Siracusa. Consiglio comunale dei ragazzi, baby sindaco e baby assessori al Vermexio

Il baby sindaco di Siracusa, Leonardo Tiralongo, e un gruppo di baby assessori sono stati ricevuti oggi a palazzo Vermexio dal sindaco, Francesco Italia, al quale hanno esposto alcune delle questioni da affrontare per realizzare una città sempre più a misura di bambino.
La baby giunta comunale è il prodotto di un progetto nazionale dell’Unicef, in applicazione dei principi contenuti nella Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, che prevede l’elezione di un Consiglio comunale dei ragazzi da parte degli alunni degli istituti comprensivi della città.
All’incontro hanno partecipato anche la dirigente del settore Politiche scolastiche, Loredana Caligiore, la referente comunale del progetto, Caterina Galasso, il Difensore dei diritti del bambino, Carla Trommino, e Carmela Pace, componente del direttivo nazionale Unicef.
Il Consiglio comunale dei ragazzi è un progetto per la diffusione, sin dalla giovane età, della cultura civica, della conoscenza delle istituzioni e di presa di coscienza dei problemi della città. Un’esperienza che a Siracusa si realizza da un quindicennio e che il sindaco Italia ha elogiato. “La chiave di tutto – ha detto rivolto ai ragazzi – è nella parola partecipazione. Chi si assume la responsabilità di governare deve trovare le soluzioni secondo un’idea di città e dei servizi il più possibile condivisa ma ogni singolo cittadino deve dare il proprio contributo e assolvere ai propri doveri. Tutto questo si realizza proprio attraverso la partecipazione e l’ascolto reciproco ed è per tale ragione che il vostro progetto è importante”.
Il baby sindaco, Leonardo Tiralongo, ha annunciato al sindaco Italia incontri periodici per sottoporre le idee che saranno elaborate nel corso di questa esperienza.




Siracusa. La denuncia: sversamenti fognari nel mare di Ortigia. Interviene Siam

Sversamenti di liquidi fognari in prossimità delle caditoie delle acque meteoriche del Lungomare di Ortigia, all’angolo con via Maddione. E’ quanto il consigliere comunale Ferdinando Messina ha denunciato questa mattina, rivolgendosi all’Autorità Giudiziaria Marittima. “Sono ormai quattro giorni consecutivi che da un pozzetto d’ispezione stradale della rete fognaria-racconta l’esponente di Forza Italia- trabocca liquido fognario occupando l’intera sede stradale e trovando le vicine caditoie di acqua meteoriche sversa in mare senza che nessuno intervenga. Eppure tutti passano da questa strada dovendo uscire da Ortigia. Nonostante questo, nessuno interviene”. Amaro il commento di  Messina , che parla di “ignavia, menefreghismo, distrazione e superficialità di tutti verso una città che sprofonda nel baratro dell’indifferenza”.

Replica da parte di Siam, la società che gestisce il servizio idrico integrato nel capoluogo. “La perdita-chiarisce la società-  è stata segnalata ai nostri uffici soltanto stamattina alle 8,50 e i tecnici sono sul posto già dalle 9,30 assieme al servizio di autospurgo per ripristinare il problema, causato da un’otturazione. Tempo di reazione praticamente immediato, quindi, giusto il tempo necessario per organizzare il lavoro, gli interventi e le priorità sul territorio”. La Siam invita gli utenti, nel caso in cui dovessero verificarsi casi analoghi, a segnalarli al numero 0931409797  attivo 24 ore su 24.




Siracusa celebra i 60 anni de Il Gattopardo con Gioacchino Lanza Tomasi

Sabato 27 ottobre, il Teatro comunale di Siracusa offrirà la sua cornice ad una conversazione su Il Gattopardo. A sessant’anni dalla pubblicazione del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Gioacchino Lanza Tomasi e il giornalista Felice Cavallaro racconteranno la genesi, l’impatto, il significato ed i dietro le quinte di quel capolavoro che divenne poi un film firmato da Luchino Visconti. Insieme per l’appuntamento culturale, alle 18.30 ad ingresso gratuito, Comune di Siracusa e il Fai.
“E’ uno dei più importanti appuntamenti culturale dell’anno”, ha detto nel suo intervento il sindaco Francesco Italia, aprendo la conferenza stampa di presentazione della conversazione. “Una conferma – ha aggiunto – della grande vivacità culturale che sta vivendo la città”.
Con Italia anche l’assessore alle Politiche culturali, Fabio Granata, e Sergio Cilea, capo delegazione Fai di Siracusa, l’associazione che ha organizzato l’evento con il patrocinio del Comune.
La polemica tra il figlio adottivo Gioacchino Lanza Tomasi e la casa editrice Feltrinelli, che nel 1958 diede alle stampa il romanzo e che adesso non intende celebrare la ricorrenza, è stato uno degli aspetti toccati dall’assessore Granata: “Quanto successo in questi giorni offre una ribalta nazionale ad un evento che Siracusa aveva pensato per uno degli scrittori più importanti del secolo scorso. E’ un onore che sia toccato alla nostra città celebrare il 60esimo di un romanzo che ha segnato una pietra miliare della letteratura del ‘900 per la sua capacità di intercettare stati d’animo e modi di essere che disegnano un ritratto antropologico non solo siciliano ma universale”.




Siracusa. Firmati i contratti, riparte l'Asacom: assistenza a scuola per 190 disabili

Sono stati siglati questa mattina i contratti tra il Libero Consorzio e gli enti e le associazioni cooperative che si occupano del servizio Asacom, ovvero l’assistenza all’autonomia ed alla comunicazione degli studenti diversamente abili che frequentano le scuole superiori della provincia.
Sono 190 in tutto e vengono seguiti da 17 enti e cooperative che possono adesso tirare un sospiro di sollievo dopo un lungo tira e molla, anche con la Regione, per riuscire a garantire l’avvio dell’importante servizio.
Il lavoro svolto dagli uffici della ex Provincia ha permesso, peraltro, di ridurre al minimo i tempi morti: il servizio Asacom è infatti ripartito lo scorso 16 ottobre anche se i contratti sono stati ufficialmente chiusi solo oggi. Merito anche della disponibilità sempre dimostrata da operatori e responsabili delle associazione e delle cooperative che si occupano dell’assistenza.




Siracusa. Con la pistola in pugno in ospedale, panico all'Umberto I: denunciato

Con una pistola (poi risultata essere un’arma giocattolo) girovagava per i corridoi dell’ospedale Umberto I, mostrandola a chiunque lo incrociasse e seminando il panico tra degenti e personale sanitario. Un giovane di 23 anni è stato denunciato per procurato allarme dagli agenti delle Volanti. La polizia è intervenuta dopo la segnalazione di quanto stava accadendo. Gli agenti hanno raggiunto il giovane, residente a Firenze, identificandolo e, appunto, denunciandolo.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, cambia la viabilità tra viale Paolo Orsi e la statale 114

Cambia la viabilità nella zona del cimitero in occasione delle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti. Nel dettaglio, nei giorni dell’1 e del 2 novembre, dalle  07:00 alle 19:00, vigerà in senso unico  lungo il tratto di viale Paolo Orsi e via Ascari con direzione Floridia. Eccezione consentita ovviamente per i mezzi di soccorso. Lo prevede un’ordinanza del settore Mobilità e Trasporti.
Contestualmente,  nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, verrà riservato lo spazio per lo stazionamento di un veicolo adibito a servizio di pronto soccorso.
Dalle 07:00 alle 13:00 del 2 novembre, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati.




Siracusa. Cooperative sociali in crisi: vertice con la deputazione e i sindaci alla Cisl

Un quarto delle cooperative aderenti a Confcooperative nel territorio vantano sugli enti locali un credito che si aggira attorno al milione 600 mila euro, oltre ai 2 milioni di cui è debitrice l’ ex Provincia Regionale. Una situazione che mette in ginocchio il settore.
Si tratta di numeri che, insieme a tanti altri dati, rendono evidente il fallimento del sistema del Welfare, con conseguenze particolarmente pesanti in provincia di Siracusa.
Da questa evidenza e dall’esigenza di individuare una soluzione radicale è scaturito, nei mesi scorsi, l’iter avviato da Confcooperative Siracusa e condiviso dall’intera Alleanza delle Cooperative, dall’Anci, l’associazione dei comuni siciliani, dalle famiglie, alle prese con servizi a singhiozzo o comunque non garantiti, dai sindacati, .viste le conseguenze particolarmente pesanti in termini occupazionali per il lavoratori del settore.
Dopo una serie di interlocuzioni, il percorso condurrà il 25 Ottobre prossimo, a partire dalle 10,00, nella sede della Cisl di via Arsenale alla stesura di un documento unico.
“L’obiettivo-spiega il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- è creare un coordinamento tra le organizzazioni sindacali e le centrali cooperative per arrivare ad un nuovo Patto per il Welfare, in grado di rispondere efficacemente alle istanze e ai bisogni della comunità e in grado di non lasciare indietro le tante cooperative sociali che sul territorio sono il vero motore della sussidiarietà.
È necessario riorganizzare la spesa sociale favorendo un modello non alternativo o esclusivo (o tutto pubblico, o tutto privato), ma al contrario inclusivo e complementare, in cui le diverse esperienze e idee promesse da aziende, cooperative si integrino in una politica di welfare locale”.Entrando nel dettaglio, “attraverso un bilancio allargato delle politiche di welfare territoriale/distrettuale si potrà dar vita a una solida e diffusa rete di protezione dei diritti sociali in grado di incidere su tutte le politiche di sviluppo locale.
Quello che chiediamo è un modello di programmazione integrata, come previsto dalle linee guida delle politiche sociali citate dalla Giunta Regionale. Per cui chiediamo di applicare un metodo . Costruire e co programmare insieme.
Un modello che richiede un impegno costante da parte dei diversi attori sociali, pubblici e privati, al fine di agire secondo un modello integrato e sinergico in grado di utilizzare in modo efficace ed efficiente le diverse opportunità di finanziamento riguardanti il settore”.
All’appuntamento del 25 Ottobre prenderanno parte i deputati regionali siracusani, i sindaci dei comuni de territorio, oltre ai rappresentanti delle cooperative sociali, dei sindacati e di tutti i soggetti che,ciascuno con il proprio ruolo, hanno competenze in materia di Welfare.




Nuovo ospedale, interesse in Regione. Il sindaco Italia: "fin qui noi penalizzati"

La giunta regionale ha riaperto il dibattito sul nuovo ospedale di Siracusa. Se da una parte, la programmazione delle risorse necessarie per la costruzione dell’infrastruttura è un chiaro passo avanti, dall’altra permangono le diffidenze di Palermo sull’area scelta dal Consiglio comunale di Siracusa nel luglio del 2017.
L’assessore regionale Razza ha chiarito: il nuovo ospedale deve avere respiro provinciale e quindi essere facilmente raggiungibile da ogni dove, motivo per cui andrebbe progettato e realizzato vicino alla grande viabilità.
Sul punto, però, rimane una certa differenza di vedute – ad esempio – con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Tra un paio di settimane verrà invitato a Palermo proprio per discutere dell’iter del nuovo ospedale. Ma il punto di partenza è chiaro: “la nuova rete ospedaliera relega l’ospedale di Siracusa a svolgere il ruolo di nosocomio cittadino e non di hub provinciale”.
Nel 2015, il riordino della rete ospedaliera dell’emergenza ha introdotto il sistema Hub e Spoke, prevedendo un Hub (ospedale di secondo livello) ogni 600.000-1.200.000 abitanti e uno Spoke (ospedale di primo livello) ogni 150-300.000. La provincia di Ragusa con 318.000 abitanti ha tre Spoke. La provincia di Catania con 1.100.000 abitanti ha tre Hub, (“ovvero uno in più rispetto a quello che l’esatto calcolo matematico avrebbe previsto per il bacino di popolazione provinciale”, annota Italia). Tre Hub concentrati in una ristretta area geografica, peraltro ad alto rischio sismico. A questo si aggiunge l’imminente apertura di un altro grande ospedale, il San Marco, alla porta sud della città.
“La provincia di Siracusa con 405.000 abitanti risulta fortemente impoverita da questa rete ospedaliera. Ha di fatto due Spoke mentre avrebbe potuto avere, ed a mio giudizio dovrebbe pretendere, un centro Hub a Siracusa città e due Spoke, dei quali uno già esistente ad Avola/Noto e l’altro a Lentini”, dice ancora Francesco Italia.
“Facendo una panoramica della situazione sanitaria regionale anche alla luce del decreto Balduzzi-Lorenzin, la provincia di Siracusa risulta, quindi, fortemente penalizzata tra le province siciliane, non solo in termini di posti letto (2,9/1000 contro i 3,7 previsti) ma anche rispetto alla tipologia di struttura prevista. Privare la provincia di Siracusa di un ospedale di secondo livello Hub in luogo del previsto ospedale di primo livello Spoke ed etichettare l’ospedale di Lentini che come presidio di base significa di fatto mettere a rischio non solo la tipologia dei servizi offerti (alcuni dei quali ottenuti per gentile concessione dell’assessorato e non istituzionalmente previsti secondo il livello per il quale sono classificati i nostri ospedali), ma contribuire inevitabilmente all’aumento delle percentuali di migrazione sanitaria che attestano la nostra provincia tra quelle in cui è più alta in Sicilia”, chiarisce il sindaco.
“L’eccessivo potenziamento della sanità catanese a nostro discapito, inoltre, rischia di accrescere ulteriormente le attuali difficoltà a reperire medici in tutte le discipline, poiché tale personale preferisce andare verso la più blasonata sanità catanese”, è un altro punto di attacco.
“Ha senso, dunque, interrogarsi e approfondire la questione relativa al luogo in cui il nuovo ospedale dovrà sorgere, secondo i criteri dell’economicità e dell’efficienza, ma non senza prima aver seriamente riflettuto su quali prospettive vengono attualmente offerte alla nostra provincia. La situazione di Siracusa sotto il profilo della legittima ambizione e di quanto invece si profila all’orizzonte, merita, da subito, un’attenzione maggiore ed un confronto serio e approfondito non solo con tutti i sindaci della provincia ma anche con la deputazione ed il governo regionale”.




Siracusa. Ruspe in azione a Villa Abela: partita la demolizione

Al via la demolizione di Villa Abela. Questa mattina, ruspe in azione, dopo il “via libera” definitivo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali. La villa lascerà dunque il posto ad un condominio di lusso. Progetto contro il quale si era espressa la giunta comunale. Il Comune aveva anche disposto la sospensione dei lavori, con notifica alla ditta Assennato attraverso i Carabinieri del Nucleo Tutela Archeologica dopo la comunicazione dell’avvio del procedimento.
Il provvedimento era firmato dalla soprintendente Aprile, per consentire il  riesame degli atti per produrre una propria determinazione. Il costruttore Massimo Riili ha fin dall’inizio fatto notare che l’iter seguito dall’impresa era stato “impeccabile”. L’atto di indirizzo dell’esecutivo retto da Francesco Italia mirava, tra le altre cose, a verificare se la Soprintendenza avesse commesso errori nel concedere tutte le autorizzazioni necessarie. Nelle scorse ore la Soprintendenza ha accertato che il progetto è compatibile con l’area e con il valore della villa, realizzata riprendendo uno stile Liberty povero e dal caratteristico torrione.
Il direttivo di ArcheoClub Siracusa esprime “sgomento e indignazione per la demolizione del villino Abela, preziosa testimonianza architettonica e paesaggistica di una stagione felice della nostra città”. Il presidente Carlo Castello parla di “una ferita lacerante alla Memoria storica della nostra città resa più dolorosa dal silenzio di tante altre associazioni e dall’atteggiamento ambiguo degli Enti preposti alla tutela del patrimonio, spesso forti con i deboli ma a volte deboli e distratti con i prepotenti”.




Siracusa. Esposizione all'amianto, la battaglia dell'Ona per i lavoratori

Inizia la settimana di sit-in programmata dall’Osservatorio Nazionale Amianto per il riconoscimento dei benefici contributivi per l’esposizione all’amianto dei lavoratori del petrolchimico di Priolo, Gela e Milazzo. Fino a venerdì 26, ogni giorno, striscione e lavoratori sotto la sede Inps di Siracusa per chiedere al ministro del Lavoro e della Previdenza, Luigi Di Maio, di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per l’emanazione di un atto di indirizzo ministeriale, “eliminando un’ingiusta e pesante discriminazione di cui sono vittime” spiega il coordinatore Ona, Calogero Vicaro.
Nei giorni scorsi, dieci lavoratori delle aziende Si.Te.Co., IMS, IS hanno visto il riconoscimento dei diritti in un’aula del Tribunale di Siracusa grazie anche all’assistenza legale dell’Ona.