Siracusa. Lavoratori Forté, sciopero spontaneo. “Il nostro pane in gioco”

Sciopero spontaneo dei lavoratori Fortè di Siracusa, Noto, Pachino e Canicattini. A seguito della proclamazione di stato di agitazione della Filcams Cgil stentano a rasserenarsi gli animi. L’azienda aveva comunicato venerdì scorso che avrebbe saldato il mese di Giugno e un acconto di Luglio e contemporaneamente chiesto di sorpassare lo stato di agitazione che blocca le attività straordinarie, ma chiedendo di eseguire l’inventario di domenica pomeriggio, extra quindi, rispetto l’orario di lavoro.
I lavoratori, sentendosi forzati, specie dai responsabili territoriali del personale dell’azienda ad eseguire l’inventario, hanno deciso spontaneamente di riversarsi davanti al punto vendita di Siracusa in via Monteforte.
“Troppo poco” viene giudicato inoltre l’impegno dell’azienda di saldare Giugno e 1/3 di Luglio, in quanto le famiglie in questi mesi sono state messe sull’orlo del lastrico. Con loro anche Alessandro Vasquez segretario generale della Filcams Cgil che sottolinea come non aiuti in un contesto del genere la molteplicità delle voci aziendali. “Oggi i lavoratori hanno deciso spontaneamente di non andare a lavoro. Una situazione drammatica, che si innesca tra le tante altre che sta vivendo il settore del commercio a Siracusa ed in Sicilia. La mancanza di comunicazione e le continue pressioni ricevute dai lavoratori non aiuano una situazione di per se difficile e che merita delle risposte immediate e concrete. Invitiamo l’azienda ad un confronto proficuo e sincero sulla crisi aziendale che si sta riversando sui lavoratori e sulle loro famiglie.”




Siracusa. Lutto nella cultura e nella politica: è morta Mariarita Sgarlata

Una terribile notizia funesta il mondo della cultura e della politica siracusana. È venuta prematuramente a mancare Mariarita Sgarlata. Ha trascorso gli ultimi giorni al San Raffaele di Milano, dopo aver combattuto con grande forza contro un male terribile che non le ha lasciato scampo.
Ricca la sua storia professionale: professoressa associata di Archeologia cristiana e medievale, già responsabile della Commissione Pontificia per la Catacombe siracusane, poi assessore regionale ai Beni Culturali e al Territorio e Ambiente nella giunta Crocetta, e infine consulente del ministro Bonisoli e consigliere delegato della Fondazione Inda di cui è stata anima propulsiva nel successo della scorsa stagione.
Mariarita Sgarlata aveva 57 anni. Lascia una eredità importante nella battaglia per la difesa del paesaggio da un eccessivo consumo del suolo e dal degrado, con la consapevolezza della necessità di recuperare la vocazione turistico-culturale del territorio attraverso scelte sostenibili e non più condizionate dagli speculatori. Non a caso ha condiviso e validato le linee guida del piano paesaggistico della provincia di Siracusa.
I funerali saranno celebrati a Siracusa nei primi giorni della prossima settimana.




“Ed io parto da Siracusa”: verso il sold out la prima crociera con imbarco dal Porto Grande

A nove mesi dalla prima partenza, viaggia già verso il sold-out la Msc Lirica: è la nave da crociera che il 27 giugno 2020 inaugurerà Siracusa come porto di imbarco e sbarco. Piace il prodotto e le 40 cabine che erano state destinate alla vendita con partenza dal Porto Grande aretuseo sono praticamente già andate esaurite.
La Lirica partirà alle 17 del 27 giugno 2020 dalla banchina 3 del porto Grande di Siracusa. Muoverà alla volta di Venezia, poi Dubrovnik (Croazia), Corfù (Grecia), Cefalonia (Grecia), La Valletta (Malta) e ritorno a Siracusa alle 7 del mattino di sabato 4 luglio. Poche ore dopo (alle 17) ripartirà per la nuova crociera. E così fino alla prima settimana di settembre.
La Msc sta seriamente considerando l’opportunità di destinare altre cabine alla vendita del pacchetto con imbarco e sbarco a Siracusa. Tanta è la richiesta, non solo per la crociera di debutto ma anche per quelle a seguire. L’accordo con la compagnia prevede fino al 2022 una partenza settimanale, fino a settembre.
Per un cabina doppia, i prezzi a persona variano da 900 euro (cabina interna) fino a 1.500 (esterna con balcone).
L’imbarco ( e lo sbarco) avverranno passando attraverso il terminal che entro maggio del 2020 dovrà essere costruito nei pressi della banchina. Struttura fondamentale per procedere al check-in ed al check-out, inclusi i controlli, e per lo smistamento bagagli. Il progetto della società consortile Porto di Siracusa, con il coinvolgimento di Msc e del Comune di Siracusa, è pronto da tempo. Secondo le prime informazioni, il terminal verrà realizzato facendo ricorso a strutture resistenti ma leggere e copertura tensostatica e doppio percorso per imbarco e sbarco passeggeri.




Siracusa. Via Elorina: “Si a una nuova rotatoria dopo l’ultimo incidente mortale”

Dovrebbe partire a giorni la manutenzione di via Elorina. La strada statale 115 (che termina addirittura a Trapani) è di competenza dell’Anas ed è purtroppo spesso anche scenario di incidenti stradali, l’ultimo in ordine di tempo ha causato la morte di due persone, all’altezza di Traversa Cozzo Villa. I residenti, riuniti in comitato, insieme all’associazione Plemmirio Blu, lo scorso giugno avevano presentato una petizione all’Anas chiedendo la realizzazione di una rotatoria e riprendendo in qualche modo una vecchia idea, poi abbandonata (quella della terza rotatoria lungo la statale 115). Il percorso si era arenato per via della presenza di un bunker della Seconda Guerra Mondiale che non poteva essere abbattuto. “Successivamente- ricorda il presidente dell’associazione Plemmirio Blu, Peppe Culotti- è stata individuata una soluzione che aggira questo problema e consente, quindi, la realizzazione della rotatoria”. La buona notizia è che questa rotatoria potrà essere realizzata. Lo consentirebbero dei fondi del ministero delle Infrastrutture. Si tratta di 35 milioni in totale per l’intera statale , che riguarda, dunque, anche la parte occidentale della Sicilia, in cui le condizione della 115 sono di gran lunga peggiori rispetto a quelle riscontrate nel Siracusano. Una parte di quei fondi sarà utilizzata, stando alle garanzie dell’Anas, per creare la richiesta rotatoria, con cui la società ritiene di poter ridimensionare di molto il rischio di incidenti stradali. “Oltre a questo- fa presente Culotti- è in programma il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, oltre, ovviamente, alla manutenzione dell’asfalto”. Culotti evidenzia come il lavoro dei cittadini, riuniti in un mix di associazioni, abbia prodotto ottimi risultati, “riscontrando attenzione e disponibilità da parte dell’Anas. In questo percorso va poi coinvolto il Comune, per le competenze dell’amministrazione comunale, che inizialmente si riteneva potesse acquisire il tratto stradale”.




Siracusa. Fridays, aumenta la partecipazione ma sull’educazione civica resta tanto da fare

“Siracusa inizia a rispondere bene alla sollecitazioni dei Fridays for Future. Adesso passiamo alla fase successiva, sviluppando un percorso concreto per ricostruire scuole e città del futuro”. Il giorno dopo la grande manifestazione che, con la sua onda, ha raggiunto anche Siracusa, è tempo di tirare le prime somme. Lo fa la referente del movimento mondiale, Sara Zappulla. “Siamo contenti- esordisce- E’ andata meglio rispetto alle due precedenti occasioni, di marzo e maggio, sia in termini di partecipazione, sia in termini di adesioni da parte delle scuole, con segnali positivi dai dirigenti scolastici rispetto a come possiamo costruire un percorso strutturato  proprio nelle scuole nei prossimi mesi. Per noi-prosegue Sara Zappulla-  salvare il pianeta è centrale,  ma è altrettanto chiaro che diamo centralità anche alla necessità di ricostruire scuole e città del futuro attraverso la  conoscenza, gli strumenti critici, i luoghi della formazione. Ci interrogheremo, dunque, sempre di più su come avviare collaborazioni proficue. Alcune di queste sono state avviate, anche con l’Università, ma sono ancora allo stato embrionale. Dovremo dare sempre più forza ai Fridays nelle scuole, non solo con le azioni simboliche, certamente necessarie, ma anche attraverso un prontuario di pratiche, a partire dal plastic free da attuare in concreto, non solo in teoria. Inevitabilmente resta anche un neo dalla giornata di ieri. E’ l’immagine dell’immondizia lasciata in giro per la città dagli stessi ragazzi che chiedevano e urlavano l’esigenza di un mondo pulito. Un paradosso, ovviamente, che lascia un senso di amarezza. A ricondurre, tuttavia, la cosa su un binario che non ha nulla  a che fare con gli aspetti generazionali sono proprio gli organizzatori della manifestazione di ieri. “Abbiamo provato a ripulire qualcosa- puntualizza Sara Zappulla- quando , passando, ci siamo accorti di rifiuti lasciati per strada. Che esista un problema rispetto a come si vive il bene comune è indubbio. Non è, tuttavia,  un problema generazionale, ma complessivo, in questa città come, immagino, anche altrove. Occorre di certo riflettere su cosa è collettivo, su come prendersi cura del nostro spazio, ma questo deve avvenire all’interno delle nostre case, delle nostre famiglie. E’ chiaro che noi viviamo con adulti da cui traiamo abitudini. Ragioniamo in termini di esempi. Si intervenga, dunque, ma farne una questione generazionale sarebbe, a mio avviso, sbagliato e riduttivo”.




Siracusa. Come è difficile giocare a calcio: impianti pubblici, tutti i problemi

Inizieranno lunedì i lavori di scerbatura all’interno del De Simone, lo stadio comunale. E’ la prima fase della manutenzione straordinaria disposta dal Comune di Siracusa dopo che l’impianto è stato dichiarato inagibile dalla commissione pubblici spettacoli, a causa di diversi problemi (dall’impianto elettrico ai bagni, dall’impianto antincendio ai maniglioni anti-panico) causati da incuria e vandalismo.
L’indisponibilità del principale impianto di calcio cittadino ha spinto a galla un curioso problema: pur disponendo la città di altri 5 campi di gioco comunali, nessuno risulta idoneo per ospitare gare ufficiali dalla Promozione in su.
Il campo di Cassibile non è ancora utilizzabile, nonostante sia stato riqualificato e dotato di manto in sintetico. Manca l’allaccio alla rete elettrica e servono lavori negli spogliatoi. Il campo di calcio del Di Natale non può essere omologato per via delle sue ridotte dimensioni, quindi è buono solo per allenarsi e basta più. Per l’impianto di via Pachino è stata pubblicata la gara per i lavori di sistemazione e successiva omologazione. A Belvedere – anche questo impianto dotato di manto in sintetico – ci si allena ma niente gare ufficiali. Per il comunale di via Lazio è stata richiesta nei giorni scorsi alla Lnd l’omologazione fino all’Eccellenza.
Ad oggi, l’unico impianto che può ospitare gare ufficiali di campionati comunque minori come la Promozione e l’Eccellenza è quello privato di via Piazza Armerina. E questo nonostante i milioni di euro di soldi pubblici investiti per riqualificare gli impianti di calcio della città. Verrebbe da porsi una domanda: ne è valsa la pena?
Tecnicamente si. L’attività di base è garantita ma, in prospettiva, è forse mancata la famosa “visione”. Quanto a presunte esclusività nella gestione degli impianti esistenti, dall’assessorato allo sport precisano che le convenzioni prevedono alternanza oraria e disponibilità di spazi per chiunque ne faccia richiesta.




Siracusa. Frodi alimentari: “Stop cibo anonimo”, campagna Coldiretti in Largo XXV Luglio

Anche a Siracusa approda la campagna “Stop cibo anonimo” di Coldiretti. Raccolta firme in largo XXV Luglio, sabato e domenica, per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti. “E’ necessario per proteggere la nostra salute”, spiegano gli organizzatori nazionali della campagna. “La contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari rappresentano un grave rischio per la nostra salute, soprattutto quando vengono utilizzati ingredienti di bassa qualità o addirittura tossici provenienti da altri Paesi. Un’etichetta chiara che indichi l’origine degli ingredienti aiuta a prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute”.
La campagna si inserisce anche nella complessa lotta per prevenire le frodi alimentari, con il cosiddetto falso Made in Italy. Da Coldiretti illustrano che si tratta di una richiesta a difesa anche dei consumatori. “I cittadini italiani ed europei hanno il diritto di essere protetti e di ricevere informazioni accurate sul cibo che scelgono di acquistare. Per fare scelte consapevoli, i consumatori devono conoscere il luogo di raccolta e trasformazione degli alimenti, l’origine degli ingredienti e maggiori informazioni sui metodi di produzione e di lavorazione”.




Fridays for Future: Siracusa per l’ambiente, sfilano gli studenti: “le istituzioni dove sono?”

Studenti siracusani in corteo per l’ambiente, in piazza per il 3° global Strike for Future con Fridays For Future, il movimento nato per dar forza alle sollecitazioni di Greta Thunberg. Buona la partecipazione, con delegazioni arrivate anche da diversi centri della provincia. Anche Siracusa si è quindi aggregata alla mobilitazione giovanile globale a difesa del pianeta. “Abbiamo poco tempo per invertire la tendenza. Tanti piccoli accorgimenti quotidiano possono salvarci. Ma dobbiamo essere ascoltati”, ha ricordato Sara Zappulla, del coordinamento siracusano di Fridays for Future.
Il corteo, aperto dallo striscione “Cambiare le scuole per cambiare il futuro”, ha preso le mosse alle 9.30 da corso Umberto per poi dirigersi verso largo Aretusa attraversando corso Umberto e il ponte Umbertino. Hanno aderito alla manifestazione anche Arci Siracusa, Legambiente Siracusa, Siracusa forum, Arciragazzi Siracusa 2.0, Comitato Stop Veleni, CAS Comitato Attivisti Siracusani, Amnesty Gruppo Siracusa, Lo Scrigno Di Aretusa, Cgil, Cisl, Movimento Aretuseo “Per il Lavoro, la Sicurezza e le Bonifiche”, Siracusa Ribelle e Greenpeace.
Il ministro dell’Istruzione ha concesso la giustificazione dell’assenza con una circolare diffusa nei giorni scorsi.
Polemiche per la decisione di celebrare nello stesso giorno della manifestazione la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, all’Urban Center, con la presenza dell’assessore regionale all’Istruzione, Lagalla. “Sarebbe stato un bel gesto venire a dialogare con noi in piazza anzichè al chiuso di una vuota manifestazione”, lamentano le associazioni studentesche.
E polemiche anche per l’assenza al corteo del sindaco Francesco Italia. “Lo aspettavamo. Anche perchè quelle di Siracusa è una delle poche amministrazioni comunali ad aver dichiarato l’Emergenza Climatica”, dicono i responsabili locali di Fridays for Future. Il primo cittadino ha, in realtà, poi raggiunto i ragazzi in protesta ma solo alla conclusione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico.
“Siamo gli studenti e le studentesse, i lavoratori, i docenti e i cittadini che avete visto nelle piazze in questi mesi manifestare contro il cambiamento climatico e dare maggiore forza a quanto gli scienziati continuano a sostenere. Siamo fin troppo stanchi delle orecchie da mercante della politica, che conosce benissimo i problemi tanto quanto le soluzioni eppure non mette in campo le misure necessarie. I cambi di abitudine personali – si legge nel documento che accompagna la mobilitazione – sono importanti ma non sostanziali, ciò che è davvero necessario è un cambio di sistema complessivo, sia nel modello di sviluppo che nella garanzia della giustizia sociale. La sfida è esattamente quella di riuscire a ripensare al futuro delle nostre città ragionando in termini di riconversione ecologica e tutela ambientale proprio al fine di garantire che il diritto al lavoro non vada mai a discapito del diritto alla salute. I costi della riconversione dovranno essere però a carico di chi ha speculato sui nostri territori e non di chi ogni giorno ne subisce le conseguenze. Cambiamo il sistema ma cambiamo così anche la nostra città, città nuove e costruite intorno alle necessità dei cittadini e delle cittadine, reimmaginate non per il profitto di pochi ma per il bene di tutti. Le scuole e le università del futuro devono essere una priorità e abbiamo solo undici anni per costruirle, dobbiamo ragionare su una didattica meno frontale e più inclusiva, su una classe come comunità ermeneutica e non come luogo di competitività e isolamento”.




Siracusa. Fridays for Future, il sindaco: “giovani, unite alla protesta nuovi stili di vita”

“Bisogna prestare attenzione a questa piazza, che non è fatta di giovani contro ma di giovani a favore. Rivendicano solo il diritto al loro futuro, un futuro rispettoso della Terra e, dunque, a favore della vita”. Inizia così il messaggio che il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha inviato ai giovani che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione globale per l’ambiente.
“Questi giovani – aggiunge – ci indicano una strada e lo fanno anche atti concreti, come gli studenti della quinta A ‘Relazioni internazionali’ dell’Insolera che per tutto lo scorso anno scolastico hanno rinunciato ogni venerdì al telefonino e ciascuno ha utilizzato per l’acqua la stessa bottiglietta di plastica dura. Alla fine sono state 7.500 le bottigliette risparmiate all’ambiente. Ecco – conclude il sindaco Italia – mentre abbiamo ancora nelle orecchie le parole di pronunciate da Greta Thunberg all’Onu, delle quali come amministratori avvertiamo tutto il peso, l’invito che faccio ai giovani, e che estendo a tutti, è di unire alla protesta comportamenti nuovi e di iniziare a impegnarsi ad adottare nuovi stili di vita”.




Processo Formosa, cade l’aggravante della velocità. Ad ottobre udienza sui rilievi

In attesa della riassegnazione del fascicolo ad altro giudice e della convocazione di una nuova udienza del processo per la morte di Renzo Formosa, fa discutere l’opinione pubblica la decisione di far venire meno l’aggravante dell’alta velocità.
Quello che non tutti hanno compreso è perchè l’avere causato un incidente gravissimo procedendo ad una velocità comunque superiore al limite non valga come “aggravante”. Va subito detto che il giudice monocratico non ha fatto altro che applicare alla lettera quanto prevede l’articolo 589 bis del Codice Penale, introdotto con la giovane legge sull’omicidio stradale.
Evitando i tecnicismi, quella circostanza aggravante può essere contestata “al conducente di un veicolo a motore che, procedendo in un centro urbano ad una velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h (…) cagioni per colpa la morte di una persona”. Se – nel testo – al posto della congiunzione “e” vi fosse stata una disgiuntiva “o” le cose sarebbero forse cambiate.
Con l’attuale norma, considerato come in via Bartolomeo Cannizzo – dove è avvenuto l’incidente che è poi costato la vita a Renzo Formosa – il limite di velocità è fissato in 50km/h, l’auto che ha investito Renzo avrebbe dovuto procedere ad almeno 100km/h (il doppio di quello consentito) per far scattare l’aggravante che – in punta di diritto – il giudice ha deciso di non contestare.
Superare il limite di velocità anche di soli 5km/h vale una bella multa amministrativa. A livello penale, invece, il comportamento non appare sanzionabile se la velocità non è almeno doppia del limite consentito e comunque non inferiore ai 70km/h. Può sembrare un paradosso. Questo precedente siracusano pare destinato a fare giurisprudenza. Almeno fin tanto che il legislatore non riterrà di dover intervenire per meglio regolare il punto.
Intanto, a metà ottobre udienza del procedimento parallelo relativo a quelle che la famiglia Formosa ritiene “omissioni” nelle fasi dei rilievi dell’incidente. In particolare, dal primo momento sono stati lamentati il mancato ritiro della patente sul posto ed il mancato ricorso ai controlli di routine in caso di incidenti con feriti. La Procura ha avanzato richiesta di archiviazione nei confronti degli agenti della Municipale intervenuti, la difesa della famiglia Formosa si è opposta. Il 15 ottobre appuntamento in aula per il nuovo round.