Siracusa. File al centro di raccolta mobile: quello che funziona della differenziata

A fare da contraltare alle immagini dei sacchetti abbandonati in strada c’è l’affluenza costante dei siracusani al centro di raccolta mobile. Non tutto della differenziata va, insomma, buttato. Qualcosa che funziona e che ha incontrato il gradimento dei cittadini c’è. Le file, come questa mattina in piazzale Sgarlata, ci sono quasi sempre. Cittadini che dividono i rifiuti a casa e che poi, con pazienza, caricano tutto in auto per raggiungere il ccr mobile e qui effettuare la pesa che garantisce, al raggiungimento di certe soglie, lo sconto sulla parte variabile della Tari.
E’ una prova di civiltà diffusa tra i cittadini che in parte contribuisce a mitigare lo scoramento legato a quell’altra fetta di popolazione che non ne vuol sapere di differenziata, pulizia ed ordine. Un segnale positivo da incentivare e stimolare, magari ampliando gli orari e le tappe non solo del centro comunale di raccolta mobile ma anche degli stessi Ccr di Targia e Arenaura recentemente rivisti e divenuti per molti penalizzanti della buona volontà di conferire differenziato a domicilio.




Siracusa. Processo Fiera del Sud, difesa Frontino chiede il trasferimento a Messina

Prima udienza del processo a carico dell’imprenditrice Rita Frontino insieme a Rosa Gibilisco, Alfredo Sapienza e Davide Venezia. Il collegio difensivo ha sollevato l’eccezione di incompetenza territoriale chiedendo che il procedimento penale venga celebrato presso il tribunale di Messina e non più a Siracusa. Il 19 novembre atteso pronunciamento sulla richiesta dei difensori della imprenditrice accusata di truffa e bancarotta fraudolenta che, intanto, rimane in carcere a piazza Lanza, a Catania. I legali difensori sostengono che nessuna truffa sia mai stata commessa. Reiterate, intanto, le richiesta di revoca delle misure cautelari nei confronti degli imputati.
A motivare la richiesta di trasferimento del processo, i punti di contatto con le indagini svolte a Messina e relative a Sistema Siracusa e per le quali sono in corso i relativi processi al tribunale peloritano.




Siracusa. Rimborso Tari per le pertinenze, via alle richieste

Via alle richieste di rimborso per la parte variabile della Tari pagata dal 2014 al 2017 per le pertinenze. Come aveva chiarito nei mesi scorsi una circolare del Ministero delle Finanze, anche i contribuenti siracusani hanno diritto al rimborso per un errato calcolo della tassa.
A novembre dello scorso anno, il Mef aveva chiarito che “appare corretto computare la quota variabile una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica. Un diverso modus operandi da parte dei Comuni non troverebbe alcun supporto normativo, dal momento che condurrebbe a sommare tante volte la quota variabile quante sono le pertinenze, moltiplicando immotivatamente il numero degli occupanti dell’utenza domestica e facendo lievitare l’importo della Tari”.
Per accedere al rimborso, il contribuente siracusano può presentare una istanza di rimborso (clicca qui per il modello) allo sportello dell’ufficio tributi di via De Caprio o tramite il portale tributi Linkmate.




Siracusa. 75 anni fa l'Armistizio di Cassibile: sfilata e banda in piazza

Con un paio di mesi di ritardo sarà celebrato il 9 novembre prossimo l’anniversario dell’Armistizio di Cassibile, che 75 anni fa, il 3 settembre del 1943, mise fine alla Seconda Guerra Mondiale per l’Italia. In piazza Parrocchia, dalle 10,30 in poi, evento celebrativo, a cui prenderà parte il sindaco, Francesco Italia, il gonfalone portato dagli agenti di Polizia municipale in alta uniforme e con la banda musicale ad evidenziare il momento.
La manifestazione è stata organizzata, come ogni anno, delle associazioni Kakiparis e Lamba Doria e vedrà la partecipazione degli alunni del secondo Istituto comprensivo “Falcone e Borsellino”. Ha ottenuto il patrocinio del Comune. La finalità è educativa, per mantenere vivo il ricordo di uno passaggio storico avvenuto proprio a Cassibile e destinato a cambiare lo sviluppo del conflitto mondiale e i successivi accordi internazionali.




Siracusa. Tumore mammario metastatico, convegno scientifico al Santuario

Le prospettive, la ricerca, l’applicazione clinica. Il 10 novembre, convegno scientifico sul tema “Tumore mammario metastatico”. Si svolgerà nell’auditorium del Santuario della Madonnina delle Lacrime di Siracusa.  In Italia sono circa 35 mila le donne con tumore mammario metastatico .Il congresso è organizzato dall’Unità di Senologia della Casa di cura Santa Lucia di Siracusa e dall’associazione Sicilia Donna Onlus, con il patrocinio e il contributo di diverse realtà. Non solo scienza però. Il 9 novembre alle 16 è previsto anche un momento aperto al pubblico a cui parteciperanno le istituzioni di Europa Donna Italia e i rappresentati delle varie associazioni che sul territorio siciliano, a vario titolo, si occupano di tumore mammario. Sarà inoltre possibile assistere alla relazione della professoressa Francesca Gringeri Pantano, docente di Storia dell’arte, nonché direttore dell’accademia di Belle Arti “Mario Minniti” di Siracusa che, per l’occasione, parlerà del seno e del suo significato nell’arte. Mentre chi lo desidera potrà sottoporsi a un trattamento Reiki o, rasserenati dalle note della musicoterapia, ammirare dipinti di artiste in rosa.Il 10 novembre alle 8.30 è in programma l’apertura del congresso con l’attività articolata in tre sessioni. In sala A si svolgerà quella scientifica, con relazioni di oncologi, chirurghi e radioterapisti provenienti da tutta Italia e rivolta a medici di medicina generale e specialisti in chirurgia generale, genetica medica, ginecologia e ostetricia, oncologia, radiodiagnostica, radioterapia, infermieri e psicologi. La sala B ospiterà quella dedicata alla formazione delle associazioni che sul territorio siciliano si prendono cura delle donne con questa patologia, mentre la terza sessione, di carattere informativo, in sala C, sarà aperta al pubblico di ogni età e affronterà il tema della prevenzione.Previsto anche un momento in cui specialisti, rappresentanti delle associazioni e giornalisti si confronteranno con le pazienti e ascolteranno le loro difficoltà, i loro bisogni e le loro richieste, affinché la ricerca sia più attenta e il supporto più efficace. Alla fine della giornata i rappresentanti della Rete Europa Donna Sicilia consegneranno alle istituzioni politiche un documento con la richiesta di un tavolo tecnico per discutere delle criticità che rendono i percorsi di cura di queste donne complessi e complicati, incidendo in maniera importante sulla loro qualità della vita.

Il responsabile scientifico del congresso, Paolo Fontana, specialista in chirurgia generale, nonché responsabile dell’Unità di Senologia della casa di cura Santa Lucia, spiega: «In un periodo in cui si cominciano a tirare le somme dei risultati raggiunti, abbiamo voluto mettere insieme laici e scienza, enti associativi e media riportando, per prima a noi stessi, la complessità di cura e le difficoltà delle donne con tumore della mammella metastatico che, in generale, si affrontano in maniera troppo settorializzata». Fontana prosegue: «In letteratura sono sempre più frequenti i casi di malattia avanzata in cui l’asportazione del tumore primitivo migliora la sopravvivenza a fronte del solo trattamento sistemico. E oggi ricerca, sviluppo e applicazione di nuovi farmaci, anche quando non è possibile arrivare alla guarigione, riescono in molti casi a cronicizzare la malattia con pazienti che possono condurre una vita normale anche per molti anni. Un elemento innovativo è rappresentato anche dalla figura infermieristica specificatamente dedicata alla donna con malattia metastatica. Obiettivo del congresso – conclude Fontana – sarà affrontare il tumore mammario metastatico in un contesto moderno e multidisciplinare, iniziando dalla storia di questa malattia, illustrando il ruolo della chirurgia e della radioterapia per giungere al razionale delle nuove terapie farmacologiche attraverso la conoscenza dei processi biomolecolari, rispettoso dei principi etici: è quanto di più razionale si possa aspettare».

Le terapie innovative in oncologia” sarà uno degli argomenti trattati, nel corso del congresso, da diversi oncologi tra i quali il prof. Hector Josè Soto Parra, specialista in Oncologia e direttore dell’UOC di Oncologia medica AOU del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania.

«Impegno, disponibilità, supporto, solidarietà e convincimento, ingredienti essenziali per il superamento dell’emarginazione di cura e dell’idea di metastasi come marchio identificativo di sofferenza e mortalità. Sono queste le indicazioni di Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia impegnata con tutte noi nel riconoscimento della giornata nazionale del tumore al seno metastatico»: Nicoletta Zorzan, presidente di Sicilia Donna Onlus e case manager dell’Unità di Senologia della casa di cura Santa Lucia, prosegue: «Rispetto alle donne con carcinoma mammario in stadio iniziale, quelle che vivono con malattia metastatica si sentono isolate in particolare riguardo all’attenzione, al supporto e alle cure che ricevono. Se molti progressi sono stati fatti nel campo della ricerca, molto c’è ancora da fare nell’approccio culturale verso questa malattia. La possibilità di sviluppare una malattia metastatica spaventa chi ha già avuto una neoplasia e prende coscienza di qualcosa che potrebbe accadere. Ma spaventa anche la società che non è preparata ad accogliere una donna che rischia di perdere il posto di lavoro perché controlli e terapie continui fanno esaurire ben presto i giorni di malattia a sua disposizione. Una donna che rischia di perdere i propri progetti di vita, soprattutto quando sognava per esempio una maternità. Una donna che rischia di perdere il proprio compagno non disposto a rinunciare a progetti irrealizzabili. Perciò, come presidente di Sicilia Donna e componente della Rete Europa donna Sicilia ed Europa Donna Italia – ancora Zorzan – sono impegnata affinché vengano puntati i riflettori su queste eroine che giorno dopo giorno vivono nel silenzio la loro battaglia più importante, quella per vita. Le associazioni che si occupano di queste pazienti hanno il dovere, non solo di aiutarle nel percorso terapeutico, ma di difenderle da una società in cui se non produci non servi, se stai male non sei adatta per stare con gli altri, se sei senza capelli fai paura. La vita – conclude Zorzan – è un progetto che nasce dal cuore di ognuno di noi. Noi che davanti alla parola cancro stravolgiamo i nostri sogni e la nostra femminilità e davanti alla parola metastatica chiudiamo gli occhi ed eliminiamo la voce».

Al convegno saranno presenti, come osservatori, 60 studenti dell’istituto d’istruzione superiore Ettore Majorana di Avola. L’iniziativa, promossa da Senologia Siracusa, dal dirigente scolastico Fabio Navanteri e dal prof. Gaetano Dell’Albani, referente di Educazione alla salute e docente di Scienze motorie e sportive, si inserisce nell’ambito del progetto di orientamento. Una originale opportunità per gli studenti di vedere come si svolge un evento scientifico, di confrontarsi con un linguaggio scientifico e di comprendere la loro inclinazione verso la medicina.




Siracusa. I soldi ci sono ma i lavori non partono: il caso della pista ciclabile in città

L’annuncio risale a marzo scorso. Una vera pista ciclabile per Siracusa, dentro la città. Gli uffici hanno lavorato al progetto di quella che era stata ribattezzata la pista ciclabile di “sistema” collegata ad una seconda, ribattezzata “Pizzuta”.
Il passaggio alla fase esecutiva, quindi la realizzazione, doveva essere piuttosto veloce. Anche perchè le somme erano disponibili grazie ad un bando del Ministero dell’Ambiente vinto dal Comune di Siracusa, il cosiddetto collegato ambientale. La pista di sistema costa 750.000 euro, la Pizzuta 152.000 euro.
La pista di sistema, da progetto, inizia in viale Santa Panagia con sviluppo attraverso via Calatabiano, viale dei Comuni e viale Scala Greca. Il tratto “Pizzuta”, invece si sviluppa da via Piazza Armerina fino ad arrivare al parco di via Ozanam e via Monti, nei pressi del liceo classico Gargallo.
La pista ciclabile viene “ritagliata” lungo la sede stradale, con tutti gli accorgimenti del caso: rifacimento dell’asfalto, colorazione del fondo stradale, indicazione del passaggio destinato alle bici e attraversamenti pedonali. E la necessaria separazione, attraverso cordoli, dalla porzione di strada lasciata al traffico veicolare.
Secondo le previsioni, i lavori potevano essere affidati entro la fine di maggio.
Siamo arrivati a novembre e del progetto nessuno parla più. Dimenticatoio. Eppure gli uffici avevano già nominato i responsabili unici del provvedimento. E il Ministero aveva inviato i primi 350.000 euro sul conto della tesoreria comunale. Insomma, si poteva andare in gara. Perchè non sia stato ancora fatto è una gran bella domanda. Da Roma, peraltro, volevano la rendicontazione della prima tranche spesa entro il 31 luglio, pena restituzione del finanziamento. Non avendo impegnato neanche un euro, il Comune ha chiesto una proroga dando la colpa del ritardo alle elezioni amministrative (giugno). Proroga accolta. Il dubbio che vi siano ritardi imputabili agli uffici e ad una politica che non controlla c’è.
Diciamoci la verità: è difficile accettare che pur con i soldi in mano non si riescano a far partire le procedure di gara con la rapidità che i fatti richiedono. Il collegato ambientale finanziava, per Siracusa, anche l’acquisto di due bus navetta per implementare la flotta comunale (200.000 euro), paline di infomobilità (140.000 euro), dieci stazioni di bike sharing (30.000 euro) e un sistema per il conteggio dei passeggeri dei bus (5.100 euro). Niente di questo è diventato realtà. E’ un fatto.




Siracusa. Servizi a pagamento, il Comune ci rimette. Bene i parcheggi, male gli impianti sportivi

Il Comune spende quasi sei milioni e mezzo e ne incassa meno di 3 milioni e 400 mila. I servizi a domanda individuale, che prevedono quindi il pagamento da parte dei cittadini che ne usufruiscono, non fanno di certo guadagnare le casse di palazzo Vermexio, fatta eccezione per alcuni casi. Lo dice il piano di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale 2018, che va approvato per legge non oltre l’adozione del Bilancio di previsione. La giunta ha quindi dato il “via libera” alla delibera relativa al prospetto, in cui, voce per voce, tutti i servizi vengono elencati con le uscite a carico dell’amministrazione comunale e gli introiti da parte di quanti ne usufruiscono. Le note positive in termini di entrate, che superano i costi, riguardano prima di tutto i parcheggi custoditi e i parchimetri, per cui il comune spende Un milione e 65 mila euro circa per guadagnarne un milione 720 mila. Per i locali adibiti a riunioni non istituzionali, 56.750 euro la spesa, 68 mila euro le entrate. Per  “musei, pinacoteche e gallerie”, per cui palazzo Vermexio spende 40. 405 euro e ne incassa quasi 50 mila. Piccole somme, evidentemente, in questi ultimi casi, ma che comunque non vedono l’amministrazione comunale rimetterci. A perdere, invece, servizi come la refezione scolastica, per cui a fronte di un milione 271 mila euro di uscite, le entrate non superano i 364 mila euro. Analogo ragionamento per gli asili nido, per cui a fronte di uscite pari a un milione 141 mila euro , le entrate previste ammontano a 207 . 275 euro. Un divario molto evidente quello tra le uscite per la gestione degli impianti sportivi, con 700 mila euro le entrate, con 100.000 euro. Tirando le somme totali, le uscite sono pari a circa 6 milioni 445 mila euro, le entrate, invece, a 3 milioni 360 mila euro.

 




Siracusa. Piazza D'Armi, Ortigia Sostenibile: "Altro che attività culturali"

“Parcheggi, transito di autovetture fin dentro lo spazio antistante il castello federiciano, sfilate di moda, motor show, promozione di autovetture di lusso accompagnata da hostess in tacchi a spillo, musica ad alto volume, nelle date 1 e 29 settembre, e ancora il 27 ottobre con l’evento modaiolo “Look of the Year” all’interno della Sala Ipostila”. Il Comitato Ortigia Sostenibile punta l’indice contro l’utilizzo del sito.
“Ci chiediamo -sostiene il comitato- e chiediamo agli enti preposti, in primo luogo al Comune e alla Soprintendenza, se queste sono le sbandierate “attività culturali espositive” affidate al privato dalla dodecennale concessione, e se siano anche solo compatibili con il rispetto dell’articolo 52 del Codice dei Beni culturali che prevede di “ assicurare il decoro dei complessi monumentali”.
Il comitato ribadisce che “nell’attesa che un procedimento d’indagine, tutt’ora in corso, definisca quale sia la reale portata degli eventuali abusi perpetrati sulla piazza d’Arme, condivide tutte le azioni di lotta e di denuncia negli ultimi cinque mesi e ininterrottamente fino ad oggi condotte – in particolare da Italia Nostra, Comitato Parchi, Quartieri fuori dal Comune – che hanno messo in evidenza una serie di incongruenze e di illegittimità di notevole portata, con riferimento, in special modo, alla costruzione del chiosco-bar dalle pareti specchiate, riferito alle opere di “Archimede”.
Mentre è attuale l’ultima segnalazione da parte di comuni cittadini, poi riportata ampiamente dai mezzi stampa, riguardo la manifestazione dello scorso 27 ottobre, “Look of the Year” e del conseguente comunicato stampa emesso dalla società “Senza Confine”, nel quale la società suddetta dichiara la propria assoluta estraneità ai fatti. A smentire tale pretesa estraneità, ricordiamo invece, al riguardo, che ai sensi dell’articolo 3 e 15 del contratto di concessione, la società risulta “responsabile” della custodia e sorveglianza della piazza, compreso l’obbligo di fare osservare i divieti anche ai terzi, ai sensi del Codice dei Beni Culturali”. Ortigia Sostenibile sottolinea inoltre come “la Soprintendente ai Beni culturali abbia dichiarato di non avere ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione all’ingresso e transito di autovetture dalla piazza d’Arme e addirittura attraverso il ponticello, fino al portale del castello e perfino all’interno del monumento. In questo caso, e a maggior ragione se esistesse l’autorizzazione, riteniamo a questo punto necessaria una segnalazione diretta all’Assessorato dei Beni culturali”.




Avola. Sottopasso sulla sp15 sempre allagato, il Comune chiede interventi urgenti

Interventi urgenti per evitare che il maltempo causi danni pericolosi per la pubblica incolumità. Li ha richiesti a inizi ottobre al Genio Civile e al Demanio per un verso, all’ex Provincia e al Consorzio delle Autostrade per l’altro,  il Comune di Avola. Nel dettaglio, gli interventi ritenuti urgenti sono quelli di manutenzione e pulizia della cave e degli alvei dei corsi d’acqua stagionali, da Cava Unica a Cava Bugghiola a Cava Santa Venericchia, compreso il passaggio sulla foce del torrente Eughini su Cicirata-Zuccara. Le aree in questione sono state oggetto di un sopralluogo congiunto con il Genio Civile. Il Consorzio per le autostrade siciliane (e il Libero consorzio dei Comuni) sono intanto stati sollecitati a intervenire sul sottopassaggio all’intersezione dell’autostrada A18 Siracusa Gela con la Sp15 Avola Bochini, che passa dal cimitero e che ad ogni pioggia si allaga, arrecando disagi agli automobilisti e mettendone a repentaglio la sicurezza. Nel caso in cui gli interventi urgenti non vengano messi in atto, l’amministrazione comunale è pronto a “porre in atto tutti i provvedimenti ritenuti più opportuni.I danni causati dal maltempo devono spingere le istituzioni a passare da una gestione delle emergenze ad una cultura della prevenzione – conclude Cannata – ma devono essere tutti gli enti chiamati in causa a rispondere immediatamente con mezzi e risorse adeguate. Adesso pertanto attendiamo risposte concrete e fattive nella leale collaborazione tra gli enti”.




Siracusa. Tutela e salvaguardia dell'oloturia in uno studio del Plemmirio

E’ stato completato lo studio preliminare del progetto Oloturia condotto dal Consorzio Plemmirio con fondi europei.
I risultati sono stati illustrati questa mattina, nel corso di un seminario, e saranno a breve disponibili sul sito www.plemmirio.eu. E’ stato possibile indentificare le specie presenti nonché le loro distribuzioni lungo la costa dell’Area Marina Protetta. Poste le prime basi scientifiche per la tutela e la salvaguardia della specie, ad oggi seriamente minacciata da una pesca indiscriminata e priva di norme giuridiche efficaci.
I biologi incaricati della ricerca (Pasolli, Filocamo e Boscolo) hanno descritto le condizioni degli habitat coinvolti e inserito l’esito dello studio nella attuale cornice di monitoraggio dell’Area del Plemmirio che, come sottolineato da più parti, costituisce un sistema di conoscenze tra i più completi e accreditati in ambito scientifico, costituito da una serie storica ormai dall’autorevolezza ampiamente riconosciuta.
“E’ stato un importante momento di conoscenza di un organismo marino dal rilevante ruolo ecosistemico. Tra i primi in Italia a svolgere un simile studio, siamo fieri di avere mosso un altro significativo passo verso una più efficace tutela del mare e delle sue risorse”, ha detto la presidente del Consorzio, Patrizia Maiorca.