Si inasprisce la protesta dei dipendenti Tecnisol, l’azienda che si occupava di ponteggi nella zona industriale, con la nuova gara d’appalto aggiudicata all’Ati Sicil Service e Irtis. Nei giorni scorsi, i lavoratori, in attesa di avere risposte circa il proprio futuro occupazionale, hanno dato vita ad una protesta, prima soft, da oggi dai toni più aspri. L’azienda subentrante, secondo quanto sostengono lavoratori e sindacati, avrebbe dovuto assorbire i 36 dipendenti. Questo, tuttavia, non sarebbe avvenuto e attualmente i lavoratori sarebbero senza contratto e senza stipendio, visto che la Tecnisol avrebbe interrotto la propria attività il primo maggio, non usufruendo del periodo di proroga concessa.
Nei giorni scorsi, i lavoratori hanno interrotto, in attesa dei risultati del tavolo di confronto, l’attività di rifornimento delle autobotti, consentendo l’ingresso a piedi del personale. Da oggi, protesta più rigida, a cui si unisce quella dei lavoratori Stam e probabilmente da domani quella della Set Impianti.
L’azienda subentrante avrebbe proposto l’impiego di una parte dei lavoratori in cantieri fuori regione, in Lazio e a Rotterdam per un periodo massimo di 10 mesi. I dipendenti, tuttavia, restano perplessi, vista la mancanza di garanzie contrattuali e di livelli e qualifiche. Successivamente l’azienda prevede che l’intero organico debba essere impiegato a Siracusa. In attesa di notizie rassicuranti e certe, i lavoratori proseguono la loro protesta, h24. Accesso consentito agli automezzi scortati dalla Digos, per ragioni di pubblica utilità, ai medici, alle forze dell’ordine e ai direttori.