Siracusa. Il debutto di Street Control: decine di infrazioni rilevate, multe a raffica

Primo giorno di “servizio” per lo street control, il nuovo strumento di cui si è dotata la Municipale di Siracusa nel tentativo di contrastare l’abuso del ricorso alla sosta in doppia fila. Ma è strumento utilissimo anche per verificare il rispetto dell’obbligo assicurativo e della revisione. Tutto in pochi istanti, grazie al collegamento internet e soprattutto a quella fotocamera nera altamente tecnologica, piazzata sul tettuccio della vettura di servizio. Riesce a leggere 100 targhe al secondo, fornendo all’agente all’interno dell’auto informazioni in tempo reale su infrazioni e posizione assicurativa.
Per il debutto sono state scelte zone ad alta densità di traffico come quella di viale Zecchino, via Tisia, via Polibio, viale Tica e le zone limitrofe. Prima parte di un giro di servizio ampio e ripetuto nei prossimi giorni anche nel centro storico e nella parte alta della città.
Sguardi curiosi di automobilisti e passanti, qualche occhiata di terrore da parte di chi aveva comunque lasciato imprudentemente l’auto in sosta in modalità non corretta. Notevole la quantità di infrazioni riscontrate nelle prime ore di servizio, pronte a trasformarsi in multe spedite a casa degli automobilisti indisciplinati.
Verificati – ed esentati – i casi di semplice fermata con automobilista ancora a bordo (invitato a liberare la corsia di marcia) e corriere e/o rappresentanti in fermata veloce per lavoro e il carico/scarico merci. La linea della tolleranza è ampia ma di fronte alla giungla di viale Tisia c’è stato poco da fare. Più ordine, invece, nella zona di Tica.
In fondo, il tam tam del passaggio dello street control si è diffuso in fretta: dai social al bar, agli avvisi su whatsapp. Con conseguente corsa per “sistemare” l’auto lasciata parcheggiata così, così e scene quasi da film di Ficarra e Picone nei giri ripetuti dell’auto della Municipale dotata di street control.




Siracusa. E ora si scelga bene l’area dove costruire l’ospedale: “presupposti nuovi”

La notizia della promozione ufficiale del nuovo ospedale di Siracusa a Dea diII livello, con uamento di posti letto e dotazione finanziaria, lanciata ieri sera da SiracusaOggi.it ha riacceso il dibattito pubblico sulla importante infrastruttura.
“Saluto con particolare soddisfazione la decisione di realizzare a Siracusa un nuovo ospedale di secondo livello. Mentre in città si discuteva sull’individuazione dell’area, a settembre dello scorso anno avviai un’interlocuzione con il presidente delle Regione, Musumeci, e l’assessore alla Salute, Razza, che ringrazio, e oggi ne raccogliamo i frutti”. Così il sindaco, Francesco Italia, commenta il provvedimento della giunta regionale.
“Sapevo della notizia da qualche giorno – prosegue il sindaco – ma per rispetto della Regione ho deciso di non dare anticipazioni. Ricordo qual era la situazioni un anno fa, quando il dibattito, tutto locale, sull’area ci stava facendo perdere di vista il fulcro della discussione: avere una Sanità di qualità, all’altezza delle esigenze del territorio e capace di ridurre i viaggi dei malati fuori provincia. Tutto ciò si verifcherà perché aumenteranno le specializzazioni rispetto alle attuali. Bisognava dare una svolta, alzare la posta e sono contento di avere trovato nel governo regionale interlocutori attenti”.
Resta il nodo dell’individuazione dell’area. “A questo punto – conclude il sindaco Italia – la ricerca dell’area deve partire da nuovi presupposti. Si tratterà, infatti, di una struttura sovracomunale e che servirà anche il Ragusano, per cui diventa imprescindibile il tema della facilità di accesso, della viabilità di servizio e delle
connessioni con i principali assi di collegamento extraurbano”.




Nuovo ospedale di Siracusa, la Regione aumenta posti letto e soldi. E per l’area…

Sembrava essere calato di nuovo il silenzio sul nuovo ospedale di Siracusa. Dopo il crescendo di notizie e positive determinazioni della prima parte dell’anno, l’impressione era quella di essere ripiombati nel solito pantano. Nessuna novità dalla Regione o dal Comune oppure ancora dall’Asp. Almeno a livello ufficiale. Perchè in realtà, scavando, le novità non mancano. E su più fronti.
Iniziamo dalle più succulente: con la delibera regionale dello scorso 26 settembre sono stati aumentati i posti letto del nuovo ospedale di Siracusa ed aumentata è stata anche la dotazione finanziaria da destinare alla costruzione della infrastruttura sanitaria. Il nuovo ospedale viene individuato nella rete ospedaliera regionale come Dea di II livello, “con valenza di bacino e pertanto con aumento della dotazione di posti letto fino ad un massimo di 420”. Per un investimento complessivo pari a “200 milioni di euro, risorse che possono trovare copertura in quelle liberate dal presidio Cervello” di Palermo. La Regione ha quindi riprogrammato le risorse, tornando a favorire Siracusa con i fondi di provenienza statale, ex articolo 20.
Quanto ai 420 posti letto, per aumentare la dotazione di Siracusa è stato dato il via libera all’utilizzo della riserva di rete ed alla rideterminazione dei posti letto delle strutture non attivate.
Rimane però il nodo centrale: dove costruirlo il nuovo ospedale? La super-perizia commissionata dall’Asp di Siracusa aveva indicato la zona di Tremilia come idonea allo scopo, in una sorta di analisi comparativa con le altre prese in considerazione negli anni dal Comune di Siracusa. Ne era seguito un acceso dibattito, con solita coda di polemiche e problemi come vincoli recenti che – secondo alcune voci – non sarebbero stati tenuti in considerazione rischiando di inficiare la buona riuscita dell’opera. Ed è qui che, a livello pubblico, si fermano le informazioni. Quello che di nuovo c’è, riguarda la mossa dell’Asp che ha chiesto nelle settimane scorse approfondimenti tecnici sulle aree. Una mossa per allontanare quanto più possibile ogni eccezione. Non appena arriveranno le conclusioni, può ripartire tutto l’iter ovvero una necessaria approvazione della perizia di variante in Consiglio comunale. Rimane sullo sfondo la possibilità, però, che la Regione decida di procede in supplenza in quanto progetto di rilevanza sovracomunale.

nelle immagini, il metaprogetto per il nuovo ospedale di Siracusa




Siracusa. Oggetti smarriti in deposito alla Municipale: cellulari e tante chiavi

Gli oggetti che i siracusani smarriscono con maggiore frequenza? A quanto pare sono i cellulari. All’ufficio oggetti smarriti della Polizia Municipale ce ne sono ben 18 in deposito. Di ogni marca e modello, dai modernissimi i-phone o samsung fino ai nokia 3310. Dimenticati chissà dove e consegnati al Comando di via del Porto Grande sperando che i legittimi proprietari possano presentarsi per ritirare il loro smartphone, altrimenti destinato a finire in discarica. Si, perchè se entro sessanta giorni nessuno si presenta e fornisce una dettagliata descrizione che permetta di attribuirgli con certezza l’oggetto smarrito, tutto quanto in deposito finirà nei centri comunali di raccolta.
Insieme a 2 fotocamere, una borsa per fotocamera, alcuni accessori, un paio di occhiali da lettura e vari mazzi di chiavi.

foto dal web




Nella serie Sky “1994” c’è Stefania Prestigiacomo: la interpreta Barbara Giordano

Da questa sera su Sky Atlantic l’ultima stagione della serie TV ispirata alla storia politica italiana dal 1992 al 1994. La trilogia si chiude proprio con 1994 e attraverso il solito mix di finzione e fatti e personaggi realmente esisti racconta la rivoluzione di Forza Italia, l’ascesa politica di Silvio Berlusconi e la comparsa di un nuovo gruppo di donne capaci di imprimere una svolta rosa alla politica italiana. Tra queste, la parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo, interpretata da Barbara Giordano.
Stefano Accorsi e Miriam Leone sono i protagonisti di 1994 nei panni di Leonardo Notte il primo e Veronica Castello la seconda. Proprio Miriam Leone racconta come la politica italiana degli anni 90 era un mondo maschile che tendeva a mortificare le donne. “Veronica trova la solidarietà di un gruppo di donne che cercano di lavorare per e a favore delle donne”. E questa solidarietà tutta al femminile viene portata in scena con l’incontro con un gruppo di parlamentari realmente esistite: Stefania Prestigiacomo, Alessandra Mussolini (interpretata da Irene Maiorino), Giovanna Melandri (interpretata da Melissa Bartolini), Anna Finocchiaro (interpretata da Annalisa Insardà).

Foto di scena (©Antonello & Montesi): al centro Barbara Giordano veste i panni di Stefania Prestigiacomo




Siracusa. Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Neuroradiologia

La Sicilia come punto di riferimento per la Neuroradiologia. A fare da traino, i reparti degli ospedali Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo, diretti rispettivamente dai primari Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, che hanno organizzato, a Siracusa, il congresso nazionale dell’Ainr, associazione italiana di neuroradiologia diagnostica ed interventistica.
L’iniziativa, giunta alla sua trentesima edizione, si sta tenendo nei locali del palazzo Arcivescovile, nel cuore di Ortigia, centro storico di Siracusa, ed i lavori, iniziati il 2 di ottobre si concluderanno il 5 di ottobre. Tema centrale del convegno le tecniche della Neuroradiologia, la scienza medica che si occupa della diagnostica e della terapia delle malattie del sistema nervoso, incluse le patologie del cervello, del midollo spinale e dei nervi periferici. Il programma prevede dei focus specifici sulla componente interventistica che ha fatto della Sicilia uno dei traini più importanti della ricerca scientifica.
“L’infarto al cervello – spiegano Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo -non è più raro dell’infarto del cuore ma quest’ultimo è curato in modo standardizzato da oltre 20 anni con delle strutture emodinamiche. In quest’ultimo caso, ad operare sono i cardiologi interventisti, che disostruiscono un’arteria coronarica chiusa. Nell’infarto del cervello, il corrispettivo del cardiologo interventista è il neuroradiologo interventista. A tal proposito, si sono create in Italia delle strutture, chiamate strock unit, ospedali che possiedono al loro interno dei posti letto dedicati alla degenza e alla riabilitazione delle persone colpite da ictus. Nella nostra regione, fino a qualche anno fa non era possibile curare questi pazienti. Adesso ci sono tre reparti di Neuroradiologia, uno al Cannizzaro di Catania, uno al Policlinico di Messina, uno al Civico di Palermo”.
Il lavoro scientifico dei tre primari siciliani è finito in una commissione, per volontà dell’assessorato regionale alla Sanità, guidato da Ruggero Razza, che ha deliberato un documento, capace di fissare delle linee guida per le aziende sanitarie siciliane. In sostanza, sono stati fissati dei protocolli per la realizzazione dei reparti di Neuroradiologia negli altri ospedali dell’isola. Di questa stessa commissione, oltre ai primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico universitario di Messina, e del Civico di Palermo, hanno fatto parte pure medici degli ospedali di Caltanissetta, del Garibaldi di Catania e di Villa Sofia di Palermo.
“La società italiana di neuroradiologia – aggiungono Concetto Cristaudo, Marcello Longo e Maria Pia Pappalardo, primari del Cannizzaro di Catania, del Policlinico di Messina, e del Civico di Palermo – ha voluto che il congresso fosse fatto in Sicilia. E’ il risultato del lavoro che hanno svolto in questi anni i tre centri siciliani, Catania Messina e Palermo, diventando un punto di riferimento per la Neuroradiologia in tutta Italia. Abbiamo sviluppato tecniche che adesso sono nella disponibilità della comunità scientifica nazionale. Vuol dire che ci sono medici che vengono in Sicilia per imparare. Inoltre, siamo stati coinvolti in prima persona per la stesura delle linee guida nazionali. Un riconoscimento alla nostra professionalità che ha profuso uno sforzo enorme ma il risultato è che siamo in grado di influenzare la cura dell’ictus cerebrale”.




Siracusa. Laboratori di lettura all’Urban Center, attività della Biblioteca comunale

La Biblioteca comunale, dal prossimo 10 ottobre e per ogni giovedì, organizza laboratori di lettura aperti a tutti presso i locali dell’Urban Center. Il primo romanzo letto sarà “America” di Franz Kafka.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il servizio “Relazione con la città” e curato da Salvo Gennuso, prevede la lettura integrale di un’opera di letteratura, classica o contemporanea. La lettura sarà intervallata da interventi e riflessioni sui passi letti. La partecipazione al laboratorio è gratuita ed aperta a tutta la cittadinanza.
“Rendere disponibili gli strumenti per la lettura delle grandi opere e per la conoscenza degli autori, sia contemporanei che classici, è la mission che l’assessorato intende perseguire grazie all’attività della Biblioteca”: lo dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Granata che aggiunge: “La Biblioteca ha già sperimentato questa formula con grande successo, sia nella sede centrale che nelle Biblioteche di Belvedere ed Epipoli: laddove il progetto è stato avviato si è potuta constatare una maggiore partecipazione della cittadinanza alle attività delle biblioteche. L’obiettivo dell’assessorato è sempre quello di proporsi come volano delle iniziative culturali con attenzione a tutta la città e alle periferie, allargando la base dell’utenza che usufruisce dei servizi che eroghiamo, nello specifico quelli offerti dalla rete delle Biblioteche cittadine”.




Siracusa. A Villa Reimann si presenta “Siciliano e Cretese”, dedicato allo studioso La Rosa

Giovedì 10 ottobre, alle ore 17:00, presso il Salone di rappresentanza di Villa Reimann, a Siracusa, si terrà la presentazione del libro “Siciliano e Cretese. Atti della Giornata in memoria di Vincenzo La Rosa”, a cura di Carmelo Scandurra e Lorenzo Guzzardi (Quaderni della Società Siracusana di Storia Patria, 2019). Interverranno i curatori insieme alla professoressa Simona Todaro, docente di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania.
Nel volume vengono pubblicati gli Atti della Giornata in memoria di Vincenzo La Rosa che si è svolta presso il Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa il 20 maggio 2016. Oltre alle relazioni che furono presentate viene inserito in appendice un discorso, fin qui inedito, di La Rosa, letto a Milena il 5 luglio 2014 in occasione del conferimento allo Studioso della cittadinanza onoraria di quel Comune al cui territorio dedicò diversi anni di studi, scavi e ricerche archeologiche. Tale attività comportò l’impegno di vari ricercatori, che affiancarono La Rosa, fino a conseguire importanti risultati scientifici, editoriali e di conservazione del patrimonio culturale, dando origine al Museo di Milena.
Gli Atti rievocano non solo il percorso scientifico dello studioso, ma anche quello personale, che Vincenzo La Rosa visse nelle due grandi isole del Mediterraneo, Sicilia e Creta, dove svolse la sua feconda attività di ricerca. Il titolo del volume richiama appunto la polarità insulare che contraddistinse le indagini sul campo e la vita dell’intellettuale.




Siracusa. Dal 4 ottobre in strada Street Control, automobilisti avvisati

Da domani sarà operativo nel centro storico e nelle zone maggiormente interessate da intenso traffico veicolare “street control”, il sistema tecnologico in dotazione alla polizia municipale, per eliminare l’abuso della sosta vietata e in doppia fila.
Le aree maggiormente interessate saranno il centro storico di Ortigia, la zona Umbertina e le aree di corso Gelone, viale Teocrito, viale Teracati, via Tisia, viale Zecchino, Santa Panagia, Cassibile e Belvedere.
Lo “street control” dovrebbe consentire una maggiore fluidità di circolazione ed un deciso contrasto ai fenomeni di irregolarità di comportamenti stradali; oltre a migliorare la qualità della pedonalizzazione e della tutela del bene sicurezza urbana, che aumenterà le condizione di vivibilità dei luoghi interessati dal controllo.
Lo “street control”, già utilizzato e collaudato nelle principali città italiane, ha dato eccellenti risultati in termini non solo sanzionatori ma soprattutto di dissuasione dal comportamento irregolare degli utenti della strada.




Siracusa. “Luce”, un musical giovane per la patrona Santa Lucia: in scena a dicembre

Prende forma in queste settimane il musical “Luce – Lucia di Siracusa”, omaggio sotto forma di spettacolo alla fede ed alla devozione per la patrona della città aretusea. Il debutto è previsto a dicembre, durante i giorni della festa. Anche la Deputazione della Cappella di Santa Lucia sta guardando con interesse all’opera musicale di Andrea Scorsonelli e Massimiliano Ricciardo.
Dopo il gradimento incontrato da “Lacrime d’Amore”, musical dedicato al prodigioso evento del quadretto di Maria che pianse lacrime umane, arriva ora questa nuova proposta, un punto d’incontro tra la secolare devozione e le nuove forme di comunicazione, anche “spettacolari”.
Andrea Scorsonelli racconta come è nata Luce. “Ho passato un pò di tempo in preghiera nella cappella
del simulacro, poi nel Santuario di Santa Lucia al Sepolcro in cerca di risposta, di ispirazione. Ho letto le fonti, ho incontrato volontari e portatori storici. La loro passione e la devozione verso Lucia mi hanno trasportato in un mondo di storia, di emozioni, di vissuto e di racconti illuminante. Ho ascoltato tante testimonianze di gente che ha visto con Lucia la Luce. Così la nostra opera ha mosso i primi passi, accompagnata dalla forte spinta di Max, prezioso con i suoi arrangiamenti ed il costante aiuto”.
Opera complessa, dove si affronta un processo e una morte straziante che è misura dell’amore verso Dio. Dieci mesi di lavoro per arrivare pronti all’appuntamento di dicembre. “Luce è una opera nata davvero dal cuore. E’ la più difficile tra quelle che abbiamo già prodotto. Ci affidiamo a Lucia, chiedendole aiuto per rappresentare ciò che ha ispirato nelle nostre menti. Il linguaggio è quello dei giovani ma Luce parla a tutti, da 0 a 100 anni”.
In “Luce”, saranno 10 brani a scandire le scene ed i momenti della Santa siracusana che avrà la voce ed il volto di Giulia Parisi. “Ringrazio la nostra Patrona e gli autori per avermi concesso la possibilità di far parte del cast, ancora una volta, per questa particolare opera musicale. Tutti i siracusani conoscono Lucia, la venerano per il suo singolare amore nei confronti della fede in Cristo. Non sarà facile interpretare un ruolo simile. E’ una testimonianza di fede che vogliamo donare alla nostra comunità, sperano che riempia il cuore di tutti come già a noi accade durante le prove”. Giulia trasuda autentico entusiasmo, capace di trasportare l’intero cast. “In questa nuova esperienza spirituale e musicale sarò accompagnata da un gruppo meraviglioso: Nastasia, Annalisa, Salvo, Damiano, Gabriele e Matteo. Sono certa che insieme riusciremo ad emozionarci e, speriamo, ad emozionare”. 
Già citati, completano il cast Damiano Restuccia (Pascasio), Nastasia Amenta (Eutichia), Annalisa Amico (Sant’Agata), Gabriele Scorsonelli e Matteo De Marco (soldati romani) e Salvo Canto (narratore).