Siracusa. Vestiti, cibo e prodotti per l’igiene: arrivato un primo carico sulla Sea Watch

Non solo il gommone con i parlamentari, nelle ore scorse ha raggiunto la Sea Watch anche una motovedetta della Capitaneria di porto di Siracusa. I militari hanno consegnato all’equipaggio della nave indumenti e generi alimentari. Ad occuparsi del trasporto in banchina delle derrate, sono stati i volontari dell’Avcs di Siracusa. Incaricati da Prefettura e Dipartimento Regionale della Protezione Civile, hanno caricato due pick up con frutta fresca, acqua, cibo a lunga conservazione, capi di vestiario e materiale per l’igiene e la cura della persona.
“Abbiamo subito risposto alla chiamata, come facciamo in ogni occasione quando serve il nostro aiuto”, racconta Antonio Liistro, volontario dell’Avcs che ha partecipato ieri all’operazione. Ricorda subito, però, che ogni giorno l’associazione è impegnata anche sul territorio siracusano con le ronde della solidarietà. “Lontani da telecamere e riflettori, aiutiamo i senzatetto siracusani, raggiungendoli ogni sera per portare un pasto caldo, coperte e conforto”.




Siracusa. Ispettori del Lavoro in agitazione: “Costretti all’inefficienza”

Ispettori del Lavoro in stato di agitazione. Una protesta regionale, ma che riguarda tematiche di carattere nazionale. Un problema di “insensibilità rispetto alle esigenze professionali degli ispettori del lavoro, nonostante la costituzione di numerosi tavoli tecnici e gli innumerevoli confronti con tutte le organizzazioni sindacali, oltre ai tentativi di sensibilizzazione della politica. Gli ispettori del lavoro chiedono un “adeguato riconoscimento in termini economici (indennità di funzione) e strumentali, consoni alla professionalità richiesta dal ruolo e generosamente finora profusa, né è previsto un adeguamento della dotazione organica per contrastare le irregolarità e le evasioni che ammorbano il mondo del lavoro”. Il problema, secondo gli ispettori, si acuisce con le nuove politiche del Governo, come il “reddito di cittadinanza”. In Sicilia servono-questa la richiesta- investimenti adeguati negli uffici preposti alla gestione e ai controlli, fra cui, evidentemente, l’Ispettorato del Lavoro.  Il rischio sarebbe, altrimenti, che “indirettamente l’Amministrazione rischia di creare i presupposti per un possibile incontrollato incremento dello sfruttamento del lavoro irregolare e del “nero””. Gli ispettori del Lavoro dicono invece “no” alle passerelle mediatiche dei politici sulle morti bianche, salvo poi non proporre alcuna iniziativa in termini di prevenzione e di controlli. Gli ispettori si dicono soli a combattere contro inerzie e inefficienze
“dell’Amministrazione centrale la cui operatività dà proprio l’impressione di voler ostacolare un regolare svolgimento del nostro lavoro, annichilendone l’efficacia”. In rilievo, inoltre, alcuni paradossi. “Da cinque anni gli uffici periferici non sono dotati di un indirizzo di posta certificata.Ciò comporta un notevole aggravio di spese postali a carico delle casse regionali, senza considerare che tale condizione viola specifiche norme di legge e potrebbe configurarsi persino il danno erariale;  Non si dispone di strumentazione informatica e software adeguati. Basti pensare che l’ultima assegnazione di pc notebook agli Ispettori del lavoro è stata effettuata nel 2007 e con questa strumentazione continuano ad operare, utilizzando sistemi operativi obsoleti come il Windows XP, onde evitare di utilizzarne di più aggiornati ma privi di licenza d’uso. La maggior parte degli Ispettori del lavoro  ha optato per l’utilizzo di strumentazione propria (computer, stampanti, scanner, smartphone), acquistata con proprie risorse, e messa a disposizione dell’Amministrazione, garantendo così facendo, per quanto sia possibile in queste condizioni, un livello di efficienza accettabile.
Non si dispone di nessuna condivisione di banche dati con gli altri enti pubblici, come CCIAA e INAIL. Qualche mese fa agli Ispettori del lavoro della Regione Siciliana è stata preclusa anche la condivisione della banca dati NetINPS, costringendo gli stessi ad effettuare accessi fisici presso tali istituti, con notevole perdite di tempo del funzionario, che è così distratto dall’attività di controllo nel territorio, e le conseguenti lungaggini che posticipano la definizione delle pratiche. Per non parlare del “giurassico” e inefficiente software ISPEZIO, in dotazione da più di vent’anni ai nostri uffici, utilizzato per la gestione interna delle attività dell’ufficio”. Gli ispettori usano il mezzo di trasporto proprio per gli spostamenti in provincia, sollevando l’amministrazione da qualsiasi responsabilità e con il solo rimborso carburante.  “Noi Ispettori del lavoro-prosegue la nota- siamo costretti alla inefficienza operativa causata da una mole di denunce da parte dell’utenza, alla quale non possiamo dare risposte in tempi accettabili, in quanto, a seguito della messa in quiescenza di oltre il 60% del personale ispettivo, il carico di lavoro di ognuno è diventato insostenibile. A conferma di quanto asserito, basti pensare che a fronte di una previsione di organico di circa 300 Ispettori del lavoro, ne risultano attualmente in servizio e operativi poco più di 80”.




Siracusa. Via Crispi: aggiudicati i lavori, accolto il ricorso della Repin

Aggiudicati alla Repin i lavori di riqualificazione di via Crispi e del tratto parallelo di corso Umberto. Il ricorso presentato in autotutela dall’impresa, che inizialmente non era risultata aggiudicataria, è stato ritenuto valido. La ditta sosteneva che si fosse verificato un errore nel calcolo delle soglie di anomalia. In effetti tale errore è emerso: 0,4 per cento.Nel dettaglio, gli uffici hanno arrotondando la second L’errore da parte del Comune era scaturito dal sistema di calcolo in gestione agli uffici che aveva “erroneamente – si legge nel verbale – proceduto ad arrotondare la seconda cifra decimale nonostante in assenza di alcuna previsione in tal senso nel disciplinare di gara.




Siracusa. Differenziata, riparte la distribuzione dei mastelli: ecco tutte le info

Riparte, per essere completata, la distribuzione dei contenitori per la raccolta differenziata in quella parte della città che è ancora rimasta “scoperta”. Si ricomincia oggi, lunedì 28 gennaio. L’amministrazione comunale si è dotata, dunque, del materiale mancante, che non era stato fornito dal precedente gestore, l’Igm, prima che subentrasse la Tekra, che attualmente- e per il momento in via transitoria- si occupa del servizio di igiene urbana nel capoluogo. I mastelli saranno distribuiti nei locali del Quartiere Akradina, in via Italia 105. Stabilito un preciso calendario, che va per priorità, rispetto alle esigenze emerse e alla possibilità di una copertura progressiva e totale del servizio. Primo giorno dedicato al quartiere Tiche, a cui saranno dedicate le giornate dal 28 gennaio al primo febbraio. Seguiranno i residenti del quartiere Akradina, dal 4 all’8 febbraio. Per i residenti di Grottasanta, stabilite le giornate che vanno dall’11 al 15 Grottasanta. Dal 18 febbraio in poi, potranno recarsi negli uffici tutti coloro i quali non lo avranno fatto prima, senza distinzione rispetto alle residenza. Maggiori informazioni, secondo un avviso pubblicato dal Settore Ambiente, possono essere ottenute attraverso i numeri di telefono 0931451098 oppure 3492613884.




Siracusa. Blitz sulla Sea Watch, salgono a bordo il sindaco e la Prestigiacomo

La parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo (FI) ed il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sono saliti a bordo della Sea Watch questa mattina. Un blitz per verificare le condizioni a bordo della nave della ong tedesca che da due giorni staziona alla fonda a poche centinaia di metri dalla costa siracusana. I due, insieme ai parlamentari Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana e Riccardo Magi (+Europa) sono saliti sulla nave con 47 migranti a cui non viene concessa l’autorizzazione all’attracco. Con loro anche alcuni attivisti di associazioni di volontariato e i legali siracusani Nicoletta Piazzese e Paolo Tuttoilmondo.
Hanno utilizzato un gommone per raggiungere la nave. “Siamo salpati questa mattina noleggiando un gommone da privati, dopo che per due giorni ci era stato negato di salire a bordo”, conferma Stefania Prestigiacomo, dotata di patente nautica. “Precedenza ai minori ma scendano tutti a terra”. Su Twitter il deputato radicale Magi (+Europa), parla di “decine di persone tutte stipate in una unica stanza”.
Secondo il quotidiano Libero, intanto, il comandante della nave della Ong rischierebbe l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per aver messo a rischio la vita dei migranti a bordo. “Nel momento in cui le condizioni meteorologiche sono peggiorate ha deciso, in modo illogico e insensato, di virare verso l’Italia, che si trovava a 100 miglia nautiche dal punto in cui si trovava il natante, invece che raggiungere le coste tunisine, a 74 miglia. La conferma alla folle manovra è arrivata dalle autorità olandesi, che avevano indicato a Sea Watch di approdare in Tunisia. Un reato vero e proprio, quello commesso dal comandante della Sea Watch 3: il fascicolo che lo riguarda, si apprende, è già stato inviato alle procure italiane competenti e l’inchiesta potrebbe anche già essere in corso”, riporta Libero.
Duro il ministro dell’Interno, Salvini. “Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!”, dichiara all’Agi.

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Siracusa. Recupero degli immobili privati in Ortigia, in arrivo 1,5 milioni di euro

(c.s.) In arrivo un milione e mezzo di euro per il recupero degli edifici privati di Ortigia attraverso la Legge speciale 34 dell’85 e del 96. La somma era stata prevista nella finanziaria regionale del 2018; alla fine dello scorso anno l’assessorato delle Autonomie locali ha emesso il decreto che il 24 u.s. è stato trasmesso al Comune.
Il nuovo stanziamento rappresenta un buon passo in avanti rispetto al precedente, che ammontava a solo mezzo milione di euro. Consentirà di finanziare ulteriori nuove pratiche presentate da soggetti privati facendo scorrere così ulteriormente la graduatoria dei progetti presentati nel 2001 recuperando circa 12 immobili.
“La somma stanziata – afferma l’assessore al Centro storico, Giusy Genovesi – ci permette un altro passo in avanti per il recupero di Ortigia e la possibilità di finanziare dodici interventi di cui uno solo parzialmente, consideratane l’entità e il relativo contributo richiesto. Le pratiche in attesa dei finanziamenti regionali sono ancora numerose ed in tal senso sarà necessario che, anche per l’anno 2019, la Regione preveda almeno la riconferma della somma oggi concessa al Comune. Tuttavia non rimaniamo con le mani in mano perché gli uffici sono già al lavoro per recuperare a tal fine ulteriori somme degli scorsi anni non utilizzate e proseguire così nello scorrimento della lista di attesa secondo un ordine che è sempre stato rigorosamente cronologico. Si tratta un altro milione e 400mila euro di cui potremo disporre, mi auguro in tempi brevi, per finanziare ulteriori 12 interventi; ciò sarà possibile grazie all’avvio di un progetto obiettivo concordato con l’ufficio Tecnico Speciale Ortigia finalizzato appunto al recupero di fondi non utilizzati. È per tale finalità che prevediamo di inserire nel bilancio comunale 2019 le somme necessarie per portare avanti quanto più velocemente questo certosino lavoro da parte degli uffici”.
Lo somme stanziate dalla Regione sono immediatamente disponibili per il 60 per cento.




Siracusa. Traversa Gebbiazza nel degrado, Russoniello: “Bonifica immediata”

(cs) “Non esistono cittadini di serie P, come le periferie decentrate in cui abitano”. La città va considerata nel suo complesso, decoro e sicurezza vanno garantite al centro così come ai margini del suo perimetro urbano”. Questo lo spirito con cui, Silvia Russoniello, consigliera comunale del Movimento 5 stelle a Siracusa, ieri mattina, ha effettuato un sopralluogo in via Achille, ex traversa Gebbiazza, nell’area di Tremilia, accogliendo le istanze dei residenti, costretti a vivere circondati da discariche a cielo aperto e a percorrere una mulattiera, che durante le giornate di pioggia diventa un rivolo di fanghiglia, da “guadare” fino a casa.
“La parte iniziale del percorso che conduce a condomini e villette, di recente edificazione- spiega la consigliera pentastellata- mette a dura prova gli ammortizzatori dei mezzi che vi transitano. Una stradina sterrata e tortuosa, ai lati della quale insistono macro e micro-discariche di rifiuti di ogni genere, dagli sfalci di potatura agli ingombranti ai materiali pericolosi, come l’eternit di cui sono fatte alcune vasche che tra i cumuli minacciosamente fanno mostra di sé”.
“Con il sostegno degli altri esponenti del gruppo consiliare – annuncia- chiederemo subito all’amministrazione di procedere alla bonifica della zona, per tutelare la salute pubblica. Mi interfaccerò personalmente con gli uffici pubblici per capire il perché non siano mai stati avviati i lavori di rifacimento del manto stradale. Stando alla cronistoria delle interlocuzioni tra un comitato spontaneo di residenti e l’amministrazione, le somme per l’intervento di manutenzione straordinaria dovevano essere reperite, già, nel bilancio del 2016. Ciò, però, come sotto gli occhi di tutti, non è mai avvenuto. Inoltre, per evitare i conferimenti scriteriati e illegittimi, inviterò l’amministrazione a fare installare anche qui un impianto di foto-trappole, che avranno la duplice funzione, deterrente e repressiva, in modo da distogliere dalle cattive intenzioni e dai condannabili comportamenti chi viene qui a scaricare di tutto, certo di rimanere impunito in assenza di sorveglianza”.
“Spero – conclude – che la situazione venga risolta quanto prima, in questa zona come nelle altre che vivono gli stessi livelli di degrado e abbandono”.




Siracusa. Ci sarebbero 13 minori sulla Sea Watch, la Procura di Catania chiede lo sbarco

Ci sarebbero 13 minori non accompagnati a bordo della Sea Watch, la nave ong tedesca in rada di fronte alla costa nord di Siracusa. Al momento non c’è conferma ufficiale su questo dato ma in un ping-pong di comunicazioni con l’imbarcazione sarebbe emerso il dato. La Procura dei minori di Catania si è subito messa in moto, inviando una nota ai ministeri competenti con la quale dispone lo sbarco immediato sulla terraferma dei minorenni. Deve però essere previamente verificata la loro effettiva presenza a bordo e l’età, cosa che richiederebbe l’avvio di procedure di identificazioni. Si attendono, a questo punto, indicazioni da Roma.
A segnalare la possibile presenza di minori non accompagnati a bordo era stata, in mattina, la garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Siracusa, Carla Trommino.




Sea Watch, il tweet polemico da bordo: “un posto di fonda invece di un porto”

Pochi minuti fa, nuovo tweet dalla Sea Watch 3 la nave dell’ong tedesca in rada di fronte alle coste siracusane. “Per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento, ci è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli- Siracusa”, si legge nel testo. Poi, tutto maiuscolo, “UN POSTO DI FONDA ASSEGNATO INVECE DI UN POS”, dove pos indica un porto di sbarco. E sotto una foto scattata da bordo, con vista sul polo petrolchimico siracusano.




Sea Watch, scintille tra i sindaci di Augusta e Siracusa: “fai politica”, “penso alle persone”

“Scintille” tra i sindaci di Augusta, Cettina Di Pietro e Siracusa, Francesco Italia sulla questione accoglienza ai migranti e, in particolar modo, sulla vicenda legata al destino della Sea Whatch 3 e dei suoi passeggeri. I due primi cittadini non se le mandano a dire. Molto distanti le rispettive posizioni sulla delicata vicenda, con le sue mille sfaccettature.  La prima cittadina di Augusta, destinataria di un atto probabilmente intimidatorio (qualcuno ha tagliato i pneumatici della sua auto), punta l’indice contro Italia e lo accusa, senza usare mezzi termini, di fare,nonostante non abbia competenze sui porti, politica sulla pelle dei 47 migranti che si trovano a bordo dell’imbarcazione, da questa notte ancorata nelle acque a ridosso della Targia.  “Augusta-tuona il sindaco Di Pietro-  è stata il primo punto di sbarco dal primo all’ultimo giorno. Tutti coloro i quali oggi si svegliano solidali, quando chiedevo aiuto, con ogni mezzo a mia disposizione, non hanno mosso un dito. In prima persona ho condotto battaglie, anche quando chiedevo supporto per minori non accompagnati , senza che nessuno si mostrasse pronto . Che adesso si punti l’indice contro Augusta- prosegue Cettina Di Pietro – non è accettabile”. Poi passa alle responsabilità che attribuisce in maniera specifica al sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Non può non sapere- spiega Di Pietro- che l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, di cui era il vice, si vantava di aver detto all’ex ministro Angelino Alfano che Siracusa non poteva accettare sbarchi, vista la vocazione turistica del porto. Come mai- domanda la prima cittadina di Augusta- quando chiedevo aiuto il nostro attuale sindaco si voltava dall’altro lato?” Infine un riferimento alle competenze. “Io non faccio speculazione politica- prosegue Di Pietro. Da sindaci non abbiamo giurisdizione sui porti.Italia sa che le sue competenze non riguardano quell’ambito eppure si mette avanti”.  Pronta la replica di Italia, che esprime, come premessa alle sue considerazioni, solidarietà ” alla collega per il vile atto subito”. Poi il primo cittadino entra nel merito delle dichiarazioni rilasciate questa mattina da Cettina Di Pietro in diretta su FM ITALIA. “Mi dispiace- esordisce Italia- che  mi si muova l’ accusa di utilizzare la vita di esseri umani per fare politica. Il sindaco di Augusta forse non sa che nel 2013 Siracusa fu investita da un’importante ondata di sbarchi. Arrivavano in un giorno tanti migranti quanto nell’intero anno precedente. All’epoca, l’assessore alla Protezione Civile Maria Grazia Cavarra prestava personalmente soccorso durante gli sbarchi. Fino agli inizi del 2015 si è sviluppato a Siracusa un sistema di accoglienza ,modello poi esportato,  grazie all’ottimo lavoro dell’allora prefetto Armando Gradone, dell’allora sindaco, Giancarlo Garozzo e delle associazioni di volontariato.  So benissimo di non avere giurisdizione sui porti-puntualizza  Italia- e che non è in mio potere fare attraccare una nave.  Mi dispiace che una giurista come Cettina Di Pietro pensi che qualcuno voglia fare politica su temi che vengono molto prima della politica. Io-dice ancora Italia-  non sto parlando della politica nazionale sui flussi migratori,  che peraltro non condivido. Sto parlando di esserei umani che da giorni sono sul ponte di una nave. Le mie dichiarazioni vengono dall’attenzione che ho nei confronti di quegli esseri umani. Ci sono cose che vengono molto prima e chi pensa che un sindaco possa fare politica su questo, si inserisce in un mediocre ed infimo dibattito politico” . Infine il sindaco di Siracusa si dice “molto soddisfatto per il primo passo compiuto, visto che dalle 3 di questa notte la nave è all’ancora in contrada Targia. Ci sono dei minori su quella nave, delle persone, non mi interessa da dove provengano . Noi siamo pronti a dare loro l’ assistenza di cui hanno bisogno. Qualunque altra dichiarazione ai fini strumentali non mi interessa”