Siracusa. Navette elettriche, contratto in scadenza: trasporto urbano, subito priorità per la nuova giunta

Dal 9 di settembre le navette elettriche del Comune rischiano di restare ferme. Scade infatti in quella data il servizio e bisognerà procedere con una nuova gara europea per la sua prosecuzione. I bus elettrici, sei in tutto, sono tornati in strada nel 2015 e da allora si occupano di “servizio turistico”, una definizione studiata per superare ogni possibile contrasto con Ast che del trasporto pubblico urbana è unica concessionaria.
Le tre linee hanno garantito in particolare i collegamenti all’interno del centro storico e da Ortigia per la Borgata e il parco della Neapolis. Buono il gradimento che l’iniziativa ha ricevuto dopo che quegli stessi bus erano finiti nel dimenticatoio, parcheggiati nel deposito comunale.
Intanto, però, sono solo due oggi le navette in servizio, a fronte di tre linee. Problemi tecnici e guasti a catena e nessuna disponibilità finanziaria per le riparazioni.




Siracusa verso il ballottaggio: confermati presidenti e scrutatori, sabato la costituzione dei seggi

Tutte riconfermate, per il ballottaggio di domenica 24 giugno, le nomine di presidenti di seggio e scrutatori. In attesa che i dati delle sezioni che mancano ancora all’appello siano resi noti, al termine delle operazioni affidate alla commissione elettorale, il Comune ha reso noto l’avvio delle operazioni elettorali per il secondo turno. L’Ufficio elettorale ha comunicato che la costituzione del seggio avverrà, come per il primo turno, alle 16 di sabato, con la ricostituzione alle 6 di domenica. Si voterà dalle 7 alle 23. Subito dopo la chiusura, partirà lo spoglio




Edilizia scolastica, fondi a rischio. Russoniello: "Istanze entro il 20 giugno, disponibili ad aiutare il Comune"

Tempo fino al 20 giugno per presentare le domande per richiedere i fondi Pofesr 2014/2020 da utilizzare per migliorare le dotazioni tecnologiche delle scuole e le condizioni strutturali. I Comuni dovranno compiere il passaggio burocratico entro i prossimi due giorni. Gli eventuali finanziamenti potranno essere usati anche per l’adeguamento antisismico o per la realizzazione di nuove scuole, nel caso in cui l’adeguamento risulti antieconomico. A farlo presente, il Movimento 5 Stelle attraverso le parole di Silvia Russoniello.
“Ad oggi -spiega l’ex candidata sindaco- è emerso che l’amministrazione sembra non sia pronta nemmeno a presentare la semplice istanza prevista dal bando per ogni scuola.
Fortuna vuole che la scadenza sia stata appena prorogata al 2 luglio 2018, permettendo così ai funzionari preposti di essere in grado di provvedere almeno alla semplice presentazione dell’istanza, così da evitare la perdita dei finanziamenti.
Nel caso in cui l’Amministrazione non fosse in grado di presentare le istanze per tutte le scuole entro il termine previsto-conclude Russoniello- il gruppo di lavoro infrastrutture del Movimento 5 Stelle Siracusa si rende disponibile, col supporto dei propri tecnici, a predisporre e fornire, in forma gratuita, tutta la documentazione necessaria da noi già elaborata perché parte integrante del nostro programma elettorale”.




Il futuro del palazzo della Camera di Commercio, nuova occasione di scontro Siracusa-Catania

Il palazzo che ospitava la Camera di Commercio di Siracusa è ormai vuoto. Poco personale e pochi servizi dopo l’accorpamento con Catania e Ragusa. E allora il presidente della Camera del SudEst, Agen, ha deciso di dare vita ad un concorso di idee finalizzato a stabilire come utilizzare quel palazzo della Camera. Ciò che resta attivo della Camera di Commercio dovrà spostarsi in via Sele, dove si trova un altro immobile, sempre di proprietà.
Ma è già battaglia. Con Territorio Protagonista – associazione che raggruppa le maggiori associazioni siracusane – che si domanda perchè il provvedimento riguardi Siracusa e non Ragusa, edificio ben più grande e nelle stesse condizioni.
Da Siracusa il nuovo provvedimento viene vissuto come altra ingiustizia. All’interno del palazzo ha sede il Consorzio IGP del limone di Siracusa e una parte dei locali sono stati ristrutturati per allestirvi la biblioteca storica della Camera (oltre 150 anni di storia).
La volontà è sempre quella di rendere autonoma la Camera di Commercio di Siracusa che però deve intanto smarcarsi da quella sudditanza verso Catania di cui anche il presidente Agen ha parlato. “Macchè sudditanza. La verità è che i catanesi hanno occupato tutti i ruoli chiave: presidente e vice presidente sono di Catania; il presidente del collegio dei revisori è di Catania, mentre gli altri due componenti sono provenienti da Palermo e da Ragusa; dei cinque capiarea nessuno fa riferimento al territorio di Siracusa e infine la rappresentanza siracusana camerale nella gestione dei due aeroporti è nulla.




Siracusa. Festa finale per il progetto inclusivo "Su le mani", alla Vittorini la scuola in Lis

Si è concluso alla Vittorini di Siracusa il progetto “Su le mani”, portato avanti per tutto il ciclo di scuola primaria da una classe della sezione B. Il progetto, iniziativa unica sul territorio nazionale, ha permesso ai bambini – crescendo – di imparare oltre alle tradizionali materie scolastiche anche la Lingua dei Segni Italiana e di imparare a comunicare usando le mani.
Una esperienza partita nel lontano 2013, dalla idea della mamma di un bambino sordo che frequenta la classe. I ragazzi hanno seguito, anno per anno, un vero corso di Lis tarato secondo le loro capacità cognitive, motorie e scolastiche, consentendogli non solo di approfondire sempre di più la lingua e le sue regole ma di maturare una sensibilità verso la diversità e la sordità.
Alla cerimonia conclusiva proprio i piccoli alunni hanno recitato in lingua dei segni poesie scritte per l’occasione.
A collaborare con la scuola (la dirigente Giuseppa Garrasi, la vicepreside Gianna Corallo, le insegnanti ed in particolare la maestra Rosaria Borderi) l’Ente Nazionale Sordi (presidente provinciale Salvatore Risuglia), i docenti LIS Andrea Burgio, Teresa Alcoraci, Daniela Campisi e gli sponsor Esso Italiana Raffineria di Augusta, Sb Setec, Rotary Club Siracusa Ortigia e – ovviamente – i genitori della classe V° B.




Siracusa Risorse, nominato il terzo amministratore unico in tre mesi: è Maurizio Concetto Circo

Nuovo amministratore unico per Siracusa Risorse ed è il terzo da marzo ad oggi. L’assemblea della società ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Giuseppe Romano e si è proceduto alla nomina di Maurizio Concetto Circo.
Iscritto all’albo dei dottori Commercialisti di Catania, nonché all’albo dei Revisori Legali e CTU del Tribunale di Catania è in possesso di una consolidata esperienza nella gestione di società avendo anche frequentato un Master in diritto tributario presso la Business School Sole 24 Ore di Milano, un Master in Business Administration (MBA) oltre la Professional Manager Certification presso la Central Connecticut State University – New Britain- USA.
Dal 2003 al 2011 ha lavorato per Merck Sharp & Dohme, ricoprendo diversi ruoli gestionali.
Successivamente è stato consulente amministrativo–contabile presso Pubbliservizi Spa, società partecipata della Città Metropolitana di Catania, amministratore giudiziario, custode giudiziario e professionista delegato alle vendite immobiliari, gestore della crisi (OCC) per la soluzione della crisi di sovraindebitamento ex L. 3/12, docente in materia tributaria al Master del “il Sole 24 ore” e Tutor scientifico presso Master Norme e Tributi del “il Sole 24 ore”.




Villa Rizzo, la replica: "la Cassazione si espressa sulle modalità di restituzione e non sulla proprietà"

La Cassazione ha stabilito la restituzione dell’azienda Villa Rizzo alla società Nuova Clinica Villa Rizzo. La clinica siracusana è stata oggetto di una controversia negli anni scorsi terminata con la sentenza del tribunale di Siracusa, del 19 novembre 2015, che ha disposto la restituzione dell’azienda a Gianluigi Rizzo.
La disputa era nata tra la Clinica villa Rizzo, rappresentata da Rizzo, e la Nuova clinica Villa Rizzo rappresentata da Giuseppe Liuzza. La prima sezione civile della Corte Suprema, presidente Antonio Didone, ha messo la parola fine ad una lunga querelle: “Il decreto del tribunale di Siracusa va cassato senza rinvio perché l’opposizione della società Clinica Villa Rizzo avrebbe dovuto essere dichiarata inammissibile per indeterminatezza”, si legge nel dispositivo.
Al centro del contendere, sia l’attività sanitaria che l’immobile che ospita la clinica. “Posso dire solo di aver ottenuto giustizia – sottolinea Giuseppe Liuzza, già amministratore unico della società Nuova clinica Villa Rizzo -. La mia vita nel frattempo è stata stravolta ma la Cassazione ha riconosciuto che il procedimento intentato non aveva motivo di esistere”. Liuzza ribadisce di aver “segnalato le gravi, evidenti anomalie nella vicenda. La mia società è stata dichiarata fallita su iniziativa di un pm che si trova agli arresti domiciliari in quanto indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione giudiziaria e falso in atto pubblico, come accertato dalla Procura di Messina. Un sostituto che si è avvalso di un consulente contabile anch’egli indagato dalla Procura di Messina nell’ambito della stessa vicenda”, le parole rilasciate all’Ansa.
“La Cassazione si è espressa sulle modalità di restituzione e non sulla proprietà dell’azienda”. Così replica Gianluigi Rizzo, proprietario dell’omonima clinica dopo la sentenza della Cassazione.“Sulla storica clinica Villa Rizzo, la Cassazione si è espressa in merito alle modalità in cui è avvenuta la restituzione dell’azienda ma non è affatto intervenuta sulla titolarità della stessa”. Il giorno dopo la sentenza della Suprema Corte, il Gianluigi Rizzo spiega i motivi per i quali questa sentenza non tocca la proprietà della clinica Villa Rizzo.“Nel marzo 2016 – dice Rizzo – la Regione siciliana ha decretato la sospensione dell’autorizzazione e dell’accreditamento della clinica con un provvedimento di 30 pagine per gravi irregolarità nella gestione della società Nuova Clinica Villa Rizzo prima e durante il fallimento. Da quel momento la struttura ha subito profonde trasformazioni. Con la nuova azienda abbiamo fatto un titolo ex novo di autorizzazione e di accreditamento con la Regione siciliana.Occorre precisare – dice Rizzo – che i beni che costituivano l’asset della vecchia azienda erano beni intestati Td medical, la società dei soci della Nuova clinica Villa Rizzo. Questi beni, con provvedimento tribunale di Siracusa, nel dicembre 215 sono stati restituiti alla stessa società Td medical.La situazione è estremamente complessa e abbiamo motivo di ritenere che il provvedimento della Cassazione non riguardi la Clinica Villa Rizzo quanto il tribunale di Siracusa. Una cosa è parlare della clinica fondata dal prof. Frank Rizzo nel 1979 come gli atti testimoniano, un’altra è il contratto d’affitto d’azienda che si è esaurito, a prescindere da tutto, il 14 marzo 2014. Anzi, lamento una serie di soprusi subiti poiché la propria clinica è stata restituita solo il primo dicembre 2015 e non in quella data riportata nel contratto”.Rizzo ricorda che “la clinica Villa Rizzo si è dovuta sobbarcare l’onere di fare fronte a 950mila euro di Tfr dei lavoratori che spettava alla vecchia gestione e al fallimento poiché erano oneri riconducibili alla gestione dellaclinica dal 1990 fino al 2014, anno di scadenza del contratto d’affitto. Se non fosse stato per l’assunzione di responsabilità, queste somme sarebbero state perse da parte dei dipendenti, in quanto fondi sottratti dalla vecchia gestione”.




Siracusa. La giunta comunale "taglia" le sedi delle circoscrizioni: da 9 a 6 per spending review

L’atto di indirizzo della giunta con cui si dismettono gli affitti degli uffici di alcune circoscrizioni ha alimentato in poche ore discussioni accese. “Si tagliano i servizi penalizzando chi è più lontano dal centro città”, l’accusa ricorrente.
Da nove a cinque sedi, questo il taglio deciso “per razionalizzazione dei servizi e dei costi” spiegano da Palazzo Vermexio. Se in precedenza le nove sedi fisiche servivano soprattutto per dare dignità alle rappresentanze politiche delle circoscrizioni – i consigli – che lì dovevano riunirsi ed operare, adesso che i consigli di quartiere non ci sono più si è pensato di eliminare i costi ritenuti non più necessari, mantenendo i servizi. Che poi sono soprattutto l’emissione di carte d’identità. Questo lo spirito dell’atto.
Le sedi di Cassibile, Belvedere, Akradina, Grottasanta, Ortigia e Neapolis non si toccano. “Spariscono” quelle di Tiche, Epipoli e Santa Lucia. Con un risparmi di circa 50mila euro/anno per sede. Tiche era ospitato in un plesso scolastico, a 200 metri in linea d’aria dalla sede di Akradina. Si è optato, allora, per trasferire nei locali della circoscrizione la scuola materna, di cui quel plesso non è dotata. Santa Lucia è stata ritenuta in posizione baricentrica tra l’ufficio centrale di San Giovanni e quelli di Ortigia e pertanto un “doppione”. Discorso simile per Epipoli, considerata servita da Belvedere o, in alternativa, San Giovanni. Neapolis, attualmente senza sede fisica, trova casa all’ufficio centrale di San Giovanni. Le altre restano.

In foto gli ormai ex presidenti delle Circoscrizioni




Siracusa. Il giorno del corteo arcobaleno del Pride, Leo Gullotta testimonial: il via alle 18 dalla Marina

Atto finale del Pride siracusano. Dopo due giorni di incontri, proiezioni e tavole rotonde in piazza Cesare Battisti arriva il giorno del corteo. Ad aprirlo sarà l’attore Leo Gullotta, testimonial della manifestazione. Il colorato corteo prenderà le mosse alle 18 dal Foro Vittorio Emanuele II (Porta Marina). Oltre alla speciale presenza di Gullotta, il Pride aretuseo 2018 è caratterizzato dalla sinergia con Catania grazie all’amicizia che lega il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini, ed il consigliere nazionale per Arcigay Catania, Giovanni Caloggero. Il corteo proseguirà per via Ruggiero Settimo, via Amalfitania, Piazza Archimede, Corso Matteotti,
Largo XXV Luglio, via Salvatore Chindemi, Piazza Pancali, via Trento e Piazza Cesare Battisti.




Siracusa. Apre la Casa del Popolo dedicata alla memoria di Pino Pennisi

E’ intitolata alla memoria di Pino Pennisi la casa del Popolo di Siracusa. L’inaugurazione alle 18:30, in via Accolla, nei pressi della chiesa di Bosco Minniti. Partecipa al particolare momento la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
Fortemente voluta da Corrado Giuliano, Aldo Postiglione, Ezio Guglielmo, Pippo Ansaldi, Antonino Di Guardo e da Giusi Di Maria e nella tradizione della sinistra italiana, la Casa del Popolo “Pino Pennisi” nasce come centro di aggregazione culturale, sociale e ricreativo con l’obiettivo di appassionare vecchie e nuove generazioni ai temi della politica, della socialità e della gestione dei beni collettivi. Ritorna allora nel lessico politico il concetto di popolo, “oramai dimenticato e cancellato dal vocabolario della sinistra contemporanea”, spiega proprio Giuliano. “Abbiamo deciso di intitolare la Casa del Popolo a Pino Pennisi perché lui ha dedicato la sua vita ai valori solidali dell’associazionismo e del volontariato per una società plurale e più giusta”.
Aperta a tutti, la Casa del Popolo siracusano vuole diventare il in cui “affrontare i conflitti e le tensioni sociali che scaturiscono dalle dicotomie centro-periferia, residenti-immigrati e favorire forme collettive di mediazione tra società dei consumi, identità locali e attivismo politico”.