Siracusa. I disubbidienti della differenziata, inizia la battaglia a Tiche e Acradina

La scena non è insolita, purtroppo. La differenziata ha scarso appeal per diversi siracusani che, pertanto, fanno ricorso all’abbandono dei sacchetti di spazzatura in luogo pubblico. Piazze, strade, vicoli: ogni area è buona per lasciare la propria spazzatura (non differenziata). E siccome non ci sono più i cassonetti, c’è chi si sente legittimato all’abbandono a dispetto di chi continua a comportarsi correttamente.
Aumentano le segnalazioni e le multe. Le foto a corredo dell’articolo si riferiscono a quanto accaduto ieri in via Toscano, nei pressi del parco Robinson di Bosco Minniti. Tiche, Acradina e Grottasanta sono i quartieri che in questi giorni stanno vivendo il passaggio alla differenziata porta a porta. E’ bene ricordare che sono entrate in servizio le fotocamera trappola: piazzate settimanalmente in diverse aree della città, raccolgono foto con targhe ed altri elementi per risalire a chi lascia la sua spazzatura per strada.




Siracusa Risorse, si alza la tensione: bilancio in negativo, stipendi fermi. Il futuro?

Torna alta la tensione dentro Siracusa Risorse. Nervi scoperti durante l’assemblea di questa mattina, nella sede della società partecipata dalla ex Provincia Regionale. Pronta a ripartire la mobilitazione, con nuove azioni di lotta dopo mesi di calma apparente.
Il problema è sempre lo stesso: la regolarità nel pagamento degli stipendi ma più in generale il futuro della stessa Siracusa Risorse alla luce della situazione della ex Provincia.
A fine dicembre è stato pagato lo stipendio di novembre. All’appello mancano dicembre, gennaio e la tredicesima. “Così è difficile andare avanti. Chiediamo che la commissaria Floreno sblocchi i 2/12 derivanti dall’esercizio provvisorio e dalla liberazione delle risorse dovute alle accise”, anticipa il segretario della Filcams, Alessandro Vasquez. Ma dalla regione invece trapela l’intenzione di affrontare il problema solo dopo il via libera alla finanziaria.
La situazione è sempre più critica. A differenza degli altri anni, infatti, c’è anche un bilancio 2018 in negativo cosa che vincolerebbe le prime somme in arrivo da Palermo non per gli stipendi ma al ripianamento del debito.




Siracusa. La Consulta Civica non “perdona” Noi Albergatori: “47 curricula e scuse ai siracusani”

La vicenda Sea Watch sembra già lontana. Eppure alcuni strascichi restano. Dalla Consulta Civica parte una provocazione. E’ indirizzata all’associazione “Noi Albergatori” e al suo presidente, Giuseppe Rosano. La disponibilità a dar lavoro ai 47 migranti dell’imbarcazione che per giorni è rimasta ancorata nelle acque di Targia, in attesa delle decisioni circa il destino dei passeggeri, è stata letta da alcuni come un affronto nei confronti dei tanti disoccupati siracusani. Il presidente della consulta, Damiano De Simone è tra quanti si sono sentiti offesi dalla “discriminazione”. “Siamo pronti a consegnare 47 curricula all’associazione che aveva avanzato la proposta di assumere i migranti della Sea Watch”. A Rosano, De Simone scrive una lettera. “Noto indifferenza- dice il presidente della consulta-  verso la disapprovazione manifestata”. De Simone parla di “oltraggio”  rispetto “ai diritti dei residenti. Chissà, magari una triste manovra di marketing dai risultati opposti a quelli sperati-la definisce-  Mi sono permesso di raccogliere 47 curriculum vitae di naufraghi economici siracusani, tra cui un giovane nigeriano ed un giovane senegalese entrambi con regolare permesso di soggiorno, titolari tutti dei medesimi diritti umani e comunitari. E non è stata cosa difficile vista la crisi occupazionale” . A Rosano viene chiesto un incontro pubblico e, alzando il tiro,  “le pubbliche scuse ai siracusani, popolo aperto all’accoglienza e rispettoso dei valori e dei diritti umani, da sempre degni ed umili lavoratori”. Infine una sollecitazione. ” La prossima volta -dice De Simone- sarebbe auspicabile essere più sensibili verso coloro ai quali ogni giorno si chiede di accogliere il prossimo”.




Siracusa terza città italiana gluten-free: “Più servizi per i celiaci”

Siracusa tra le città più gluten-free d’Italia. Emerge da uno studio condotto da Holidu , motore di ricerca per la ricerca di case vacanza. L’indagine riguarda i servizi offerti alle persone celiache. La maggior parte dei supermercati offre una vasta gamma di prodotti privi di glutine; nei ristoranti italiani, tuttavia, la scelta non è così ampia. Diventa un problema soprattutto quando si viaggia e non si hanno, pertanto, i propri punti di riferimento. Il portale che si occupa di prenotazioni di alloggi per le vacanze ha voluto stilare una classifica delle città più gluten free d’Italia e d’Europa, per fornire uno strumento in più ai viaggiatori nell’organizzazione dei propri soggiorni. INformazioni che riguardano anche il costo dei prodotti,  ricavati dal sito TripAdvisor. Siracusa risulta dunque la terza città più gluten free d’Italia, dopo Firenze e Venezia. Il capoluogo si aggiudica una medaglia di bronzo con l’8,7% di ristoranti e caffè con opzioni senza glutine. “Si può quindi tirare un sospiro di sollievo-spiegano dal motore di ricerca- specialmente per gli amanti della cucina siciliana: tra cannoli, arancine e cassate alla siracusana, secondo tradizione”.




Pullman dell’Unione Valle degli Iblei, Bongiovanni: “Chiarezza su gestione e costi”

La gestione dei pullman dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei al centro di una nota del consigliere Nello Bongiovanni. All’organismo, Bongiovanni pone diverse domande, che sollevano altrettanti dubbi. “I pullman sono stati acquistati da più di due anni- fa notare il consigliere- Sarebbe il caso di sapere per quale servizio siano stati impiegati, se è stato pubblicato un bando relativo alla gestione dei mezzi e quale sia il luogo in cui i bus vengono custoditi”. Bongiovanni chiede anche che si renda noto l’importo speso fino ad oggi per “la custodia e la manutenzione ordinaria di questi pullman”.




Parco Archeologico, riparte lo scontro: Riili (Ance) all’attacco di Granata

Si ripropone lo scontro tra l’assessore Fabio Granata e il presidente di Ance Siracusa (associazione costruttori edili) Massimo Riili. Dopo essersele cantate per la demolizione di Villa Abela, i due trovano nuovo terreno di scontro sull’istituendo parco archeologico di Siracusa.
Granata aveva lamentato nei giorni scorsi ritardi nella ratifica dell’istituzione su pressione di privati, portatori di interesse, individuati nei costruttori edili.
Riili non ci sta e replica duro, dopo qualche giorno in meditativo silenzio. “Basta a questa stucchevole pantomima di alcuni riciclati esponenti politici locali e di qualche ambientalista, lui almeno coerente, che ancora pensano pateticamente a sotterranee intese dei cementificatori palazzinari, come ci chiamano loro, con non meglio precisati partiti politici che ostacolano l’istituzione del parco archeologico di Siracusa per favorire la speculazione edilizia. Se non fossero delle sciocchezze clamorose sarebbero ben oltre il limite della diffamazione”, dice secco.
“Come si fa a difendere la legge che avrebbe dovuto salvare il patrimonio archeologico siracusano, nata vecchia ed invecchiata di altri vent’anni senza arrivare a nessun risultato? È accettabile che solo per poter tenere a Siracusa i proventi dello sbigliettamento dei siti si debba mettere in piedi l’ennesimo carrozzone impastato di clientela politica?”, si chiede Riili che indica invece nella necessità di una nuova normativa che possa tutelare senza ingessare in territorio.
“Quando la smetteremo di farci del male, sovrapponendo vincoli a vincoli, parchi a piani regolatori, riserve a Sin, per fare in modo che l’unica risposta ad ogni concreta iniziativa di sviluppo sia un no? O peggio per scoraggiare qualsiasi progetto di promozione del nostro territorio? La perimetrazione del Parco archeologico di Siracusa è un gran pasticcio”, taglia corto Riili individuando così il cuore della diatriba. “Una estensione smisurata, ideata in un’ottica miope di tutela senza sviluppo, abbracciando contesti urbani edificati da decenni in cui non c’è più traccia di archeologia ed imponendo inutili vincoli, confondendo il parco urbano a verde della Neapolis, quello si da realizzare, con il parco archeologico senza archeologia”. La ex soprintendente Rosalba Panvini, componente del redivivo consiglio regionale dei beni culturali, aveva proposto diverse modifiche anche per evitare gli annunciati (e confermati da Riili) ricorsi al Tar. Diversi quelli già presentati.
“Contiamo sulla competenza dell’assessore Tusa che certamente affronterà con la calma dovuta il problema, diffidando delle sirene che predicano bene e razzolano male…”, punge ancora Massimo Riili.
Intanto il tempo passa e il parco archeologico di Siracusa rimane un qualcosa di sospeso ed inesistente. Un tema buono per politica litigarella e divisioni varie. Un’occasione rimandata e sempre perduta, perchè tra vari “interessi di bottega” se ne ravvede sempre uno maggiore e non è detto che sia sempre quello della città.




Asacom: lo sciopero della fame di Salvo Castagnino, avanti contro il parere medico

E’ il secondo giorno di sciopero della fame per il consigliere comunale di Siracusa, Salvo Castagnino. Le prime ventiquattro di alimentazione sospesa sono trascorse senza nessuna comunicazione particolare dalla ex Provincia Regionale. Castagnino ha scelto questa eclatante forma di protesta proprio per convincere l’ente a tornare sui suoi passi e revocare lo stop imposto al servizio Asacom. Penalizzati così i ragazzi diversamente abili e le loro famiglie, private di un importante supporto per la regolare integrazione scolastica come l’assistenza alla comunicazione ed all’autonomia.
Il medico curante del consigliere comunale ha messo nero su bianco il suo parere questa mattina: “sospendere lo sciopero perchè deleterio e controproducente” per la salute di Castagnino. Ma la protesta non si ferma. “Vado avanti, ho inviato il certificato medico alla ex Provincia. Dovesse accadermi qualcosa, dovranno farsi carico della responsabilità morale. Non si può stoppare un servizio fondamentale, creando difficoltà a soggetti già deboli, per mere questioni burocratico-amministrative”, spiega deciso.
E prosegue l’accerchiamento della commissaria straordinaria della ex Provincia, Carmela Floreno. Anche Progetto Siracusa critica fortemente la scelta operata. “Per l’ennesima volta in questa provincia ad essere pesantemente penalizzate da decisioni non condivisibili, adottate senza tenere conto della situazione effettiva, sono le persone più fragili: disabili e addetti al servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione”, scrive in una nota il presidente del movimento politico, Salvo Sorbello.
“Condividiamo peraltro le forti e fondate preoccupazioni espresse dal Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato e di tutela delle persone con disabilità, che hanno evidenziato come le somme stanziate per i servizi di assistenza e di trasporto degli alunni disabili non saranno in ogni caso sufficienti neppure per garantire le ore che venivano erogate in precedenza. Gli alunni disabili e le loro famiglie verrebbero così penalizzati due volte: con la sospensione attuale e con un ripristino del servizio drasticamente ridotto”.




Siracusa. Ex Provincia, altra grana: si smobilita la rete di monitoraggio qualità dell’aria

Dopo i riscaldamenti spenti nelle scuole e la sospensione del servizio Asacom è ora la volta della rete urbana di monitoraggio della qualità dell’aria. Continua a perdere affidabilità il sistema gestito – anche in questo caso – dalla ex Provincia Regionale. Una delle centraline più affidabili ed indicative, quella di viale Teracati, non invia più dati completi. Da diversi giorni il report quotidiano è una lista di n.p. (non pervenuti) e n.d. (non disponibili). Da un paio di giorni la centralina sarebbe poi addirittura spenta, per via di una serie di “tagli”. La notizia non è confermata dalla ex Provincia Regionale ma gli ultimi dati disponibili sul sito – del 30 gennaio – riportano solo n.p. ed n.d. proprio come se la centralina non operasse più rilevamenti. Le tarature costano ed il discorso è sempre lo stesso: la ex Provincia è in default, senza fondi deve risparmiare e pian piano tutto si riduce senza che nessuno riesca ad invertire la rotta. E pazienza se si tratta di servizi importanti per la comunità.
Parlando di qualità dell’aria in Consiglio comunale, l’assessore Coppa ha recentemente ricordato che la rete di monitoraggio appartiene al Libero consorzio e all’Arpa, che forniscono al Comune dei report periodici che è possibile monitorare collegandosi al sito web della ex Provincia. Vero, ma il report perde valenza se si smobilita la rete urbana di monitoraggio della qualità dell’aria. C’è il precedente della centralina di via Bixio. Ancora una volte, rinnoviamo una domanda: l’ecomanager di cui si era dotato il Comune di Siracusa, proprio per poter controllare in tempo quasi reale la qualità dell’aria, che fine ha fatto?




Siracusa. Più attenzioni per la Fonte Aretusa, parte la cura Civita-Basile per il papiro

Partono i primi interventi per la valorizzazione della Fonte Aretusa previsti dal bando di gara del Comune di Siracusa. Civita Sicilia, che se lo è aggiudicato, ha avviato le azioni più urgenti tra le quali un incarico di consulenza al Museo del papiro di Siracusa e la pulizia della Fonte. Sotto la guida del professor Corrado Basile, autorità scientifica internazionale, i papiri della Fonte da adesso saranno curati e manutenuti e torneranno a un nuovo splendore. Già impartite le prime indicazioni tecniche all’associazione di volontariato di protezione civile ROSS alla quale Civita Sicilia ha affidato l’incarico della manutenzione ordinaria e straordinaria e che ha da qualche giorno ha avviato il suo intervento.
Nelle prossime settimane saranno affrontate le altre emergenze, innanzitutto l’analisi delle acque e lo stato di salute degli animali che vi stazionano.
Contemporaneamente verrà redatto un progetto generale per tutti gli interventi necessari sia per la completa valorizzazione della Fonte che per la riqualificazione e il rilancio dell’acquario comunale e dei bagni pubblici adiacenti.
“Siamo particolarmente orgogliosi di poter contribuire alla valorizzazione di uno dei monumenti simbolo di Siracusa, una città in cui il nostro Gruppo ha scelto di investire con progetti di alto valore sociale e culturale”, afferma Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia.
“Quello della Fonte Aretusa – ha detto il sindaco, Francesco Italia – non è una semplice pulizia ma un intervento più profondo rispetto al passato perché punta a salvaguardare l’intero microsistema e l’ambiente adiacente e in maniera non più sporadica ma costante. Un esempio virtuoso di collaborazione tra Comune e privati come altri messi in atto nel corso di questi ultimi anni”.




Siracusa. “Il Divino nel teatro antico”, chiusura con la costituzionalista Cartabia

Si è chiusa oggi la tre giorni di studio sulla “Rappresentazione del divino nel teatro antico” promossa dalla rivista Dioniso, diretta da Guido Paduano. Ad avvicendarsi a Palazzo Greco giovedì, venerdì e oggi relatori di spessore, come la vice presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia che ha incantato la platea, composta anche da tanti giovani, studenti dei licei classici di diverse città italiane. La docente e costituzionalista ha parlato della Giustizia divina nelle Eumenidi, la tragedia del diritto, la tragedia del processo penale per antonomasia. Uno spunto importante di riflessione, anche di tematiche che sono oggi particolarmente attuali. Impossibile, per la vice presidente della Corte Costituzionale, separare la legge dai sentimenti.