Siracusa. Ex Tonnara, quella voglia di parcheggio vietato e molto pericoloso: multe

Auto parcheggiate un pò ovunque nei pressi della ex Tonnara di Santa Panagia. Qualcuna, a sprezzo del pericolo, persino a strapiombo sulla scogliera. E dire che, secondo un’ordinanza di alcuni anni fa, quell’area non dovrebbe nemmeno essere raggiunta a piedi. Il segnale stradale posto a ridosso del cancello parla chiaro. La scogliera non è sicura. L’erosione delle coste la rende a rischio. Non ci si può accedere in auto.
Eppure, in maniera indisturbata, in diverso lo fanno tanto che la Municipale – dietro segnalazioni di cittadini corretti – ieri è intervenuta. Pugno di ferro, multe che fioccano.
E’ bene ricordare che quella scogliera è interessata da un importante ingrottamento del mare che non la rende certamente tra le più sicure aree di sosta. Non si tratta di certo di limitare la libertà di movimento o di impedire di raggiungere scorci bellissimi della città. Il problema è di sicurezza ed è molto serio. Se non spaventa la multa, almeno il pericolo che si corre si.




Siracusa. Elena di Euripide al Teatro di Verona: chiusura stagione record per l’Inda

La Stagione 2019 da record della Fondazione Inda, oltre 163 mila spettatori in 50 serate, si conclude con la messa in scena dello spettacolo diretto da Davide Livermore nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese.
L’Istituto nazionale del dramma antico torna a Verona per il terzo anno consecutivo dopo gli allestimenti di Sette contro Tebe di Eschilo, con la regia di Marco Baliani, ed Eracle di Euripide diretto da Emma Dante, confermando così il legame con il prestigioso appuntamento veronese. Elena di Euripide è in programma il 13 e 14 settembre, alle 21, con una delle primedonne del teatro italiano, Laura Marinoni, nel ruolo di Elena, e un cast straordinario che ha conquistato il pubblico di Siracusa facendo registrare il più alto numero di spettatori e di incassi, per un singolo spettacolo, nella storia della Fondazione Inda. La Stagione 2019 ha segnato per l’Istituto Nazionale del Dramma Antico anche la fine del commissariamento e il completamento del nuovo consiglio d’amministrazione con l’insediamento del presidente Francesco Italia, del sovrintendente Antonio Calbi e del consigliere delegato Mariarita Sgarlata.
Davide Livermore, regista di fama mondiale che ha inaugurato la stagione operistica al Teatro alla Scala, nel 2018 con Attila di Verdi ed è stato chiamato a inaugurarla nuovamente anche quest’anno con Tosca di Puccini, ha pensato e messo in scena uno spettacolo di grande impatto visivo, con uno specchio d’acqua sul quale si muovono gli attori, e un mix di linguaggi, compreso quello sonoro che non dà tregua allo spettatore ed è elemento imprescindibile dello spettacolo.
“Amo Elena – sono le parole del regista Davide Livermore – perché è una tragedia atipica, dai contorni che sfumano in un gioco ironico; il finale poi sembra irridere coloro che cercano di fare dell’arte un elenco di categorie che debbano pedantemente rispondere a regole fisse”. I protagonisti della tragedia si muovono su uno spazio scenico completamente sommerso dall’acqua “dove affiorano i tanti naufragi di un’esistenza” – sono sempre le parole di Livermore – “e vedremo Elena vecchia alla fine della sua vita che dispone dei suoi ricordi e crea questa immagine fatta di cielo che respira con le sue fattezze per cambiare almeno un po’ la memoria, per giocare con essa”.
La traduzione del testo di Euripide è di Walter Lapini, la scena è firmata da Davide Livermore, i costumi sono di Gianluca Falaschi, le musiche sono di Andrea Chenna che ha scritto più di 90 minuti di musiche originali alle quali si aggiungono due brevi parti della Valse di Ravel e del Fandango di Boccherini oltre a progettare un sistema per utilizzare l’acqua come uno strumento musicale raccogliendo il suono in ogni parte del palcoscenico e sfruttando microfoni subacquei come strumenti a percussione, le luci sono di Antonio Castro, il video design è curato da D-Wok. In scena, meravigliosa protagonista dell’opera di Euripide è Laura Marinoni che interpreta Elena, con lei sul palco Sax Nicosia (Menelao), Giancarlo Judica Cordiglia (Teoclimeno), Viola Marietti (Teucro), Maria Grazia Solano (una Vecchia), Simonetta Cartia (Teonoe), Linda Gennari e Maria Chiara Centorami (messaggeri), Federica Quartana (corifea), Bruno Di Chiara, Django Guerzoni, Giancarlo Latina, Silvio Laviano, Turi Moricca e Marouane Zotti (coro), Vladimir Randazzo e Marcello Gravina (coro e Dioscuri).




Siracusa. I vigili del fuoco al Down Tour: diplomi di piccoli pompieri ai bambini

Pomeriggio di festa, ma anche di importanti momenti di educazione civica ieri al Pippo Di Natale per l’avvio della tappa siracusana del Down Tour dell’Aipd, l’associazione italiane persone con sindrome di Down. Le forze dell’ordine hanno preso parte all’iniziativa inaugurale di un programma che prevede, nei prossimi giorni, per la ventinovesima tappa della campagna nazionale, anche sport, approfondimento, laboratori aperti a tutta la cittadinanza. I vigili del fuoco si sono messi a disposizione dei bambini, numerosi. Sono saliti sull’autopompa serbatoio dei pompieri, hanno potuto indossare l’elmo, vedere e toccare le attrezzature di soccorso e di sperimentare il percorso della pompieropoli a cura dell’associazione nazionale vigili del fuoco ricevendo il diploma di piccolo pompiere.




Siracusa. Il Ginnasio Romano riapre le sue porte, cento visitatori al debutto

Sono stati un centinaio i visitatori del Ginnasio Romano nel primo fine settimana di apertura, dopo un lungo oblio. Il sito archeologico, considerato minore, ha riaperto il cancello come fortemente voluto dalla direzione del parco archeologico di Siracusa.
Visite straordinarie e gratutite per tutto settembre, nelle giornate del giovedì, venerdì e sabato.
Il tempo incerto del fine settimana passato, specie negli orari di apertura, non ha certo agevolato.
Ma chi ha scelto di andare a riscoprore quegli antichi resti, ne è rimasto piacevolmente colpito.
Il Ginnasio Romano apre alle visite il giovedì ed il sabato dalle 8.30 alle 13.30 e il venerdì nel pomeriggio, dalle 14 alle 18.30.




Siracusa. Chiuso il De Simone esplode la grana: impianti sportivi pubblici, quante noie

Non un gran momento per l’impiantistica sportiva siracusana. L’ultima grana, in ordine di tempo, è quella dello stadio comunale alla mercè di ladri e vandali che sono riusciti a far chiudere l’impianto: inagibile secondo la commissione di vigilanza dei pubblici spettacoli.
Ma non è che la punta dell’iceberg. Il delicato settore sconta problemi decennali e pochi interventi risolutivi cercati o trovati. Forse la stessa concezione di politica sportiva è da rivedere se non va oltre concessioni e affidi, contributi e manifestazioni.
I campi di calcio di Cassibile e Belvedere sono stati recentemente oggetto di interventi di riqualificazione. Importanti e necessari, hanno dotato ad esempio i due impianti di manto in sintetico. Però poi ci sono i dettagli, dietro cui ci si è persi. A Belvedere manca uno spogliatoio, mancano gli arredamenti e l’acqua calda. A Cassibile ci si è impantanati sulle torri faro e sull’allaccio alla rete elettrica. Per non parlare del vicino tensostatico polivante, costruito ma ancora chiuso. E’ stata però pubblicata la gara per l’affidamento (due società cassibilesi hanno manifestato disponibilità alla gestione).
E poi ci sarebbe anche il campo di calcio del Pippo Di Natale. Anche qui, manto in sintetico ma lavori che lascerebbero a desiderare. Visibili sul manto di gioco, in più punti, avvallamenti e persino buche. Spogliatoi sotto la tribuna in pratica inutilizzabili.
Note positive? Qualcosa c’è. La pista del camposcuola e la sua omologazione Fidal, certo. Il complesso lavoro di rilancio della Cittadella, avviato affidandosi ai privati. Ma lascia pensare che chiuso il De Simone, le squadre che l’ giocano abbiano dovuto cercare asilo in provincia (Palazzolo) o presso un impianto privato (Centro Erg).




Siracusa. Turismo, la ricetta di Confcommercio: programmazione e contrasto abusivismo

Turismo in calo? Secondo Confcommercio i recenti dati sulle presenze andrebbero rivalutati. Prendendo in considerazione, ad esempio, la crescita del transitato passeggeri dell’aeroporto di Catania (+ 4,3% nel periodo gennaio/luglio 2019), e l’incremento dei gruppi arrivati in città con viaggi organizzati in pullman, (+ 3%) insieme all’aumento dei flussi legati al turismo crocieristico e alla nautica da diporto – yachting.
“Dati che delineano però uno scenario in rallentamento e non certo in forte decrescita come ritenuto, un po’ troppo frettolosamente. In ogni caso, tali risultati devono farci riflettere attentamente sulla mancanza di pianificazione e programmazione, unita all’assenza di interventi efficaci di contrasto all’abusivismo”, l’analisi del direttore di Confcommercio, Francesco Alfieri.
“Il nostro problema principale non è la concorrenza di altre località- dichiara il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello – ma l’insufficiente programmazione, la scarsa valorizzazione e promozione del territorio, l’assenza di servizi adeguati. Ad esempio, senza una pianificazione urbana della città (parcheggi, trasporti, servizi di mobilità sostenibile, pedonalizzazione di alcune aree del centro storico e di altri centri urbani), non potremo mai offrire servizi adeguati e una buona immagine della nostra città. Inoltre – continua Piscitello – dovremmo evitare soluzioni dannose e inefficaci, mi riferisco in particolare alla proposta di richiedere all’Unesco la revoca dell’inclusione di Siracusa dalla lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Abbiamo, piuttosto, il dovere di intervenire tempestivamente, anche tramite politiche attive di riqualificazione territoriale, per evitare che alcune zone della città si trasformino in luoghi senz’anima, di fatto riservati e vissuti esclusivamente dai turisti o gruppi ristretti. Se vogliamo che la nostra città continui a vivere come corpo unitario è necessario governare la complessità urbana, favorendo uno sviluppo equilibrato e plurale del sistema commerciale, impedendo l’eccessiva concentrazione di alcune tipologie di attività in alcune zone, a discapito di altre”.
Su tali temi, già in passato, la Confcommercio di Siracusa è più volte intervenuta chiedendo all’amministrazione comunale la predisposizione di un piano urbano del commercio e di regolamenti per l’insediamento di tutti i pubblici esercizi, nei quali si prevedano parametri numerici molto stringenti per l’apertura di nuove attività in Ortigia e nella zona Umbertina, e la rigorosa applicazione della normativa che inibisca l’apertura di esercizi commerciali in zone aventi valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, favorendo, al contempo, con politiche attive e incentivi mirati, l’apertura di nuove attività di somministrazione nelle altre zone della nostra città.
“Per poter garantire un’offerta turistica di qualità – conclude il presidente di Confcommercio – occorre essere inflessibili con chi non rispetta le regole, svolgendo controlli oggettivi e puntuali contro gli abusivi. Non possiamo, né dobbiamo arrenderci all’illegalità. Abbiamo il dovere di favorire gli investimenti privati nel rispetto delle regole, costruendo percorsi virtuosi e di eccellenza: parcheggi autorizzati, ambulanti con licenza, attività ricettive e ristoranti regolari, discoteche autorizzate, lidi balneari rispettosi dei limiti, etc. Coscienti che l’abusivismo non solo costituisce concorrenza sleale, ma crea un danno alle finanze locali e sottrae risorse che, invece, potrebbero essere investite per incrementare i servizi al cittadino e al turista”.




Siracusa. Box di Casina Cuti, l’ira dei commercianti: ” I turisti fuggono”

“I box dei commercianti di souvenir di Casina Cuti versano in condizioni pietose. La copertura è bucherellata. Piove sulle nostre teste e sulla nostra merce. Il danno economico è enorme”. Monta la protesta dei venditori dei chioschi dell’area in cui si trova la biglietteria per l’ingresso al Parco Archeologico. Sono bastati alcuni giorni di pioggia per avere prova di quanto seria sia la situazione. La copertura è rimasta danneggiata dall’incendio dell’area a ridosso di Casina Cuti, che lo scorso anno causò ingenti danni. I lapilli hanno bucato il telone e da li’ la pioggia trova facile strada. Si traduce tutto nell’impossibilità di trovare riparo. Scene in cui i turisti fuggono, i commercianti altrettanto, ma prima tentano di coprire la merce alla meno peggio e spesso ci sono prodotti che non possono più essere venduti. Eppure, fanno notare i commercianti, paghiamo l’affitto e adesso paghiamo anche il 20 per cento in piu’ per l’occupazione del suolo pubblico. A fronte di quale servizio? -chiedono i commercianti, spesso nel settore da generazioni. La richiesta è quella di un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale, perchè adesso arriveranno i temporali autunnali, poi l’inverno, e la situazione non può che peggiorare. I commercianti si sentono abbandonati. L’emergenza è questa, ma il problema è anche un altro e riguarda la sicurezza. Le erbacce incolte alle spalle dei box sono tornate alte e secche. Gli incendi possono svilupparsi facilmente e l’area non sarebbe dotata nemmeno di idranti. A tutto questo si aggiunge la manutenzione degli spazi, degli scalini, rotti e pericolosi, di pali, abbattuti da anni e ancora lì, con solo un nastro rosso e bianco a segnalarli. Argomento a sè, quello delle licenze per la vendita degli alimenti. Nonostante ne siano in possesso, non possono vendere bevande, ad esempio, ma soltanto prodotti tipici locali confezionati. “Non si vendono- tuonano i commercianti- chi ha tentato di venderli,ha dovuto buttare via tutto, con le relative perdite economiche”.




Siracusa. La rabbia dei volontari animalisti: avvelenati 9 gattini, pronta manifestazione

Almeno nove gatti di una colonia felina registrati sono stati avvelenati. Una mano anonima ha “servito” il veleno mischiato probabilmente al cibo. Una trappola che non ha lasciato scampo ai micetti che erano seguiti e curati da volontari animalisti. Erano stati accolti e ricoverati in un piccolo giardino privato. Un luogo considerato sicuro.
Forte lo sgomento nel mondo animalista per il crudele e premeditato gesto. “Chi ha pianificato tutto con atroce freddezza?”, si chiedono a più voci anche sui social network, nei gruppi e tra le pagine dedicate al mondo degli amici a quattro zampe.
“Questa gente è pericolosa per tutta la comunità”, ripetono. E intanto è pronta la mobilitazione. Allo studio una manifestazione per chiedere più attenzione verso un problema complesso, che parte dalle sterilizzazioni e arriva ad episodi come quest’ultimo. Tra i primi ad aderire anche padre Rosario Lo Bello, noto anche per le battaglie animaliste.

foto dal web




Comitato Scuole Sicure, la denuncia: “non rispettata la distanza scuole-centri scommesse”

Slot machine troppo vicine ad alcune scuole di Siracusa. Eppure ci sono delle direttive precise, contenute nel Testo Unico sulla Legalità. “Come mai qui non vi si dà attuazione?”, si domandano i responsabili del Comitato Scuole Sicure. I centri scommesse e le sale gioco dovrebbero essere almeno 500 metri di distanza dagli istituti scolastici. “Ci sono scuole superiori però – spiega il direttivo del Comitato – ubicate a meno di 10 passi a piedi da simili esercizi e questo, oltre a violare le indicazioni, costituisce un’insidia. Due giorni fa ci siamo ritrovati ad ascoltare la confidenza disperata di una mamma sulla dipendenza da macchinette e scommesse del figlio adolescente”.
Il Comitato Scuole Sicure chiede allora alle autorità di vigilare con attenzione sulla problematica, senza abbassare la guardia.




Qualità dell’aria, FdI: “il Comune difenda il piano di tutela, si costituisca al Tar”

“Il Comune di Siracusa si costituisca ad opponendum nel procedimento amministrativo sul Piano Regionale della tutela della qualità dell’aria”. E’ l’invito rivolto al sindaco di Siracusa dal coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro.
Il 28 novembre al Tar di Palermo si discuterà dei ricorsi presentati dalle industrie del quadrilatero industriale, con i quali è stato impugnato il Piano decretato dalla Regione nel luglio 2018, dopo diversi anni di attesa. Nel piano viene fissato il limite di 200 mmg per mc degli idrocarburi non metanici, “motivo di tanti fastidi avvertiti dai cittadini”, ricorda Cavallaro.
“Tra i motivi aggiuntivi presentati dalle industrie sono finiti anche i decreti di revisione delle AIA firmati dal Ministro, chiesti dalla Regione proprio in seguito al predetto Piano regionale, che avrebbe imposto ai petrolchimici siciliani di abbattere le emissioni inquinanti del 50%. Il Piano, in sostanza, se applicato, determinerebbe una drastica riduzione delle emissioni, parametri più restrittivi e revisioni delle Aia. Legambiente si è costituita ad opponendum nel processo amministrativo pendente a Palermo e ha invocato l’intervento dei Comuni interessati. Lo stesso faccia il Comune, passando a fatti concreti dopo tante parole sul tema”.

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