Siracusa. Primo temporale, strade allagate: il caso Epipoli e le caditoie da pulire

Quella foto non è andata giù al capogruppo di Siracusa Protagonista, Alberto Palestro. Il consigliere comunale, noto per le sue battaglie per Epipoli, teme ci sia voglia di protagonismo dietro la nuova goliardica trovata del solito Gino, ormai personaggio del Villaggio Miano. Dopo ogni precipitazione piovosa, si inventa una gag lungo via Madonie allagata: sub prima, pescatore poi e ora gaudente villeggiante su materassino e con ombrellone. Una gag che ha fatto storcere più di un naso.
“Diciamo intanto che si è trattato di una precipitazione particolarmente intensa, una bomba d’acqua. E che gli allagamenti hanno interessato varie parti di città”, esordisce Palestro. “Una cosa che nessuno dice è che l’acqua è andata via 30 minuti esatti dopo la pioggia. Senza i lavori che sono stati recentemente portati a termine, ci sarebbe voluta una settimana per il deflusso delle acque”, rivendica il consigliere. “Certo, il problema non è stato risolto. Ma il deflusso delle acque è nettamente migliorato, prova ne è che in viale Epipoli non ci sono stati i disagi del passato. E poco dopo il temporale c’erano giusto alcune pozzanghere e nulla più. Poi – confida – è giusto chiedere la pulizia del canalone e delle caditoie ogni mese. Però non critichiamo il lavoro che è stato fatto bene. Poi se qualcuno deve fare la star sui social…”.
Intanto, proprio sul fronte allagamenti, il Comune di Siracusa conferma che nelle settimane scorse sono state avviate le operazioni di manutenzione, controllo e pulizia di caditoie e tombini per garantire che non vi siano ostruzioni per il deflusso delle acque meteoriche. Il problema è ciclico e noto: le piogge mettono a nudo i limiti del sistema di raccolta delle acque, mai cresciuto seguendo lo sviluppo della città.




Siracusa. Corso di inglese gratis: iscrizioni aperte e chiuse a tempo record

Il corso d’inglese gratuito alla Biblioteca comunale diventa un “must”. A poche ore dall’annuncio da parte del Comune dell’opportunità riservata ad alunni adulti, si è subito registrato il tutto esaurito, con centralini impazziti e la richiesta di un nuovo corso. Si tratta di 10 lezioni di inglese, livello “basic”, in previsione dal prossimo mese. Un’ora di lezione per 10 giovedì. Il corso è tenuto da volontari. La direttrice della Biblioteca Concetta Carta ha raddoppiato  il numero di iscritti inizialmente previsto (erano 10, adesso sono 20). “Oltre- spiega- non è possibile andare. Siamo disponibili a proporre nuovi corsi, ma ci serve un adeguato numero di volontari che si mettano a disposizione per questa iniziativa”. Nel caso in cui, dunque, si facciano avanti nuovi insegnanti, si potranno riaprire le iscrizioni, che in questa occasione sono state aperte e chiuse praticamente in una sola mattinata. Sete di sapere, evidentemente, in una Siracusa percepita sempre più a vocazione turistica.




Siracusa. Stop ad anticipo e posticipo della caccia, lettera all'assessore Bandiera

“Illegittimo l’anticipo e il posticipo della stagione della caccia in Sicilia”. Il presidente di Natura Sicula, Fabio Morreale, scrive una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. “Ci aspettiamo adesso una sua presa di posizione- spiega il responsabile dell’associazione ambientalista- dopo l’intervento della magistratura, che poche ore fa ha dichiarato illegittimo l’anticipo e il posticipo della caccia in Sicilia, ha ridotto i tempi di caccia di tordo e beccaccia, e ha chiuso la caccia al coniglio, ci aspettiamo una sua presa di posizione” . Motivo di rammarico per Morreale, il fatto che ogni anno in Sicilia “viene autorizzato un calendario venatorio più lungo rispetto al resto d’Italia, come se il patrimonio faunistico della Sicilia fosse meno importante. Un calendario venatorio che non tiene conto del parere contrario di un ente pubblico come l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e che non si è saputo fermare neanche di fronte agli ingenti danni
causati alla fauna dagli incendi dell’estate 2017”.

La richiesta è che non venga piu’ autorizzato alcun allungamento del calendario venatorio. Altra sollecitazione: “dare più risorse al Corpo Forestale, che in questo momento non può destinare molti uomini contro il bracconaggio perché impegnati col servizio antincendio”. Questo si tradurrebbe nel fatto che molte specie, anche se protette, vengono ugualmente uccise. In meno di un
mese di esercizio venatorio in Sicilia abbiamo trovato ferito un Falco pescatore a Messina, e morti impallinati un rarissimo esemplare di capovaccaio a Trapani, e una Sterna maggiore a Siracusa.Tutte specie che non si potrebbero cacciare”. ma che i bracconieri sparano ugualmente. È questa è
solo la punta dell’iceberg, sono solo gli esemplari di cui si è saputa la brutta sorte. Infine un’amara deduzione.
“Nella nostra isola piena di paradossi-conclude Morreale-  c’è chi lavora con passione per assicurare un futuro a specie che stanno scomparendo per molte cause antropiche, e c’è chi ancora, nel 2018, non riesce a dare un
senso alla sua esistenza se non sparando a rapaci o a qualsiasi altro corpo in movimento”.




Siracusa. Igiene Urbana, Tekra nuovo gestore per sei mesi

Secondo quello che sembra essere un collaudo copione, c’è un nuovo gestore del servizio igiene urbana a Siracusa ma subito incombe un ricorso al Tar. Ad aggiudicarsi la gara ponte è la Tekra, per sei mesi responsabile del sistema rifiuti urbano. Ma Igm annuncia ricorso ai giudici amministrativi.
Tekra è una società campana. Il personale oggi Igm transiterà nell’organigramma dell’azienda che per 180 giorni, oltre eventuale proroga, traghetterà il capoluogo verso la fase due della raccolta differenziata.
Con Tekra e IGM c’era in gara anche la Energetica Ambiente, esclusa però in fase di analisi delle offerte e della documentazione richiesta. Non è escluso quindi un ulteriore ricorso. La parola finale sul servizio di igiene urbana rischia di passare nuovamente da un tribunale amministrativo.




Siracusa. Maltempo, allerta gialla: caduti 38,8mm di pioggia, strada ko

La perturbazione che nelle ultime ore si è abbattuta sulla Sicilia è arrivata su Siracusa. Piogge intense, specie nel primo pomeriggio, con carattere temporalesco. Nelle ultime 12 ore sono caduti sul capoluogo 38,8 mm di pioggia: subito un anticipo di autunno.
Il Comune ha diramato l’allerta meteo fino alla mezzanotte, invitando tramite la Protezione Civile a limitare gli spostamenti. Per il Dipartimento Regionale, però, l’allerta meteo è gialla ovvero rischio 2, medio-basso. E per domani è indicato lo stesso livello di attenzione.
Intanto, però, la prima vera pioggia settembrina arreca un primo serio danno stradale. In viale Teocrito, all’altezza dell’istituto comprensivo Santa Lucia, un largo pezzo di strada è venuto giù di alcuni centimetri dando vita ad un pericoloso avvallamento.




Siracusa. Borgata: bonifica straordinaria, 12 tonnellate di rifiuti abbandonati

Pulizia a tappeto alla Borgata questa mattina. Grande mobilitazione di Igm con uomini e mezzi impegni a bonificare quasi ogni angolo. Dalla centrale piazza Santa Lucia alle tante traverse tra via Piave e via Unità d’Italia. Angoli e crocevia scambiati per discariche, con decine e decine di sacchetti di rifiuti quotidianamente abbandonati sebbene sia attivo da mesi il servizio di differenziata porta a porta nel popoloso rione.
Sono state raccolte 12 tonnellate di spazzatura abbandonata. Una cifra spaventosa. In media ogni mezzo ha dovuto effettuare 5 operazioni di carico/scarico cadauno, tanto era il volume di rifiuti abbandonati per le strade.
Sebbene la Borgata evidenzia un dato apparentemente coerente con un equilibrato sistema di differenziazione porta a porta (50,22% a luglio 2017), risente della presenza di un numero consistente (stimati 5000/6000) di abitanti non residenti, per lo più stranieri”. E’ scritto nell’ultimo report Igiene Urbana redatto da Igm.
Ma la domanda che adesso è lecito porsi è: quanto passerà prima che la Borgata finisca di nuovo invasa dai sacchetti impunemente abbandonati da chi resiste alla differenziata per vari e non giustificati motivi?




Siracusa. Fondi Pac e 328, Anci Sicilia a sostegno delle cooperative sociali

Passo avanti verso la costituzione del Tavolo permanente del Welfare in provincia di Siracusa.Ne farà certamente parte anche l’Anci Sicilia, l’associazione dei comuni dell’isola.L’iniziativa, avviata da Confcooperative, in accordo con le altre Centrali cooperative dell’Aci , sta incontrando il sostegno e la condivisione delle amministrazioni comunali, dei sindacati e delle associazioni di categoria.Anci Sicilia sarà, dunque, accanto alle cooperative sociali per superare attraverso azioni concrete le inefficienze registrate nella gestione dei fondi Pac e della legge 328 e a causa dei quali il settore è in pesanti difficoltà, ponendo a rischio servizi essenziali per i cittadini, partendo dall’Infanzia e dagli Anziani.I vertici locali di Confcooperative Siracusa (il presidente, Enzo Rindinella, il vice presidente, Alessandro Schembari e il responsabile tecnico dell’Area di Siracusa, Emanuele Lo Presti, hanno incontrato ieri mattina, accolti al Comune di Canicattini Bagni dal sindaco, Marilena Miceli, il vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta.Da parte sua, la garanzia della massima collaborazione nel percorso verso la costruzione di un nuovo modello di gestione del Welfare, prima di tutto nel territorio,perchè le risorse a disposizione non vadano perdute e perchè le opportunità proposte dall’Unione Europea o dallo Stato, non siano più sprecate. La parola d’ordine deve diventare “efficienza”.Rindinella, Schembari e Lo Presti hanno fatto presente l’esigenza che i comuni, le associazioni di categoria, i sindacati, si muovano tutti nella stessa direzione e con le medesime modalità.”Nel settore sociale- spiega il presidente Rindinella-le vicende Asacom, Fondi Pac e Legge 328 sono sintomatiche di un sistema che non funziona, di un meccanismo che si inceppa e che, pertanto, è da rivedere”.Amenta ha condiviso il punto di vista di Confcooperative, soprattutto per l’aspetto costruttivo e propositivo. Il vice presidente di Anci Sicilia ha riconosciuto che “si continuano a perdere occasioni, con il rischio- ricorda Amenta- che anche i fondi vengano sottratti ai nostri territori, per l’incapacità- ha detto a chiare lettere- di chi, nei vari uffici delle amministrazioni locali, si mostra incapace di progettare, monitorare e poi rendicontare nei tempi e nei modi previsti. Non è un caso se su circa 700 milioni di euro per le regioni dell’Obiettivo Convergenza, dopo cinque anni ne sono stati spesi soltanto 250 milioni, con il rischio di perdere i fondi europei o di recuperarli nella maniera sbagliata”. Rindinella, Schembari e Lo Presti hanno ribadito l’intenzione di portare avanti il percorso verso la costituzione del tavolo unitario del Welfare entro un breve lasso di tempo,non appena ultimate le interlocuzioni in corso con tutti i soggetti che ne dovranno far parte




Siracusa. Rifiuti, i giorni della gara ponte: Tech si chiama fuori e boccia tutto

Nelle ore in cui viene celebrata la gara “ponte” per la gestione dei rifiuti a Siracusa, la Tech Servizi si chiama fuori. Restano quindi tre le aziende che tra stasera e domani attendono di conoscere l’esito della gara. La Tech è una delle ditte che aveva preso parte al precedente affidamento, anche aggiudicandoselo in una dele varie fasi della convulsa vicenda.
La ditta siracusana si chiama fuori: non partecipiamo. E in una nota inviata alla stampa, i responsabili della società mettono nero su bianco quello che in tanti pensano sul tema. “Dopo aver preso visione dei documenti di gara, con particolare riferimento al Capitolato Speciale di Appalto e valutati quindi gli obiettivi in esso contenuti, si è in tutta coscienza ritenuto, proprio per i limiti dello stesso capitolato, che allo stato non sarebbe realizzabile un servizio adeguato alle esigenze della città”.
Cosa prevede il capitolato? E’ presto detto: il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata richiesta dalla legge, la pulizia, il lavaggio elo spazzamento delle strade, lo svuotamento e la pulizia dei cestini, il diserbo, il servizio di raccolta porta a porta e tutti gli altri servizi accessori previsti. “Considerata la mole degli investimenti da affrontare e la brevità del periodo di gara, Siracusa non potrebbe avere oggi il servizio che merita”, la sentenza della Tech che questa volta farà da spettatrice. “Dopo tre anni di battaglie legali e dopo il risultato ottenuto al Consiglio di Giustizia Amministrativa, da siracusani, non desideriamo entrare nella nostra città, svolgendo un servizio deficitario. D’altra parte nessun’altra azienda potrà svolgere oggi, a nostro modesto avviso, con questo capitolato e con una durata incerta, un servizio ottimale”. Parole che valgono quasi come una previsione di un caos nel settore, destinato a non avere fine se non in presenza di un affidamento più definito. Il rischio, secondo la Tech, è che chi vincerà adesso “o entrerà in contrasto con l’amministrazione comunale o sarà costretto a risparmiare, sulle spalle dei siracusani”.




Siracusa. Corsi di inglese gratuiti per adulti: 10 lezioni in biblioteca

Un corso di inglese per adulti gratuito. Si svolgerà nei locali della Biblioteca comunale il prossimo ottobre. Si tratterà di dieci lezioni, il giovedì dalle 15,30 alle 16,30. Aperte le iscrizioni. Per prenotarsi basta chiamare lo 0931445689 (dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio, dalle 15 alle 17.




Siracusa. Cacciatore abbatte specie protetta, la Lipu si appella alla Regione

Un raro esemplare di Sterna Maggiore, specie protetta, è stato abbattuto a Siracusa. A scoprire l’accaduto, una volontaria della Lipu. Su Facebook ha notato le foto di un uccello ferito per il quale si chiedeva aiuto. I soccorsi sono scattati immediatamente. Il volatile è stato affidato ad Anna Giordano, storica ambientalista siciliana. In poche ore è stato trasportato al Centro recupero del MAN di Messina. Qui la Sterna è stata sottoposta alle prime cure. Una radiografia ha messo in evidenza i numerosi pallini nel corpo e le fratture all’ala e alla zampa. Nella notte, nonostante le amorevoli cure, in seguito ad una estesa emorragia interna, l’animale è morto.
La Sterna maggiore non è una specie cacciabile, né in pre-apertura né durante il normale periodo di caccia.
“Non ci sono alibi per coloro che hanno abbattuto a fucilate questa specie così importante. La dimensione di
una Sterna maggiore in volo non può essere confusa con un colombaccio o una tortora e in relazione a ciò
risulta raccapricciante ipotizzare che esistano alcuni che giocano al tiro al bersaglio contro qualsiasi cosa si
muova soltanto per il gusto di sparare, non facendo alcuna differenza fra specie cacciabili e non, fra specie
comuni e specie rarissime”, l’affondo di Federico Militello, delegato Lipu sezione di Siracusa.
“Siamo fortemente preoccupati che fatti del genere possano continuare a ripetersi, perché la stagione venatoria siciliana 2018/2019, autorizzata dall’assessore regionale Bandiera, è la più lunga mai consentita. Le notizie di abbattimenti di specie protette di susseguono una dietro l’altra. L’assessore Bandiera non può rimanere inerme davanti a questo stillicidio di specie rarissime”.