Siracusa. Lungomare di Levante, muraglione perde pezzi: "interventi ora"

La foto è comparsa sui social ed in pochi minuti è diventata virale, creando inquietudine. Nel dettagli, si vede un angolo del muraglione di Ortigia, sul lungomare di levante, con i blocchi in pietra alla base mancanti. Portati via dalle recenti mareggiate. Visivamente, un vuoto su cui poggi un pezzo importante del centro storico di Siracusa e sopra al quale passeggiano a sbalzo sul mare centinaia di persone ogni giorno. Per la verità, un tratto di quei marciapiedi, è già stato interdetto al transito per verifiche. Ma qui la situazione e che non ci sia tempo da perdere lo conferma il presidente dell’Ordine provinciale degli Ingegneri, Sebastiano Floridia.
“Non serve un tecnico per comprendere che la situazione è seria. Non voglio dire che c’è un pericolo concreto oggi ma bisogna subito intervenire perchè un domani, con un’altra mareggiata, il problema può diventare serissimo”, spiega il professionista. Il Comune, quindi, non può permettersi di perdere tempo sul fronte controlli: da avviare subito.
“Bisogna intervenire via mare e poi prima possibile riempire il vuoto che si è creato con la cosiddetta rincocciatura. Lavori non semplici, con impalcature e ponteggi sul mare. Ma bisogna farlo per prevenire pericoli come l’ingrottamento e rischi peggiori”, aggiunge ancora l’ingegnere Floridia.
Diventa straordinariamente attuale il tema della salvaguardia delle coste di Ortigia, esposte alle mareggiate. “L’ultimo evento è stato di portata eccezionale e lontano dalle medie solitamente registrate. Abbiamo grafici e dati sempre aggiornati. Questo comunque dimostra che la protezione navale, anche con la creazione di porti rifugio, è prioritaria. Il problema è il costo, proibitivo per qualunque amministrazione pubblica”.




Siracusa. La Martoglio vuol cambiare nome: "Non è una scuola-ghetto"

L’istituto comprensivo “Martoglio” chiede di cambiare nome. E’ una proposta, non ancora ufficiale, partita dal collegio dei docenti e ha alla base una serie di ragioni legate alla percezione negativa che il nome “Martoglio” avrebbe su alcune famiglie. La scuola ha la sua sede centrale in via Monsignor Caracciolo, nel cuore della zona di via Immordini e via Italia 103. La collocazione della scuola, nel tempo, ha identificato l’istituto come quello di una zona difficile, degradata, con le conseguenti remore, da parte dei genitori di bambini che vivono in altre zone, a iscrivere i propri figli. La dirigente, Simonetta Arnone , insieme al consiglio d’istituto, ha avviato una riflessione anche su questo aspetto. “Accanto ad una serie di iniziative che avviamo per garantire una scuola aperta al territorio, che non sia una scuola-ghetto ma una scuola della città, con i suoi numerosi punti di forza – spiega la dirigente scolastica- abbiamo pensato che modificare il nome possa rendere evidente che, oltretutto, la nostra è una scuola diffusa nel territorio. Per fare un esempio, la sezione “Capuana”, dunque la primaria, ha sede attualmente nei locali di via Augusta”. Tra le richieste avanzate, anche quella di ottenere i locali della scuola, ad esempio, di via Calatabiano (aspetto comunque non contemplato nell’atto di indirizzo approvato dalla giunta comunale per la redazione del piano di dimensionamento scolastico 2019/2020). L’istituto comprensivo “Martoglio” non raggiunge per pochi alunni il numero di iscritti necessario per l’autonomia scolastica. La manterrà ugualmente, però. Hanno convinto le motivazioni espresse al Comune da Simonetta Arnone, secondo cui negare l’autonomia alla scuola avrebbe, proprio per via della collocazione in un quartiere difficile, pesanti ripercussioni sul versante della dispersione scolastica, fenomeno che viene contrastato con tutte le forze a disposizione, ma che continua a rappresentare un problema serio dell’area periferica di Siracusa.




Siracusa. Franata di nuovo la discesa di Costa del Sole

Franata con le prime piogge la discesa a mare di Costa del Sole, all’Arenella. La soluzione era temporanea, adottata dal Comune la scorsa estate, per agevolare l’accesso alla spiaggia da parte dei fruitori nel corso della stagione balneare. Prevedibile che i primi temporali avrebbero praticamente “sciolto” tutto il materiale utilizzato per il riempimento. Motivo di rammarico per i residenti della zona e soprattutto per il Comitato Pro Arenella. Sandro Caia sottolinea come “soluzioni temporanee come quella adottata ancora una volta quest’anno, in realtà comportano uno spreco di denaro pubblico rispetto ad un intervento che possa essere duraturo, con un costo magari più alto all’inizio, ma che viene poi ammortizzato presto. Speriamo- conclude- che per la prossima stagione estiva si possa avere una corretta progettazione e una soluzione definitiva”.




Floridia vuole un "pezzo" di Siracusa: "Pronti a chiedere il referendum"

Floridia vuole un “pezzo” di Siracusa. Il consiglio comunale ha approvato, ieri pomeriggio, all’unanimità una proposta presentata da Marco Cianci di “Progresso e Civiltà”, secondo cui parte del territorio di competenza del capoluogo spetterebbe, invece, per una serie di ragioni a Floridia. Dopo il “si” del consiglio comunale, un funzionario dovrà redigere un progetto e avviare un tavolo tecnico di concertazione con il Comune di Siracusa perchè si arrivi alla variazione territoriale proposta. Nel dettaglio, le zone che Floridia chiede di annettere al proprio territorio di competenza sono : Finaiti, Serra Regina, Muraglia di Miele, una parte della strada Giustiniani, una parte della zona Mortellito ed una parte della zona Monasteri. L’intenzione è quella di andare avanti, anche nel caso in cui Siracusa non dovesse rispondere positivamente alla proposta. Lo rende evidente Marco Cianci, quando spiega che “qualora il Comune di Siracusa non fosse interessato alla condivisione del progetto, sarà avviata una raccolta firme tra coloro i quali risiedono nelle zone interessate come prescrive la legge regionale 30 del 2000. Successivamente si invierà il tutto all’Assessorato Regionale Enti Locali che dovrà indire un referendum tra i residenti dei territori interessati alla variazione, senza coinvolgere l’intera cittadinanza di entrambi i Comuni. È una iniziativa ambiziosa-conclude il consigliere- attesa da tempo da coloro i quali vivono e risiedono in dette zone”. Un percorso pressochè analogo a quello a lungo tentato da Cassibile e Belvedere per ottenere, in quel caso, l’autonomia rispetto al Comune di Siracusa. 




Siracusa. Bando periferie, dibattito in consiglio con i deputati: "Possibili ricorsi"

“Progetti esecutivi presentati nel rispetto dei tempi e possibili ricorsi alla Corte costituzionali e al Tar contro la decisione del Governo, da parte dell’Anci e dei singoli Comuni”.Questo, in sintesi, il quadro fornito dal vice sindaco, Giovanni Randazzo durante il suo intervento in consiglio comunale, nel corso della seduta dedicata alla vicenda “Bando periferie”, il programma di riqualificazione urbana che destina a Siracusa 13 milioni di euro della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ieri sera, adunanza aperta, con l’intervento della deputazione regionale e nazionale siracusana. Presenti i parlamentari Paolo Ficara e Stefania Prestigiacomo e il deputato regionale Stefano Zito, oltre al presidente del Cenaco di via Tisa, Franco Veneziano.
La discussione è stata incentrata su una richiesta di comunicazioni urgenti rivolta all’amministrazione comunale e partita dalla notizia della sospensione fino al 2020 dei fondi destinati al “Bando”, decisione che colpirebbe, tra gli altri, il piano di riqualificazione dell’intera area della vie Tisia e Pitia attesa da anni. I 10 sottoscrittori del documento (primo firmatario Salvatore Castagnino, che ha tenuto la relazione iniziale) chiedevano notizie e risposte certe, partendo dal dubbio che l’amministrazione comunale non avesse seguito l’iter previsto nei tempi giusti.
“Dopo avere assistito a 5 anni proclami – si legge nell’istanza – si chiede se il progetto è corredato da tutti i pareri necessari per accedere ai finanziamenti e se lo stesso risponda al requisito di progetto esecutivo necessario per accedere al finanziamento tanto decantato sotto campagna elettorale” quando, secondo Castagnino, il candidato sindaco Francesco Italia non ha detto la verità. Randazzo ha chiarito la posizione del Comune ribadendo che i progetti esecutivi sono stati presentati secondo i tempi previsti.




Terremoto nel catanese: magnitudo 4,8, avvertito anche nel siracusano

E’ stato avvertito nella notte anche a Siracusa e in diversi centri della provincia il forte terremoto con epicentro nel catanese. Erano da poco passate le 2.34 quando la terra ha tremato a nove chilometri da Santa Maria di Licodia. Epicentro a 9 km di profondità, magnitudo 4,8. Un autentico terremoto che ha spaventato la popolazione etnea e causato il cedimento di diversi calcinacci. Poco più di 12 secondi di scossa, la cui onda ha raggiunto anche Siracusa, distante comunque 69km.




Siracusa. Novità per il servizio rifiuti: ritorna il Ccr Mobile e…

E’ stato un incontro proficuo quella che si è svolto questa mattina a Palazzo Vermexio. Da una parte i dirigenti del settore ambiente del Comune di Siracusa, dall’altro i verti di Igm che in proroga per tutto ottobre garantirà il servizio di raccolta rifiuti.
Sui termini ed i servizi della proroga concessa ad inizio mese erano sorte delle differenze di vedute ed alcune attività, come il centro di raccolta mobile, erano state sospese. Previsti anche cambiamenti al calendario di raccolta delle varie frazioni per via del riferimento al capitolato della mini gara ponte e non del precedente bando del 2014.
Con spirito di collaborazione, sono state affrontate e risolte proprio queste principali criticità. Così, da mercoledì torna in servizio un centro di raccolta mobile con pesatura, servizio tanto gradito dai siracusani. Dalle 8.00 alle 12.00, il mezzo mobile in via Barresi. Il martedì in piazzale Sgarlata. Il mercoledì in via Cannizzaro, il giovedì allo Sbarcadero, il venerdì in piazza Adda ed il sabato in Riva Nazario Sauro. Restano invariati i calendari di raccolta attuali e le frequenze dei passaggi. In più vengono garantiti i servizi domenicali di spazzamento in Ortigia. Il risultato è stato raggiunto grazie ad aggiustamenti operati dal Comune e da Igm, un segnale di buona volontà nell’interesse di Siracusa.




Siracusa. Piano di dimensionamento scolastico 2019/2020: "Via Grotticelle all'Archimede"

Una serie di rivendicazioni da parte delle scuole, un atto di indirizzo della giunta comunale che, in sostanza, cambia solo qualche aspetto rispetto ad oggi.L’esecutivo retto dal sindaco, Francesco Italia ha ipotizzato un  piano di dimensionamento scolastico 2019/2020 che si basa sul mantenimento dell’autonomia scolastica per gli istituti comprensivi Chindemi e Martoglio, a rischio per il numero degli iscritti che non raggiunge quota 600, l’aggregazione del plesso di via Grotticelle all’istituto comprensivo Archimede, vicino territorialmente e la conferma di tutte le altre sedi con la relativa distribuzione.

Nel caso della richiesta di mantenimento dell’autonomia scolastica per la scuola Chindemi, la ragione sarebbe legata al fatto che i lavori all’edificio di via Temistocle, che ospita le aule, sono durati 25 mesi e hanno comportato l’impossibilità di usare i locali e, di conseguenza, la migrazione degli studenti. Un problema che, una nota del dirigente scolastico, si è adesso risolto, con la prospettiva di tornare, in poche tornate di iscrizione, ai numeri precedenti. Per la scuola “Martoglio”, la vicenda diventa più complessa e ha anche a che fare con il contesto cittadino in cui la scuola si trova. Secondo la dirigenza scolastica, negare l’autonomia per qualche iscrizione in meno rispetto alle 600 richieste, potrebbe aumentare a dismisura il fenomeno della dispersione scolastica, già particolarmente sentito in quell’area periferica della città. Richiesta, inoltre (ma la giunta non fa alcun riferimento a questo aspetto nel suo atto di indirizzo) la modifica del nome della scuola (che susciterebbe “in alcune famiglie una percezione negativa”). Resta il malcontento per la questione Archia. La scuola ha chiesto l’assegnazione dell’intero plesso scolastico, mettendo fine alla gestione in “condominio” con l’istituto comprensivo “Giaracà”, che dal canto suo chiedeva, invece il mantenimento del plesso centrale di via Gela per l’Infanzia e la Primaria e via Asbesta per la secondaria di primo grado, oltre all’accorpamento di via Augusta, per Infanzia e Primaria (attualmente di competenza della Martoglio). La sede di via Necropoli Grotticelle sarebbe stata richiesta anche dall’istituto comprensivo Paolo Ortsi, oltre a via di Villa Ortisi e via Svizzera.




Servizi sociali al collasso:"La soluzione parte da Siracusa"

(cs) Parte da Siracusa il percorso verso la Riforma del Welfare in Sicilia.
Il gruppo di lavoro costituito da Anci Sicilia, Confcooperative Siracusa, Agci Siracusa, Legacoop Sud Sicilia, Cisl Funzione Pubblica, Cgil Funzione Pubblica e Uil ha convocato per il prossimo 25 Ottobre alle 10,00 nella sede della Cisl di via Arsenale i rappresentanti di tutti i Comuni del territorio, che nelle scorse settimane si sono dichiarati disponibili ad intraprendere questo nuovo iter, che potrà condurre verso la produzione di buone pratiche da estendere alle altre province siciliane e direttamente alla Regione.
Tema dell’incontro “La Crisi del Welfare in provincia di Siracusa”. Sarà l’occasione per approfondire i dati drammatici di un sistema ormai al collasso ed approntare una piattaforma comune.
Il gruppo di lavoro costituito è un concreto strumento di elaborazione di nuove strategie condivise, da sottoporre agli enti locali per gestire meglio servizi che, altrimenti, rischiano di non essere più erogati, con pesanti conseguenze ai danni degli utenti (che sono le fasce più deboli), delle cooperative sociali (in sempre più serie difficoltà a causa dei mancati pagamenti o dei lunghissimi ritardi), dell’occupazione di quanti sono impiegati nel settore e degli stessi enti locali.
L’obiettivo è quello di fare subito il punto sulle criticità del Welfare in provincia di Siracusa per costruire immediatamente dopo un nuovo modello di gestione da condividere con le amministrazioni locali.
“Che il sistema sia al collasso è sotto gli occhi di tutti- commenta il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- Il nostro scopo non è soltanto quello di rendere chiara questa realtà dei fatti, che è già sotto gli occhi di tutti. Il Welfare qui ha fallito. Siamo pronti a mettere a disposizione degli enti locali i nostri professionisti, che conoscono molto bene il settore sociale, per elaborare insieme progetti efficaci, accedere ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea o dal Governo, superare le criticità operative emerse ed erogare servizi all’altezza delle aspettative degli utenti. Non è più tempo- conclude Rindinella- di vuote spiegazioni. Se crolla il sistema, si fermano i servizi e a quel punto, non sarebbero solo le cooperative a morire. Sarebbe poco utile perfino mantenere l’attuale numero di dipendenti degli enti pubblici che, se si arrivasse all’interruzione dei servizi, diventerebbero improduttivi”.




Siracusa "frega" Catania: in porto la Celebrity Constellation

Due navi da crociera in porto ed una storia interessante. In banchina 3 c’è lìEuropa, “vecchia” conoscenza per Siracusa. A bordo 600 turisti, prevalentemente tedeschi. Ma a stimolare sogni e fantasie è la grande Celebrity Constellation, con il suo carico di 3.000 persone (1.000 solo di equipaggio) pronti a sbarcare per visitare la città.
La Constellation non doveva neanche essere qui. Porto di approdo era infatti Catania, ma alcune vicissitudini hanno fatto storcere il naso alla compagnia di navigazione che ha mollato gli ormeggi e fatto rotta su Siracusa. Qui si stropicciano gli occhi gli operatori portuali, l’occasione è – in prospettiva – ghiotta. La grande nave da crociera ha infatti deciso di cancellare los calo di Catania dalla sua stagione 2019 e Siracusa potrebbe beneficiare della scelta, subentrando al porto etneo. Si parla almeno di 3 o 4 approdi garantiti per la prossima stagione.