Siracusa. Ricomincia la scuola, gli edifici sono sicuri? “Tema ignorato dalla politica”

E’ la settimana del ritorno a scuola. Riaprono in ordine sparso gli istituti comprensivi, i più piccoli in molti casi sono già tornati in classe. Da giovedì tocca anche agli studenti di scuola media e delle superiori. In che condizioni sono i locali che ospiteranno per questo nuovo anno scolastico gli alunni siracusani? Domanda non peregrina dopo alcuni casi degli ultimi anni.
Il Comitato Scuole Sicure lamenta l’assenza di informazioni precise servite, al riguardo, all’opinione pubblica, ai genitori ed agli stessi studenti. “La sicurezza non può essere presa sottogamba. Ci ritroviamo alla vigilia dell’avvio del nuovo anno scolastico senza aver assistito anche solo ad una seduta aperta di Consiglio comunale in cui discutere dello stato di salubrità strutturale di diversi edifici didattici di competenza comunale. Ad oggi non gli interventi di manutenzione richiesti o eseguiti”, spiega il presidente del Comitato, Angelo Troia.
Tirata d’orecchie per consigliere comunali ed amministrazione. “Si sono affaccendati a presentare emendamenti su capitoli di spesa di gran lunga meno importanti rispetto alla sicurezza, ignorando proprio la sicurezza a scuola. E’ avvilente”.




Siracusa. La strada che nessuno vuole: la curiosa e strana storia di viale Pantanelli

Di viale Pantanelli si parla ogni volta in cui si accende una qualche idea per migliorare la viabilità della zona sud. Con via Elorina al collasso, sotto il peso di un flusso veicolare che da maggio a settembre aumenta sino ad essere intollerabile, l’unica vera alternativa sarebbe puntare proprio sui Pantanelli, attraverso anche un coraggioso ripensamento dei sensi di marcia di cui potrebbero beneficiare tutti, nel continuo andirivieni tra il centro urbano e le contrade marinare.
Pensare ad un raddoppio delle corsie di via Elorina è follia: troppi espropri, troppi soldi. Impraticabile. E allora meglio puntare su viale Pantanelli. C’è e potrebbe rivelarsi parecchio utile visto che taglia arterie di sfogo non da poco: Necropoli del Fusco, Statale 124 e via Elorina appunto. Ma le condizioni della strada sono orribili. Lo sanno tutti. Buche, avvallamenti e asfalto degradato con campionario degli orrori in via Ascari. Improponibile in queste condizioni un suo utilizzo intensivo. E allora ci si chiede di chi siano le competenze perchè, rimesso a nuovo e con un sistema di sensi unici, viale Pantanelli diverrebbe una piccola circonvallazione sud. Senza bisogno di progetti faraonici e irrealizzati come decine a Siracusa.
“Le competenze sono della ex Provincia” è la risposta standard. Come dire, non tocca al Comune. Ma nel balletto di competenze si perde la realtà, che è questa: la strada è comunale a causa di una “disattenzione” che risale ai primi anni duemila. Proprio nel 2000, una conferenza di servizi tra il Comune di Siracusa e l’allora Provincia Regionale (ancora in salute) studiò il caso. Nel 2004, nel corso di una riunione negli uffici dell’assessorato comunale ai lavori pubblici, la Provincia si rese disponibile ad assumere al proprio patrimonio il viale Pantanelli, ma solo successivamente a lavori di manutenzione che dovevano essere eseguiti dal Comune. Tutti d’accordo sul punto, tanto da stabilire che per l’esecutività dell’accordo sarebbero state predisposte due delibere, una del Consiglio Provinciale e una del Consiglio Comunale di Siracusa.
Nel 2005 il Consiglio Provinciale deliberò effettivamente quanto pattuito ed inviò gli atti al sindaco di Siracusa ed all’assessorato regionale ai lavori pubblici. Ma nonostante l’invito a produrre analogo atto, il Consiglio comunale di Siracusa non ha mai “considerato” il provvedimento. Così l’intesa è saltata e l’inter non è stato concluso.
Viale Pantanelli era – ed è – rimasto di proprietà comunale. La Provincia Regionale è diventata nel frattempo Libero Consorzio, ha dichiarato default ed oggi non ha la minima possibilità (ed intenzione) di risolvere un problema che è solo di Palazzo Vermexio.
Quindi, per farla breve, gli interventi sulle buche e la manutenzione ordinaria e straordinaria sono di competenza del Comune di Siracusa. Da qui bisogna ripartire per provare con ambizione a realizzare la piccola circonvallazione sud utilizzando quello che esiste e non inseguendo la chimera dell’ennesimo finanziamento e dell’ennesimo progetto realizzato in un futuro non meglio precisato.
Autore della scoperta è stato il consigliere comunale Andrea Buccheri che tra pochi giorni potrebbe diventare proprio assessore con delega alla Mobilità. E la dimostrata volontà di approfondire il caso vale come primo segnale di interesse che autorizza qualche speranza per il futuro di viale Pantanelli.
In questi tempi tristi di Comuni in dissesto o pre-dissesto, la forza delle idee torna più utile dei soldi (che non ci sono). Con visione e un pizzico di ragionata follia, si può provare a fare gli interessi della città, innovando. E magari proprio a partire da viale Pantanelli e dalle lunghe file su via Elorina.




Enrico Castiglione al contrattacco: dopo il proscioglimento, le sue accusa al M5s

Dopo il proscioglimento, Enrico Castiglione passa al contrattacco. Il fondatore di festival musicali di prestigio, gia’ direttore artistico di Taormina Arte e regista di opere liriche al teatro antico di Taormina, al teatro romano di Catania e al teatro greco di Siracusa punta adesso il Movimento 5 Stelle dai cui esposti partirono anche le attenzioni della magistratura. E dopo due anni di indagini, controlli e riscontri all’indomani del non luogo a procedere a suo carico ha annunciato di voler querelare il deputato regionale siracusano Stefano Zito. “Ho sempre creduto nella giustizia – ha dichiarato Enrico Castiglione – ed ho atteso con pazienza e in silenzio che la giustizia facesse il proprio corso. Ora è giunto il momento di conferire mandato ai miei legali di adire l’autorità giudiziaria, con azioni sia civili che penali, contro chi si è permesso di mettere in dubbio il mio operato, citando in primis Zito e quanti hanno sposato il suo teorema. Spero che questa vicenda possa essere la base di una nuova e più proficua collaborazione con la Regione Siciliana e il nuovo assessore al Turismo, Manlio Messina. In 11 anni ho creato la stagione lirica a Taormina e il Festival Belliniano: due realtà che meritano di essere potenziate all’insegna dell’eccellenza siciliana”.
Nessun illecito è stato dunque riscontrato nelle attività dell’Associazione Festival Euro Mediterraneo, che dal 2009 promuove e produce in Sicilia il Festival Belliniano, né in quella altrettanto stimata della Fondazione Fem, che a Taormina e Siracusa ha messo in scena spettacoli di grande successo.
“Le affermazioni secondo cui alcune associazioni sarebbero a me riconducibili sono del tutto ridicole, come se ci fosse la volontà di nascondere qualcosa: è notorio che ho fondato l’associazione Festival Euro Mediterraneo nel 2001 a Roma, che organizza nella capitale l’omonimo Festival. Quella di Stefano Zito e del Movimento 5 Stelle è un’azione vergognosa, tra l’altro rilevatrice di inesperienza e di disinformazione, che danneggia la Sicilia e quel poco o quel tanto di buono che si riesce a fare, quando è notorio che proprio in Sicilia ci sarebbero ben altri organismi pubblici, e non privati, che ricevono milioni di euro e creano solo debiti e clientelismo in nome dello spettacolo e della cultura”, le parole di Castiglione.




Conad acquisisce anche l’ipermercato Auchan di Melilli, garantiti tutti i lavoratori

Anche l’ipermercato Auchan di Melilli rientra nel piano di acquisizione di Conad. Dopo le perplessità espresse da alcuni sindacati regionali, fa chiarezza proprio il gruppo Bcd (Conad e Wrm) con una nota in cui spiega che dell’acquisizione delle quote di Auchan e Sma hanno fatto parte anche 5 ipermercati in Sicilia, tra cui appunto Melilli.
E’ la “prima tappa” del progetto di integrazione della rete commerciale ex Auchan in quella Conad, già prevista dal piano industriale. Nel complesso si tratta del trasferimento di 109 punti di vendita con tutti i relativi 5.758 addetti della rete commerciale ex Auchan a Conad tra ottobre e febbraio.
Domani nuovo incontro con i sindacati regionali.




Siracusa. Discariche anche negli orti urbani di Scala Greca, siamo al paradosso

Perfino gli orti urbani di viale Scala Greca ridotti ad una discarica di materiale di ogni tipo. Fra le segnalazioni di rifiuti disseminati per il territorio, quella del lettore di SiracusaOggi.it che ci invia queste foto è senza dubbio una di quelle che maggiormente destano stupore e anche un profondo senso di amarezza. Quella è un’area, peraltro, destinata a chi, con determinati requisiti, ottiene dal Comune un piccolo fazzoletto di terra da coltivare per le esigenze familiari. Non si sposa di certo con il cumulo di rifiuti, in cui fanno bella mostra di sé perfino resti di materiale edile, che a ridosso della recinzione ha assunto proporzioni a dir poco imbarazzanti. Difficile, per il cittadino che protesta, che nessuno si sia accorto dello scempio in corso. “Insieme a pochi altri parchi della zona- ricorda Michele- gli sociali costituiscono un’area di verde curata dai cittadini. Manca un adeguato servizio di sorveglianza da parte del Comune, così malfattori senza scrupoli abbandonano rifiuti di ogni genere, dove capita”. Urgente porre rimedio.




Siracusa. Nasce il gruppo “Pulizia Spiagge”, giovani volontari alla Pillirina: “Unitevi a noi”

Cresce il fronte dei volontari e soprattutto dei volontari giovanissimi, attenti all’ambiente, pronti a rimboccarsi le maniche e a ripulire quello che altri purtroppo deturpano. Il nuovo gruppo si chiama “Pulizia Spiagge”. Sono ragazzi. Sono partiti in dieci, ieri mattina, si sono radunati alla Pillirina, da cui è partito il loro percorso. Hanno rimosso mozziconi di sigarette e immondizia di ogni tipo. Da loro, l’invito rivolto a chiunque voglia unirsi al gruppo per un’iniziativa che, nelle intenzione espresse dai dieci fondatori, è destinata ad andare avanti, con la speranza di diventare un “esercito”.  A ripulire la Pillirina sono stati Matteo Costa, Emanuele Garsia, Anna Taglia,Marco Magnano, Dario Basile, Benedetta Tinè , Sarà Brandino,Alice Gagliano ,Alice Caporale, Benedetta Lo Verso”




Barriera di Cassibile, gli ultimi giorni della struttura: apre il cantiere, cambia viabilità

Sono gli ultimi giorni della barriera di Cassibile. Il tanto contestato “casello” autostradale, stretto e provvisorio, viene adesso demolito. Da questa mattina chiuso il tratto in direzione Siracusa all’altezza della struttura, con il traffico dirottato nell’altra carreggiata che diventa a doppio senso di marcia dal km 10+200 al km 11+900. Questa mattina è stata apposta la relativa segnaletica ed avviate le operazioni di cantiere prima dell’avvio dei lavori veri e propri. Lavori che saranno completati, da ordinanza del Consorzio Autostrade Siciliane, alle 18.00 del 18 novembre 2019. Più ottimista l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, che aveva indicato nei giorni scorsi la metà di ottobre.




Siracusa. Grotta della Pillirina ripulita da Natura Sicula: “Subito riserva naturale”

Pulizia Straordinaria per la Grotta della Pillirina, conosciuta anche grazie alla leggenda raccontata dall’apneista siracusano Enzo Maiorca. Ad effettuarla sono stati i volontari dell’Associazione Natura Sicula che, impegnati nella consueta escursione domenicale, si sono adoperati per la  rimozione dei rifiuti rinvennuti. Oltre all’intervento, parte anche la richiesta. In realtà si tratta di una sollecitazione già lanciata anche in passato: l’istituzione della riserva naturale, per poter tutelare il mare di quell’area di Siracusa.
“Ancora una volta abbiamo voluto lasciare i luoghi che visitiamo meglio di come li abbiamo trovati –  commenta Fabio Morreale, presidente dell’associazione siracusana – Dispiace prendere atto che all’interno della Grotta, la maggior parte dei rifiuti erano cassette di pesce e galleggianti dei “cannizzi”, ambedue di polistirolo. Cassette e galleggianti che vengono utilizzati dai pescatori i quali dovrebbero comprendere il valore e il dovere di rispettare la risorsa che garantisce loro il sostentamento”. Oltre al materiale in polistirolo sono stati ritrovati tante bottiglie e sacchi di plastica, bidoncini e reti. I rifiuti sono stati prelevati con difficoltà dall’interno della Grotta marina, che è per l’intera superficie riempita di acqua, e saranno portati al CCR per l’adeguato smaltimento.
Oltre alla presenza dei rifiuti, all’ingresso della Grotta era visibile, in un mare straordinariamente calmo e trasparente, anche un sottile strato oleoso con un pungente odore di nafta che ha infastidito non poco i volontari dell’Associazione. Combustibile lasciato molto probabilmente dalle tante barche che solcano le acque limpide del Plemmirio.
“L’unico modo per conservare questo patrimonio”, conclude Fabio Morreale” è l’istituzione della riserva naturale, come richiesto tante volte da noi”.




Siracusa. Marina “sconnessa”: si passeggia tra le buche e le basole che saltano

Passa il tempo ma certe non cambiano. E non è detto che sia sempre un bene. Alla Marina, ad esempio, si continua a passeggiare tra le buche. Sotto la bianca e nuova banchina, sempre più liso e disconnesso è il basolato.
La competenza della striscia tra il viale alberato e la banchina è del Demanio, che non pare particolarmente preoccupato della situazione.
Quattro anni fà, durante un sopralluogo in quello che all’epoca era ancora il cantiere della nuova banchina, l’allora sindaco Giancarlo Garozzo assicurava che con l’impresa che curava i lavori sarebbe stata trovata un’intesa per “sistemare e rendere decoroso” quel tratto. Un’attesa che, a quanto pare, è destinata a prolungarsi nel tempo.




Siracusa. Un bagno chimico sulla scalinata di Santa Lucia al Sepolcro: “assurdo”

“Assurdo. Inspiegabile. Selvaggio”. Sono le tre parole scelte dallo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa, nel commentare la comparsa di un bagno chimico blu sulla scala monumentale del Sepolcro di Santa Lucia, alla Borgata. Una foto scattata da visitatori della città, arrivata a Giansiracusa che – non senza sbigottimento – la rilancia sul social network. Decine e decine i commenti, tutti sulla stessa falsariga. “Come si possono offendere in questo modo la storia, l’arte e la fede?”, si domanda ancora lo storico dell’arte.
“Si è trattato sicuramente di una svista, ma da lì deve essere spostato quel bagno di cantiere. La cosa assurda è che serva sempre un turista per segnalare e vedere quello che noi siracusani, invece, digeriamo. Invece di discutere su Unesco si o Unesco no, torniamo ad occuparci di regole e di educazione. E la Soprintendenza, come le altre istituzioni, indossi il vestito buono e aiuti la crescita civile della città”.