Siracusa. Ballottaggio, in pagamento le spettanze per presidenti di seggio e scrutatori

In pagamento le spettanze per i presidenti e gli scrutatori impegnati durante il turno di ballottaggio che ha condotto all’elezione del nuovo sindaco, Francesco Italia. Dal 16 luglio le somme saranno disponibili in tutte le agenzie Unicredit. Sarà necessario presentarsi muniti di documento d’identità e codice fiscale.




Siracusa. Il ritorno di Ficarra e Picone è subito un successo: Le Rane al teatro greco

Ritorno al teatro greco per Ficarra e Picone che hanno ripreso, un anno dopo, i panni di Dioniso e Santia per la “reprise” de Le Rane, commedia campione di incassi nella passata stagione della Fondazione Inda.
Repliche eccezionali e a grande richiesta. La prima è subito stata un successo, con applausi scroscianti e risate. Per chi se lo fosse perso, c’è tempo fino al 15 luglio per potere seguire lo spettacolo diretto da Corsetti al teatro greco di Siracusa. C
Con Ficarra e Picone in scena anche Roberto Salemi (Eracle), Dario Iubatti (che ricopre tre ruoli: un morto, un servo e Plutone), Giovanni Prosperi (Caronte), Francesca Ciocchetti (ostessa), Valeria Almerighi (Platane), Gabriele Benedetti (Euripide), Roberto Rustioni (Eschilo), Gabriele Portoghese (corifeo) e Francesco Russo (Eaco). Le musiche sono dei SeiOttavi (Germana Di Cara, Vincenzo Gannuscio, Alice Sparti, Kristian Andrew Thomas Cipolla, Massimo Sigillò Massara, Ernesto Marciante) che fanno parte anche del coro di rane della palude infernale e dei sacri iniziati ai Misteri Eleusini. Il coro è formato dagli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico. Di grande suggestione anche le marionette ispirate alle sculture di Gianni Dessì e realizzate da Einat Landais mentre Marzia Gambardella ne ha curato la direzione dei movimenti e Carlo Gilè la costruzione.
“Nelle rane – spiega il regista Corsetti – si raccontano con nomi e particolari espliciti le vicende di una città in crisi dove il teatro sembra agli sgoccioli e la politica e il vivere comune minato dagli interessi particolari. La commedia, attraverso Dioniso e Santia diventa sublime gioco del mondo. La disputa è certamente tra due poeti ma soprattutto è tra poetiche visione del mondo, dunque il senso stesso del teatro viene messo in gioco, il rapporto tra teatro e mondo”.




Siracusa. Ex casello di corso Gelone, area in vendita: "Ferrovie dia preferenza al Comune"

Il Comune di Siracusa chiama Ferrovie dello Stato. Su proposta degli assessori all’Urbanistica Giusy Genovesi e al patrimonio Nicola Lo Iacono, è stato dato mandato al dirigente del Settore Patrimonio per l’acquisizione di ogni informazione inerente i beni di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.P.A. L’ Amministrazione, in sostanza, vuole essere informata sulle intenzioni di Fsi su eventuali cessioni a terzi degli immobili che ricadono all’interno del territorio del Comune di Siracusa. Il riferimento diretto è a quell’area alla fine di corso Umberto, all’imbocco di via Catania, messa in vendita sul sito del gruppo.
Una vendita che il sindaco Francesco Italia ha chiesto di sospendere con una lettera inviata a Ferrovie dello Stato, manifestando l’interesse del Comune all’eventuale esercizio della preferenza in riferimento all’acquisizione del terreno in questione di proprietà della FS Sistemi Urbani s.r.l (società del gruppo FSI ).




Siracusa. Oli vegetali, un contenitore per la raccolta in Ortigia. E spuntano gli altri porta-rifiuti Urban Waste

Un nuovo contenitore per raccogliere oli vegetalii a Siracusa è disponibile da oggi in città. L’oliva – così viene chiamato – è posizionata in via Vittorio Veneto, nel tratto tra via De
Benedictis e via Dione. E’ una delle buone pratiche di promozione della raccolta differenziata previste dal progetto Urban Waste di cui Siracusa è città pilota insieme ad altre 11 realtà europee (Firenze, Nizza, Copenaghen, Kavala, Nicosia, Dubrovnik–
Neretvacounty, Santander, Tenerife, Lisbona, Ponta Delgada) che sperimentano il progetto europeo UrbanWaste.
Altri contenitori per gli oli esausti si trovano all’interno del parco di piazza Adda, nei giardini di via Padova e via Oznam, al comprensivo Woitjla e nei locali della protezione civile di Cassibile oltre che nei due centri comunali di raccolta di Targia e Arenaura. Quanto raccolto viene poi trattato dalla Ionica Ambiente, convenzionato Conoe (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e grassi vegetali ed animali esausti). L’olio raccolto diventerà biodiesel, grassi industriali o lubrificanti vegetali.
Sono, intanto, in corso le attività di posizionamento di 20 altri contenitori Urban Waste per la raccolta differenziata di carta, plastica e metallo, vetro e indifferenziato. Troveranno posto al molo Sant’Antonio, all’area archeologica della Neapolis e al Santuario della Madonna delle Lacrime.




Operazione "Holiday" sulla vendita di Spada e Tonno Rosso: 42 ispezioni in ristoranti e pescherie, sanzioni per 11.000 euro

Conclusa alle prime luci dell’alba  l’Operazione di Polizia Marittima denominata “Holiday”, iniziata il 6 luglio scorso e disposta dalla Direzione Marittima di Catania, che ha visto impegnati uomini e mezzi della Guardia Costiera di Siracusa lungo tutto il territorio di giurisdizione
Obiettivo dell’operazione è stato il controllo specifico sulle attività di pesca, detenzione e commercializzazione del Pesce Spada e del Tonno Rosso.
E’ stata inoltre posta particolare attenzione alla tutela del consumatore, con controlli mirati presso Pescherie e Ristoranti della Provincia.
I risultati ottenuti dall’attività di contrasto sono state 42 ispezioni tra Ristoranti, Pescherie, mezzi isotermici, punti di sbarco e venditori ambulanti.
A seguito delle ispezioni effettuate sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di euro 11.000 per mancata tracciabilità e per commercializzazione di Tonno Rosso senza la prevista documentazione (BCD).
Il prodotto ittico sequestrato, quantificato in circa 15 Kg, a seguito di visita organolettica da parte di personale veterinario appartenente all’ASP n. 8 di Siracusa, è stato destinato alla distruzione, poiché di dubbia provenienza.




L'ex assessore Sgarlata consigliere del ministro dei Beni e le Attività Culturali Bonisoli

La siracusana Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale e presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali dell’Università di Catania è stata nominata consigliere del ministro dei Beni e Attività Culturali, Alberto
Bonisoli. Si occuperà di elaborare strategie volte a ottimizzare le politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico-artistico e paesaggistico, promuovendo un’azione di coordinamento con gli uffici centrali e periferici del Ministero e con le istituzioni locali, con particolare riferimento ai rapporti con la Regione Siciliana. “Ho accettato con grande entusiasmo -ha commentato – l’incarico perché mi consente di mettere al servizio della comunità le competenze acquisite sia nell’ambito della formazione universitaria sia all’interno dell’amministrazione dell’assessorato dei beni culturali della Regione Sicilia – dichiara Sgarlata – e colgo l’occasione per ringraziare il ministro Bonisoli per la fiducia accordatami. Mi auguro che il lavoro, così come da lui indicato, possa andare nella direzione di un recupero e di una riaffermazione della politica dei beni comuni nel nostro Paese, sempre auspicata ma
spesso fortemente disattesa. Nell’ambito del protocollo, siglato qualche settimana fa, tra il Ministero per il Sud e il Governo regionale-prosegue- un’attenzione particolare sarà riservata al potenziamento degli strumenti finanziari per la spesa comunitaria e non che coinvolgono l’Assessorato regionale Bbcc della Sicilia e il MIbact, con l’obiettivo di rafforzare l’asse tra Roma e Palermo cui sta già lavorando da mesi Giancarlo Cancelleri, vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Come ha giustamente sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “ogni
investimento per la cultura è speso ai fini della crescita del nostro Paese””.




Siracusa. "Un Castello Maniace per il dottor Spok", affondo contro la caffetteria di piazza d'Armi: "Il sindaco fermi questo scempio"

Non accennano a placarsi le polemiche intorno alla realizzazione della caffetteria nell’ex piazza d’Armi, nell’area del Castello Maniace. L’avvocato Salvo Salerno, il parroco Rosario Lo Bello, la docente di Archeologia Classica, Flavia Zisa, l’architetto Francesco Santalucia, ,ex dirigente dei Beni Culturali della Regione, l’insegnante di filosofia Claudio Ternullo e il presidente di Italia Nostra Sicilia, Leandro Janni, tornano sul tema con una nette presa di posizione. Indice puntato contro il sindaco, Francesco Italia e contro la sua amministrazione. I firmatari di un documento diffuso in mattinata contestano il fatto che l’attuale amministrazione comunale non sia responsabile dell’iter che ha preceduto l’apertura del cantiere, “essendo il sindaco attuale, vicesindaco fino a pochi giiorni fa”. Fanno, inoltre, notare, come non servisse valorizzare un luogo che valorizzava già, per le proprie caratteristiche, quello scorcio di Ortigia con la sua “veduta e il lento camminare verso il Castello”. Una forzatura, secondo gli oppositori del progetto, fare ricorso ad una norma economica che disciplina le valorizzazioni di fabbricati demaniali in disuso da affidare all’imprenditoria privata per recupero e ristrutturazione.  “Se degrado esiste in quella piazza, lo si trova, sotto forma di rifiuti, solo successivamente agli eventi festaioli che tanto piacciono al sindaco Italia e che hanno ridotto il centro storico in una discarica di bottiglie di birra e avanzi di fritturine-scrivono -E a prescindere da tutto, chiediamo alla giunta se è questo giocattolone da Star Trek la vostra idea di valorizzazione. Come infatti già intuibile dalla struttura in costruzione, l’impatto visivo del volume specchiante finale confonderà e sovrasterà la perfetta geometria del Castello che ha fatto la storia dello skyline di Ortigia. Adesso, questovolgare segno contemporaneo autorizzato dalla Soprintendenza resterà alla storia come il più grande specchietto per le allodole di un turismo di consumo di beni non culturali ma prandiali (cibo e bevande). Dando infine il segno tangibile, anche dal mare, di cosa sia diventata Ortigia sotto l’amministrazione Italia”. L’unica strada corretta da seguire, per Salerno, Lo Bello, Ternullo, Zisa, Santalucia e Ianni è quella di ordinare lo “stop” ai lavori “per evitare un danno irreversibile per i siracusani e di immagine per il Comune”.




Siracusa. Altro che risarcimento milionario, il Cga chiude la vicenda Open Land: 190mila euro di indennizzo

E’ stata pubblicata all’alba la sentenza del Cga di Palermo che rappresenta la pietra tombale sulla quinquennale battaglia con Open Land. Altro che risarcimento milionario, per i giudici di Palermo il danno lamentato dal gruppo imprenditoriale privato è di 190.140,50 euro. Il ricorso per revocazione della sentenza di revocazione 276 del 2017 è stato dichiarato inammissibile. Open Land dovrà anche pagare le spese legali, quantificate in 15.000 euro, oltre accessori di legge.
Si chiudono così 5 anni di procedimenti e contenziosi attorno all’iniziale pretesa iniziale di 50 milioni di euro scesa poi a 43, quindi 26, 24 e poi 10. Nelle 30 pagine di sentenza vengono “demo lite” le tesi del passato a partire dalle perizie del Ctu, passando per il valore dell’immobile ed i danni per le locazioni in ritardo. Accolte, in molti casi, le letture offerte dal collegio difensivo del Comune e Legambiente.
Della somma così stabilita, 150.000 euro riguardano canoni di locazione mentre poco più di 40 mila euro per maggiori costi di costruzione. Il periodo per il quale è stato riconosciuto il risarcimento danni è stato ridotto a 5 mesi.
L’importo andrà detratto dalla somma di 2.8 milioni di euro già versati dal Comune di Siracusa e percepiti da Open Land che, malgrado il decreto ingiuntivo del Tribunale di Siracusa del 27 giugno scorso, non ha ancora provveduto alla restituzione del denaro nelle casse della città.
Per recuperare tali somme gli avvocati di Legambiente suggeriscono che il Comune proceda immediatamente alla restituzione dei terreni dell’Epipoli ricevuti a titolo compensativo da Open Land e al contempo li sottoponga a sequestro cautelativo a garanzia del credito.
“La sentenza del Cga rappresenta un importante successo per il Comune di Siracusa e per il collegio difensivo di Legambiente, composto dagli avvocati Corrado Giuliano e Nicola Giudice con la consulenza dell’avvocato Paolo Tuttoilmondo e dai consulenti tecnici di parte Giuseppe Ansaldi, Roberto De Benedictis e Francesco Licini”, recita una nota del collegio difensivo dell’associazione ambientalista.
Entusiasta l’avvocato che ha difeso e fatto valere le ragioni del Comune di Siracusa, Niccolò D’Alessandro. La prima telefonata è per l’ex sindaco Giancarlo Garozzo. “Evidentemente avevamo ragione a difendere Siracusa con le unghia e con i denti”, commenta laconico l’ex primo cittadino.
“La sentenza del Cga chiude una vicenda dolorosa per tutta Siracusa. Se riavvolgiamo il nastro degli avvenimenti degli ultimi 5 anni possiamo ricollegare tanti episodi e tante storie infondate che non solo hanno macchiato il nome e la storia della nostra città, ma anche cercato di distruggere economicamente un Ente solo per interessi economici e personali”, commenta il sindaco Francesco Italia. “La certezza di operare nel giusto e per il bene di Siracusa ha permesso alla precedente amministrazione guidata con libertà e coraggio da Giancarlo Garozzo di resistere in tutte le sedi per difendere il nome ed il prestigio della città e salvare il Comune dal rischio di un sicuro default. Adesso si volta pagina, con la consapevolezza di avere di fronte ancora tante sfide, ma con la certezza di avere sempre difeso Siracusa e i siracusani onesti”.
Non c’è più spazio per appelli ed altro. Adesso tutti le attenzioni si spostano sull’inchiesta penale sul cosiddetto Sistema Siracusa.




Siracusa. Il vicesindaco Randazzo sui lavori al Maniace: "contrari al mio programma elettorale"

In qualche modo richiesta ed attesa, arriva la presa di posizione del vicesindaco Giovanni Randazzo sulle recenti polemiche che hanno investito l’area della ex piazza d’Armi del castello Maniace. “Alcuni giorni prima dell’insediamento mio e della nuova giunta ho appreso che era in corso di costruzione una struttura, su concessione rilasciata dall’Agenzia del Demanio regionale ad un’associazione privata aggiudicataria della gara. Ho quindi verificato che la costruzione della struttura era stata autorizzata dal Comune, previo parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa. Ritengo l’iniziativa in controtendenza rispetto al programma elettorale”, dice dopo una rapida premessa. “Sebbene l’apertura della piazza D’Armi al pubblico costituisca un fatto positivo, ritengo che sia stata in parte un’occasione perduta, almeno fino alla scadenza della concessione. Sarebbe stato opportuno che il Comune conseguisse dall’Agenzia del Demanio la concessione dell’area in questione, per poterne governare l’utilizzo nell’esclusivo interesse dei cittadini, senza necessità di ingenti investimenti economici e con la previsione di un intervento più sobrio”, dice Giovanni Randazzo marcando in qualche misura una divergenza di vedute con il sindaco Francesco Italia.
“In ogni caso, ho già condiviso con la giunta la contrarietà ad un eventuale affidamento a terzi dell’area inerente al fossato e alla spiaggetta antistanti il castello federiciano e mi riprometto di operare perché siano garantiti, anche tramite una corretta interlocuzione con la concessionaria, una adeguata fruizione della piazza d’Armi da parte del pubblico ed il rispetto dei diritti degli abitanti della zona”.




Siracusa. Una task force a difesa degli animali dentro la Municipale, il piano dell'assessore Fabio Granata

Una squadra speciale deputata agli interventi di protezione animali. A comporla, agenti della Municipale dotati di spiccata sensibilità sul tema. La piccola task force – dovrebbe essere composta da 4 elementi – dovrebbe nascere nelle intenzioni dell’assessore Fabio Granata nel giro di poche settimane, le stesse necessarie per l’emanazione di una ordinanza che istituisca fino al 30 di settembre il divieto di lasciare i cani sui balconi nelle ore più calde della giornata o per periodi comunque superiori alle 2 ore.
Ieri, intanto, proprio l’assessore con delega alla fauna urbana ha visitato una delle strutture che ospita i cani randagi del capoluogo. “Nessun problema di ordine sanitario o igienico. Certo, abbiamo suggerito una maggiore ombreggiature in quelle sezioni particolarmente esposte al sole. Io comunque sono dell’idea che il Comune di Siracusa debba dotarsi di una struttura propria e non continuare a ricorrere a convenzioni con i privati. Immagino una oasi polifunzionale dove i cani siano in transito verso nuove adozioni da incentivare con sconti sulla Tari. Ci lavoreremo”, assicura Granata.