Siracusa. Rifiuti, le novità del servizio tra lavaggio strade, pulizia spiagge e “porta a porta” ovunque

Pulizia delle spiagge, rimozione dell’amianto, “porta a porta” ovunque, lavaggio delle strade. Sono alcuni tra i principali aspetti previsti dal nuovo capitolato d’appalto per il servizio di Igiene Urbana.  Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi all’Albo Pretorio del Comune di Siracusa. Un passaggio obbligatorio dopo una serie di passaggi di giustizia amministrativa che hanno imposto all’amministrazione comunale la ripetizione della gara d’appalto. Con il nuovo servizio (il 23 ottobre la scadenza della presentazione delle offerte), figura lo spazzamento delle strade.Quello che prevede il lavaggio ad altra pressione delle strade pubbliche ad uso pubblico, includerà piazze, marciapiedi, banchine portuali, darsena, aree di pertinenza di competenza dell’amministrazione, ma non , ad esempio, il cimitero. La rimozione delle discariche di amianto non rappresenterà un servizio aggiuntivo, da pagare, quindi con ulteriori cifre da stanziare, ma sarà dovere del gestore fino a 15 tonnellate annue. Per i rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata nel territorio, obbligatoria la rimozione, cosi’ come quella delle carogne di animali ritrovate sul suolo pubblico ed il relativo stoccaggio. Il gestore dovrà anche rimuovere le scritte, pulire le caditoie, pulire le fontane e, aspetto di rilievo, i litorali e le spiagge. Tra i servizi inseriti con voce specifica, la rimozione delle gomme da masticare nelle principali piazze e monumenti della città. Confermato il ritiro degli sfalci di potatura prodotti dalle utenze Tari, con trasporto all’impianto di destinazione finale. Per quanto concerne il servizio in maniera generica, riguarderà tutta l’area avente carattere urbano e anche la sua periferia insediata, tutte le frazioni, i villaggi, le contrade e i nuclei abitativi sparsi. Il servizio di raccolta porta a porta riguarderà tutto il territorio del Comune di Siracusa. Stabilite, inoltre, le sanzioni per il gestore nel caso di inadempienze. Anche per gli errori del singolo operatore pagherà la ditta, contemplando, tra le voci, anche quella che ipotizza una gestione errata dei rifiuti già differenziati (ad esempio nel caso in cui arbitrariamente si mettano insieme tutti i rifiuti, rendendo indifferenziato quello che i cittadini avevano depositato in maniera differenziata).Nel centro storico e nella zona Umbertina, la frazione organica vedrà tre passaggi settimanali di raccolta per le utenze domestiche. Per quelle non domestiche, un passaggio giornaliero, inclusa la domenica. La pulizia delle spiagge dovrà prevedere l’avvio del servizio dal 25 aprile al 31 ottobre, con prelievo manuale di ogni tipo di rifiuto, l’installazione di kit con sacchi in polietilene, la cui allocazione sarà decisa con il Comune; ovviamente la raccolta dei rifiuti conferiti nei contenitori e sostituzione, gestione sostenibile degli accumuli di posidonia, come prevede la legge. Il servizio sarà svolto a giorni alterni dal 25 aprile al 30 giugno e dal primo settembre al 31 ottobre, mentre dal primo luglio al 31 agosto, dunque per 62 giorni, sarà svolto come servizio giornaliero




Siracusa. Bando asili nido, sindacati e cooperative:”è illegittimo ed immorale”. Chieste modifiche

Il bando per l’assegnazione del servizio asili nido, così come predisposto dal Comune di Siracusa è “illegittimo ed immorale”. L’accusa arriva dalle Centrali Cooperative (Confcooperative e Legacoop Siracusa) e dalle organizzazioni sindacali (Cisl Fp Cisl Fisascat, Cgil fp, Uil Fpl) della provincia di Siracusa. Con un documento congiunto chiedono la modifica del bando che – spiegano – “mortifica il lavoro e pregiudica la qualità del servizio”.
Il giudizio negativo è stato espresso in maniera unanime anche in relazione allo slittamento dei tempi di aggiudicazione, perchè si presterebbe “certamente a ricorsi”. E prima del 2020 il servizio non partirà, la previsione.
Motivo di rammarico anche il fatto che il Comune abbia interrotto il confronto con le parti sociali che pure era stato avviato. “Il sindaco ci convochi, si riparta con il confronto e si apportino le modifiche necessarie”, la richiesta.




Carta e cartone, la raccolta in Sicilia cresce ma Siracusa fatica: settima in Regione

La Sicilia è la regione con il più alto tasso di crescita nella raccolta differenziata di carta e cartone, registrando un +31,5% rispetto al 2017. E’ quanto emerso dal 24° rapporto nazionale presentato da Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica.
Le tonnellate di carta e cartone raccolte nell’ultimo anno in Sicilia ammontano a più di 146 mila, rispetto alle 111 mila del 2017 (35 mila tonnellate in più) pari a una raccolta pro capite di 29 kg/ab. Incoraggiante il trend i crescita ma ancora netto è il divario con la media del Sud Italia (38,1 Kg/ab) e a maggior ragione con quella nazionale (56,3 kg/ab).
Analizzando i dati relativi alle province, le migliori performance arrivano da Ragusa e Trapani, prima e seconda per raccolta pro capite, rispettivamente con 33,9 kg/ab. e 32,2 kg/ab. Siracusa rimane ancora in affanno, settima tra le 9 province siciliane con una raccolta pro capite di 27,9 kg per abitante. Praticamente terz’ultima. Peggio fanno solo Palermo (26,4) ed Enna (22,7).
Se aumentata in maniera diffusa la sensibilità nei confronti dei temi legati alla tutela dell’ambiente da parte dei cittadini, rimane blanda l’attenzione nel fare correttamente la raccolta differenziata. E per ottenere buoni risultati sulle singole frazioni, non basta solo l’impegno del cittadino ma quello di un sistema di gestione efficace ed efficiente capace di garantire a qualunque condizione il ritiro e l’avvio a riciclo degli imballaggi. In Sicilia, sono 33 le piattaforme convenzionate per il riciclo e una cartiera.
Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, si sofferma sulla positività del tasso di crescita. “Questo +31,5% non ha eguali in Italia. A fronte del materiale cellulosico proveniente da raccolta differenziata e dato in gestione al Consorzio nel 2018, Comieco ha riconosciuto circa 6,3 milioni di euro in corrispettivi economici ai 351 Comuni siciliani in convenzione”.




Ambiente e salute, esperti nazionali a confronto: inquinamento ed effetti sull’uomo

Qualità dell’aria, amianto, inquinamento industriale: esperti e tecnici si incontrano a Siracusa per approfondire gli aspetti epidemiologici e ambientali e le loro relazioni, per valutarne l’impatto sulla salute dell’uomo e dell’ambiente.
Dal 25 al 27 settembre 2019, si terrà la Scuola per l’alta dirigenza SNPA, organizzata da AssoArpa in stretta collaborazione con Arpa Sicilia. Il tema è “Ambiente e salute: dai dati alle politiche ambientali e sanitarie”.
E non è un caso che sia stata scelta Siracusa come sede della tre giorni. L’area Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa, Floridia e Solarino è stata dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale” dal Consiglio dei Ministri nel 1990.
La Scuola di Alta formazione diventa quindi l’occasione per portare istituzioni nazionali e i maggiori esperti in campo ambientale e sanitario a guardare con occhi propri la complessità di un territorio che mette insieme bellezza naturale e culturale, sviluppo industriale e innovazione.
Tra i relatori saranno presenti personalità e professionalità provenienti dal mondo sanitario e della protezione ambientale, oltre a rappresentanti istituzionali, consulenti e docenti universitari.
PRima gironata (25 settembre) dedicata agli interventi istituzionali e ai temi delle competenze del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e delle sinergie con il mondo sanitario. Il 26 settembre si entra nel vivo con il tema “Valutare la qualità dell’ambiente”. Saranno approfonditi due temi: qualità dell’aria e amianto. Il 27 mattina focus su “Ambiente e salute tra percezione, consapevolezza ed educazione” per confrontarsi ancora una volta sui temi della divulgazione e del coinvolgimento della cittadinanza.




Siracusa. Strada per Belvedere sempre al buio: “che fine hanno fatto i 70mila euro?”

Un emendamento dei consiglieri comunali di Siracusa Protagonista, nel dicembre del 2018, aveva destinato 70mila euro all’illuminazione e messa in sicurezza della strada che collega viale Epipoli con Belvedere.
“Ad oggi, nonostante siano passati 10 mesi, non abbiamo notizie dell’inizio dei lavori e, soprattutto, su che fine hanno fatto le risorse stanziate nel Bilancio Comunale del 2018”, lamentano Mauro Basile ed Enzo Vinciullo che tornano a sollecitare l’amministrazione comunale “ad adempiere ai suoi compiti istituzionali”.




Siracusa e la mobilitazione per il clima: il flash mob di due attiviste per il corteo del 27

Anche a Siracusa si sono mobilitati i giovani attivisti di Fridays for Future. E’ la climate action week. Seguendo la battaglia rilanciata a livello globale da Greta Thunberg, portano la battaglia per il clima ed il futuro del pianeta sulle strade del capoluogo.
Dallo scorso 20 settembre è cominciata la mobilitazione nelle scuole, con incontri e presidi. L’appuntamento clou è fissato per il 27 settembre ai Villini di corso Umberto. Da lì, alle 9.30, partirà un corteo diretto a Largo Aretusa. In mezzo, mercoledì 24, giornata di pulizia volontaria in piazza Santa Lucia per il Clean Up Day.
Fa discutere intanto il simbolico flash mob di due attiviste sotto gli alberi della villetta Aretusa. In piedi su due grossi massi, con al collo un cappio ed il capo chino, tenevano tra le mani i cartelli con il simbolo dello Sciopero Globale per il Clima e l’appuntamento del 27 settembre in corso Umberto. “Il nostro futuro è a rischio, abbiamo solo 11 anni per cambiare rotta”, spiegano con contagiosa passione.




Siracusa. Sabato da record per il museo Paolo Orsi con le Giornate del Patrimonio

Oltre 500 visitatori per l’apertura straordinaria e in notturna del museo Paolo Orsi. Iniziativa del Parco archeologico di Siracusa, Eloro e villa del Tellaro che ha così aderito alle giornate europee del patrimonio 2019. Porte aperte ieri sera dalle 20.00,con ingresso gratuito e momenti di intrattenimento e spettacolo tra le sale del museo. Un museo che non registrava da trent’anni numeri di questo tipo per un solo appuntamento. L’ultima volta era il 1988, data dell’apertura. Soddisfatto il direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto che guarda subito avanti e ricorda anche ai suoi collaboratori che “si può fare di meglio”.
Positiva anche l’apertura straordinaria e serale di Palazzo Cappellani a Palazzolo e della villa del Tellaro a Noto.




Siracusa. Porta a porta nelle contrade marinare, ad ottobre via i cassonetti su strada

Anche le contrade marinare si preparano all’avvio del porta a porta. Attesa per la prossima settimana le prime indicazioni su distribuzione e ritiro dei kit per la differenziata. Intanto, nelle contrade del Plemmirio, Fanusa e Arenella, il Nucleo Ambientale della Polizia Municipale – coadiuvato dagli ispettori ambientali comunali volontari – hanno dato vita ad una serie di controlli per contrastare il ricorso alla nascita di discariche abusive, anche in terreni privati e non solo lungo le strade. Diverse le sanzioni elevate.
“Ad ottobre i cassonetti verdi spariranno dalle strade”, ricorda il presidente dell’associazione Tfm, Luca Miceli. “Anche nelle contrade marinare dobbiamo iniziare ad abituarci a differenziare per bene”. Il sistema della raccolta di prossimità, con isole ecologiche per differenziare, non ha infatti prodotto risultati incoraggianti in quelle zone. L’annunciato cambio di sistema pare adesso ad un passo.




Campo di calcio e tensostatico di Cassibile, nuovi ma chiusi: il problema è la cabina

Non sembra nascere sotto una buona stella la nuova vita dell’impianto comunale di calcio di Cassibile. Nonostante sia stato speso recentemente poco più di un milione di euro per dotare il terreno di gioco di un manto in sintetico di ultima generazione, rimane il problema dell’illuminazione. Non solo e non tanto per quel che riguarda le torri faro, quanto – e in via prioritaria – per l’allaccio alla cabina elettrica.
Le condizioni della cabina stessa sono tali da richiedere una spesa di almeno 20mila euro, necessaria per poter assicurare il corretto funzionamento e l’alimentazione degli impianti. Somme che, al momento, l’amministrazione comunale non ha a disposizione.
E’ in ogni caso allo studio il bando per l’affidamento della gestione dello stadio di Cassibile con tariffe per la concessione degli spazi allenamento e gara recentemente approvate dalla giunta comunale. Poco distante c’è il tensostatico polivalente, completato da anni ma inesorabilmente chiuso.




Nuovo ospedale, ma che fine ha fatto? “Politica siracusana dedita solo a piccole liti”

La costruzione del nuovo ospedale di Siracusa sembra tema nuovamente finito nel dimenticatoio. A riaccendere i riflettori sull’argomento sono Filippo Scerra, Paolo Ficara e Stefano zito, rispettivamente deputati nazionali e regionale del Movimento 5 Stelle.
Nel luglio scorso la Regione aveva confermato il finanziamento, passato a circa 180 milioni di euro, così come l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, aveva anche assicurato che il futuro ospedale sarebbe stato un Dea di II livello. “Ma resta sempre in piedi la diatriba sull’area dove costruirlo”, dicono i tre. “Dopo la relazione del professor Giuseppe Pellitteri, docente universitario di Palermo nominato dall’Asp su indicazione della Regione e dopo l’istruttoria tecnica interlocutoria del dirigente del Comune, ecco di nuovo il silenzio. Tanto che ieri a Siracusa in un convegno cui era presente l’assessore regionale la discussione in merito è stata appena sfiorata”.
Il dirigente comunale, Natale Borgione, nella propria istruttoria aveva dato risposte parziali, senza distaccarsi troppo dalla relazione di Pellitteri sulle 4 possibili aree su cui costruire il nosocomio, ma allo stesso tempo specificando che senza altri documenti e studi di fattibilità sarebbe complesso esprimere un parere su quale possa essere l’area più idonea. “Uno stallo inaccettabile – dichiarano i deputati del M5S – che palesa l’assenza di programmazione e di visione politica da parte dell’amministrazione comunale. Fin dal primo momento noi del Movimento 5 Stelle abbiamo bocciato l’area della Pizzuta, giudicandola non idonea e chiedendo a più riprese un confronto diretto tra le parti per trovare una soluzione. A oggi, però, sembra che a dominare lo scenario politico siano piccole beghe di partito e di una politica vecchia e che abbiamo sempre respinto. Crediamo sia necessario tornare a fare il punto della situazione e non perdere altro tempo. Ne va della credibilità della politica ma soprattutto ne va della salute dei cittadini.”