Siracusa. Chi vuol gestire il De Simone? Manifestazione d’interesse per lo stadio

Dopo l’avviso esplorativo andato deserto lo scorso marzo, il Comune ci riprova e per la gestione dello stadio De Simone si affida ad una manifestazione di interesse. Si cerca, insomma, un nuovo gestore per il principale impianto calcistico cittadino.
Possono presentare un progetto e la relativa proposta economica le Federazione Sportive, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche, enti non commerciali e associazioni senza fini di lucro. C’è tempo fino al 14 ottobre per far pervenire agli uffici del settore sport la documentazione relativa per avanzare la propria candidatura alla gestione dello stadio, da novembre 2019 fino alla fine di maggio 2021.
Base d’asta è il costo di gestione annuo della struttura, supportato oggi dal Comune di Siracusa: 107.800 euro per le utenze idriche ed elettriche, la manutenzione del manto in sintetico e la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’impianto. Spese che dovranno essere affrontate dal gestore che sarà.
In cambio, potrà “sfruttare” il De Simone. Anzitutto per la promozione e la pratica dell’attività sportiva con la realizzazione di una scuola calcio e altre attività che dovranno essere specificate nell’istanza di partecipazione. Il Comune ha già fissato le tariffe che il futuro gestore dovrà applicare verso le società che vorranno allenarsi o disputare le gare dei rispettivi campionati al De Simone: 30 euro l’allenamento diurno, 40 per quello serale; 200 euro una partita diurna, 250 una serale. Dieci ore al mese vanno riservate, al mattino, alle scuole; cinque ore al mese per i portatori di handicap. Il Comune, invece, si riserva 5 giornate per l’organizzazione di manifestazioni culturali.
Precedenti esperienze di gestione e la capacità finanziaria del proponente varranno punti in più nella valutazione dell’offerta. Ma a fare la differenza saranno l’offerta economica, il progetto di manutenzione ordinaria e il progetto di utilizzo dell’impianto.




Siracusa. Piazzale Marconi, pericolo per i pedoni: il Dipartimento Infrastrutture intima nuova ordinanza

Una nuova ordinanza regolerà la viabilità nell’area tra corso Umberto e via Foro Siracusano, attualmente utilizzata come temporaneo capolinea dei bus urbani ed extraurbani, visti i lavori di rifacimento di via Crispi e l’impossibilità di utilizzare via Rubino come capolinea. Ad intimarlo all’Amministrazione Comunale è il Dipartimento delle Infrastrutture della Regione, dopo un sopralluogo effettuato nell’area, come da richiesta dei sindacati degli autisti, che hanno coinvolto nella vicenda anche la prefettura.
Il sopralluogo dell’ingegnere Carmelo Laudani è stato effettuato questa mattina. Il verbale conclusivo parla di un “riscontrato ed evidente rischio per l’incolumità dei pedoni”, visto che il capolinea di piazzale Marconi non è un’area isolata dal resto della viabilità, ma resta percorribile dalle automobili. Questo metterebbe a repentaglio la sicurezza dei pedoni e, in particolar modo, di quanti attendono i bus, salgono o scendono dai mezzi di trasporto.
Il Comune, attraverso il dirigente e i funzionari presenti, ha riconosciuto valide le osservazioni fatte dal rappresentante del Dipartimento delle Infrastrutture. La nuova ordinanza dovrebbe essere pronta nel giro di poche ore. Rimangono altri nodi da sciogliere sulla complessa vicenda. Non sarebbe, tuttavia, possibile individuare un’altra area per fare da capolinea, almeno per il momento. Sul posto disposta la presenza di Polizia Municipale in attesa di una nuova ordinanza che regoli il traffico nella zona.
A sottolineare “l’incubo bus” sono le sigle sindacali di categoria, Fast-Confsa, ma anche  Fit Cisl, Fast Confsal, Uil Trasporti, che continuano ad evidenziare “l’inadeguatezza della soluzione individuata dal Comune di Siracusa per la gestione della viabilità e dei trasporti pubblici durante i lavori di rifacimento della strada che conduce alla stazione ferroviaria”.




Prosciolto Antonio Sullo, ex presidente del Consiglio comunale: “Ora credo nella magistratura”

“Oggi credo nella magistratura. Anzi, torno a credere nella magistratura”. Antonio Sullo, ex presidente del Consiglio comunale dimessosi nell’ottobre del 2015 dopo aver ricevuto un avviso di garanzia, è stato prosciolto dall’accusa di favoreggiamento personale perchè “i fatti non sussistono”.
La sentenza del gup Carla Frau arriva a pochi giorni di distanza dall’assoluzione dell’ex sindaco Garozzo (turbativa d’asta, ndr). Erano i giorni caldi della Siracusa del “Comune più indagato d’Italia” e delle attenzioni delle trasmissioni tv nazionali con Sullo inseguito dall’inviato de Le Iene oggi europarlamentare Dino Giarrusso, autore di un controverso servizio.
“Mi hanno seguito come fossi un criminale. E poi il dialogo registrato…forse c’era un disegno di delegittimanzione e distruzione personale e politica. Le valutazione le faranno altri. Io ho chiuso con la politica”, racconta ancora Sullo. “Lavoro, mi dedico alla mia famiglia che ha sofferto pesantemente quanto mi è accaduto. E faccio il nonno”, dice con ritrovata serenità Antonio Sullo. “Sapevo di non aver fatto nulla. E in questi anni ho capito tante cose, dagli amici veri a quelli presunti. Credo di aver dimostrato tutta la mia etica sin da subito, dimettendomi per rispetto della carica, senza che me lo chiedesse nessuno e in un Paese in cui nessuno si dimette”.
Antonio Sullo si era ritrovato imputato per favoreggiamento personale perchè – secondo l’accusa – nel corso di un interrogatorio come persona informata sui fatti avrebbe negato che durante un Consiglio comunale dell’ottobre 2013 avrebbe preannunciato alla consigliera Princiotta un presunto complotto ai suoi danni. Venne fuori anche una registrazione tra i due, effettuata all’insaputa di Sullo.
L’avvocato Nunzio Perrotta, difensore dell’ex presidente del Consiglio comunale, non nasconde la sua soddisfazione. “In udienza avevo sollevato tutte le incongruenze e le contraddizioni del caso. E’ mia modesta opinione che non si sarebbe neanche dovuti arrivare a processo. Il mio assistito era forse diventato un obiettivo in quel complesso momento storico. Ma questa è una analisi socio-politica in cui non voglio addentrarmi e che lascio ad altri. Soddisfazione tanta per il proscioglimento”.




Siracusa. Anziano pedone investito in via Don Sturzo: si aggravano le sue condizioni

Si sono aggravate le condizioni dell’81enne rimasto vittima di un incidente stradale in via don Sturzo, a Siracusa, diversi giorni addietro. E’ ricoverato in rianimazione all’Umberto I con i medici che si sono riservati la prognosi sulla vita.
L’uomo era stato investito da una vettura mentre attraversava a piedi l’ampio stradone. Alla guida dell’auto c’era una donna poco più che 30enne: non si sarebbe accorta in tempo dell’anziano. Sul luogo del sinistro è intervenuta la Polizia Municipale per i rilievi del caso. Alla donna è stata ritirata la patente ed effettuati tutti gli accertamenti del caso.
Le condizioni dell’81enne sono subito apparse serie, sino all’aggravamento che ne ha causato il ricovero in rianimazione.




Siracusa. Cavadonna, carenza d’organico e rischio suicidi: “Al vaglio soluzioni””

Ospita 631 detenuti, di cui 312 appartenenti al circuito di alta sicurezza. La Casa Circondariale di Siracusa è per presenze, il secondo istituto della Sicilia, solo dopo quello palermitano del Pagliarelli. La struttura sconta un serio problema di organico, con 172 unità, 67 del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti e 6 del gruppo operativo Cinofili. I turni di servizio sono massacrati. A dirlo è il direttore del carcere, Aldo Tiralongo. “Turni di servizio massacranti-spiega il direttore della Casa Circondariale-  per assicurare da un lato le misure detentive a detenuti appartenenti a svariate consorterie criminali. Da cosa nostra siciliana alla mafia nigeriana, passando da quella romana. ‘Ndrangheta. Camorra. Sacra corona unita. Dall’altro lato per quella altrettanto necessaria attività di sostegno nei confronti di una popolazione detenuta per la massima parte composta da giovani, scarsamente scolarizzati se non anche analfabeti, provenienti da zone sociali economicamente depresse, con un crescente disagio psichico, con alto rischio suicidario o autolesionistico”. Tiralongo parla anche della missione al centro dell’attività svolta. “Sicurezza, sostegno e recupero- le parole chiave che usa- Occorre continuare nell’opera di ammodernamento della struttura. Abbiamo concluso un primo step con l’istallazione di nuovi sistemi antiscavalcamento ed antintrusione e di collegamento interno via radio. Il secondo step, già avviato, prevede l’automazione di tutti gli sbarramenti e la videosorveglianza estesa a tutto il perimetro interno ed esterno.Ma l’impegno maggiore concerne una trasformazione profonda del concetto stesso di custodia, che porta con sé un profondo rinnovamento culturale. La vigilanza dinamica. Intesa come un modo nuovo e moderno di concepire la custodia. Perché si abbandona il modello del posto fisso e del controllo face to face. Ogni piano di ogni reparto detentivo con un poliziotto penitenziario che in condizioni di solitudine e, quindi, di rischio, fa da vigilante, da custode.Quello che stiamo realizzando, una moderna sala regia centrale, delle sale regia per reparto, cancelli automatizzati, controllo remoto con una efficiente ed estesa video sorveglianza, sono i presupposti per giungere ad eliminare l’idea dell’agente di sezione, concettualizzando e rendendo praticabile al suo posto un servizio di pattuglia. Non più la sorveglianza della sezione -prosegue Tiralongo- ma il controllo del territorio penitenziario, mediante una pattuglia che si muove ed agisce in funzione delle possibili criticità, dei momenti di potenziale rischio, delle occasioni che possono arrecare nocumento all’ordine, alla disciplina ed alla sicurezza. Il bilancio e le prospettive saranno al centro di un incontro fissato per oggi pomeriggio alle 18 nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio, nell’ambito del 202esimo annuario della fondazione della Polizia Penitenziaria. Nel corso della cerimonia saranno conferiti dei riconoscimenti ad alcuni agenti che si sono particolarmente distinti. Coinvolti nella cerimonia anche i ragazzi dell’Alberghiero di Palazzolo.

 




Vacanza siracusana per Denisa Vyšňovská, ex miss Slovacchia in gara anche per Miss Universo

Piccola notizia curiosa. Abituata a tanti vip ed alla bellezza, Siracusa non avrà fatto molto caso alla presenza nei giorni scorsi di Denisa Vyšňovská. Nome che dirà poco agli esperti di gossip di casa nostra. Eppure si tratta di una delle più seguite ed influenti modelle della Repubblica Slovacca.
La 24enne è stata anche eletta nel 2015 la più bella di Slovacchia ed ha rappresentato nellos tesso anno il suo Paese a Miss Universo.
Modella ma anche popolare influencer nella nazione dell’Europa centro-orientale. Appassionata di moda (ovviamente) e di cibo, è una vegana convinta. Ed in Sicilia – racconta – ha scoperto la pasta con il pistacchio, innamorandosene.




Siracusa. Ex Spaccio Alimentare, Zito (M5S): “Convocazione in commissione Lavoro”

Sembra non conoscere soluzione la vertenza dei lavoratori ex Spaccio Alimentare di Siracusa. Nelle settimane scorse ai 74 dipendenti del gruppo Cambria, ormai agli sgoccioli della cassa integrazione, è stata recapitata la comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, subito contestata dai sindacati.
E nello stallo della trattativa con Arena per il cambio insegna del punto vendita all’interno del riqualificato centro commerciale Archimede, si aprono scenari poco felici per i lavoratori.
Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) ha seguito sin dalle prime battute la delicata vertenza, incontrando a più riprese i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali.
“Non sarebbero emerse irregolarità nei licenziamenti e l’idea di una convocazione al ministero dello Sviluppo Economico non è purtroppo percorribile”, spiega Zito. “Quello che bisogna fare, e si è già perso tempo prezioso, è chiedere una convocazione urgente in commissione Lavoro dell’Ars. Sono in contatto con il presidente Sammartino per accelerare quanto più possibile l’incontro con le aziende, i lavoratori e i sindacati nella sede della commissione. Dovremo cercare di convincere l’azienda a convertire la procedura di licenziamento in cassa per cessazione a Siracusa. E non è cosa delle più semplici. Senza creare illusioni, la situazione è complessa e il tempo è poco. Ma il costo di una paradossale vicenda, che pure pareva aver trovato nella cessione del ramo di azienda una soluzione in grado di accontentare tutti, non deve ricadere sui 74 lavoratori siracusani. Con grande rispetto per i ruoli, chiedo anche ai sindacati di collaborare tutti uniti per salvaguardare le famiglie siracusane”, conclude il deputato regionale M5S Stefano Zito.




Siracusa. Provincia: viabilità e fotovoltaico, progetti per 2,7 milioni di euro

Sono 8 i progetti giudicati ammissibili dalla Regione e proposti dall’ex Provincia regionale nell’ambito dell’Asse 10 del Programma di Azione e Coesione 2014-2020. Ad ottenere il via libera da Palermo sono stati i progetti relativi al  Sistema di monitoraggio rischio idrogeologico prevenzione inondazioni fiumi Anapo-Ciane-Mammaiabica;  Riduzione del rischio idrogeologico lungo la strada provinciale N° 76 “Diddino-Monti Climiti-Saiazza”;  Riduzione del rischio idrogeologico lungo la provinciale N° 28 “Solarino-Fusco-Sortino”; Azione programmatica per la digitalizzazione dei processi amministrativi dell’Ente;  Impianto fotovoltaico per la riduzione dei consumi di energia elettrica presso l’istituto scolastico “Tommaso Gargallo” a Siracusa;   Impianto fotovoltaico per la riduzione di consumi di energia elettrica presso l’istituto scolastico “Luigi Einaudi”;  Implementazione del sistema informativo territoriale e web application;  Prevenzione e gestione delle emergenze di protezione civile. Il costo degli interventi è di circa due milioni e settecentomila euro.




Siracusa. La scomparsa di Mariarita Sgarlata: il ricordo di chi l’ha conosciuta

Addolora la scomparsa di Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale ai Beni Culturali, componente del consigliere delegato della Fondazione Inda, docente universitaria. Addolora e fa rabbia, la rabbia dell’impotenza di fronte alla malattia. Le manifestazioni di cordoglio sono numerosissime . Si susseguono da quando ieri , per molti come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia della sua morte, all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverata da circa tre settimane per un peggioramento delle sue condizioni di salute. Da tempo combatteva la sua battaglia contro un male incurabile. Pieni delle sue foto, dei pensieri rivolti a lei da chi l’ha conosciuta, anche i social network. Tra i rappresentanti delle istituzioni, la ricorda il sindaco, Francesco Italia, presidente dell’Inda. “Esprimo a nome dell’Amministrazione Comunale di Siracusa, il cordoglio per la prematura scomparsa di Mariarita Sgarlata-le parole del primo cittadino-  Maria Rita Sgarlata è stata una donna tenace che ha affrontato gli impegni pubblici con passione nell’interesse della collettività. Ci stringiamo alla famiglia di Maria Rita, manifestando la vicinanza dell’intera comunità siracusana”. Anche il Sovrintendente Inda Antonio Calbi,con il Consiglio di Amministrazione e tutti i lavoratori della Fondazione Inda sono profondamente addolorati per l’improvvisa scomparsa di Mariarita Sgarlata. La descrivono come un “consigliere delegato che con forza, coraggio e grandissima energia ha guidato l’Inda, insieme al Sovrintendente e a tutto il Consiglio di Amministrazione, in una stagione indimenticabile per l’Istituto”. L’assessore alla Cultura, Fabio Granata esprime “dolore e rimpianto . Ci conoscevamo da giovanissimi-racconta- abbiamo avuto una stagione di aspre polemiche, per fortuna del tutto superata. Ci siamo ritrovati attorno a un ambizioso progetto di rilancio della Cultura cittadina attraverso la sua più importante istituzione culturale. Mancherai molto alla Città e all’Inda.
Che la Terra ti sia lieve amica mia”. Tra quanti la ricordano, il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, parole di dolore, commozione e rabbia le sue.  “Una donna eccezionale, sempre sorridente ed innamorata della sua terra come pochi: ciao Mariarita, e grazie per la tua sincera amicizia”. Così  Bonfanti ricorda Mariarita Sgarlata. “Proprio ieri – prosegue il sindaco Bonfanti – durante la presentazione della stagione teatrale della Fondazione Teatro Tina Di Lorenzo di Noto, ho voluto dedicare un passaggio del mio intervento a lei, sperando potesse essere di buon auspicio e per farle sentire la riconoscenza di tutti noi. Non c’è stato nulla da fare: un male infame ci ha sottratto per sempre il suo solare sorriso e la sua straordinaria bellezza d’animo”.”Il direttore Giovanna Susan, i Dirigenti ed il personale tutto della Galleria  regionale di Palazzo Bellomo e del Museo regionale Antonino Uccello, si associano al dolore della famiglia per l’improvvisa e prematura scomparsa della Professoressa Maria Rita Sgarlata. Ne ricordano la solare e appassionata figura di studiosa, la generosità con la quale si è impegnata in molteplici settori della cultura e della politica cittadina e regionale. Ricordano, in particolare, l’impegno e la passione profusi come Assessore ai Beni Culturali, la vicinanza ed il sostegno che in quella veste non ci ha fatto mai mancare. Se a Siracusa e la Sicilia perdono non solo la  studiosa di valore, la donna generosa ed onesta nel suo impegno politico e sociale, ma anche la persona per bene, a noi mancherà sopratutto l’amica.




Siracusa. Nuovo censimento, al via le operazioni: rispondere è obbligatorio

Al via il nuovo censimento della popolazione e delle abitazioni. Una squadra di rilevatori, dipendenti comunali, effettueranno delle verifiche recandosi agli indirizzi anagrafici. Le famiglie sono state scelte a campione . Per ogni informazione è possibile rivolgersi all’Ufficio del censimento, in via San Metodio 36, che è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12 e dalle 15 alle 17. Gli incaricati dovranno esporre un tesserino di riconoscimento con il logo Istat (l’Istituto nazionale di statistica) con foto e timbro del Comune. Dovranno anche esibire, se richiesto, un documento di riconoscimento.  La risposta al questionario sul censimento è obbligatoria