Industria Siracusa, Sebastiano Bongiovanni, e il presidente Piccola Industria Catania, Angelo Di Martino.
All’appuntamento ha partecipato anche Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria e vice presidente di Confindustria. Ha presentato a Siracusa il Connext 2020, l’evento di Confindustria che si svolgerà a febbraio a Milano.




Siracusa. Diventa una mostra il laboratorio di 8 adulti autistici: Dream Factory con Asp

Nella Chiesa di San Cristoforo, in Ortigia, su il sipario sul progetto “Dream Factory”. Da marzo ad oggi, otto adulti autistici seguiti dal DSM1 di Siracusa, in collaborazione con l’Angsa e l’Accademia di belle arti Made Program, hanno animato un laboratorio artistico con la creazione di opere pittoriche che rimarranno esposte al pubblico sino al prossimo 20 ottobre.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, è intervenuto alla presentazione dell’iniziativa ribadendo la vicinanza alle famiglie e sottolineando l’importanza della sinergia tra istituzioni: “L’autismo oggi è sempre più conosciuto – ha detto – e l’attenzione è altissima da parte di tutte le istituzioni poiché l’assistenza rientra tra i compiti sia dell’Asp per gli aspetti sanitari che degli enti locali per quelli socioassistenziali. Ribadiamo il nostro impegno attraverso i nostri dirigenti sanitari a collaborare con le famiglie e con il Comune di Siracusa con il quale è già in corso una importante programmazione e protocolli d’intesa. I nostri complimenti vanno alle associazioni di familiari che rappresentano il perno attorno al quale dobbiamo tutti ruotare e noi siamo disponibili a fare la nostra parte sino in fondo”.
Presenti all’incontro il direttore del Dipartimento Salute Mentale, Roberto Cafiso, il presidente Angsa Siracusa, Maria Caltabiano, il direttore amministrativo dell’Accademia, Valentina Rapelli, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Siracusa, Alessandra Furnari, l’artista siracusano e responsabile didattico del laboratorio Giuseppe Piccione, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i componenti il gruppo di Lavoro Autismo Adulti, tutor, tirocinanti, utenti espositori e familiari.




Ex Provincia, notizie poco rassicuranti: i sindacati chiedono una legge “Salva Siracusa”

Una legge “Salva Siracusa” per mettere in sicurezza il Libero Consorzio Comunale di via Roma.
La chiedono il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ed il segretario generale della FP territoriale, Daniele Passanisi, all’indomani della riunione della III Commissione Attività Produttive Ars che si è pronunciata sul riparto dei residui 28 milioni da distribuire ai liberi consorzi e alle città metropolitane.
“Dei ventotto milioni a disposizione della Regione ne arriverà soltanto uno – commentano Sanzaro e Passanisi – e questo grazie alla ex provincia di Messina che vi ha rinunciato.
Con appena un milione, visti i mutui da pagare e la spesa corrente, Siracusa potrà fare ben poco e non potrà chiudere nemmeno il bilancio.
Tutto questo – aggiungono i due segretari – si riverserà inevitabilmente sui lavoratori. Già in questi giorni qualche nube si sta addensando sugli stipendi di ottobre. Una preoccupazione crescente che, alla luce di questa incredibile decisione del governo regionale, sta serpeggiando tra i dipendenti.
A questo punto serve una immediata, forte e concreta azione politica che investa il governo regionale – concludono Sanzaro e Passanisi – I deputati regionali di questo territorio, insieme e senza alcuna insegna di partito, si attivino per portare in aula un disegno di legge “Salva Siracusa”. Il Libero Consorzio Comunale soffre le scelte scellerate di una parte della politica. Ora è la stessa politica che deve attivarsi per salvare l’ente, i suoi dipendenti e lo stesso ruolo che l’ex Provincia garantisce sul territorio. È incredibile che dopo sei anni non si riesca a trovare una soluzione a quanto accaduto in Sicilia. I lavoratori hanno bisogno di serenità economica e di garanzie per il futuro.”




Siracusa. Gli ex detenuti tornano a ripulire la Mazzarrona: “Presto un parco giochi”

Un piccolo parco giochi alla Mazzarrona. La cooperativa Insieme potrebbe realizzarla nel giro di qualche settimana, con l’impegno di volontari, perlopiù ex detenuti, ma probabilmente con un contributo del Comune per l’acquisto dei giochi da destinare ai bimbi del quartiere. Il presidente della cooperativa, Nando Di Paola è pronto a far partire le operazioni propedeutiche, già da lunedì,quando l’area destinata ad ospitare il parco sarà spianata, preparata, allestita con un tappetino per garantire una maggiore sicurezza durante il gioco. Si dovrebbe estendere per circa 300 metri quadrati. E’ la stessa area che è in fase di ripulitura, sempre da parte dei volontari, che stanno rimuovendo i rifiuti abbandonati, ingombranti e non. “Sono diminuiti rispetto ai primi interventi che abbiamo effettuato- spiega Di Paola- Un piccolissimo passo avanti, mi sembra di poter dire”. Durante le operazioni di rimozione dei rifiuti, previsto un sopralluogo da parte dell’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri.




VIDEO. Dalla paura di morire alla felicità: Federick, rinato a Siracusa

Dopo tanti anni di sofferenze, di paura, di vita messa a repentaglio, di fuga dalla guerra, per Friederik e Agata il lieto fine arriva a Siracusa. Sono entrambi nigeriani. Friederik è un sarto. Da ieri ha una sua sartoria qui, in via Monsignor Carabelli. La gestirà insieme alla giovane moglie. A casa, tre figlioletti. Il progetto della Cei “Liberi di partire, liberi di restare” li ha aiutati ad aprire la loro attività. Per un anno, non dovranno pagare l’affitto dei locali, ma dovranno poi camminare sulle loro gambe. Non è mai stato semplice nulla per loro. Lui che la sposa in Nigeria e poi parte, mentre lei continua a studiare. Lui che lavora in Libia, prima senza troppi problemi, poi con la paura continuamente nel cuore. Una paura che non li ha più abbandonati, sempre in fuga dalla guerra e dalla violenza. Vittime, molto spesso, di soprusi, di minacce di morte. Infine il viaggio, la traversata della speranza, che li porta ad Augusta. Durante il tragitto, la netta sensazione- la racconta Agata- che la vita stia per finire lì, in mare. E invece arrivano i soccorsi. Inizia il loro percorso in provincia di Siracusa, il centro di accoglienza, poi l’incontro che cambia la loro vita,con un sacerdote, Padre Felice. Adesso è Suor Teresina il loro punto di riferimento. Non sanno se gli affari andranno bene, ma sanno di poter riposare con entrambi gli occhi chiusi la notte, senza il terrore di dover fuggire all’improvviso.