Siracusa. Scuole al freddo, non si ferma la protesta: aule ancora vuote, domani corteo

Ancora senza soluzione il problema dei riscaldamenti spenti in molte scuole superiori del siracusano. Il sit-in di protesta dello scorso venerdì non ha prodotto alcun risultato e non pare che la ex Provincia Regionale sia in grado di venirne a capo in tempi brevi.
Domani gli studenti siracusani torneranno a sfilare in corteo, direzione proprio il palazzo della ex Provincia, in via Roma. Una delegazione dovrebbe essere ricevuta dal commissario straordinario, Carmela Floreno. A lei il cerino, dopo che anche la Prefettura ha spiegato ai ragazzi che ogni competenza è del Libero Consorzio.
Oggi, intanto, classi ancora vuote per freddo al liceo Corbino e nelle sedi distaccate del Quintiliano e dell’Alberghiero. Un elenco che viene aggiornato di minuto in minuto.
La situazione è paradossale. Scuole al freddo e impossibilità presunta di interventi da parte di chi di competenza. C’è chi ricorda i milioni di euro ciclicamente inviati dalla Regione alla ex Provincia Regionale di Siracusa. Somme utilizzate prioritariamente per stipendi e debiti vari. Di servizi erogati da un ente con circa 600 dipendenti oggi, però, non c’è traccia.




Siracusa. Cani vaganti, due ambulatori veterinari dell’Asp per le sterilizzazioni

L’assessorato regionale della Salute ha approvato un progetto specifico per l’incremento delle sterilizzazioni dei cani randagi liberi nel territorio e dei cani ricoverati nei canili privati, ospitati per conto dei Comuni. A Siracusa, l’Azienda Sanitaria Provinciale ha attrezzato ambulatori veterinari per le sterilizzazioni che da oggi sono operativi tutti giorni feriali della settimana.
Con una nota inviata ai sindaci dei Comuni siracusani, il direttore dell’Unità operativa Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni zootecniche dell’Asp di Siracusa, Sebastiano Ficara, ha indicato modalità e procedure da adottare per gli interventi di sterilizzazione da effettuare negli ambulatori veterinari dell’Asp di Siracusa. Sono due, uno nell’area ex ONP di contrada Pizzuta a Siracusa ed il secondo a Noto in via Montessori.
Le strutture erogheranno interventi di isterectomia e orchiectomia e non le successive fasi di post operatorio. La convalescenza fino alla reimmissione nel sito di provenienza dell’animale, se di indole docile, o la adozione, deve essere effettuata come previsto dal decreto del presidente della Regione Sicilia 7 del 2007.
Le attività di sterilizzazione già erogate dal Distretto Veterinario nell’anno 2018 effettuate in ambulatori privati in convenzione con le amministrazioni comunali, continueranno, se richieste dai Comuni, anche nell’anno 2019.
Per gli interventi da effettuare negli ambulatori di Siracusa e Noto, le richieste di sterilizzazione dovranno pervenire entro sette giorni lavorativi all’indirizzo mail veterinari.allevamenti@pec.asp.sr.it corredate di tutta la documentazione attestante che si tratta di animale vagante randagio, complete di nominativo e recapito telefonico del tutor che accompagnerà l’animale e che, dopo l’intervento, riporterà i cani in idoneo luogo in cui verrà garantito il post operatorio fino alla successiva destinazione.
“Raccolte le comunicazioni – assicura il direttore dell’Unità operativa Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni zootecniche Sebastiano Ficara – stiamo provvedendo ad organizzare sedute giornaliere mirate ad effettuare il maggior numero di interventi possibili. Considerato che il progetto prevede anche di poter effettuare la sterilizzazione dei cani presenti nei canili in convenzione con le amministrazioni comunali abbiamo proposto alle stesse di valutare la possibilità di fare pervenire nell’ambulatorio di Siracusa, in assenza di cani liberi vaganti, gruppi di animali attualmente ospitati nei canili convenzionati e non ancora sterilizzati”.




Siracusa. Archeoclub si appella a Tusa: “istituire parco archeologico”

Forza Italia sbaglia a sostenere che “non c’è nessun bisogno che Siracusa abbia il suo parco archeologico autonomo”. A dirlo è il presidente di Archeoclub, Carlo Castello. “Invitiamo i parlamentari e i consiglieri comunali a riflettere su questa loro presa di posizione che contrasta con la volontà e le aspettative di una intera città”, spiega riferendosi al gruppo azzurro.
“Peraltro non vorremmo fosse questo il freno alla istituzione immediata del parco, visto che l’assessore Tusa,dopo aver annunciato pubblicamente la sua istituzione, non ha ancora firmato l’atteso decreto. Siracusa – scrive il presidente di Archeoclub – non può perdere questa occasione che significherebbe rinunciare nell’immediato a oltre 5 milioni di euro annui da gestire in servizi, promozione, organizzazione del parco e che determinerebbero occupazione e il raddoppio dei visitatori in poco tempo cosi come è avvenuto alla Valle dei Templi”.
Riaffiora il sospetto di interessi speculativi sullo sfondo: “il paesaggio e il territorio siracusano ne otterrebbero una maggiore tutela nei confronti di interessi speculativi che non vorremmo fossero gli stessi a esercitare pressione sulla politica”. Una frase che rischia di rendere incandescenti i toni di una polemica già rovente.
Poi l’appello rivolto all’assessore regionale Tusa. “Confidiamo nella sua intelligenza politica e siamo sicuri che non recederà dalla piena applicazione della legge, garantendo la agognata autonomia al grande parco archeologico di Siracusa”.




Siracusa. I murales per riqualificare facciate cieche e spazi “bui”: Gradenigo ci prova

Mappare ed indicare i muri siracusani che potrebbero diventare grandi tele per la street art. A chiederlo all’amministrazione comunale è il consigliere Carlo Gradenigo. Riqualificazione urbana ed arte a braccetto, come accaduto anche a Siracusa con il murales della giovane Santa Lucia alla Mazzarrona o con le opere presenti sui muri di viale Teocrito.
L’idea di Gradenigo è quella di realizzare un censimento con relativa mappatura di tutte le facciate cieche e delle superfici pubbliche e private utilizzabili a tale scopo. Un appello rivolto anche a imprese, gruppi condominiali, privati cittadini o a chiunque fosse interessato a dare al proprio palazzo una nuova veste colorata e creativa, nella consapevolezza che la Street Art può apportare, oltre ad un valore estetico, un aumento del valore economico dell’edificio utilizzato. “Una mappa piena di caselle bianche che con il tempo si trasformerebbe in vero percorso artistico fruibile da turisti e residenti”, spiega il vulcanico consigliere.




Sciopero degli operatori Oss e Osa, l’Azienda Sanitaria assicura servizi indispensabili

L’Associazione Sindacale Shc (Sindacato Human Caring) ha proclamato per la giornata del 15 gennaio uno sciopero di 24 ore del personale operatore socio sanitario, degli infermieri generici e puericultrici e del personale OSA-ASA SHC del settore Sanità pubblica-privata e Terzo Settore.
L’Asp di Siracusa ha attivato tutte le procedure necessarie ad assicurare nel corso dello sciopero l’erogazione delle prestazioni indispensabili secondo la normativa vigente.




Siracusa.”Piazza San Giovannello deturpata da dehors”,Ortigia Sostenibile scrive alla Procura

“Il sagrato della Chiesa di San Giovannello deturpato da un dehors-pizzeria, ormai da anni. Occorre restituire dignità a un luogo così importante”. Questa la prima battaglia del 2019 per il Comitato Ortigia Sostenibile.  Nel caso specifico, il comitato puntualizza come “sia evidente che si tratti di suolo pubblico concesso al privato legalmente, ma questo- aggiungono i componenti- se possibile, rende ancora più inquietante la vicenda”. Estendendo il raggio d’azione, il gruppo chiede l’applicazione delle misure di protezione delle aree pubblico  di valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico e si rivolge per questo anche alla Procura della Repubblica. Lettera aperta indirizzata alla Soprintendenza di Siracusa, al sindaco, Francesco Italia, al prefetto, Luigi Pizzi e all’assessorato regionale ai Beni Culturali.  Si appella  all’articolo 52 del Codice dei Beni Culturali. “Sull’argomento -spiega una nota del comitato – molto si è dibattuto, attraverso azioni mirate, petizioni popolari, assemblee cittadine, e non ultimo nel corso del convegno organizzato dal comitato il 20 maggio 2017 alla Camera di Commercio. In questa occasione, lo ricordiamo, sono state registrate dichiarazioni pubbliche da parte dell’allora vice sindaco – ora sindaco – e della dirigente dell’Unità storico-architettonica della Soprintendenza, proprio in merito all’attuazione dei propri obblighi di legge. Ma, di fatto, non risultano istituiti né un accordo di pianificazione fra Comune e Sovrintendenza, né un tavolo tecnico, così come non risulta siano state adottate singole misure di regolamentazione, prevenzione, repressione o revoca di fenomeni di occupazione del suolo pubblico in prossimità dei Beni del Patrimonio storico-culturale”. Le preoccupazioni espresse dal comitato sono anche legate ad alcune iniziative, sviluppate lo scorso anno, che i componenti del gruppo definiscono “di dubbia liceità. Fra questi, il famigerato chiosco di piazza d’Armi del Castello Maniace, il dehors del sagrato della chiesa di San Giovannello, il bar sul Cantonale monumentale del Teatro Comunale, le installazioni commerciali su via Landolina, via del Crocefisso con i tavoli della pizzeria e ancora, l’anarchia di furgoni per consegna merci a tutte le ore del giorno nel centro storico, compresa piazza Duomo e piazza Minerva”. L’attenzione del comitato è, comunque, soprattutto puntata sulla piazza di San Giovannello, alla Giudecca.




Siracusa. “Chi sporca, paga”: il Comune prepara anche la “gogna” per gli sporcaccioni

Comincia a montare una orma di reazione contro chi abbandona rifiuti sui marciapiedi del capoluogo. Problema diffuso, con picchi alla Borgata e nella zona di Grottasanta. La condanna morale è pressochè unanime ma il concetto di “vergogna” tarda a montare in chi si crede invece migliore di chi rispetta le regole e la civiltà.
Comincia allora una nuova campagna social. A lanciarla è il sindaco, Francesco Italia, che sul suo profilo social mostra una sequenza fotografica che immortala una scena purtroppo frequente: un abbandono di rifiuti. In pieno giorno, senza crearsi alcun problema e non si tratta di un extracomunitario. Il volto ed ogni altro elemento utile all’identificazione è stato oscurato. Ma non è da escludere che, con l’arrivo di 32 video e fotocamere trappola, anche Siracusa possa seguire la via della gogna come altre città, mostrando senza alcuna censura i volti di chi abbandona i rifiuti sui marciapiedi o lungo le strade.
“C’è ancora chi pensa sia normale abbandonare i propri rifiuti dove capita. Adesso basta. Chi sporca, paga”, annuncia il primo cittadino. Nei giorni scorsi, con apposita ordinanza, nuova stretta alle sanzioni. I cittadini perbene collaborano: sono decine le foto inviate alla Polizia Ambientale con le targhe delle auto da cui scendo persone che lasciano sacchetti dei rifiuti dove capita. Piccoli, incoraggianti segnali.




Siracusa. Saremo mai meglio di così? Chi sporca, chi abbandona, chi si lamenta

Dove finisce la civiltà, inizia la Borgata. O Grottasanta, oppure contrada Isola oppure….Oppure la lista potrebbe essere lunga ed interessare più o meno ogni zona del capoluiogo. Dopo quasi due anni di raccolta differenziata porta a porta, non solo il servizio non è decollato ma è finito sepolto da maleducazione, insipienza, sottocultura ed incapacità varie.
Ogni rivoluzione, specie culturale, ha bisogno di tempo. Ma quando mancano le basi, l’insuccesso è assicurato. Beninteso, tutti facciamo il tifo per la riuscita della raccolta differenziata a Siracusa. Però a mettere in fila sacchetti, errori e scusanti varie si mettono su mura alte e possenti come neanche Dionisio.
E allora la domanda ci sta tutta: saremo mai meglio di così? Meglio di chi non paga la Tari ma chiede un servizio puntuale; meglio di chi critica al bar ma lascia la spazzatura sul marciapiede di fronte; meglio di chi “non ritirano la spazzatura” ma conferisce senza guardare il calendario; meglio di chi “non è colpa nostra” come se nessuno avesse responsabilità anche solo moral-politiche in un cammino ricco di troppi incespichi e qualche buon successo.
I gestori cambiano, le regole variano, le gare si susseguono. Ma noi saremo mai meglio di così?

foto: via Re Ierone II




Siracusa. Scuola al freddo, il sindaco alla Martoglio incontra le mamme: “risolviamo”

Le temperature rigide di questo avvio d’anno fanno battere i denti anche ai piccoli studenti degli istituti comprensivi dei Siracusa. Gli uffici delle politiche scolastiche si sono mossi prima della ripresa dell’anno scolastico, riuscendo in pochi giorni a risolvere diversi problemi. Quattro, su quaranta, i plessi scolastici ancora al freddo. La scuola di via Temistocle, via Svizzera, la Raiti e soprattutto la sede del comprensivo Martoglio.
Proprio in questa ultima scuola si sono recati il sindaco, Francesco Italia, l’assessore Pierapolo Coppa e il dirigente Natale Borgione. Rigorosamente con cappotto e sciarpa, accomapagnati dalla dirigente scolastica Simonetta Arnone, hanno incontrato i genitori. Una platea di mamme e papà i cui figli frequentano le sezioni di scuola elementare o media della Martoglio. Proprio la preside ha presentato l’elenco delle lamentele relative soprattutto alla manutenzione dell’impianto di riscaldamento. Il primo cittadino ha assicurato massimo impegno e attenzione per risolvere il problema precisando però che occorreranno diversi giorni. Sono stati già ordinati 14 climatizzatori split.
Pur apprezzando il confronto diretto ed aperto, diverse mamme hanno anticipato la volontà – da lunedì – di lasciare i figli a casa finchè la scuola non sarà climatizzata.

foto da utente Facebook




Siracusa. Scuole al freddo: “Problema rientrato in quasi tutti i comprensivi”

Completate le verifiche negli impianti di riscaldamento degli istituti comprensivi del capoluogo. Il sindaco, Francesco Italia e l’assessore Pierpaolo Coppa hanno preso parte ai sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi dagli tecnici comunali. La situazione sembra rientrata nella maggior parte delle scuole. Restano, tuttavia, tre casi da risolvere: oltre a quello dell’istituto Martoglio, per il quale sono stati ordinati 14 split , indispensabili per garantire una temperatura adeguata ai mesi invernali, rimangono privi di impianti funzionanti l’istituto Chindemi, nel plesso di via Temistocle e i locali di via Svizzera. Nel caso di via Temistocle, la questione sarebbe legata ai lavori attualmente in corso, che prevedono anche l’impianto di riscaldamento. Occorre, quindi, individuare entro breve una soluzione tampone che non comporti, tuttavia, una doppia spesa per lo stesso tipo di intervento. “Nelle  altre scuole- spiega Coppa- sono, invece, rientrate le preoccupazioni espresse. Nella maggior parte dei casi non si trattava di carenze serie, ma di piccolissime interventi, risolti velocemente. E’ accaduto all’istituto Paolo Orsi, come al Giaracà e al Raiti”. Dalla prossima settimana le temperature dovrebbero,ad ogni modo, tornare più alte rispetto a questa nuova ondata di gelo.