Siracusa. Una discarica all’ingresso della riserva: pneumatici, sedie e ingombranti

D’accordo, quel tratto di spiaggia (playa) non è balneabile. Lo indica bene anche un cartello apposto in zona. Però un altro e ben più grande cartello specifica anche che si tratta di riserva naturale (Ciane-Saline). Nel ballo dei paradossi, il varco di accesso è quasi totalmente occluso da rifiuti di ogni genere, abbandonati in maniera indiscriminata e selvaggia, oltre che contro legge. Pneumatici, sedie e tavolino in plastica, sacchetti di spazzatura e altri ingombranti. Una autentica discarica, all’ingresso di una riserva naturale.




Auchan e Simply, i sindacati sul futuro dei punti vendita: “garantire tutti lavoratori”

“Non accetteremo proposte imprenditoriali che non garantiranno tutti i lavoratori, comprese le sedi e la logistica”. Lo afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, commentando l’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico sulle questioni relative all’acquisizione dei supermercati Auchan da parte di Conad e il futuro dei supermercati Sma/Simply in Sicilia.
“Le preoccupazioni dopo l’incontro al Mise crescono – dice Flauto – per gli ipermercati Auchan siciliani non c’è nessuna certezza sulla garanzia di tutti i livelli occupazionali e nessuna certezza sui soggetti giuridici che gestiranno gli ipermercati in Sicilia. Sembrerebbe che siano coinvolti soggetti diversi ed è praticamente certo lo spezzatino. Anche per i lavoratori Sma/Simply nutriamo forte preoccupazione, dopo l’esclusione dal piano Conad si parla del Gruppo Arena, ma da questo progetto sembrano esclusi alcuni negozi, la sede di Misterbianco e la logistica. Non accetteremo proposte imprenditoriali che non garantiranno tutti i lavoratori comprese sedi e logistica, il patrimonio di risorse umane di questo bacino è costituito da lavoratori molto qualificati e professionali ed è un patrimonio che non può e non deve essere disperso. Abbiamo accolto positivamente la proposta del Mise di riconvocare il tavolo il 20 giugno prossimo tenendo lo sguardo rivolto su questa operazione con attenzione sulla questione siciliana”.




Siracusa. Garanti dell’Aism: prefetto, questore e altre autorità ritirano la pergamena

La sezione di Siracusa dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha consegnato questa mattina le pergamene Aism. Un segno della vicinanza alle Istituzioni, affinchè possano essere “garanti” dei volontari e delle attività dell’associazione. Il riconoscimento è stato consegnato al prefetto Luigi Pizzi, al questore Gabriella Ioppolo, ai comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di Finanza, rispettivamente i colonnelli Giovanni Tamborrino e Luca De Simone, al comandante della Capitaneria di porto, capitano di vascello Luigi D’Aniello, e al comandante del Distaccamento aeronautico Siracusa tenente colonnello Gianluca Angelucci. La breve cerimonia ha avuto luogo in piazza Archimede.
E’ un appuntamento che rientra nella settimana nazionale della sclerosi multipla, promossa da Aism dal 25 maggio al 2 giugno. “Dare visibilità alla sclerosi multipla (SM)” è il claim. L’obiettivo è parlare di sclerosi multipla.




Siracusa. Alternanza scuola-lavoro: gli studenti del Quintiliano diventano consiglieri comunali

Consiglieri comunali per un giorno. Nell’ambito del progetto “Alternanza scuola/lavoro” gli studenti delle quarte AL, BL, DL ed EL del Liceo Quintiliano sono stati stamani nell’aula “Vittorini” di Palazzo Vermexio dove hanno simulato una seduta consiliare.
Accolti dal vice presidente, Michele Mangiafico, gli 80 ragazzi hanno eletto il sindaco, il presidente del consiglio e composto la giunta. E’ poi cominciata la vera e propria seduta alla quale, nella parte finale, ha partecipato anche il sindaco Francesco Italia che si è soffermato con i ragazzi, ricordando loro l’importanza della partecipazione alla vita politica della città.
Il Sindaco si è complimentato con le insegnanti Maria Jacona, Caterina Puglisi, Lella Magnana e Lucilla Rizza che hanno accompagnato i ragazzi nel percorso formativo del progetto.




Siracusa. La moglie di Jano Battaglia: “intitolazioni lampo, mio marito in un cantuccio”

“Perchè Siracusa non vuole ricordarsi di mio marito?”. Cettina Rovella è la moglie di Jano Battaglia, venuto a mancare nell’agosto del 2010. Dirigente Iacp, assessore e vicesindaco socialista ma soprattutto amante dello sport: un mondo per il quale si è speso con ogni energia insieme all’Aics. Amato e ricordato con affetto ancora oggi, attende dal 2015 che venga ufficialmente saldato un debito di memoria attraverso l’intitolazione di una rotatoria, peraltro già individuata, in viale Santa Panagia, di fronte alla posta.
Il toponimo è stato assegnato quattro anni con delibera di giunta. Manca ancora, però, il nullaosta prefettizio. Nel frattempo, altre intitolazioni sono state concretizzate. L’ultima sabato scorso, con la nascita di slargo Matteo Sgarlata, scomparso nel 2011. “Vedo che le rotatorie vengono intitolate ma Jano Battaglia resta messo in un cantuccio ad aspettare. Poi vedo che intitolano anche a chi è morto dopo mio marito. Come mai? I dieci anni dalla morte valgono solo per mio marito?”, si domanda Cettina. “Ho visto con i miei occhi la pratica. La giunta ha dato approvazione nel 2015. Si aspettava ok del prefetto da un momento all’altro. Siamo ancora qua. Io continuo a domandarmi cosa c’è sotto. Ragioni politiche, perchè mio marito era socialista? Di fronte alla morte non si guardano queste cose. Se è già stata fatta la proposta ed accettata dalla giunta, perchè si continua a mettere da parte Jano Battaglia?”, si chiede cercando di rimanere calma.
A mancare è la deroga della Prefettura, in anticipo ai dieci anni dalla scomparsa. Il consigliere Michele Mangiafico si è attivato per venire a capo dell’inghippo. Ed anche lui conferma che il ritardo nell’intitolazione sarebbe da imputare alla Prefettura. Nel 2016 il Comune di Siracusa sollecitò la deroga per i toponimi contenuti nella delibera del 2015, tra cui quello di Jano Battaglia. E nei giorni scorsi è stato chiesto un incontro con il viceprefetto per tornare a discutere di quel provvedimento.
Chiarito poi il perchè la delibera del 2018 con, tra gli altri, il toponimo di Matteo Sgarlata sia stata eseguita celermente: quell’atto contemplava anche l’intitolazione a Cherif Bassiouni dell’edificio che ospita il Siracusa Institute ed essendo prevista per quell’evento la presenza del Presidente della Repubblica a Siracusa si è proceduto con l’urgenza del caso. Ora tutto dovrebbe però essere pronto anche per Jano Battaglia.




Blocchi e diritto di sciopero, assemblea UilTec alla mensa ovest: “non esasperare toni”

Lavoratori della zona industriale in assemblea questa mattina alla mensa ovest. In poco più di duecento hanno risposto all’invito della Uiltec e del settore industria Uil per discutere della recente ordinanza del prefetto e dei problemi della zona industriale.
“Siamo per le regole e per la legalità. Unica obiezione al provvedimento del prefetto è che problemi di questo tipo non si risolvono con documenti scritti. Si può certamente dialogare e capirsi e mi auguro che un incontro ci sarà, nei modi e nelle forme previste”, spiega il segretario provinciale della Uiltec, Andrea Bottaro. “Non dimentichiamo però che alla base dei blocchi c’è la disperazione dei lavoratori, causata da un problema vero: la perdita dell’occupazione. Dobbiamo ripartire dal confronto anche per chiudere il tavolo sugli appalti e discutere degli eccessivi ribassi spesso applicati, in modo da prevenire la nascita di problemi. Le grandi committenti hanno mostrato aspetti di sensibilità ed attenzione, da ampliare con una clausola per il cambio appalto e la maggior parte dei problemi degli ultimi anni non si ripresenterebbero”, analizza Bottaro insieme al segretario nazionale della Uiltec, Paolo Pirani.
L’invito, comunque, è alla calma ed alla moderazione. “Esasperare i toni, da una parte e dall’altra, serve a poco. I lavoratori vogliono vedere garantito il diritto di protestare, una protesta che però deve rispettare le regole. Nella forma, l’ordinanza ci ha colpito. Gli operai hanno pensato che venisse messo in discussione il diritto allo sciopero. abbiamo spiegato loro che non è così. Sono preoccupati, affrontiamo allora il problema invece di parlare di come affrontare la protesta”.
Esistono alternative ai blocchi? “Rispetto per tutte le idee, ma soluzioni come quelle proposte da altri colleghi sindacalisti non mi paiono percorribili”, taglia corto Bottaro con riferimento alla Femca Cisl ed all’idea di spostare altrove le proteste e non in zona industriale.
Presenti anche il segretario nazionale Uiltec, Paolo Pirani, il segretario regionale della Uil, Claudio Barone, il segretario territoriale generale della Uil Siracusa, Stefano Munafò e il segretario Uiltec, Andrea Bottaro.




Siracusa. L’ordinanza della discordia, la Fillea Cgil “sfida” il prefetto: “Sciopero generale”

“Il prefetto ha scelto di tutelare solo una parte del tessuto economico e sociale. Quella più forte. Occorre dare una risposta chiara, tutti insieme, con uno sciopero generale, nei luoghi interessati dall’ordinanza, per spiegare le nostre ragioni”. Dura la posizione assunta dal segretario provinciale della Fillea Cgil, Salvo Carnevale che, senza mezzi termini, contesta l’ordinanza del prefetto, Luigi Pizzi, con cui si vietano gli assembramenti nella zona industriale. La sua proposta ha anche il sapore di una sfida al prefetto.  Salvo Carnevale parla di un “clima pesante che si respira nel Paese, drammaticamente concretizzato a Siracusa  sotto forma di privazione di un diritto costituzionalmente garantito”. L’accusa che la Fillea Cgil muove all’indirizzo del rappresentante dell’ente territoriale di Governo è chiara. “E’ inquietante -dice il segretario del sindacato- che le istituzioni chiamate a garantire imparzialità, equidistanza, buon senso e responsabilità sentano il dover di entrare continuamente nella rincorsa al tam tam di comunicati stampa e dichiarazioni che si stanno succedendo in questi giorni.” L’ordinanza del prefetto “viola gran parte della storia, fatta di dignità e lotta- ricorda Carnevale- di questo Paese e di questa tradizione sindacale siracusana”. Ma il territorio non starebbe rispondendo come dovrebbe, secondo il rappresentante dell’organizzazione sindacale. “Troppo timida”- definisce la risposta all’ordinanza, “che lascia confusione dentro l’area industriale, tra i lavoratori. E non va bene nemmeno l’iniziativa in ordine sparso. Non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma questo meccanismo fa il gioco dei potenti”.La risposta, secondo Carnevale, dovrebbe partire “dai luoghi interessati dall’interdizione. Occorre che tutte le sigle sindacali e tutti i lavoratori decidano di proclamare, insieme, uno sciopero generale che spieghi le ragioni che ci vedono oppositori di questa inaccettabile ordinanza e rispolveri il carattere e la storia del movimento sindacale di questo territorio”. La politica , per Carnevale, ha dimostrato la sua assenza . La definisce “connivente, non in grado di generare una politica industriale moderna e sostenibile”.  A prescindere da ogni considerazione, il segretario della Fillea Cgil parla ancora più chiaro. “Nessuno -conclude- può pensare di azzannare il diritto a difendere il posto di lavoro. Per questo temiamo che l’ordinanza sarà artefice dell’innalzamento di una tensione già palpabile da molto tempo”.




Siracusa. La Femca Cisl fa autocritica: “abuso dei blocchi, ma sciopero va sempre difeso”

“I blocchi indiscriminati e dell’ultimo periodo hanno evidentemente fornito supporto e fondamento ad un provvedimento così concepito. L’abuso dei blocchi come strumento di lotta ci impone di ripensare la gestione delle emergenze”. Sono le parole del segretario provinciale della Femca Cisl, Emanuele D’Ignoti Parenti. “Occorre senza alcun dubbio mettere in piedi un sistema di regole per gestire la politica degli appalti. Bisogna salvaguardare il diritto di impresa delle committenti ma, nel contempo salvaguardando i lavoratori dai guasti di un sistema di concorrenza, talvolta senza controllo”, aggiunge. “Il sindacato deve continuare responsabilmente nella sua azione di mediazione e di sostegno a tutti i lavoratori, scevro da qualsiasi strumentalizzazione e condizionamento ideologico – precisa D’Ignoti Parenti – spiace che l’intervento della nostra segretaria generale, che inseriva elementi di equilibrio, sia stato utilizzato per strumentalizzazioni che non fanno il bene del sindacato tutto”.
La difesa del principio costituzionale dello sciopero “come protesta sacrosanta” è tema centrale per la Femca Cisl che – dice il segretario provinciale – “non tende la mano a nessuno. Restiamo sindacato che media e tenta di trovare soluzioni governando il disagio”.




Siracusa. Benvenuti nella giungla: alla Pizzuta marciapiedi invasi dalla vegetazione

Passeggiare in alcune zone della Pizzuta può regalare una esperienza a stretto contatto con la natura. Nonostante l’urbanizzazione piena della zona, la presenza di scuole e attività commerciali, stradoni e servizi manca la cura del verde. Niente diserbo e la vegetazione spontanea sopra, sotto e tutti intorno ai marciapiedi. Passeggiare in una foresta, una giungla di erbacce: ecco l’esperienza. Ma al di là dell’ironia, diventa problematica la situazione, specialmente per chi è costretto (e impossibilitato) a muoversi su di una sedia a rotelle. Nonostante qualche segno di presenza in più, nelle ultime settimane, di cura del verde e manutenzione, alla Pizzuta nulla sembra essere cambiato.




Siracusa. Attraversamenti pedonali invisibili: strisce fai da te in corso Timoleonte

L’operazione è quanto meno curiosa: strisce pedonali fai date in corso Timoleonte. Si sa che gli attraversamenti pedonali sbiadiscono in fretta sulle strade del capoluogo e spesso sono invisibili ai più. Motivo di lamentela da parte dei pedoni. Qualcuno ha pensato di provvedere da se: vernice bianca, rullo e nastro per rendere nuovamente visibile un attraverso pedonale “scomparso”. Versione estensiva del bricolage, con vista sul baratto amministrativo. Attorno, diversi curiosi, come si conviene – di solito – ad un cantiere pubblico.