Siracusa Risorse, Cafeo: "No al cambio di asset societario, dalla Regione proposte concrete"

“Non demagogia, ma proposte concrete sul destino di “Siracusa Risorse”. A dirlo è il deputato regionale Giovanni Cafeo alla luce della prospettiva emersa, secondo cui la partecipata potrebbe diventare Srl in luogo dell’attuale forma che la vede Spa. “Ho appreso dal comunicato congiunto inviato nella giornata di ieri dalle organizzazioni sindacali del terziario Filcams, Fisascat Uil e UGL che la Commissaria del Libero Consorzio, la dottoressa Floreno, ha riscontrato “punti di fragilità” nel contratto proposto a Siracusa Risorse- premette Cafeo – Non posso che essere soddisfatto della presa di posizione della Commissaria, soprattutto alla luce della delicata situazione in cui si trovano oggi i lavoratori di Siracusa Risorse – prosegue Cafeo – una sorta di paradosso che vede da un lato la società <<in house>> teoricamente virtuosa e con bilanci sempre in attivo ma dall’altro la proprietà, cioè l’ex Provincia di Siracusa in dissesto dichiarato. Auspico quindi – continua  Cafeo – che si trovi il modo per scongiurare la trasformazione di Siracusa risorse da S.P.A. a S.r.l. a causa del default del Libero Consorzio e non certo per cattiva gestione. Cambiando l’asset societario si avrebbe come conseguenza un danno triplo: a rischio i posti dei lavoratori, un maggiore costo dei servizi per lo stesso ente nonché un mancato introito per servizi non forniti e tasse non riscosse, come detto un vero e proprio paradosso”. Al presidente della Regione, Nello Musumeci, Cafeo chiede proposte concrete, in luogo della “demagogia spicciola da campagna elettorale. Nello specifico, ad esempio, stanziare un contributo straordinario a Siracusa Risorse pari ai debiti che vanta dalla provincia, dimostrando con i fatti che vuole veramente ridare linfa all’ente potenziandolo nei servizi”




Siracusa. Contro il bullismo a scuola arriva You Pol, contatto diretto con la Polizia

Nei gironi in cui il bullismo a scuola torna prepotentemente di attualità, sotto molteplici sfumature, la Questura di Siracusa lancia l’applicazione You Pol. Sarà operativa da metà maggio ma intanto le sue funzioni sono state illustre ad alcuni studenti del Liceo Einaudi, accompagnata dai docenti.
Il dirigente delle Volanti, Francesco Bandiera, ha spiegato come finalità dell’app sia quella di permettere a tutti, giovani e adulti, di interagire con la Polizia di Stato, consentendo l’invio di segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti o di altri episodi costituenti reato.
Grazie a You Pol è possibile inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura ed anche in forma anonima. In caso di abusi è però possibile risalire all’identità di chi ha installato ed utilizzato in maniera scorretta l’applicazione.




Chiesti 2 anni di reclusione per i responsabili di società siracusana per Borgo Scala dei Turchi

Ci sono anche il presidente e il legale rappresentante della società siracusana Co.Ma.Er tra gli imputati al processo per Borgo Scala dei Turchi, ad Agrigento. Il pm Pandolfi ha chiesto una condanna a 2 anni di reclusione per Gaetano Caristia, 72 anni, e Sebastiano Comparato, 83 anni. L’accusa ha proposto altre due condanne ed 8 rinvii a giudizio tra amministratori e tecnici comunali di Realmonte e della Soprintendenza di Agrigento.
La Comaer aveva acquistato dei terreni estesi 60mila metri quadri, in contrada Canalotto. Precedente proprietario era un istituto religioso di suore che aveva ricevuto quell’area in dono dalla famiglia di un ricco medico defunto. La società siracusana aveva stipulato con il Comune di Realmonte una convenzione, nel 2008, per arrivare alla costruzione del Borgo Scala dei Turghi, con 25 ville di lusso per turismo vip.
Ma per la Procura agrigentina – come racconta Teleacras – il progetto di costruzione non sarebbe stato adottato legittimamente, cosa che inficerebbe quindi le concessioni edilizie successive. Inoltre, sul terreno vi erano vincoli paesaggistici e archeologici che sarebbero stati disattesi.
Fu un’associazione a scoprire e segnalare la vicenda e il Comune di Realmonte, nel 2013, revocò la delibera che aveva approvato il piano di lottizzazione. Non bastò per evitare l’invio degli ispettori dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente con la conseguente sospensione dei lavori. A cui si accodò anche la Soprintendenza di Agrigento.




Siracusa. Ex Provincia e default, Vinciullo: "Soluzione che preoccupa per il destino del personale"

“Una decisione che non condivido, nonostante sia legittima”. Vincenzo Vinciullo esprime preoccupazioni per l’iter avviato dal commissario dell’ex Provincia, nella direzione della dichiarazione del dissesto finanziario dell’ente. “Questa decisione -sostiene Vinciullo- andava maturata non solo con la deputazione regionale e nazionale, che per la maggior parte non si è presentata, e con i sindacati, ma anche con i rappresentanti istituzionali del territorio, a cominciare da sindaci, dalle forze sociali e dai rappresentanti politici del territorio, oltre che con le Istituzioni che, a vario titolo, operano nella provincia”. Le preoccupazioni di Vinciullo riguardano in primo luogo il destino dei dipendenti, del Libero Consorzio e della partecipata “Siracusa Risorse”.  L’ex deputato regionale ricorda di essersi battuto per evitare il default dell’ex Provincia. “Pur non avendo mai avuto alcuna responsabilità personale nella gestione dell’Ente, ritengo che, prima di procedere, bisogna ulteriormente verificare se la rappresentazione del debito, così come prospettato degli ispettori regionali, sia assolutamente veritiero o se vi sono dei margini per ridurre la consistenza del debito annunciato.Per questo motivo – prosegue – faccio appello ai revisori dei conti affinché, con nei modi e nelle forme previste dalla legge, si possa verificare la vera consistenza del debito. Nello stesso tempo, faccio appello alla Deputazione nazionale affinché si possa, così come più volte richiesto negli anni passati, spalmare su più anni il prelievo forzoso che lo Stato ha imposto all’ex Provincia, affinché, attraverso questa estensione negli anni degli obblighi derivati dalle finanziarie statali, si possa alleviare la condizione di crisi finanziaria dell’Ente”.




Il fallimento della ex Provincia Regionale, un piano per salvare Siracusa Risorse ed i lavoratori

“Faremo di tutto per scongiurare ogni tipo di problema che possa ricadere sui dipendenti di Siracusa Risorse”. E’ l’impegno che il commissario della ex Provincia Regionale, Carmela Floreno, ha assunto nel corso dell’incontro con i sindacati del terziario a cui ha illustrato – completando il giro di riunioni con le parti sociali – la situazione dell’ente e la necessità di dichiarare il dissesto.
Un ottimismo di facciata che non convince in particolare la Filcams Cgil. Rimane la preoccupazione sugli effetti del default su Siracusa Risorse. Per questo è stato chiesto con forza un piano di rilancio della società partecipata insieme ad un incremento delle somme previste a bilancio.
I sindacati hanno anche puntato l’attenzione sulla necessità di far ripartire servizi che fino ad oggi sono rimasti al palo e che potrebbero contribuire a rendere parzialmente autonoma la società, come il servizio di revisione caldaie.
Scongiurare la declassificazione della società – preso atto la trasformazione possibile da spa in srl – è un altro punto essenziale. Suggerita una ricapitalizzazione di Siracusa Risorse, anche alla luce del ridimensionamento del debito della società, proprio in ragione della dichiarazione di dissesto.
Le sigle del terziario di Cgil, Cisl e Uil, rappresentate al tavolo da Stefano Gugliotta, Teresa Pintacorona, Salvatore Lantieri e Tonino Galioto, hanno espresso apprezzamento per lo spirito di collaborazione mostrato dalla commissario Floreno. Il contratto di servizio ha delle fragilità, ma può essere migliorato. “La palla ora passa ai funzionari del Libero Consorzio e dell’Ad Romano, che avranno l’onere di riportare nel contratto di servizio tutte le proposte concordate al tavolo relazionale”, la dichiarazione congiunta dei tre sindacalisti.




Siracusa. Mare promosso, le analisi confermano: buona salute. Riguadagnata Punta del Gigante

Il mare siracusano gode di buona salute. Le analisi preliminari effettuate dall’Asp di Siracusa nei punti di monitoraggio hanno dato tutte esito favorevole. “Il 20 marzo abbiamo avviato i controlli delle acque di balneazione della provincia di Siracusa. Fino ad ora, nei punti campionati, dati positivi. I campionamenti proseguiranno per tutta la stagione balneare con prelievi mensili”, spiega il direttore del laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Siracusa, Nunzia Andolfi.
Nel caso in cui verranno riscontrati valori anomali, “il campione sarà ripetuto per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e indagare sulle cause che lo hanno determinato”. E se anche il secondo campione presenterà valori superiori ai limiti consentiti, “l’area verrà interdetta temporaneamente alla balneazione, in attesa del ripristino delle condizioni di balneabilità”.
I controlli avvengono nelle aree dove la balneazione è consentita. Nelle tabelle allegate al decreto assessoriale sono indicate le zone interdette e la motivazione della loro interdizione. “Oltre ai casi legati a cause inquinanti, rimangono comunque vietate le aree di mare e di costa interessate da immissioni di qualsiasi natura, come scarichi e corsi d’acqua, i porti e le zone militari, nonché le aree sulle quali vige una prescrizione delle autorità marittime e portuali per motivi di sicurezza”.
La lista dei punti di prelievo è stata aggiornata, con l’inserimento di un tratto di costa di circa 860 metri a Siracusa (ricadente nella zona B dell’Area Marina Protetta del Plemmirio), situato a sud del promontorio denominato Punta del Gigante: è ritornato fruibile per i bagnanti grazie ai buoni risultati ottenuti nel monitoraggio effettuato la scorsa stagione. Altra novità riguarda i cartelli di divieto di balneazione che dovranno rispettare precise dimensioni e inoltre contenere le informazioni in almeno due lingue.
I risultati delle analisi effettuate sulle acque di balneazione verranno inseriti mensilmente sul “Portale acque di balneazione” del Ministero della Salute e potranno essere consultati sul sito web www.portaleacque.salute.gov.it per tutta la durata della stagione balneare.
Tale mezzo è utilizzabile dal cittadino anche per segnalare qualsiasi anomalia osservata o quant’altro contribuisca a migliorare e proteggere la qualità del nostro mare e salvaguardare la salute dei bagnanti.




Siracusa. Ripulita la spiaggia pubblica di Fontane Bianche, strade diserbate: zone balneari in festa

Cominciano le grandi pulizie nella zona balneare di Siracusa. Da via Lido Sacramento in avanti, da giorni a lavoro squadre di operai per diserbare i margini delle strade invasi dalla rigogliosa vegetazione spontanea primaverile. Ma è anche in corso la pulizia straordinaria delle stesse strade che stanno lentamente riacquistando la loro dignità.
Ma a colpire i residenti di Fontane Bianche, in particolare, l’avvio delle pulizie della spiaggia pubblica con annessa “pettinatura” meccanica dell’arenile. Festeggiano le associazioni del Raggruppamento Sud, “accolte per tempo dall’assessorato all’Ambiente le nostre istanze”




Siracusa. Le buche stradali? "Riparate" col bianchetto: strisce pedonali con trappola in corso Gelone

Volendo prenderla a ridere, si potrebbe dire che a Siracusa basta un colpo di bianchetto per “cancellare” persino le buche stradali. Ma la vicenda merita invece serietà. Sono in corso i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale. Bene, anzi benissimo. Così in corso Gelone si rifanno le strisce pedonali. Lodevole. Peccato che di fronte alla evidente presenza di un grosso avvallamento sulla sede stradale, una buca insomma, nessuno segnali il problema e vada dritto col lavoro: tracciare le strisce pedonali. La buca è ancora lì. Mix di tonalità, tra l’asfalto ed il bianco della segnaletica. Non avrebbe avuto più senso allertare l’ufficio tecnico comunale ed intervenire prima con il rattoppo e poi con la segnaletica? Troppa fatica, forse. Però la manutenzione stradale è svolta sempre dalla stessa ditta, per conto di Palazzo Vermexio. Alla fine, l’ordine era fare le strisce. E quello è stato fatto. La prossima volta è forse il caso di aggiungere: “verificare prima che ci sia la strada sotto”.




Siracusa. Premio di doppiaggio Tonino Accolla, selezionati i 6 finalisti

Selezionati i sei giovani finalisti del premio di doppiaggio Tonino Accolla. Hanno battutto la concorrenza degli oltre 100 allievi provenienti da 19 scuole di dubbing italiane. E saranno loro a contendersi il 28 giugno a Siracusa il prestigioso premio nazionale nella sala di doppiaggio all’aperto che sarà allestita in piazza Minerva. Le selezioni sono state curate dalla Beep Studios e dalla Fono Roma. Organizzazione dell’evento è firmata da Arca.
I finalisti sono: Letizia Iannelli (Scuola Ods); Veronica Lo Forte (Scuola Studio Asci); Emanuele Malandrino (Scuola Voice Art Dubbing); Alessino Ombres (Accademia del Doppiaggio Silvia Pepitoni); Ludovica Rossetti (Accademia del Doppiaggio Silvia Pepitoni); Pierpaolo Tesoro (Scuola Studio Asci).




Inchiesta Dda, j'accuse di Garozzo: "Gravi le dichiarazioni di Alicata. Assordante il silenzio del Pd"

Da un lato, le “dichiarazioni gravi” di Bruno Alicata, dall’altro, “lo stupefacente silenzio del Pd”. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo commenta con sgomento le reazioni alla vicenda legata all’inchiesta della Dda sulla presunta vendita di voti alle ultime elezioni regionali. Il primo cittadino parla fuori dai denti. “Il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata- tuona Garozzo- avrebbe fatto meglio a tacere invece di liquidare la vicenda banalizzando sull’amicizia”. Garozzo si riferisce a quanto dichiarato ieri dal senatore, che ha parlato del “tentativo non tanto velato di coinvolgere il partito di Forza Italia”, aggiungendo:  “Noi non siamo quaquaraqua e non rinneghiamo i sentimenti di amicizia nei confronti di chi oggi vive sulla propria pelle un dramma giudiziario”. Garozzo definisce “grave l’intervento del commissario provinciale. Lungo è l’elenco, in questi anni, di vicende che vedono coinvolti esponenti di Forza Italia e del Centrodestra, in tutto il Paese, in vicende di corruzione e di collusione con la mafia. Nella nostra città-prosegue-  sappiamo perfettamente dove risiede l’onestà, ne abbiamo avuto un esempio efficace con il cosiddetto “Sistema Siracusa”. Comprare i voti e/o scippare il consenso a chi ha condizioni di difficoltà o di bisogno è una delle pratiche più abiette che continua a praticare la mala politica”.  Stilettata di Garozzo anche nei confronti del Pd. “Trovo ancora una volta stupefacente che il Partito Democratico, di cui mi onoro di essere componente della direzione nazionale, non abbia sentito il dovere di intervenire su questa vicenda -commenta Garozzo- mentre è solertissimo nell’attaccare con strumentalità l’esperienza amministrativa che ho il piacere di guidare”.