Siracusa. San Sebastiano: processione e asta dei doni, chiusura con i fuochi d’artificio

Il giorno della processione. Giungono al momento clou i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, co-patrono di Siracusa. Oggi pomeriggio, la tradizionale processione per le vie di Ortigia, con l’uscita del simulacro. Da Piazza Duomo, il percorso tradizionale:  via Picherali, Passeggio Adorno, sosta davanti alla Cappella di Porta Marina,  via Savoia, Largo XXV luglio, Corso Matteotti, Piazza Archimede, Via Maetsranza, via delle Giudecca, piazza San Giuseppe, via del Teatro, via Roma, piazza Minerva. All’arrivo del simulacro in piazza Duomo si terrà la tradizionale “Asta dei doni offerti al Santo”. Alle 21 , la conclusione con i fuochi d’artificio.




Siracusa. Denise e Deborah a “C’è posta per te”, ecco il video del matrimonio

Storia a lieto fine per Denise e Deborah , le due ragazze siracusane che  si sono rivolte alla trasmissione “C’è Posta per te” per tentare di superare uno scoglio per loro particolarmente doloroso. Le due giovani , questa la storia raccontata da Maria De Filippi e in onda ieri sera su Canale 5, si sono innamorate. Per famiglia di Deny , un fulmine a ciel sereno. La ragazza era stata fidanzata per 8 anni con un ragazzo e l’idea che si fosse innamorata di una donna aveva turbato particolarmente la madre, che si rifiutava, e cosi’, inizialmente, anche il padre ed il fratello 24enne, Gianni, di conoscere Deborah e perfino di frequentare la figlia. Le due ragazze, dopo una serie di vicissitudini, avevano comunque deciso di sposarsi (a Siracusa il Comune ha da tempo istituito le unioni civili). Il più grande desiderio di Denise era quello di non essere sola quel giorno, di avere accanto la sua famiglia, come Deborah avrebbe avuto la propria. In trasmissione, il padre mostra subito un’apertura e, al contrario della moglie,accetta di far parlare la compagna della figlia. Entrambe tese, emozionate, preoccupate ma anche visibilmente unite e pronte al confronto più difficile, consapevoli del muro che si sarebbero trovate davanti.  La madre, seppur dura, preoccupata, anche e per certi versi soprattutto dal chiacchiericcio di amici e conoscenti, alla fine supera le sue paure e accetta di conoscere Deborah. Puntualizza che non andrà al matrimonio…Eppure al matrimonio, alla fine, è andata, come testimonia il video del giorno più felice per le due ragazze, che in Comune, con il sindaco, Francesco Italia a celebrare la loro unione civile, hanno ufficializzato il proprio amore.Per vedere il filmato, clicca qui




Maria De Filippi come la D’Urso, polemica social: “Siracusa non è un paese”

Polemiche sui social dopo la messa in onda dell’ultima puntata di “C’è posta per Te”, la fortunata trasmissione di Maria De Filippi che ieri, tra le storie raccontate, si è occupata dell’amore contrastato tra due ragazze siracusane (con un lieto fine e un’unione civile celebrata dal sindaco, Francesco Italia poco dopo). Via ai commenti su un tema, l’omosessualità, che divide sempre l’opinione pubblica ma, in realtà, a fare adirare molti siracusani non è di certo la storia fra Denise e Deborah , piuttosto una presunta gaffe di Maria De Filippi. Durante il dialogo tra la conduttrice e la madre della ragazza che chiedeva alla famiglia di accettare il proprio amore con Deborah, infatti, Maria De Filippi ha chiesto alla sua ospite se fosse preoccupata perchè “in paese si chiacchiera”. Immediato il collegamento con una dichiarazione che qualche anno fa rese poco simpatica a molti siracusani la conduttrice Barbara D’Urso, che definì Siracusa un paesino sperduto del Sud. In realtà, in questo caso, il contesto era ben differente ed anche il senso della frase. Molto spesso la conduttrice utilizza frasi di questo genere per tentare di superare le resistenze di famiglie con storie vissute come piccoli “scandali”. Certo è che, anche nel caso in cui  Maria De Filippi non ricordasse in quel momento da dove provenissero i suoi ospiti, in tanti non le perdonano la distrazione e tornano a sottolineare la storia di Siracusa, i monumenti che custodisce, i riconoscimenti Unesco e tutto quello che prova, come se ce ne fosse bisogno, che non si tratta affatto di un paese.




Siracusa. Defibrillatore al Tempio D’Apollo rubato e mai ricomprato, un cittadino: “Ci penso io”

Un gruppo di cittadini ci aveva già provato. Dopo il furto del defibrillatore di Largo XXV Luglio, ormai un paio di anni fa, la Consulta Civica aveva avviato una raccolta fondi per ricomprare l’indispensabile macchinario salva-vita. Erano stati raccolti i fondi sufficienti, poco più di 400 euro, e si attendeva la cerimonia di consegna, mai avvenuta. Dopo qualche settimana, lo stesso defibrillatore fu donato, quindi, ad una scuola della città. Ci riprova oggi un cittadino. Si chiama Eddy. In questo caso non ha avviato alcuna raccolta fondi. Ha messo la mano al portafogli ed ha deciso di acquistare un nuovo defibrillatore. E’ destinato, nelle sue intenzioni, proprio alla postazione, vuota da troppo tempo, di Largo XXV Luglio. Chiede la possibilità di colmare una lacuna. Gli servono, ovviamente, le autorizzazioni del caso. Quando il defibrillatore fu collocato davanti al Tempio d’Apollo, a seguito di una donazione del Rotary, era il 2016. Passo importante con cui si colmava una lacuna del territorio. Alcuni mesi, dopo il dispositivo fu trafugato.

 




Monumento di giorno, contenitore di spettacoli la sera: la nuova vita del teatro greco

L’apertura della Regione che ha deciso di mettere a disposizione anche il teatro greco di Siracusa per concerti ed altre manifestazioni di spettacolo, ha elettrizzato i siracusani. Da decenni si attendeva un provvedimento di questo tipo che rende giustizia al crescente appeal turistico della città che vuole rivaleggiare con Taormina.
Organizzare concerti al teatro greco non è la più semplice delle operazioni tecniche. Ci sono ancora 46 gradini originali in calcare tenerissimo e non in buono stato, quindi per qualsiasi tipo di spettacolo è necessario coprire i gradini. Un problema che, ad esempio, Taormina non ha perchè lì non ci sono più sedute originali e tutto è sostituito con strutture in legno permanenti e sedie in plastica in platea.
La Fondazione Inda “copre” per gli spettacoli classici il teatro e questa operazione andrebbe fatta anche per i concerti, “ingabbiando” il teatro greco alla vista dei turisti che si aspettano la viva pietra scavata e si ritrovano del camouflage.
Cosa significa coprire il teatro? Significa due mesi di lavoro per “coprirlo” e consentire gli spettacoli e un mese per smontare le strutture di copertura delle sedute. In mezzo, due mesi di spettacoli classici più – ipotizziamo – altri due mesi di concerti. Questo comporta che per 7 mesi il teatro non sarebbe visibile nella sua originalità alle migliaia di turisti che pagano 10 euro per visitare il parco della Neapolis.
“Si deve trovare il modo di coprirlo in maniera diversa, in modo da conciliare la fruizione del monumento con gli spettacoli”, suggerisce il presidente di Archeoclub, Carlo Castello. Che però scarta l’ipotesi plexiglass timidamente avanzata di alcuni. Un esperimento simile è stato tentato mezzo secolo fa sul teatro greco di Eraclea con un risultato giudicato oggi negativamente.
Il plexiglass si ingiallisce col tempo, nascondendo la vista dei sottostanti gradini. Non avrebbe inoltre garantito quell’isolamento termico e quella areazione della camera d’aria tra le superfici del monumento e la copertura in perspex.
Impensabile per Siracusa anche il ricorso a speciali resine sintetiche da spennellare sui gradini più teneri. Serve una idea nuova ed efficace per permettere la doppia vita del teatro greco di Siracusa: monumento ammirato di giorno, contenitore di spettacoli datato V secolo a.C. di sera.




Siracusa. Bus elettrici, pronta una “scommessa” da 2,5 milioni di euro

Si va verso una mini-proroga per la Rotak di Priolo, la società che si sta occupando della messa su strada dei bus elettrici comunali. Ma è ormai in dirittura di arrivo la nuova gara per l’affido pluriennale della gestione del servizio.
Dopo la sforbiciata ai costi del passato, Palazzo Vermexio è ora impegnato a razionalizzare il settore prevedendo anche una gara per la manutenzione dei mezzi. Ogni riparazione, in questo periodo, è un extra da pagare ed un potenziale problema se una navetta dovesse aver bisogno di interventi meccanici sostanziali.
A febbraio sarà pronto il bando per la gara aperta da aggiudicare in base all’offerta economicamente più vantaggiosa. Il Comune ha messo in bilancio 165mila euro per il 2019 e 179mila euro per il 2020 alla voce manutenzione dei bus e dei mezzi elettrici municipali. Per il vero e proprio servizio di bus navetta prevista una spesa, nel biennio, di 270mila euro.
Intanto è stato disposto l’acquisto di una ulteriore navetta elettrica con i fondi del collegato ambientale. Ma il 2019 potrebbe regalare anche altre novità grazie ai circa 2,5 milioni di euro messi a disposizione da Agenda Urbana. Si potrebbero acquistare altre navette e persino un bus da 8 metri superaccessoriato con l’obiettivo di aumentare i chilometri coperti dai mezzi comunali, su tratte sempre più lunghe e non limitate al solo centro storico con puntate alla Borgata.




Siracusa. Salvi i dipendenti dei supermercati Abate ceduti adesso al gruppo Arena

Ci sono anche due punti vendita di Siracusa (Famila di via Elorina e A&O di via Algeri) tra gli 11 ceduti al gruppo siciliano Arena. Ieri è arrivata la firma dell’accordo coi sindacati. Salvi oltre 300 dipendenti (33 sono siracusani), che transiteranno dal primo febbraio 2019, tra cui anche diversi lavoratori che l’azienda aveva inizialmente escluso dal transito come quelli degli uffici.
Il personale, che era in solidarietà con un esubero dichiarato del 20 per cento, tornerà a tempo pieno. Il gruppo Arena ha infatti ritirato la dichiarazione di esubero e non ha richiesto la proroga della solidarietà a fronte di alcune deroghe.
Soddisfatti i sindacati. Anna Floridia, della Uiltucs Siracusa, sottolinea come nell’operazione siano stati salvaguardati “anche i lavoratori degli uffici, i cosiddetti rotanti e i lavoratori della logistica i cui rami d’azienda non erano comunque inseriti in procedura”.
Tra i punti vendita ceduti ci sono Belpasso (Etnapolis), Biancavilla, Catania-Leopardi, Catania-via Messina, Catania–Via Sebastiano Catania, il Famila di Giarre, Paternò, San Gregorio, due punti vendita di Siracusa, Upim di via Sebastiano Catania.




Siracusa. Lotta all’evasione, incentivi per 15. L’assessore: “Premi sulla base di quanto recuperato”

Premi per il personale dell’Ufficio Tributi per il recupero dell’evasione dell’ Ici per l’anno 2018. Una determina a firma del dirigente Vincenzo Migliore impegna circa 24 mila euro per gli incentivi ai dipendenti del settore. Una scelta che, puntualizza il documento firmato il 31 dicembre scorso, rientra nell’ambito di quanto consentito dal Peg, il piano esecutivo di gestione. Percepiranno i premi, con cifre variabili , fino a circa 3 mila euro,  15 tra funzionari, collaboratori, istruttori contabili ed esecutori. Nel mese di Dicembre l’Ufficio Tributi ha ricominciato , dopo un lungo periodo di sospensione, a garantire anche due aperture pomeridiane degli sportelli. “Il provvedimento- spiega l’assessore comunale al Bilancio, Nicola Lo Iacono – è stato adottato dal dirigente come consentito e con le modalità previste dalle normative. Il recupero dell’evasione per la voce in questione quest’anno è stato consistente. L’impegno di spesa non si calcola più sui valori teorici come avveniva in passato, ma su quanto effettivamente recuperato e certificato dall’Ufficio Ragioneria”.




Siracusa. La crisi dell’ex Provincia, i deputati 5 stelle rispondono all’appello dei lavoratori

Il deputato nazionale Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito rispondono all’appello dei dipendenti dell’ex Provincia, che ieri mattina sono tornati in piazza con un sit-in di protesta davanti alla Prefettura rivendicando il diritto allo stipendio e a certezze circa il proprio futuro occupazionale. Ficara e Zito li hanno raggiunti in piazza Archimede. I portavoce del Movimento 5 Stelle hanno portato ai lavoratori la loro solidarietà, estendendola alle famiglie, in difficoltà ormai da quasi cinque anni. Hanno, inoltre,  ascoltato i lavoratori, che hanno espresso in maniera chiara le  difficoltà che vivono, anche a seguito della dichiarazione di default.
Ficara e Zito hanno poi incontrato il prefetto, Luigi Pizzi, al quale hanno presentato le criticità della ex Provincia e i problemi che si trascinano da anni. “E’ sotto gli occhi di tutti – ha spiegato Paolo Ficara – la situazione critica in cui ci troviamo a causa dei precedenti accordi Stato – Regione e delle insensate riforme regionali e nazionali delle Province che hanno privato questi enti delle risorse minime per erogare i servizi e pagare gli stipendi dei dipendenti. Il nuovo accordo a cui abbiamo lavorato a Roma prevede misure grazie alle quali sarà possibile intervenire e garantire un ritorno graduale alla normalità, rispettando i tempi necessari”. Il deputato regionale Stefano Zito ha spiegato ai dipendenti in protesta quel che sta succedendo alla Regione e al prefetto di Siracusa ha ricordato il debito della provincia di Siracusa che ammonta a più di 162 milioni di euro con verosimili responsabilità degli amministratori passati della ex Provincia che non pare abbiano fatto molto per evitare il dissesto in cui versa oggi. “La soluzione più rapida – ha spiegato – sarebbe quella derivante dall’approvazione della Finanziaria alla Regione, che permetterebbe di pagare alcuni debiti tra cui anche gli stipendi dei dipendenti che oggi hanno protestato. Io mi auguro di chiudere entro il 31 gennaio: mi auguro che anche i miei colleghi all’Ars capiscano che bisogna concordare su questa urgenza, senza cincischiare oltre”




Raccolta differenziata e “resistenze”: sacchetti di spazzatura anche in autostrada

I sacchetti della spazzatura abbandonati iniziano a fare capolino anche nelle zone extraurbana. Mentre aumenta il numero dei Comuni della provincia in cui si fa la differenziata, aumenta purtroppo anche la “resistenza” di chi non riesce ad entrare nella nuova ottica.
Nelle ultime giornate si sono moltiplicate le segnalazioni di rifiuti abbandonati in un’area di grande traffico ed alta viabilità: il cavalcavia subito dopo lo svincolo Siracusa nord dell’autostrada. Va da sè che non è una bella immagine per chi raggiunge il capoluogo, magari per turismo. L’area potrebbe essere di competenza della ex Provincia Regionale o del Comune di Melilli, le mappe catastali fotograferanno la realtà. Si spera prima di una nuova foto con montagne di rifiuti sempre più alte e diffuse.