Siracusa. “Il Divino nel teatro antico”, chiusura con la costituzionalista Cartabia

Si è chiusa oggi la tre giorni di studio sulla “Rappresentazione del divino nel teatro antico” promossa dalla rivista Dioniso, diretta da Guido Paduano. Ad avvicendarsi a Palazzo Greco giovedì, venerdì e oggi relatori di spessore, come la vice presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia che ha incantato la platea, composta anche da tanti giovani, studenti dei licei classici di diverse città italiane. La docente e costituzionalista ha parlato della Giustizia divina nelle Eumenidi, la tragedia del diritto, la tragedia del processo penale per antonomasia. Uno spunto importante di riflessione, anche di tematiche che sono oggi particolarmente attuali. Impossibile, per la vice presidente della Corte Costituzionale, separare la legge dai sentimenti.




Siracusa. Tutti contro la Floreno, la sospensione del servizio Asacom è un caso

Anche il deputato regionale Stefano Zito stigmatizza la decisione della ex Provincia Regionale di Siracusa che ha sospeso il servizio Asacom. “E’ un fatto davvero grave”, dice. “Nella nota che l’assessorato regionale delle Politiche Sociali ha inviato agli enti locali si evince che non poteva essere bloccato, in considerazione dell’approvazione del bilancio per l’esercizio finanziario del 2019 e del trasferimento delle risorse spettanti agli enti in dodicesimi dell’importo stanziato di 19.150.000 complessivi per l’intero anno 2019″. Il direttore generale degli enti locali ha dato via libera anche allo sblocco in dodicesimi delle accise. “Certo sono somme irrisorie rispetto a quanto realmente servirebbe, però è un segnale. Agli alunni disabili deve essere garantita l’assistenza e il Governo Regionale deve smetterla di perdere tempo nell’approvazione del bilancio”, conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle.
Monta la rabbia anche dell’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo e del consigliere comunale Salvo Castagnino. “La commissaria Floreno va rimossa”, tuonano. Per i due non avrebbe seguito la vicenda con la giusta attenzione “accampando scuse e avviando una comunicazione con l’assessorato regionale solo dopo la frittata fatta. Un ritardo e una disattenzione colossali, imperdonabili. Nessuna delle ex Province Regionali ha realmente sospeso il servizio, solo Siracusa. Qui non hanno letto o non hanno capito quello che chiaramente ha detto il Dipartimento Regionale con una nota che non lascia margini di interpretazione”, continuano i due. “Non è vero che i fondi ci sono solo sulla carta. Verrà garantita la ripartizione in dodicesimi su percentuale mensile”, insiste Castagnino. “Qualcuno dovrebbe arrossire e chiedere scusa ai ragazzi diversamente abili ed alle loro famiglie per questa situazione”, conclude.
Anche il deputato regionale Cafeo ha criticato la scelta della commissaria Floreno, dicendosi sorpreso.




Siracusa. Ambulanza medicalizzata alla Mazzarrona: accordo “dimenticato” dall’Asp

E’ passato un anno da quando i locali di proprietà del Comune di via Barresi sono stati “consegnati” all’Asp di Siracusa. Alla zona di Grottasanta e, nel dettaglio, della Mazzarrona venivano destinati, in base ad un accordo stipulato tra l’amministrazione comunale, allora retta dal sindaco Giancarlo Garozzo, e l’azienda sanitaria provinciale, all’epoca guidata da Salvatore Brugaletta, un’ambulanza medicalizzata e diversi servizi destinati alle famiglie, a partire dal consultorio familiare, da trasferire dai locali di viale Tunisi. La cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi risale al 16 febbraio 2018. Da allora non è accaduto nulla. Nessuna traccia dell’ambulanza medicalizzata, nessuna traccia degli altri servizi annunciati e garantiti dalla convenzione siglata. Una vicenda che la consigliera comunale Pamela La Mesa ha riportato al centro dell’attenzione attraverso un’interrogazione presentata in occasione del Question Time di ieri. La Mesa ha fatto presente che, nonostante la concessione dei locali, l’Asp non li ha mai presi in carico. La risposta è arrivata dall’assessore al Patrimonio, Nicola Lo Iacono e dal dirigente, Natale Borgione. Secondo quanto spiegato in consiglio comunale,l’Asp non ha avanzato alcuna richiesta, nonostante un sollecito da parte del Comune di Siracusa, che starebbe valutando, pertanto, l’ipotesi di una diffida o, addirittura, del ritiro della convenzione. Una soluzione che, tuttavia, sarebbe a svantaggio dei residenti della zona, ancora privi di alcuni servizi importanti ai fini del miglioramento della qualità della vita. Inutile, fa notare Pamela La Mesa, stipulare convenzioni che non hanno alcun seguito. Da comprendere, a questo punto, le ragioni per cui l’Asp in un anno non ha agito in alcun modo o, piuttosto, da comprendere le ragioni per cui l’azienda sanitaria locale quell’accordo lo abbia sottoscritto, lasciandolo lettera morta. Il dubbio, espresso anche da parecchi cittadini, che si sia trattato soltanto di un annuncio ad effetto, senza la reale intenzione di applicare quanto previsto risulta, a distanza di 12 mesi,  lecito.




Siracusa. Parcheggi,il Comune ne progetta tre:attesa per il Mazzanti

Tre parcheggi nella zona sud di Siracusa e l’attivazione del parcheggio di via Mazzanti per la zona nord. Sono le previsioni a cui il Comune sta lavorando con gli uffici del settore Mobilità e Trasporti. L’assessore Giovanni Randazzo ne ha parlato ieri, durante la seduta del consiglio comunale dedicata al Question Time, rispondendo ad un’interrogazione di Pippo Impallomeni in merito alla viabilità tra Siracusa e Floridia. Per decongestionare il traffico veicolare e limitare l’ingresso di auto, secondo le spiegazioni fornite dal vice sindaco, si ipotizza la realizzazione di un parcheggio a ridosso del cimitero comunale, oltre all’area destinata alla sosta nella zona di Pantanelli. Il parcheggio di via Elorina, già utilizzato in via temporanea in alcuni periodi, d’estate, per evitare l’accesso in Ortigia, dovrà essere adeguatamente attrezzato. Si tratta di un’area a rischio idrogeologico. Per questo sono necessarie delle opere di mitigazione e una serie di passaggi da concordare anche con la Regione. “Si tratta di attività programmatorie- spiega Randazzo- in funzione di importanti passaggi,come l’adozione del nuovo Bilancio di Previsione 2019. Ipotizziamo di poter utilizzare i fondi di Agenda Urbana, ma non dipende soltanto dall’amministrazione comunale”. Attesa per l’esito di un bando regionale a cui il Comune ha partecipato con il progetto relativo al piano terra del parcheggio Mazzanti. Si tratterebbe della possibilità di ottenere finanziamenti per circa un milione di euro. La scadenza per la presentazione è stata prorogata al 7 maggio. “Ovviamente- osserva Randazzo- se arrivassimo ad approvare il Piano del Traffico, insieme al Piano della Mobilità Sostenibile, avremmo delle chance in più. Questo spetta al consiglio comunale, visto che noi, come giunta comunale, abbiamo provveduto alla redazione della proposta su cui l’assise cittadina dovrà pronunciarsi”.




Siracusa. Centro per l’Impiego: gli appuntamenti si fissano solo on line

Cambiano le modalità di accesso ai servizi del Centro per l’Impiego di Siracusa, Augusta, Lentini e Noto. Una “rivoluzione” che sposta tutto su internet, nell’ambito di un progetto di semplificazione e snellimento del lavoro agli sportelli, con il fine di limitare anche i disagi per gli utenti e le lunghe code a cui molti sono quotidianamente sottoposti. Dal 4 febbraio, prenotazioni degli appuntamenti soltanto on line.Ci si dovrà collegare al sito www.silavora.it, andare su Agenda on line, compilare il relativo form e, dunque, registrarsi. Una volta ottenute le credenziali, si potrà accedere al Menu, cliccare su “Prenotazione appuntamenti”, selezionare la provincia, poi il comune, con il relativo sportello e infine il servizio da richiedere sulle diverse possibilità proposte. Sarà la piattaforma, a quel punto, a fornire le date e gli orari disponibili. L’utente sceglierà quello a lui più congeniale. Gli appuntamenti saranno fissati dal lunedì al venerdi dalle 9 alle 12,30 e il mercoledì anche nel pomeriggio, dalle 15 alle 16,30.




Siracusa. Porticato di Santa Lucia extra moenia “ingabbiato”, preoccupano le colonne

Il porticato della chiesa di Santa Lucia extra moenia rimane un osservato speciale. Nelle settimane scorse è stato oggetto di un intervento di messa in sicurezza, ovvero è stato “ingabbiato” con una struttura metallica: impalcature e ponteggi. Ma le condizioni delle colonne mostrano evidenti segnali di sofferenza che richiederebbero un intervento deciso di restauro. I lavori degli ultimi anni non sembrano aver prodotto gli effetti sperati. Lesioni sulle colonne sono evidenti. Alcune mostrano scoperta l’anima in ferro interna. In molti siracusani è ancora vivo il ricordo del rovinoso crollo del 1970 che richiese poi 4 anni di lavoro per ricostruire la struttura settecentesca, riutilizzando molti dei pezzi originali.




Parco Archeologico, l’esperta: “Siracusa ok in Consiglio Regionale, per evitare i ricorsi”

Storica dell’arte e giornalista, Silvia Mazza ci aiuta a comprendere meglio cosa sta accadendo a Palermo attorno all’istituzione dei parchi archeologici tra i quali anche quello di Siracusa. “Sembrava che il Governo regionale si fosse dimenticato della sua esistenza, quand’ecco che ieri viene convocato dal presidente Musumeci il Consiglio Regionale dei Beni culturali per dirimere una questione che si stava facendo incandescente, perché se si era potuto fare a meno (benché la legge lo richiedesse) del suo parere per parchi come quelli di Segesta e Piazza Armerina, mentre per quello di Siracusa non se la sono sentita evidentemente di correre dei rischi, con i privati pronti a ricorrere al Tar, come hanno già fatto finora che il parco è stato solo perimetrato”, spiega subito l’esperta. “Solo che – aggiunge – invece di trasformare in legge il ddl di riforma del Consiglio, eliminando del tutto la componente politica, approvato dalla Giunta lo scorso luglio, si è scelto di affidarsi di nuovo all’organo politicizzato (5 componenti su 15, di cui uno è proprio il Presidente della Regione), insediato da Crocetta a fine legislatura e per cui in campagna elettorale Musumeci aveva commentato: ‘alla fine la montagna ha partorito il topolino’. Sempre Musumeci allora diceva anche di essere ‘per organismi snelli ed agili, affidati a persone di provata competenza, la politica faccia un passo indietro’. Tant’è, ciò che è avvenuto ieri non è altro che una ‘sanatoria’ delle situazioni di irregolarità che segnalo da tempo (e su cui sono tornata qualche giorno fa su ‘Il Giornale dell’Architettura’) e una scorciatoia in barba di nuovo alla legge che norma la materia dei parchi archeologici: da una parte è stata ratificata l’istituzione di Segesta e Pazza Armerina (dunque, avevo ragione a dire che erano nati due parchi carenti del pronunciamento del Consiglio), dall’altra, in una sola seduta, è stato dato parere favorevole all’istituzione di tutti e 15 Parchi archeologici mancanti (Siracusa compresa, anche se l’Assessore Granata non sembra essersene accorto), mentre la legge richiede che gli esperti si esprimano sui singoli casi, come del resto dimostrato dai parchi già creati diversi anni fa (Naxos e Selinunte). Ma le apparenze sono fatte salve, c’è finalmente il parere del Consiglio!”.




Sea Watch a Catania e ora Siracusa si interroga: città ipocrita o dal cuore d’oro?

Ora che la Sea Watch è a Catania, si spengono le luci su Siracusa. Le troupe e gli inviati si sono spostati, puntando le telecamere verso nuovi scenari ed altri protagonisti. E ora la città si interroga sulla sua sostanza: è terra dal cuore d’oro o patria dell’ipocrisia?
La risposta non è così semplice come potrebbe apparire in un primo momento. Al di là dello spirito di partigianeria delle due fazioni in lotta, attorno alla Sea Watch ferma in rada si è mosso il meglio ed il peggio della siracusanità.
Per un capoluogo che raramente prende posizione, assistere a sei giorni di presidio, rivedere gente scendere in piazza per una mobilitazione continua, anche se minoritaria, è novità degna di nota. Il riaffiorare della forza di un ideale, condivisibile o meno, è fattore positivo. Meno il tentativo di voler imporre lo slancio umanitario come pensiero dominante e di civiltà assoluta, senza ascoltare o provare a capire le ragioni di chi ha chiesto stessa attenzione per gli ultimi di casa nostra, finendo per essere etichettato come razzista. Siracusa è città accogliente, ma è anche città in sofferenza (e non insofferente).
Non che siano mancati gli allarmanti segnali di una rabbia xenofoba, ammaliata da slogan che parlano alla pancia. Però non ha aiutato a contrastarne l’avanzata quella ipocrisia a go-go che ha spinto ad offrire lavoro ai 47 migranti che a Siracusa nemmeno ci volevano venire, voltando le spalle alla disoccupazione che galoppa tra i giovani siracusani. E i sindacati che hanno sventolato i loro vessilli a Stentinello o in largo XXV Luglio questo dovrebbero saperlo. Accecati dal circo mediatico, tutti pronti a spararla sempre più grossa quasi come se esistesse una solidarietà più chic di un’altra. E guai a dire che anche a Siracusa la fame morde, il lavoro non c’è ed i giovani siracusani fanno i migranti in Italia ed in Europa per un futuro che da qui non si vede se non lontano, molto lontano dalla baia di Santa Panagia. Ed in effetti la politica non lo ha fatto, impegnata a precipitarsi da ogni dove per portare solidarietà, a saltare sui gommoni ed a salire a bordo senza accorgersi di quel polo industriale di fronte alla Sea Watch ed alle problematiche connesse: dall’occupazione all’inquinamento. Senza notare quella fabbrica di Eternit dismessa accanto alla quale parcheggiavano gli uplink per i collegamenti tv o i rifiuti a bordo strada e sugli scogli, da Targia a Stentinello.
E’ sbagliato confondere e mischiare i livelli narrativi, si dirà. Ed in parte è vero. Ma la cattiveria di tanti commenti social nasce anche perchè ci sono persone che si sentono abbandonate, che galleggiano a fatica in mezzo ad una società che non li vede o finge di non vederli mentre annegano tra debiti, sfratti e disoccupazione senza alcuna speranza di incrociare una nave Ong che possa traghettarli altrove.
Cosa ci lascia allora questa complessa vicenda? La necessità di tornare a guardarci allo specchio, a vedere con occhi spalancati cosa è Siracusa senza nasconderci le sofferenze, i problemi, i limiti ma anche le qualità ed i buoni esempi. Riprendiamo a parlarci, ad incontrarci, ad ascoltarci e magari provare a capirci più che dividerci. Perchè non è sempre e solo questione di avere ragione o torto. Il cuore di Siracusa è sempre stato grande, ma adesso è stanco.




Siracusa. La Regione scrive alla ex Provincia: non si sospenda il servizio Asacom

Annunciato da domani lo stop del servizio di assistenza alla comunicazione dei ragazzi diversamente abili, il cosiddetto Asacom. Monta la protesta, non solo quella delle famiglie e degli operatori che da diversi mesi continuano a prestare la loro opera pur non ricevendo stipendio. Una situazione ormai al limite, al punto che dopo un incontro alla ex Provincia Regionale non si è trovata altra soluzione alla serrata per assenza di fondi. Ruggisce anche l’ex deputato regionale Enzo Vinciullo che intravede un possibile reato di interruzione di pubblico servizio, come peraltro ha scritto in una nota il Dirigente Generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana. E questo elemento nuovo potrebbe in qualche modo scongiurare, nel medio periodo, lo stop al servizio.
“Per la gestione delle attività di assistenza sono delegate le ex Province – si legge – che operano nella pienezza delle funzioni istituzionali in materia, in qualità di stazioni appaltanti e pertanto la sospensione di un pubblico servizio quale l’assistenza agli alunni disabili, resta di vostra esclusiva responsabilità”. Inoltre, il dirigente regionale ricorda che è disponibile “uno stanziamento complessivo di 19.150.000 euro per l’intero anno finanziario 2019″.
Alla luce di queste indicazioni arrivate da Palermo, il consigliere comunale Salvo Castagnino non inizierà il preannunciato sciopero della fame.




Siracusa. Da Munch a Hopper nell’ex chiesa di San Francesco: intesa Comune-Sicilia Musei

Si chiama Progetto Grandi Mostre e prevede che nell’appena restaurata chiesa di San Francesco D’Assisi vengano organizzate esposizioni artistiche di alto spessore. Prevede anche che tra la società che organizza tali mostre, la Sicilia Musei di Nicolosi, e il Comune di Siracusa venga stipulata un’intesa specifica. La società ha proposto il proprio progetto e la bozza dell’accordo ha ottenuto il “via libera” della giunta comunale, retta da Francesco Italia. Un protocollo nel quale si fa riferimento ad alcune esposizioni già in programma, intanto fino al 2021. Tra le ipotesi emerse, l’organizzazione di una mostra dedicata a Munch, da ottobre 2019 a giugno 2020. Dal successivo ottobre al 30 giugno 2021, invece, una mostra sugli americani “Da Hopper a Pollack”. Un progetto che, secondo le valutazioni dell’esecutivo comunale, rientra anche nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta turistica e culturale in città, in ambito nazionale ed internazionale. Il vantaggio per palazzo Vermexio sarebbe in termini di promozione, dunque, ma anche economico, visto che l’intesa dovrebbe prevedere il 10 per cento degli introiti provenienti dallo sbigliettamento debba essere versato dalla società alle casse comunali. Per quest’anno, fino alla prossima estate, la mostra inaugurale sarebbe “Ciclopica”