Domenica “bollente”, superati i 40° C: le massime nei Comuni siracusani

Domenica bollente per la provincia di Siracusa. Afa grande protagonista della giornata con temperature in netto rialzo come avevano indicato le previsioni.
Lentini e Francofonte le città più calde: secondo i dati della rete regionale Sias superati i 40° C. Ma anche le città costiere boccheggiano. A Siracusa registrata una massima di 38,6° C mentre a Noto la colonnina di mercurio si è spinta su sino a 38,9° C, ad Augusta 38° C. “Respirano” i centri montani: massima a Palazzolo di 36,9° C.




Siracusa. Si ammorbidisce la linea per il rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali

Dopo i giorni delle polemiche e delle proteste, pare “ammorbidirsi” la linea di Palazzo Vermexio per il pagamento del rinnovo delle concessioni al cimitero di Siracusa.
Confermato che non si tratta di ultimatum anzi, spiega l’assessorr Alessandra Furnari, si sta lavorando a dilazioni temporali e più rate per il canone di 600 euro (25 anni di concessione). Agevolazioni per chi ha più loculi da rinnovare e la possibilità di essere esentati dal pagamento dimostrando di aver acquisito in passato un diritto reale tuttora valido.




Teatro Greco, verità nascoste per il 2020: Baccanti, Ifigenia in Tauride e Le Nuvole

Le Baccanti di Euripide, Ifigenia in Tauride di Euripide e la commedia Le Nuvole di Aristofane sono i testi scelti per la 56ª stagione della Fondazione Inda. Nelle tre opere si possono individuare verità nascoste, tema della Stagione 2020, scene e personaggi che si presentano in maniera opposta rispetto a quello che sono davvero. A partire dall’ ultima tragedia di Euripide, Le Baccanti, un mosaico impossibile da comporre, dove ogni verità adombra il suo contrario, a Ifigenia in Tauride, dove ogni realtà cui si credeva si rivela falsa, alle Nuvole, dove ogni fede in certe soluzioni, in certa nuova cultura, si rivela illusoria.
Il presidente della Fondazione Inda, Francesco Italia, il consigliere delegato Mariarita Sgarlata e il sovrintendente Antonio Calbi hanno annunciato prima dell’ultima replica di Lisistrata, le tre produzioni inserite nel cartellone 2020. L’obiettivo dell’Istituto nazionale del dramma antico, che il 25 luglio chiuderà la Stagione 2019 con il concerto di Ludovico Einaudi, è consolidare il risultato eccezionale registrato quest’anno, con numeri da record nell’ultracentenari storia dell’Inda, e continuare la sfida di coniugare tradizione e innovazione.
Ifigenia in Tauride sarà messa in scena al Teatro Greco di Siracusa per la terza volta dopo le edizioni del 1933, regia di Franco Liberati con Maria Melato nel ruolo di Ifigenia, e del 1980 per la regia di Lamberto Puggelli e Anna Maria Guarnieri protagonista. Il testo di Euripide rappresentato per la prima volta probabilmente tra 414 e 412 avanti Cristo, racconta come, grazie all’intervento di Artemide, Ifigenia sia stata salvata durante il sacrificio compiuto dal padre, Agamennone. Trasferita in Tauride e divenuta sacerdotessa al tempio di Artemide, incontrerà il fratello Oreste, tormentato dalle Erinni dopo il matricidio, senza riconoscerlo. Agnizione, beffa ai danni del re locale, Toante, e fuga felice per mare rendono questa tragedia, chiusa da un lieto fine, alla pari di Elena e Ione, un caso unico nella complessa ed articolata storia della drammaturgia euripidea.
Settimo allestimento per Le Baccanti dopo le edizioni del 1922 con Annibale Ninchi nel ruolo di Dioniso e la direzione artistica di Ettore Romagnoli, nel 1950 con Vittorio Gassman (Dioniso) e Arnoldo Foà (Cadmo) e la regia di Guido Salvini, nel 1980 per la regia di Giancarlo Sbragia e Michele Placido protagonista, nel 1988 con Walter Pagliaro alla regia e Paolo Graziosi nel ruolo di Dioniso, nel 2002 quando il testo di Euripide fu diretto da Luca Ronconi con Massimo Popolizio nei panni di Dioniso e nel 2012 con la regia di Antonio Calenda e Maurizio Donadoni protagonista. La tragedia, scritta da Euripide nel 405 avanti Cristo e rappresentata postuma, narra larrivo a Tebe, del dio Dioniso, che ha assunto forma umana per punire, travolgendone le menti, le donne tebane che hanno dubitato della sua nascita divina. Solo il re Penteo sembra deciso ad opporsi alla follia ispirata dal dio. Quando le donne si recano sul monte Citerone per celebrare i misteri bacchici, Penteo si lascia convincere dal dio a seguirlo, travestito da donna, sul monte. La madre di Penteo, Agave e le baccanti in preda al delirio dionisiaco lo scambiano per un leone e lo fanno a pezzi. Quando Agave torna in sé, riconosce con orrore il capo del figlio nel trofeo che credeva la testa di un leone. La vendetta del dio è compiuta.
Le Nuvole di Aristofane sarà messa in scena al Teatro Greco di Siracusa per la quarta volta dopo gli allestimenti del 1927, il primo anno in cui la Fondazione Inda decise di aprire alle commedie il proprio programma di rappresentazioni classiche, con la direzione artistica di Ettore Romagnoli, nel 1988 con la regia di Giancarlo Sammartano e nel 2011 quando a dirigere la commedia fu Alessandro Maggi. Le Nuvole fu rappresentata per la prima volta ad Atene, alle Grandi Dionisie del 423 avanti Cristo e racconta del contadino Strepsiade, perseguitato dai creditori, che decide di mandare il figlio Fidippide alla scuola di Socrate dove potrà apprendere come prevalere negli scontri dialettici. Davanti alle reticenze del figlio sarà lo stesso Strepsiade a recarsi al Pensatoio del filosofo dove però non capirà nulla di quello che gli viene insegnato. Il figlio Fidippide, incuriosito dai racconti del padre deciderà di seguire gli insegnamenti di Socrate, alla ricerca del modo migliore per prevalere nei duelli verbali, fino ad assistere al dibattito tra il Discorso Migliore e il Discorso Peggiore, e infine a picchiare il padre, dimostrandolo di avere il diritto di farlo e spingendo lo stesso Strepsiade a incendiare il Pensatoio di Socrate.




Scieri, il generale Celentano indagato: Sofia Amoddio, “il mio faccia a faccia con lui”

“L’iscrizione nel registro degli indagati del generale Enrico Celentano è notizia che rende giustizia ad un fatto che destava non poco imbarazzo. Non poteva non sapere cosa era accaduto dentro la caserma Gamerra”. A parlare è Sofia Amoddio, l’ex parlamentare Pd che alla guida della commissione parlamentare di indagine sul caso della morte del parà siracusano Lele Scieri ha lavorato notte e giorno per due anni, sino ad ottenere la riapertura delle indagini a quasi vent’anni dai fatti.
La Procura di Pisa sta muovendosi decisa. Mettendo sotto indagine il generale che all’epoca era alla guida della Folgore, si toccano i piani alti, coinvolgimento quel “livello” che ha superato indenne i processi dell’epoca. Favoreggiamento e false informazioni al pm le accuse contestate all’ex ufficiale, oggi 76enne, in pensione. Famoso, all’epoca, il suo “Zibaldone” inviato ai suoi ufficiali, nove mesi prima della tragedia: una raccolta di scritti, barzellette sulla vita militare e atti di nonnismo e antimeridionalisti. “Ho letto i verbali di vent’anni fa e in commissione ci chiedevamo come era possibile che non fosse mai finito sotto indagine o sotto processo. Nella relazione che abbiamo inviato al Parlamento ed in quella inviata alla Procura si parla di una visita ispettiva apparsa strana e di una telefonata agganciata ad una cella vicina alla caserma. Il generale ha sempre detto di non sapere nulla. Anche ai nuovi pm di Pisa che indagano per favoreggiamento. A nostro avviso, non poteva non sapere”.
Sofia Amoddio ha avuto un celebre faccia a faccia con il generale Celentano, convocato in audizione in commissione parlamentare d’indagine. “Signora”, era l’appellativo scelto dall’ufficiale per rivolgersi alla presidente della commissione. “Ho avuto come l’impressione che non riconoscesse altra autorità all’infuori della sua. Di certo non quella istituzionale della commissione. Ha tenuto un atteggiamento poco rispetto verso Scieri, la sua famiglia e noi che lo interrogavamo”, ricorda oggi la Amoddio.

A questo punto si attende la conclusione delle indagini e le probabili richieste di rinvio a giudizio. Con il generale Celentano salgono a 4 gli indagati per l’omicidio di Lele Scieri. Nelle prossime settimane sarà depositata la consulenza medico-legale effettuata sui resti del parà siracusano, estumulati dal cimitero di Noto. Le nuove tecnologie, anche a distanza di anni, permettono di “vedere” la traccia di traumi alle ossa ed altri segni che potrebbero essere utili alle indagini. “Non vedo l’ora che arrivi il momento della chiusura delle indagini”, confessa Sofia Amoddio che della ventennale richiesta di verità e giustizia per Lele ha fatto principale ragione professionale e umana, insieme agli amici del Comitato che mai hanno mollato, sempre a fianco di mamma Isabella.
Ma era così difficile arrivare già nel 2000 al punto in cui sono oggi le indagini? “No, da avvocato penalista vi dico che non era difficile. C’era una pista di indagine all’epoca, che io ho ripreso. E portava già alle conclusioni di oggi”.




Gli osservati speciali: viadotto di Targia, ponte Cassibile e ponte Portopalo-Marzamemi

Dopo il sequestro del ponte sull’Anapo (sp45 Cassaro-Ferla) disposto dalla Procura di Siracusa per un concreto rischio crollo, si accendono i riflettori sulla sicurezza di questo tipo di infrastrutture nel territorio siracusano. “Non ci sono grosse criticità”, rassicura il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri, Sebastiano Floridia. Tre gli osservati speciali: ponte Cassibile, ponte sulla Portopalo-Marzamemi e il viadotto di Targia.
Nei primi due casi, sono state disposte da anni misure di restringimento della carreggiata con senso unico alternato in modo da diminuire il carico sulle strutture che attendono necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza. “Purtroppo, però, i new jersey o le transenne finiscono spesso spostate e le auto continuano a passare sopra questi ponti come se niente fosse…”, dice amareggiato Floridia. Il paradosso è che bandi e finanziamenti abbondano ma a mancare sono i progetti esecutivi. “Le procedure di finanziamento sono snelle ormai, ma servono i progetti. Bisogna tornare ad investire in progettualità”, insiste il presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri.
C’è poi l’annosa storia del viadotto di Targia. Chiuso e sostituito temporaneamente dalla famosa bretella di Targia che, però, è per definizione soluzione provvisoria. “Il progetto per il viadotto è allo studio del Dipartimento regionale di Protezione Civile. Purtroppo i tempi erano e rimangono incerti. E dire che sarebbero anche state individuate le fonti di finanziamento. C’è però un problema di fattibilità. Per costruire il nuovo viadotto si deve chiudere la strada, ovvero l’ingresso ed uscita nord di Siracusa, per almeno due mesi”. E qui gli interrogativi: abbattere o consolidare? E come immaginare di lasciare Siracusa per mesi tronca a nord (industrie, autostrada, area commerciale), senza alternative?




Siracusa. Edilizia scolastica, per Palazzo Vermexio luci ed ombre nel decreto regionale

Sui finanziamenti per l’edilizia scolastica siracusana si apre un nuovo scontro tra opposizione e maggioranza. Il consigliere Ezechia Paolo Reale ha attaccato l’amministrazione perchè nel decreto regionale del primo luglio dell’Assessorato dell’Istruzione vengono “bocciati” interventi per 4 istituti comprensivi del capoluogo. Il Comune, però, offre una lettura diversa. “Nella programmazione regionale triennale 2018/2020 il Comune di Siracusa è già presente con altri progetti, di cui uno finanziato per 1,6 milioni di euro ed un altro di 540mila euro ammesso nell’annualità 2020 ma allo stato non ancora finanziato. Nell’aggiornamento 2019 di cui al decreto del primo luglio, il Comune di Siracusa ha chiesto l’inserimento di altre 4 opere. Dal Decreto si evince che le opere non sono state inserite nella programmazione in quanto mancanti dell’approvazione amministrativa. Il Comune di Siracusa ha invece approvato i progetti così come previsto dalla legge. Già da martedì prossimo è previsto un incontro tra l’Amministrazione comunale e la Regione al quale seguirà una nota di osservazioni al fine di fare valere le ragioni del Comune. È importante sottolineare che l’inserimento nel Piano triennale regionale non assicura il finanziamento dell’opera, atteso che non vengono finanziati tutti i progetti ammessi”. Questa la posizione dell’amministrazione, affidata ad una nota.




Siracusa. Al via il restauro dell’Altare Marmoreo di Santa Lucia, ricostruzione di elementi mancanti

Avviati i lavori di restauro e  recupero dell’Altare marmoreo del Tempietto della Chiesa di “Santa Lucia al Sepolcro in Siracusa”, curati dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. A darne notizia è Vincenzo Vinciullo, ex president della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
L’importo complessivo, a disposizione per l’esecuzione dei lavori, era pari a 105.232,63 euro, ma, con il ribasso d’asta, verranno spesi solamente 56.800,00 euro.
I lavori di recupero dell’altare marmoreo consistono in “smontaggio dell’altare esistente, pulitura e stuccature per tutta la superficie, rilievo mediante laser scanner 3D finalizzato alla ricostruzione di eventuali elementi mancanti, mappatura di tutti gli elementi marmorei, permiature con barre in vetro resina e resina epossidiche, rimontaggio e ricollocazione degli elementi in marmo compresi ancoraggi alla muratura, integrazione di elementi marmorei policromi mancanti, protezione superficiali del paramento marmoreo per tutta:la superficie. L’iter era iniziato nel 2009




A Siracusa i “pirati buoni” di Sea Shepherd, domani visite a bordo

I “pirati buoni” della M/V Sam Simon approdano a Siracusa. Domani, domenica 7 luglio, la nave sarà sarà aperta per le visite a bordo. Dal foro Vittorio Emanuele II di Ortigia – Siracusa, sarà possibile salire e trascorrere qualche ora sulla storica nave di Sea Shepherd. Gli orari per le visite sono dalle 10 alle 12 per la mattina e , nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.

I volontari di Sea Shepherd sono attivi da diversi anni nelle acque di Siracusa contro la pesca di frodo e altre azioni illegali compiute in mare. L’azione è di tutela del patrimonio marino, in sinergia con la Capitaneria di Porto.




Siracusa. Cozzo Villa, “si” dell’Anas al rifacimento del tratto, petizione dei residenti

“Si” dell’Anas all’immediato rifacimento di Traversa Cozzo Villa, all’incrocio con via Elorina. La società garantirà questo intervento e la predisposizione della cartellonistica stradale necessaria. “Una soluzione che arriva dopo 20 anni- fa notare l’ex presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti di Fratelli d’Italia.  Con i  residenti -ricorda l’avvocato siracusano- abbiamo depositato una petizione all’Anas  al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità dei fruitori della strada. La società ha accolto le richieste e partiranno gli interventi.  La messa in sicurezza dell’incrocio-ricorda Culotti- è di vitale importanza, soprattutto nel periodo estivo considerato che tale tratto di strada viene percorso da chi deve raggiungere le zone balneari, da Arenella a Fontane Bianche”. Prossimo obiettivo: la realizzaizone di un’altra rotatoria.




Il ministro della Salute chiede verifiche sul Pronto Soccorso di Noto

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha dato mandato agli uffici del ministero di acquisire ogni elemento utile a fare chiarezza sulla vicenda della chiusura del pronto soccorso del Trigona di Noto.
Se, come si apprende dalla stampa, la chiusura è stata segnalata alla Procura di Siracusa, le indagini giudiziarie faranno il loro corso, ma il ministero continuerà, comunque, a effettuare la proprie verifiche.
“Ho chiesto al ministro della Salute di inviare anche gli ispettori negli ospedali di Noto, Avola e di Siracusa. Bisogna capire cosa sta realmente accadendo nella sanità siracusana. L’incredibile vicenda dei reparti chiusi a Noto per mancanza di medici non può e non deve andare oltre. Se esistono delle responsabilità dell’Asp, vengano subito accertate a tutti i livelli” aggiunge il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Paolo Ficara che depositerà una interrogazione parlamentare con la quale chiede anche accertamenti sulle condizioni strutturali degli ospedali della provincia. “Una scrupolosa indagine per verificarne lo stato. Parlare di un nuovo ospedale, ancora tutto da costruire e qualificare come Dea di II livello, non esenta dal dover garantire già oggi i migliori standard di sicurezza possibili”, puntualizza Ficara.
Anche il deputato regionale Stefano Zito (M5s) ha depositato una interrogazione all’Ars con cui chiede alla Regione di fare chiarezza circa le reali intenzioni per la sanità siracusana. “Troppi sospetti: chi rema contro?”, si domanda a voce alta Zito. “La prossima settimana verrà la commissione sanità a Siracusa per parlare delle condizioni dei nostri ospedali e del nuovo ospedale di Siracusa. In quella occasione chiederemo al Direttore generale dell’Asp se è in grado di garantire i servizi in tutti i nosocomi. Sono ormai 15 anni che la sanità siracusana pubblica subisce tagli e ridimensionamenti e i cittadini sono stanchi. Dalla riunione di martedì mi aspetto un chiarimento netto su tutti i problemi ed in base a ciò che emergerà chiederemo anche una modifica della rete ospedaliere, per dare ai nostri 5 ospedali la stessa dignità di quelli delle altre province”.