Siracusa. Più sicurezza stradale a Targia, c’è il si: il Comune realizzerà le opere

“Il Comune interverrà realizzando le opere necessarie sulla strada Targia-Priolo, per limitare al massimo il pericolo del ripetersi di incidenti come quelli di ieri, che ha causato la morte di un giovane motociclista”. Inizia così la nota ufficiale del Comune di Siracusa, al termine di una mattinata concitata con tanto di vertice convocato dal sindaco, Francesco Italia, appena appreso dell’esistenza di una pre-esistente idea per realizzare uno spartitraffico a Targia come svelato questa mattina in anteprima da SiracusaOggi.it.
E’l’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, a confermare i lavori imminenti, proprio dopo un confronto avvenuto questa mattina con i funzionari e i dirigenti del settore, “ai quali sono state chieste apposite relazioni”.
In attesa dell’opera definitiva, saranno effettuati gli interventi necessari in via provvisoria, attingendo al Fondo di riserva del sindaco. Il Comune tutto si unisce al lutto della famiglia e dell’intera città.




Si poteva salvare la vita di Iginio Gianluca Ruvioli? C’era il piano per lo spartitraffico

La vita di Iginio Gianluca Ruvioli poteva forse salvarsi. Non c’è la controprova ed il senno del poi è sempre fastidioso in storie di questo tipo. Ma una cosa, va detta forte e chiaro: un anno fà il Comune di Siracusa aveva pensato alla realizzazione di uno spartitraffico a Targia, là dove è avvenuto l’incidente mortale. I soldi per costruirlo (270mila euro) erano disponibili: somme attinte dalle multe stradali, come peraltro suggerisce la legge. Ma non si è fatto. Perchè?
A dare l’input era stato l’allora assessore alla mobilità e trasporti, Giuseppe Raimondo. Una volta avvicendato lui in giunta, gli uffici non hanno più dato seguito a quel progetto. E ancora oggi non è chiaro il motivo esatto per il quale tutto si sia arenato.
Oggi lo spartitraffico sarebbe già lì e forse per lo sfortunato 24enne staremmo raccontando tutta un’altra storia. Fa rabbia, raccontata così fa veramente rabbia.
In Prefettura, c’era Castaldo all’epoca, era anche stato evidenziato durante l’annuale riunione per la mappatura delle strade a maggior rischio incidenti che le emergenze siracusane erano due: viale Paolo Orsi e, appunto, Targia.
Era stato assunto l’impegno per quella realizzazione di sicurezza. Non si è fatto. Poco più di un chilometro di spartitraffico, chiesto a gran voce anche dai tanti esercenti commerciali che insistono nell’area, stanchi di assistere ogni giorno a decine di incidenti, dai piccoli tamponamenti alle tragedie come quella di ieri.
Il computo metrico era stato condotto dagli uffici comunali che avevano anche richiesto i preventivi per i diversi materiali: cordolo sopraelevato in plastica, new jersey o calcestruzzo. Si era arrivati alla conclusione di utilizzare – come in viale Paolo Orsi – uno spartitraffico in cemento armato precompresso con un torna indietro a metà.
Poi ci si potrebbe anche domandare perchè misure tecnologiche come il telelaser ed il sistema scout, di cui la Municipale è dotata, non vengano quasi mai utilizzate a Targia dove, invece, la cattiva abitudine di andare ben oltre il limite di velocità pare purtroppo radicata.




In arcivescovado i lavoratori di Siracusa Risorse: “Eccellenza, nessuno ci aiuta…”

Sono stati accolti e ricevuti dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo i lavoratori di Siracusa Risorse da giorni in agitazione. Lamentano il mancato pagamento delle ultime mensilità e l’assenza di prospettive, in stretto collegamento alla nota e grave crisi della ex Provincia Regionale. L’ente è l’unica azionista della società.
Dopo il presidio dei giorni scorsi al palazzo di via Roma, insieme ai provinciali diretti, e dopo la visita a Palermo di venerdì scorso, hanno raggiunto questa mattina la Prefettura. Presidio in piazza Archimede, con la richiesta di un incontro. Ma come risposta avrebbero ricevuto un educato ma fermo diniego. Su invito della Digos, i lavoratori hanno lasciato la piazza, dirigendosi poco prima delle 13 verso piazza Duomo.
In un primo momento si vociferava addirittura di una possibile “occupazione” della Cattedrale. Hanno, invece, raggiunto l’arcivescovado dove sono stati fatti accomodare nel salone della curia, al primo piano. “Eccellenza, nessuno ci aiuta…”, hanno a più voci ribadito all’alto prelato.
Il clima è piuttosto teso ed i sindacalisti stanno faticando non poco a mantenere la calma tra lavoratori che si vedono continuamente rimbalzati. “Sembra che nessuno sia nella posizione di fornire risposte…”, spiega il segretario della Filcams Cgil, Alessandro Vasquez, fortemente contrariato dal mancato incontro in Prefettura. Alcune fonti parlano di un possibile sblocco (a marzo) con il pagamento di una mensilità arretrata. Poco, con ogni probabilità, per placare una protesta alimentata dalla disperazione in cui sono sprofondati i lavoratori.




Augusta. Torna in funzione il mammografo del Muscatello, in arrivo nuova tac e rmn

Entro la settimana tornerà in funzione il servizio di mammografia dell’ospedale Muscatello di Augusta. L’impossibilità di reperire i pezzi di ricambio necessari dopo un guasto, ne aveva causato un lungo fermo tecnico.
Domani saranno sostituiti i detettori dell’apparecchiatura, arrivati da Boston. Dopo i collaudi e le verifiche, il servizio potrà ripartire.
Intanto, nell’ambito del processo in corso per il potenziamento dell’ospedale Muscatello di Augusta, il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra conferma che, nell’arco dei prossimi tre-quattro mesi, verrà incrementato il parco tecnologico dell’ospedale, con il rilancio di servizi importanti.
In particolare, l’ospedale di Augusta sarà prossimamente dotato di una apparecchiatura per la risonanza magnetica nucleare di cui beneficeranno tutti i reparti e, più in particolare, il Centro regionale di riferimento per le patologie da amianto di cui è in corso il rilancio e il potenziamento delle attività.
Effettuato l’ordine per l’acquisto di una apparecchiatura Tac di ultima generazione, in sostituzione di quella esistente, per cui i locali sono già stati adeguati. Riguardo alla risonanza magnetica nucleare è già stato predisposto il progetto per la modifica e l’adeguamento dei locali, con le necessarie opere edili e l’acquisizione della gabbia di Faraday.
Riattivata la centrale di sterilizzazione con l’invito a predisporre l’utilizzo costante delle sale operatorie per la riduzione delle liste di attesa di tutta l’azienda sanitaria.




Siracusa. Incendiata l’auto dell’avvocato Gabriella Mazzone

All’una di questa notte, un incendio ha distrutto la macchina del legale dell’associazione Astrea, l’avvocato Gabriella Mazzone. “In attesa di conoscere l’esito delle indagini-si legge in una nota dell’associazione- ci poniamo a fianco di una professionista che si spende quotidianamente ed instancabilmente per la tutela dei più deboli, dei disabili, delle donne maltrattate, dei bambini, degli ultimi”. Il presidente Rossana La Monica e i soci tutti chiedono, con forza, tutela alle istituzioni, sollecitando le forze di polizia ad effettuare indagini accurate ed invitando le persone per bene ad unirsi a loro.
Lo scorso anno prese fuoco l’auto di Daniela La Runa, avvocato impegnata in battaglie per la difesa delle donne, medesimo impegno che anche l’avvocato Mazzone persegue nella propria attività.
“Ancora oggi-commenta la presidente del centro antiviolenza- come più di un anno fa, sono convinta che è per questo che si deve andare avanti sempre più forti e determinate perchè certe scelte di vita si pagano, ma il “gioco” vale il prezzo. Gabriella Mazzone io sono con te”.Solidarietà viene espressa dal sindaco, Francesco Italia “per il vile atto intimidatorio ed un forte incoraggiamento ad andare avanti. L’auspicio- aggiunge il Sindaco- è che le autorità facciano piena luce al più presto su questo ennesimo episodio che, di per se gravissimo, sarebbe ancor più inquietante se collegato all’attività che Gabriella Mazzone svolge nel campo del sociale a difesa dei diritti delle fasce più deboli”.




Banca Agricola di Ragusa, tavolo con i 5 stelle: “Soluzioni efficaci”

A distanza di qualche settimana dall’incontro tra il sottosegretario all’Economia e Finanze Alessio Villarosa e una delegazione di risparmiatori della Banca Agricola Popolare di Ragusa, i parlamentari siciliani del MoVimento 5 stelle Marialucia Lorefice, Stanislao Di Piazza, Maria Marzana, Paolo Ficara, Eugenio Saitta, Giuseppe Pisani, Filippo Scerra, la parlamentare regionale M5S Stefania Campo e l’europarlamentare M5S Ignazio Corrao hanno organizzato, il prossimo 15 febbraio a Ragusa, un tavolo al fine di trovare soluzioni efficaci.“Ringraziamo il sottosegretario Villarosa che fin dal primo momento ha dato massima disponibilità ad approfondire la vicenda e le proposte degli azionisti – dichiarano i parlamentari M5S – Prosegue l’attenzione da parte del governo sulle vicende della Banca Agricola Popolare di Ragusa, dopo che alcuni azionisti avevano espresso preoccupazioni in riferimento alle ultime disposizioni normative italiane ed europee che hanno mutato in questi ultimi anni la regolamentazione della compravendita di azioni delle banche popolari e il riacquisto delle stesse”. “Nella provincia di Siracusa – precisano i parlamentari Paolo Ficara, Maria Marzana, Giuseppe Pisani e Filippo Scerra – sono oltre 2800 i piccoli di risparmiatori della Banca Agricola Popolare di Ragusa. L’obiettivo da perseguire è tutelare sia i risparmiatori sia la banca e il dialogo tra le parti è fondamentale”.
“A tal fine abbiamo avviato un confronto con i vertici della BAPR, i quali rassicurano circa la loro volontà di dare ascolto alle esigenze di soci e risparmiatori nel rispetto delle regole vigenti e di valutare le situazioni di particolare disagio per le quali è stata prevista l’attivazione di un fondo di solidarietà, già autorizzato dalla Banca d’Italia”, concludono i parlamentari del Movimento Stelle.




Siracusa. Maxi discarica vicino al circuito: scatta il sequestro

Sigilli alla maxi discarica a cielo aperto nell’area a ridosso del circuito automobilistico in via Traversa delle Palme. Gli uomini della Polizia Ambientale, a seguito di numerose segnalazioni, hanno effettuato un sopralluogo, e posto l’area sotto sequestro. La discarica abusiva contiene sfalci, ma anche rifiuti speciali non pericolosi e pezzi di carrozzeria. Non è escluso che si tratti di rifiuti che provengono da altri comuni della provincia e scaricati nella zona dell’autodromo perchè ritenuta abbastanza “appartata” e “comoda” per consentire a quanti abbandonano tali rifiuti di procedere indisturbati. In realtà da oggi in poi questa attività (illecita) potrebbe non risultare piu’ cosi semplice, visto l’impiego di fotocamere mobili acquistate di recente dal Comune proprio per contrastare l’abbandono dei rifiuti in diverse aree del capoluogo (anche fuori dal centro urbano). Le foto-trappola vengono periodicamente spostate, per consentire un controllo adeguato in tutto il territorio di competenza di palazzo Vermexio.




Siracusa. Ex Provincia,in piazza vestiti da fantasmi: “Dipendenti ignorati”

“Siamo fantasmi, siamo rimasti senza parole, solo disperazione, non ascoltata dalle istituzioni, dalla politica, dalla società civile. Tutti pretendono dei servizi efficienti, ma lasciano soli i dipendenti, addirittura in attesa degli stipendi da mesi”. Un’immagine emblematica quella che arriva questa mattina dalla sala consiliare dell’Ex Provincia, “occupata” dai dipendenti per l’ottavo giorno, senza che nulla di positivo sia, in realtà, emerso, nonostante le interlocuzioni e nonostante la solidarietà ricevuta da alcuni esponenti politici in questi giorni di protesta. Una dipendente si è presentata vestita di bianco, come un fantasma, la bocca tenuta chiusa da nastro adesivo, un’immagine che racchiude e sintetizza lo stato d’animo delle centinaia di lavoratori del Libero Consorzio e della partecipata Siracusa Risorse, che sentono di essere stati lasciati soli da tutti e rivendicano il diritto ad un po’ di serenità, dopo sei anni di tensioni, “tira e molla”, incertezze e ritardi nell’erogazione degli stipendi. Nell’immediato, la speranza è che gli stipendi possano essere pagati procedendo per dodicesimi. Serve, tuttavia, una clausola che vincoli tali somme rispetto a quelle che l’ente deve agli altri creditori.In tarda mattinata alla protesta della dipendente si sono aggiunti altri colleghi che, vestiti con tuniche bianche, a voler simboleggiare l’essere “fantasmi”, sono usciti dall’edificio di via Roma e hanno raggiunto Piazza Archimede, stazionando davanti alla sede della prefettura.




Priolo. Spostato il monumento di ferro da viale Annunziata: “Crea pericolo”

Rimosso e spostato, per ragioni di sicurezza, il monumento che riportava le iniziali dell’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza e posto lungo viale Annunziata. Il monumento, interamente realizzato in ferro, è stato ritenuto pericoloso dal Comando della Polizia Municipale. “Abbiamo ritenuto opportuno- spiega il sindaco, Pippo Gianni-posizionare il monumento in una zona più idonea, quella Pip (insediamenti produttivi), dove non esiste il rischio che la passeggiata dei priolesi si trasformi in situazioni che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone”. La scelta ha suscitato qualche polemica, soprattutto tra le persone vicine all’ex sindaco, che fece realizzare il monumento. A breve, previsto anche il “trasferimento” della statua che raffigura Gesù all’ingresso di Priolo. “Sarà collocato all’interno di una chiesa- spiega il primo cittadino- luogo che ci sembra molto più idoneo”.




Siracusa. Incidente mortale a Targia: chi era la giovane vittima

Si chiamava Iginio Ruvioli, per tutti Gianluca, il 24enne che ha perduto la vita questo pomeriggio in un drammatico incidente stradale a Targia. Era alla guida della sua moto quando, pare durante sorpasso, è rimasto coinvolto in una carambola che non gli ha lasciato scampo. Il corpo, su disposizione del magistrato, è stato trasferito in obitorio.
Abitava nella zona di viale Epipoli, insieme alla compagna. La cucina era la sua passione: lavorava come chef in un noto ristorante siracusano.