Siracusa. Festa della Polizia Municipale, venerdì schieramento in piazza Duomo

Venerdì 18 gennaio in piazza Duomo, festa del corpo di Polizia Municipale, in occasione dei festeggiamenti del compatrono di Siracusa san Sebastiano.
Alle 10 è previsto lo schieramento in piazza dei reparti che saranno passati in rassegna dal sindaco Francesco Italia, dall’assessore Giovanni Randazzo insieme al comandante, Enzo Miccoli.
Alle 10.30 la celebrazione della santa messa, presieduta dall’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo, che sarà officiata nella chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Al termine della messa la consegna delle benemerenze al personale che si è distinto per particolari azioni.




Siracusa. Asili nido comunali, il Comune partecipa al bando regionale

Il Comune di Siracusa partecipa al bando regionali sugli asili nido. “Già dalla scorsa settimana, insieme al dirigente e agli uffici competenti, abbiamo individuato le due strutture per le quali richiedere il contributo e quali azioni intraprendere per partecipare al bando”, dice l’assessore alle politiche scolastiche, Pierpaolo Coppa. “Ringraziamo comunque il Movimento Cinque Stelle per avere sollecitato l’amministrazione a presentare la domanda di finanziamento per eseguire gli interventi sugli asili nido comunali”, dice dopo l’atto di indirizzo presentato in seconda commissione dai pentastellati Chiara Ficara e Francesco Burgio. Con l’atto si formalizzava l’invito al Comune per partecipare al bando regionale che prevede un finanziamento fino a 500mila euro per gli asili comunali.




Siracusa. Identificati gli autori dei danneggiamenti al Talete

Sono stati individuati grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza gli autori del danneggiamento al parcheggio Talete. Nei giorni scorsi era stata abbattuta una parte del muro divisorio interno. Per giungere alla identificazione è stato importante anche il lavoro di squadra della Polizia Municipale e del settore Mobilità e Trasporti del Comune di Siracusa.
Soddisfatto del risultato il sindaco, Francesco Italia, che annuncia la volontà di intensificare la presenza di telecamere in città e non solo nei punti sensibili.
“Chi rompe paga”, scrive sulla sua pagina facebook il primo cittadino. “Chi sporca, distrugge, danneggia i beni comuni non deve avere sconti o giustificazione”.




Siracusa. La conferma: nessuna autorizzazione per il trasferimento dell’Annunciazione

E’ un documento che conferma quanto già si vociferava e che, purtroppo, non produrrà grossi scossoni nella vicenda del contestato trasferimento dell’Annunciazione di Antonello da Messina. Il dipinto si trova a Palermo, pezzo pregiato della mostra allestita a Palazzo Abatellis. Ricorderete le convulse fasi del “trasloco” fortemente voluto dall’assessore regionale Tusa, portato a compimento al calar della sera di un giorno di dicembre nonostante critiche, qualche resistenza e pareri tecnici vari.
A proposito di pareri, la Soprintendenza conferma con la nota di risposta inviata al Comitato Nessuno Tocchi Antonello che “agli atti d’ufficio non risulta nessuna richiesta di autorizzazione per lo spostamento del dipinto L’Annunciazione di Antonello da Messina dalla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis”. Insomma, gli uffici siracusani in questa vicenda non sono stati chiamati in causa.
Ora, è certamente un punto a favore di chi si è opposto, con valide motivazioni, al trasloco sin dal primo minuto. Ma è ancora poco per poter sperare in un ritorno anticipato del capolavoro che così furtivamente lasciò la sua teca al Bellomo. La Soprintendenza è, infatti, ufficio periferico dell’assessorato regionale ai Beni Culturali che può tenere conto – come anche no – della presenza/assenza di una richiesta di autorizzazione. Come dire che chi comanda è a Palermo ed il resto è solo dettaglio.
La speranza, a questo punto, è che l’Annunciazione ritorni a Siracusa alla data stabilita, alla chiusura della mostra palermitana prevista per la fine di febbraio, scongiurando così il rischio di una ben più lunga trasferta in quel di Milano dove è prevista una replica riveduta e corretta dell’appuntamento palermitano.




Siracusa. Climatizzatori per la Martoglio, impegnati 48mila euro

Con propria determina ed attingendo al suo fondo di riserva, il sindaco Francesco Italia ha impegnato in mattinata la somma di 48 mila euro per l’installazione di climatizzatori da 18000btu/h e per la predisposizione di nuove linee elettriche adeguate a supportare l’aumentato carico energetico.
La decisione era stata anticipata dallo stesso sindaco al dirigente scolastico Nicoletta Arnone ed ai genitori degli alunni, in occasione dell’assemblea che si era svolta nei giorni scorsi.
“L’attività didattica – dichiara il sindaco Francesco Italia- potrà proseguire con regolarità. Invito genitori ed alunni a pazientare ancora un po’ per i disagi che stanno affrontando a cause delle temperature rigide di questo periodo”.
Quello che riguarderà la “Martoglio” è un intervento di implementazione su un impianto già esistente che dovrebbe risolvere il problema del riscaldamento del plesso nel suo complesso.




Siracusa. Corteo degli studenti, protesta alla ex Provincia: “cambiato il clima, adeguateci”

Dopo la mobilitazione dello scorso venerdì, sono tornati oggi in piazza gli studenti delle scuole superiori siracusane. Protestano per la mancata accensione degli impianti di riscaldamento che hanno lasciato al freddo diversi plessi, subito dopo la pausa natalizia. Otto gli istituti rappresentati: Corbino, Gagini, Alberghiero, Quintiliano, Rizza, Enrico Fermi, Einaudi ed Insolera. Hanno raggiunto in corteo la sede di via Malta della ex Provincia Regionale a cui compete la manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici superiori. Una delegazione dovrebbe essere ricevuta dalla commissaria dell’ente, Carmela Floreno. Che, probabilmente, non potrà far molto altro che illustrare le difficoltà economiche della ex Provincia e la necessità di portare pazienza, magari coprendosi un pò di più in classe. “Negli anni avete avuto la forza di cambiare il nostro clima. Adeguateci”, il messaggio contenuto in un lungo striscione, srotolato sotto il palazzo di via Malta.
Dalla scorsa settimana, da quando cioè le scuole hanno riaperto, si susseguono proteste, scioperi e sit in per le condizioni climatiche tra aule e corridoi. Come sempre più spesso capita, bassa la partecipazione alla manifestazione da parte degli studenti. Molti hanno preferito restare a casa o dedicarsi ad altre attività finendo per delegare ai pochi volenterosi la soluzione di un problema che riguarda tutti.




Gilet gialli siracusani alla protesta dei risparmiatori della Banca Popolare di Ragusa

Ci sono i rappresentanti dei piccoli soci siracusani tra i “gilet gialli” che stanno protestando sotto la sede centrale della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Una manifestazione pacifica per “farci vedere e farci sentire”, spiega Nicoletta Santamaria, del Comitato Piccoli Risparmiatori siracusani. “La situazione è degenerata, la banca dichiara di non poter ricomprare le azioni vendute. E questo è il nostro dramma: nonostante l’oscillazione fortissima (le azioni hanno perso 30 euro in poco tempo, ndr) non si può nemmeno vendere”. Centinaia di famiglie siracusane (rappresentato il 14% dell’azionariato) temono ora di perdere i risparmi investiti in titoli considerati sicuri. “Noi siamo risparmiatori, non speculatori. Ci avessero spiegato che poteva succedere una cosa di questo tipo, non avremmo acquistato questo genere di prodotto. Capiamo che le regole sono cambiate e la banca si è trovata a sua volta imbrigliata perchè per il resto sta bene, è solida. Avrebbe quindi la possibilità di poterci rifondere con un piano di rientro ed è quello che chiediamo. Felici del dialogo che da qualche giorno abbiamo trovato con la banca ma servono soluzioni, soluzioni concrete”. I piccoli soci vedono, infatti, il loro capitale ridursi di ora in ora, con il rischio di perdere tanto se non tutto. Il 21 gennaio il tema sarà al centro di un vertice al Ministero dell’Economia.




Siracusa. Campagne colpite dal virus New Delhi: produzione ortofrutticola a rischio in provincia

Sopralluogo nelle campagne di Rosolini per la deputata regionale Rossana Cannata, dopo la segnalazione del virus “New Delhi” ai danni soprattutto delle produzioni di zucchine, con un’incidenza che avrebbe superato il 50 per cento, anche nei territori di Noto e
Portopalo. Al termine della visita, Cannata ha spiegato che si tratta di un “virus che proviene dalla vicina Spagna e che si è diffuso su produzioni come peperoni, pomodoro, patate, melanzane e frutta come meloni e angurie”. In Sicilia questo virus è stato notato per la prima volta nel 2015. “Fino ad oggi- osserva Rossana Cannata- nella nostra regione non sono stati assunti provedimenti in grado di porre rimedio alle problematiche connesse a  questa patologia. Per questo ho sentito il dovere di agire”. Il sopralluogo si è avvalso del dirigente dell’Unità periferica fitosanitaria di Siracusa, Sebastiano Vecchio e dei rappresentanti di un gruppo di imprese agricole della provincia.
“Auspico – conclude la Vicepresidente della Commissione Antimafia e Anticorruzione – che il governo
attenzioni questa patologia affinché si possano individuare risorse e misure da destinare alle aziende colpite dal virus per salvaguardare, quindi, i nostri prodotti”.




Firmata a Roma l’istanza per i 76 lavoratori Spaccio Alimentare: cassa integrazione

Al Ministero del Lavoro si è discusso oggi della difficile vertenza Cambria, la proprietà dell’insegna Spaccio Alimentare che a Siracusa aveva rilevato il ramo di azienda dell’ipermercato Carrefour in quello che era il centro commerciale I Papiri.
Mentre per la struttura commerciale il 2019 dovrebbe rappresentare l’anno della riqualificazione e del rilancio, i 76 lavoratori ex Cambria attendono di conoscere il loro futuro. A Roma, i sindacati hanno sottoscritto l’istanza per la cassa integrazione dal 21 gennaio. “Questo permetterà di effettuare i lavori di ristrutturazione del supermercato di Siracusa perchè sospenderanno l’attività a zero ore”, spiega il segretario provinciale della Filcams, Alessandro Vasquez. Presenti al tavolo anche le segreterie di Palermo e Messina, ugualmente interessate alla vertenza.




Quasi 3.000 soci siracusani in rivolta: “Banca Popolare Ragusa, azioni invendibili”

Un nuovo caso di risparmio tradito investe anche Siracusa. Nella crisi della Banca Agricola Popolare di Ragusa sono infatti coinvolti anche 2.842 piccoli azionisti siracusani che hanno investito liquidazioni e risparmi di una vita nell’istituto bancario. Detengono il 14,69% delle azioni. Ma adesso non riescono a venderle. Al borsino delle Popolari (Hi-Mtf), dove gli scambi sono fermi per mancanza di acquisti, il titolo è crollato in pochi giorni da 117,40 euro a 83,50.
La banca non può più comprarli con fondi propri per precisa norma di regolamento. Ed i piccoli soci sono preoccupati. Dopo Ragusa, la provincia con il maggior numero di azionisti Bapr è proprio quella di Siracusa. E saranno in tanti, domani, a partecipare alla manifestazione di protesta, con tanto di gilet giallo, davanti alla sede centrale della banca. Ad agitare i loro pensieri, il paradosso: l’asserita solidità patrimoniale dell’istituto che però si scontra con la crisi di liquidità delle azioni. Intanto, raccontano, dal 2016 stanno subendo il blocco della liquidità delle azioni sottoscritte negli anni, in seguito alle decisioni del cda della banca.
“Il consiglio continua a valutare tutte le strade per ricondurre ad una condizione fisiologica gli scambi sulle proprie azioni, consapevole del fatto che le regole e le forze di mercato in questo percorso saranno preponderanti e non potranno in alcun modo essere manipolate”, spiega al Corriere della Sera il dg della Banca Agricola Popolare di Ragusa, Saverio Continella.
Il governo segue con attenzione. A Roma, al Mef, incontro dedicato alla vicenda. Il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, sta seguendo da vicino le evoluzioni.