Siracusa. Nuovo ospedale, probabile la “bocciatura” dell’area della Pizzuta

E’ il professore ordinario di progettazione architettonica e urbana dell’Università di Palermo, Giuseppe Pellitteri, a fornire l’ultimo pare sull’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa. L’Asp ha conferito l’incarico e attende adesso di ricevere entro 60 giorni la valutazione sull’area della Pizzuta, individuata da anni nel piano regolatore e recentemente riconfermata dal Consiglio comunale di Siracusa.
Dalle premesse, però, viene da pensare che si stia andando verso una “bocciatura” di quella scelta perchè non più rispondente alle necessità del nuovo ospedale. Lo si desume dalle valutazioni in premessa dello stesso atto di nominato dell’esperto regionale. “L’area individuata (…) ha subito, nel corso degli anni, un sostanziale cambiamento di forma come si evince dagli atti in possesso dell’ufficio; che le predette modifiche hanno, comunque, reso non compatibile il progetto preliminare, già approvato nel 2011, con l’area da ultimo modificata”: sono considerazioni piuttosto chiare. Come quella che ricorda come i nuovi principi di edilizia sanitaria individuano “per la realizzazione di un nuovo nosocomio” un’area “tra 150.000 e 180.000 metri quadrati, secondo lo studio dell’Ufficio Tecnico Aziendale” mentre “l’area proposta dal Comune è pari a circa 110.000 mq di forma irregolare”. Cosa che “potrebbe rendere necessario un progetto a forte sviluppo verticale con un numero significativo di piani” e ancora da definire sarebbe la previsione di spazi per la pista per l’elisoccorso “ad oggi non individuati dal Comune”.
Completato lo studio di fattibilità tecnica ed economica, volontà dell’Azienda Sanitaria Provinciale è di avviare le procedure per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva.




Siracusa. “Fuga” da Palazzo Vermexio: lievitano i pensionamenti, sono 41 le istanze

Sono 41 ad oggi le istanze di “collocamento a riposo” presentate da dipendenti comunali. Uno svuotamento che rischia di avere conseguenze dirette sulla stessa macchina amministrativa pubblica. Tra quota 100 e raggiunti limiti di età, lievitano (su base annua) le richieste di pensionamento accolte.
Funzionari, dirigenti, dipendenti, vigili urbani: tutti i settori municipali sono toccati da questa emorragia di personale. E Palazzo Vermexio dovrà cercare un rimedio anche per questa situazione che, nel giro di pochi mesi, potrebbe influire sulla piena operatività di uffici e servizi.




Siracusa. Casting per “Assaggi d’amore”di Real Time:domani in piazza Santa Lucia

La Me Production terrà domani (2 marzo) un casting per la trasmissione “Assagi d’amore” che andrà in onda nei prossimi mesi su Real Time. A Siracusa, attraverso la Film commission del Comune, sarà registrata la puntata pilota per il lancio del nuovo programma, che sarà condotto da Giorgia Palmas e da Filippo Magnini.
Il casting si terrà dalle 18 alle 19,30 in piazza Santa Lucia 25/A, sede della Pro loco. Gli autori stanno cercando ragazzi protagonisti di una storia d’amore che sarà raccontata durante la puntata.
L’annuncio della società di produzione è: “Sei segretamente innamorato ma non hai ancora avuto il coraggio di dichiararti? Un nuovo programma televisivo sull’amore ti può aiutare”.




Il ritorno in Sicilia di Unieuro: “nuove assunzioni, precedenza a chi lavorava a Siracusa”

Un anno fà, Unieuro chiudeva a Siracusa e Messina lasciando a casa 50 lavoratori. Adesso il gruppo di Forlì torna in Sicilia, acquisendo 12 negozi appartenuti a Pistone spa: Palermo, Carini, Alcamo, Catania, Agrigento, Trapani, Mazara del Vallo e Marsala. E annuncia di voler coprire in maniera capillare la regione, illustrando un piano che, nel medio-lungo termine, dovrebbe portare a 20 punti vendita complessivi in Sicilia.
Al momento non si parla di un ritorno diretto a Siracusa ma Luigi Fusco, chief operations officer di Unieuro, nel parlare di ampliamento degli organici ha precisato che “daremo la precedenza ai colleghi dei punti vendita di Messina e Siracusa, chiusi lo scorso anno”.
I sindacati seguono con attenzione e certo l’esperienza di un anno addietro ha lasciato il segno.




Siracusa. Nuovo reparto di Ginecologia e Ostetricia: bagno in camera e poltrone relax

Inaugurato l’appena ristrutturato reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Taglio del nastro affidato al  commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore, Lucio Ficarra assieme ai direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Giuseppe Di Bella  e al dirigente dell’Unità Operativa, Antonino Bucolo. Benedizione impartita dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Pappalardo. Il reparto è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e adeguamento che dovrebbe garantire una migliore funzionalità degli spazi ed un miglior confort per le pazienti, sia in termini assistenziali, sia dal punto di vista alberghiero, in conformità alla normativa sanitaria vigente.Tutte le camere sono adesso dotate confort, servizi igienici esclusivi completi di doccia e adeguato spazio per ospitare culle e poltrone per favorire il rooming in, il contatto stretto e continuo fin dalla nascita tra mamma e bambino. Negli spazi comuni sono stati realizzati adeguati locali per la nursery, il soggiorno, la cucina, l’infermeria, la stanza per medici e per il caposala, locali per visita medica e di ostetricia, deposito farmaci, spogliatoi e servizi igienici per il personale e quant’altro utile al reparto.Le camere sono nove, per sedici posti letto. La ristrutturazione è la conclusione del primo step di un progetto di rifunzionalizzazione del presidio ospedaliero .Tale percorso prevede in continuità la realizzazione del nuovo blocco operatorio e del nuovo blocco travaglio parto al piano superiore, la riorganizzazione dei percorsi del reparto di Neonatologia e Utin e il successivo completamento del reparto di degenza di ginecologia e ostetricia, per complessivi ventotto posti, che sarà realizzato nell’attuale blocco parto a completamento delle attuali degenze ultimate ed oggi rese fruibili.

 

 

 




Siracusa. I deputato del M5s e Ficarra (Asp): “Umberto I, operazione restyling”

“L’inaugurazione del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa sia un punto di inizio per rilanciare la nostra sanità”. Con queste parole i parlamentari del M5S Filippo Scerra, Stefano Zito, Paolo Ficara, Giorgio Pasqua e Pino Pisani hanno commentato il taglio del nastro del nuovo reparto.
La deputazione regionale e nazionale del Movimento 5 Stelle questa mattina era presente all’Umberto I per visionare la conclusione dei lavori e i nuovi locali. “Subito dopo l’inaugurazione – spiegano – abbiamo avuto una rapida interlocuzione con il manager dell’Asp, Lucio Ficarra, che ci ha rassicurato sui prossimi interventi di restyling in programma all’Umberto I”.
Dall’Utic, al Pronto Soccorso, in attesa di notizie da parte dell’esperto nominato dall’azienda sanitaria che da qui a 60 giorni dovrà dire con chiarezza se l’area della Pizzuta sarà idonea o meno per la costruzione del nuovo ospedale. “A quel punto – conclude la deputazione del M5S – porteremo avanti la nostra battaglia per la realizzazione in tempi brevi. E, successivamente, al netto dell’attuale rete ospedaliera, cercheremo di avviare l’iter per ottenere un Dea di II livello”




Siracusa. Nuovo asfalto, segnaletica e autovelox per Targia: spartitraffico in stand-by

“Il Comune interverrà realizzando le opere necessarie sulla strada Targia, per limitare al massimo il pericolo del ripetersi di incidenti”. Così recitava una nota del Comune di Siracusa all’indomani del tragico scontro che costò la vita al 23enne Gianluca Ruvioli. A distanza di poche settimane diventa più chiaro il piano del settore Mobilità che prevede tre step.
Il primo riguarda il rifacimento del manto di asfalto della strada all’uscita nord di Siracusa. Il secondo, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, per rendere sempre più evidenti i limiti di velocità e la doppia striscia continua. Il terzo – futuribile – il posizionamento di un autovelox fisso a Targia (ma anche in viale Paolo Orsi, viale Epipoli, via Elorina).
Al momento non si parla più di spartitraffico. Un progetto in stand-by in attesa delle valutazioni degli uffici di Protezione Civile che dovrebbero sciogliere ogni nodo circa la natura di “via di fuga” di Targia, in caso di calamità. A Targia, invero, sono previsti i cosiddetti cancelli di protezione civile e più che una via di fuga dalla città è una via di fuga verso la città. Lo spartitraffico è comunque già presente nel secondo tratto di Targia, che sfocia nella ex statale 114.




Siracusa. Raccolta rifiuti a singhiozzo, in agitazione i netturbini di Tekra

Giorni difficili per la raccolta rifiuti a Siracusa. Dichiarato lo stato di agitazione dai netturbini di Tekra che lamentano, attraverso i sindacati di categoria, il mancato pagamento dello stipendio di gennaio. Il 4 marzo, nel cantiere di viale Ermocrate, convocata un’assemblea retribuita di due ore per ogni fine turno. Una situazione che rischia di rallentare l’ordinaria pulizia cittadina e la raccolta dei rifiuti.




Siracusa. Il telelaser in viale Epipoli, occhio elettronico per disciplinare gli automobilisti

In attesa del via ai lavori per uno spartitraffico a Targia, strada tristemente teatro di più scontri mortali, continua il contrasto alla cronica violazione dei limiti di velocità. Per limitare la cattiva abitudine di correre quando si è alla guida di un’auto, si intensifica l’attività di contrasto della Polizia Municipale con il ricorso al telelaser. Già utilizzato a Targia per convincere i più “testardi” a rispettare i limiti di velocità a pena di una salata contravvenzione, è entrato adesso in servizio nel tratto finale, e rettilineo, di viale Epipoli. Dalla ex aeronautica alle mura dionigiane, l’occhio del telelaser è in grado di tracciare un mezzo e verificarne la velocità adeguata. Il limite su quella arteria cittadina è di 50kmh. Nonostante le condizioni della strada non siano delle migliori – buche, vegetazione, poca illuminazione, etc – spesso le auto sfrecciano incuranti.




Siracusa. L’Amp Plemmirio a luci spente per “M’illumino di meno”

Anche il consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio aderisce a “M’illumino di meno”. Questa sera la sede a un passo dal Castello Maniace resterà spenta per tutta la notte. L’Area Marina Protetta Plemmirio, guidata da Patrizia Maiorca, sta inoltre organizzando una giornata sul tema del risparmio energetico, a cui verranno invitate a partecipare le scuole siracusane, in collaborazione con Inbar Siracusa (Istituo nazionale di Bioarchitettura).
M’illumino di Meno è la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2 per chiedere ai propri ascoltatori di spegnere tutte le luci che non sono indispensabili. Un’iniziativa simbolica e concreta che fa del bene al pianeta e ai suoi abitanti.
M’illumino di Meno cade quest’anno il primo Marzo 2019 ed è dedicata all’economia circolare. L’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose.
Nel sito istituzionale dell’Area Marina Protetta è stato pubblicato  il “decalogo” di M’illumino di Meno per il risparmio energetico e per uno stile di vita sostenibile al fine di sensibilizzare l’utenza e per diffondere le “buone pratiche” che ciascuno può mettere in atto (indirizzo http://plemmirio.eu/torna-il-primo-di-marzo-mi-illumino-di-meno-il-decalogo/ )

1. spegnere le luci quando non servono.
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici.
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria.
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola.
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre.
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria.
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne.
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni.