Siracusa. Cinque chilometri di pista ciclabile adottati dalla Fidal

La pista ciclabile che corre lungo la costa ed intitolata alla memoria di Rossana Maiorca è stata “adottata” dalla Federazione atletica leggera nell’ambito del Progetto Parchi concordato con l’Associazione nazionale comuni italiani. Il programma consiste nell’individuazione, all’interno della aree verdi cittadine, di percorsi adeguati alla promozione della pratica sportiva e della salute.
Nel caso di Siracusa, il tragitto individuato sono i cinque chilometri finali della pista, a partire dalla corrispondenza con via Sicilia fino all’ex tonnara di Santa Panagia. L’intervento della Fidal, che ha ritenuto il tratto corrispondente alle caratteristiche del progetto, consisterà nella collocazione di una bacheca riassuntiva e 11 paline informative distanziometriche. Il percorso non sarà ad uso esclusivo dei podisti; la bacheca conterrà un decalogo sui comportamenti da tenere nella pratica sportiva e per una fruizione corretta e rispettosa delle esigenze di tutti, a cominciare dai soggetti più deboli.
“Siamo contenti – afferma il sindaco, Francesco Italia – che la Fidal, che mi sento di ringraziare, dopo una nostra richiesta, abbia ritenuto la pista ciclabile adatta ad un approccio responsabile allo sport. Volutamente abbiamo tenuto fuori la parte iniziale del tragitto in quanto è quella maggiormente frequentata dalle famiglie con bambini e da chi vuole semplicemente fare una passeggiata. Ringrazio il nostro geometra Vincenzo Tripoli, che ha seguito con scrupolo un’iniziativa rivolta, oltre che ai siracusani, anche a tutti quei turisti che anche in viaggio non rinunciano alla passione per la corsa”.




Siracusa. Differenziata, si cambia: dal primo dicembre arriva Tekra

Dal primo dicembre cambierà la differenziata a Siracusa. Se confermato rimane il sistema di raccolta porta a porta, subentreranno modifiche nel calendario e soprattutto nella gestione del delicato servizio che – nonostante sforzi e buona volontà – sino ad oggi non ha convinto appieno. Da quella data sarà Tekra ad occuparsi della differenziata a Siracusa, come da gara d’appalto ponte celebrata nei mesi scorsi ed aggiudicata proprio alla società campana.
Nei prossimi giorni, forse già domani, la firma del contratto a Siracusa con le parti che si ritroveranno a Palazzo Vermexio.
Nelle scorse settimane sono cominciate le operazioni propedeutiche che condurranno all’apertura del cantiere Tekra a Siracusa ed alla migrazione del personale oggi Igm nelle fila del nuovo gestore.
Il 6 dicembre, intanto, il Tar di Catania si pronuncerà nel merito sul ricorso presentato proprio da Igm avverso all’affidamento del servizio. Nell’immediatezza, i giudici amministrativa avevano respinto la sospensiva cautelare rinviando ogni decisione al 6 dicembre.




Il gatto ucciso e la voglia di taglione: violenza e disinformazione sui social

Messaggi di violenza, di compiacimento di fronte alla violenza. Come se un atto barbaro potesse “sbiancarne” un altro, precedente. Lascia basiti la campagna di odio che corre sui social nelle ultime ore, tutta attorno ad un grave episodio di cronaca: l’uccisione di un gattino in Ortigia. Identificato e denunciato il responsabile, un rumeno senza fissa dimora. Andrà a processo con ogni probabilità e dovrà rispondere di uccisione di animali, reato penale punibile anche con 4 anni di reclusione. Nessuna misura cautelare disposta a suo carico.
Ed è forse la paura di una “incertezza” della pena che ha scatenato la reazione del mondo animalista. Una reazione scomposta prima che vibrante. Con parole che inneggiano all’odio razziale, autentiche minacce di morte e una esultanza – dissimulata o palese – alla notizia di un presunto raid punitivo ai danni del rumeno.
Sulle principali pagine social dei gruppi animalisti locali, da ore si rincorrono notizie circa un pestaggio, bastonate, rumeno in ospedale e un’orgia di commenti gaudenti. Come se esistesse una violenza giusta e giustificabile, pulita, buona per punire una violenza invece sporca e cattiva e per questo più “violenta” dell’altra. Ma la domanda, in questo caso, è una sola: chi è migliore di chi in questa storia? Deprecabile, vile e da condannare con fermezza quanto fatto dal denunciato. Ma è meno deprecabile augurare la morte per mano violenta? Scriveva Goethe, “chi è nell’errore compensa con la violenza ciò che gli manca in verità e forza”.
Centinaia di commenti estremamente pesanti ed incitanti all’odio che spingono, ad esempio, la pagina Protezione Animali Siracusa ad una presa di posizione netta: “visti i toni dei commenti comunichiamo che abbiamo solo riportato la notizia e dopo averla verificata. Non siamo favorevoli a nessuna forma di violenza verso alcun essere vivente”. Insomma nessuna volontà di incitare o fomentare alla violenza, ma una comunicazione finita schiacciata da rabbiose reazioni che hanno spinto anche i responsabili della pagina a cancellare il post incriminato per evitare che la situazione degenerasse.
La “notizia” è quella relativa al (presunto) raid punitivo che avrebbe mandato in ospedale il responsabile dell’uccisione del gatto. Presunto perchè a livello ufficiale, in realtà, l’episodio non risulta. Non ai Carabinieri, non al 118 e neanche al pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa. Eppure testimoni sono pronti a giurare che tutto è accaduto davvero, parlando di una spranga e di “eroi” intervenuti per “supplire” ad una mancanza della “legge”. Su facebook è apparsa anche una notizia relativa all’aggressione. Solo che si tratta di un fatto accaduto il 21 agosto scorso e spacciato – probabilmente per errore o inesperienza – per odierno. Capita quando si gioca a fare i giornalisti senza averne titolo. Intanto, la Procura sta valutando la possibilità di dare mandato alla polizia giudiziaria in merito alle centinaia di commenti inneggianti all’odio ed alla violenza.




Siracusa. Tari, aumenta la quota variabile: ma non doveva diminuire?

Reazioni differenti, a volte opposte. I cittadini siracusani stanno ricevendo in queste settimane le comunicazioni relative al saldo Tari, l’ultimo importo dell’anno da pagare per la tassa sui rifiuti. Chi si è visto lievitare il costo del servizio, protesta e grida allo scandalo, sostenendo di non avere mai pagato cifre così alte, nonostante le garanzie dell’amministrazione comunale in proposito fossero altre dopo l’approvazione del nuovo regolamento (2018). La quota fissa è senza dubbio diminuita. Se si prendesse in esame il 2015 come anno di paragone con l’anno in corso, il quadro in effetti parlerebbe di una quota variabile in sensibile aumento. Il ragionamento, spiegano però dal Comune, va fatto in maniera complessiva, con una deduzione finale ben differente rispetto a quella a cui si arriverebbe guardando gli importi del 2015 e poi saltando direttamente a quelli del 2018. Parlando in termini di numeri, quest’anno una famiglia composta da 4 persone, paga per la quota fissa, 1,70 euro per ogni metro quadrato. Se si tratta di un single, paga 1,26 euro a metro quadrato. La parte variabile, invece, prevede, per un nucleo composto da 4 persone, circa 281 euro l’anno, mentre per chi è un unico abitante dell’immobile, 127,23 euro l’anno. Una coppia paga 230 euro l’anno e una famiglia di tre persone, 262 euro. Nel 2015 , per la quota fissa, una persona pagava 2,24 euro per metro quadrato, mentre una famiglia di 4 persone pagava 3,02 euro per ogni metro quadrato dell’immobile. Per la quota variabile, invece- ed è qui che i cittadini che hanno pagato un importo più alto ritengono di trovare la prova al loro sospetto- un single nel 2015 pagava 88,12 euro l’anno (a fronte dei 127, 23 stabiliti per il 2018)  e una famiglia composta da 4 persone, 193, 87 l’anno. In mezzo, 158,62 euro l’anno per le coppie e 180,65 euro l’anno per i nuclei di tre persone. L’assessore ai Tributi, Nicola Lo Iacono spiega i termini della questione. “Nel complesso la Tari è diminuita- spiega l’esponente della giunta retta dal sindaco, Francesco Italia- Il paragone con il 2015 non è calzante. Il piano finanziario è stato ridotto di un paio di milioni. Nella rimodulazione, questo è andato a danno della quota variabile. Questo vuol dire che, a livello soggettivo, è possibile che qualcuno stia pagando di più, ma con l’anno successivo la diminuzione risulterà evidente e chiara per tutti”.




Siracusa. Commercio e abusivismo: "Nuovo piano urbanistico e corsi per ambulanti"

“Con il piano urbanistico commerciale, il settore sarà ridefinito e l’abusivismo contrastato più efficacemente”. L’assessore alle Attività Produttive, Fabio Moschella annuncia la redazione, entro alcune settimane, dello strumento, di cui la città non è dotata e che è strettamente connesso al piano urbanistico. “Il piano regolatore generale è scaduto- ricorda Moschella- e stiamo, dunque, lavorando in sinergia con i settori connessi a quella che sarà la ridefinizione di tutte le aree commerciali e delle attività su suolo pubblico e privato”. Una sorta di piccola rivoluzione del settore, tra conferme e novità, su cui le commissioni consiliari sono pronte a lavorare. A prescindere da questo, Moschella fa, comunque, presente che “il problema dell’abusivismo “è legato inevitabilmente ai controlli. Non è una novità per nessuno- fa notare l’esponente della giunta Italia- che  le forze della Polizia Annonaria non sono adeguatamente sufficienti per affrontare tutto cio’ che avviene quotidianamente in città. Ad ogni modo- ricorda ancora- cinque anni fa abbiamo avviato, con la precedente amministrazione, dei corsi di formazione per ambulanti e una serie di passaggi che hanno consentito a chi lo ha ritenuto, di emergere dall’illegalità e regolarizzare la propria posizione di ambulante in città”. L’assessore alle Attività Produttive la definisce un’esperienza positiva, “che  possiamo anche riproporre, tenendo sempre presente che  queste attività non devono impattare in maniera da determinare una concorrenza sleale”. Primi incontri in vista dell’elaborazione del piano urbanistico commerciale, la prossima settimana.




Inchiesta della Procura dopo il servizio de "I Dieci comandamenti" sulla zona industriale

Inchiesta della Procura di Siracusa sul contenuto del servizio andato in onda alcune sere fa nel corso della trasmissione di RaiTre “I dieci comandamenti”.Il quadro emerso dalle testimonianze raccolte e dalle immagini girate dalla troupe con in testa Domenico Iannacone ha spinto il magistrato Scavone a voler vederci chiaro. Nel frattempo gli industriali hanno deciso di rompere il silenzio, contestando il servizio intitolato “Pane nostro” in diversi punti e sottolineando come non sia stata ascoltata la voce degli industriali. La magistratura affiderà alla polizia giudiziaria le indagini del caso, soprattutto per chiarire se, come sostiene Confindustria, l’impalcatura del servizio sia impostata sulla base di alcuni fondamentali dati ritenuti dai rappresentanti delle aziende del polo petrolchimico non veritiere. Clima rovente quello che si è venuto a creare, tanto che il sindaco di Priolo, Pippo Gianni ha anche richiesto chiarimenti alla Commissione di Vigilanza della Rai, all’Agicom e al Corecom Sicilia. Il dubbio emerso è che possano essere state fatte dichiarazioni tendenziose




Siracusa. "Liberarla dai miasmi industriali, in mille e 500 al fianco della Procura"

Un documento con mille e 500 firme, quelle dei siracusani che dicono no ai veleni e ai miasmi industriali. E’ stato consegnato al procuratore Scavone da Fabio Granata e Camillo Biondo per il movimento civico “Oltre”. “Abbiamo notificato alla Procura della Repubblica di Siracusa -spiega l’assessore comunale alla Cultura- la ferma volontà di quasi 1500 cittadini Siracusani di non voler più vivere tra miasmi intollerabili e terrore di ammalarsi. Quella che conduciamo è una battaglia fondamentale per il ripristino della qualità della vita e dell’aria”. La richiesta è anche quella di “una collaborazione permanente tra i Vigili Urbani e la Procura. Imprescindibile, secondo il movimento che fa capo a Granata, che i controlli passino alla mano pubblica. “Oltre” confida in una nuova “linea da parte della rinnovata Asp, con la certezza che l’amministrazione e la Regione faranno la loro parte per pretendere bonifiche e rigenerazione della raffinazione, per rilanciare e salvaguardare lavoro e salute. Granata conclude con una considerazione. “Constatare come ancora oggi, contro l’evidenza oggettiva della gravità dei fatti, qualcuno neghi l’allarme ambientale e sanitario-dichiara Granata-  fa amaramente sorridere.Per fortuna i cittadini siracusani hanno oramai ben capito la realtà della situazione e hanno detto “basta”•




Siracusa. Donne vittime di violenza: borse lavoro da mille euro

Una borsa lavoro da mille euro al mese per 30 donne vittime di violenza. A ridosso della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne, si parla di prospettive per un futuro migliore per chi ha subito violenza e ne è uscita. Lo prevede un progetto realizzato da un gruppo di cooperative e associazione, con La Nereide onlus come capofila, che ha ottenuto il relativo finanziamento. Si chiama Progetto Donne 4.0. Hanno lavorato alla sua realizzazione, oltre al centro antiviolenza e antistalking presieduto da Adriana Prazio, anche la Società Cooperativa Sociale Esperia 2000, con Sida Group srl e l’Università Telematica San Raffaele di Roma. La graduatoria è stata approvata dal Dipartimento per le Pari Opportunità lo scorso febbraio. Il progetto siracusano si è collocato all’undicesima posizione e quindi finanziato.Mira a migliorare l’occupabilità delle donne vittime di violenza prese in carico dal centro La Nereide e di altre associazioni siciliane,  facendo acquisire loro, attraverso la partecipazione ad interventi formativi mirati, le competenze necessarie per un inserimento stabile e qualificato nel mercato del lavoro”.Le destinatarie avranno un voucher per percorsi di alta formazione realizzati dall’Università Telematica San Raffaele con Sida Group. I percorsi saranno Tecnico Esperto in Scienze motorie, Tecnico esperto in Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia e Tecnico esperto in Moda e Design Industriale.
Le lezioni saranno erogate on line attraverso la loro piattaforma e-learning, utilizzando un modello formativo basato su moderni approcci metodologici e tecnologie informatiche e utilizza la rete internet come luogo di incontro di comunità virtuali di apprendimento collaborativo e cooperativo. La strutturazione flessibile dell’ambiente interattivo potenzierà la creatività delle destinatarie, promuovendo la motivazione, la gestione autonoma e la personalizzazione dei tempi di apprendimento. Moduli specifici saranno dedicati e sviluppati da Sida Group sull’Educazione all’imprenditorialità, Start Up p e Avvio di nuove imprese e relativi incentivi e finanziamenti agevolati. Seguirà la fase di tirocinio retribuita con mille euro mensili.




Siracusa. A gennaio nasce il Parco Archeologico finalmente autonomo da Palermo

Da diversi anni si discute di un parco archeologico di Siracusa autonomo e indipendente da Palermo, capace di trattenere ed investire in loco i circa 3,5 milioni di euro che ogni anno vengono incassati dallo sbigliettamento. E migliorare quindi pulizia, organizzazione, promozione.
I tempi appaiono finalmente maturi. E lo conferma l’assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa. “Decreteremo la sua nascita a breve, probabilmente già a gennaio del 2019”, annuncia senza tentennamenti. Non solo l’area della Neapolis dove si possono ammirare il teatro greco, l’ara di Ierone, l’anfiteatro romano e l’Orecchio di Dionisio. Il perimetro del parco archeologico è più ampio ed in passato è stato oggetto di osservazioni e richieste di ripensamento ma – spiega Tusa – si andrà avanti seguendo l’ultima perimetrazione. “Aspetto dagli uffici della Soprintendenza e del Polo Museale eventuali modifiche ma a quanto pare, visto che ho già parlato con loro, va bene quella effettuata”.
Il parco archeologico di Siracusa, per il quale bisognerà trovare anche un nome, sarà subito autonomo. Dovrà essere nominato un consiglio del parco e un direttore, si dovrà aprire un conto in banca e predisporre i capitoli ma “abbiamo intenzione di fare presto”, rassicura Tusa.




Siracusa. L'ingombrante dove lo metto? Stop temporaneo a raccolta e conferimento

Stop temporaneo al conferimento ed alla raccolta dei rifiuti ingombranti. Il servizio è momentaneamente sospeso “a causa della temporanea chiusura degli impianti specializzati nel trattamento e recupero degli stessi”, spiega una nota del gestore. Questo significa che fino a data da destinarsi, non sarà possibile a Siracusa prenotare telefonicamente il ritiro a domicilio degli ingombranti e neanche conferirli in uno dei due centri comunali di raccolta, quello di Targia e di Arenaura.