Siracusa. Tre scolaresche impegnate in… "Un percorso nel verde"

Tre scolaresche in visita al vivaio del Dipartimento sviluppo rurale e territoriale di Siracusa. E’ cominciata così la seconda fase di “Un percorso nel verde”, progetto del Comune curato dallo staff di “Città educativa” e inserito nel Piano per l’offerta formativa 2017-18.
Nel sito di contrada Spinagallo, l’assessora alle Politiche scolastiche, Roberta Boscarino, ha dato appuntamento alla sezione Itas della scuola superiore “Antonello Gagini” e agli alunni degli istituti comprensivi “Elio Vittorini” e “Karol Wojtyla” per un viaggio di conoscenza in mezzo alla natura per scoprine valori e segreti.
La giornata è stata resa possibile grazie alla collaborazione dei funzionari del Corpo forestale della Regione siciliana e del Dipartimento sviluppo rurale e territoriale, che hanno spiegato il ciclo vitale delle piante che vengono cresciute nel vivaio per essere poi piantate nelle aree demaniali in cui necessitano rimboschimento o interventi a verde.




Siracusa. Migrante 18enne investito e lasciato senza soccorsi: "lo hanno fatto apposta"

È ancora senza un volto ed un nome il pirata della strada che ieri sera ha investito un giovane migrante. Abdessalem ha 18 anni, è scappato dalla Somalia ed oggi vive nella struttura di contrada Pantanelli, a Siracusa.
Dopo aver guardato la partita in tv, in città, stava ritornando proprio lì. Ma poco dopo le 23 è stato colpito da una vettura di passaggio e lasciato per terra senza soccorso. Ha un polso rotto adesso. E tanta paura. “Lo hanno fatto apposta”, accusa. “Hanno spento le luci, si sono avvicinati e mi hanno investito. Poi la fuga, sempre a fari spenti”, il racconto del migrante 18enne.
E la mente torna a quel precedente dei ragazzi sullo scooter spinti da giovani su di un’auto di passaggio, in via Elorina, non molto distante.




Siracusa. Trasferito al Centro Grandi Ustionati il dipendente del Cumanà colpito dalla deflagrazione

E’ ricoverato al Centro Grandi Usionati dell’Ospedale Cannizzaro di Catania il dipendente del Cumanà, rimasto gravemente ferito dopo l’esplosione di ieri sera. L’uomo, 52 anni, è stato trasferito nella struttura sanitaria catanese nel cuore della notte, alle 3, 30. L’ultimo bollettino medico parla di ustioni di secondo e terzo grado sul 12% del corpo. Le ustioni riguardano, nel dettaglio, il viso, il collo e gli arti superiori. E’ in corso di trattamento.




Siracusa. Da Palazzo delle Poste ad albergo deluxe, il 16 aprile nuova vita per l'Ortea Palace

E’ partito il conto alla rovescia per l’apertura dell’Ortea Palace. L’ex palazzo delle Poste è finalmente pronto per la sua nuova vita da hotel deluxe con vista sulla Darsena di Ortigia. La data, dopo attese e rinvii, è adesso ufficiale: 16 aprile.
Costruzione dalle caratteristiche “torri”, divenute oggi suite, è capace di 75 camere e – come spiega il gruppo Russotti – può vantare interni luminosi, saloni, roof garden in un trionfo di ricercati arredi di design ed elementi classici del gusto italiano per il bello, tanto apprezzato dalla clientela internazionale.




Siracusa. L'ambulanza del 118 in Ortigia appare e scompare, Vinciullo: "Regione non sa gestire il servizio"

“Anche oggi la postazione del 118 di Ortigia è chiusa, venendo a creare gravissimi ed insopportabili disagi fra la popolazione e i turisti che visitano il nostro centro storico”. Vincenzo Vinciullo riprende e allarga la polemica in corso per l’ambulanza del centro storico che non c’è. “Per il quarto giorno consecutivo, Siracusa perde una delle ambulanze che sono necessarie per garantire livelli elementari di assistenza sanitaria. Non posso non contestare l’azione del Governo regionale, che non riesce nemmeno a gestire le ambulanze. Servizio disordinato e senza programmazione”, le accuse di Vinciullo.




Siracusa. Parchetto della Fanusa in abbandono, i residenti chiedono aiuto: "serve bonifica"

Quattro anni fa, l’Associazione TFM (Terrauzza, Fanusa e Milocca) costruì un parco giochi autofinanziandosi e chiedendo dei giochi poi installati dall’amministrazione Garozzo. Da allora chiedono anche l’inserimento del parco all’interno del piano manutentivo del verde cittadino. “Il risultato è stato nullo. Nonostante le richieste continue dei residenti e della nostra associazione; richieste di manutenzione, collette per far arrivare un giardiniere, protocolli al Comune in serie e segnalazioni di pericolo. Siamo alle solite. Oggi il nostro parco è un ricettacolo di rifiuti, erbacce alte che ne ostacolano il transito, spine, spazzatura. E’ un pezzo di terreno abbandonato sul quale versa un bunker pericolosissimo e soltanto transennato circa due anni orsono”, lamenta il presidente dell’associazione, Santuccio.
“Abbiamo contattato il consiglio di Circoscrizione Neapolis che ha protocollato l’ennesima richiesta di somma urgenza per una bonifica. Speriamo che chi ci amministra si renda conto delle condizioni pietose del parco. A noi non è mai interessato il colore politico e neanche se siamo in campagna elettorale. Bisogna intervenire al più presto, siamo in primavera e vogliamo portare i nostri figli a giocare così come avviene in altre zone della città”, dice il tesoriere dell’associazione, Miceli.




Siracusa. Corso Umberto a doppio senso: e se fosse cosa buona? La lista dei "pro"

L’idea di rendere percorribile corso Umberto in entrambi i sensi di marcia non incontra il favore dell’opinione pubblica di Siracusa. Non è una novità per una cittadina da sempre poco avvezza alle novità, dove anche lo spostamento di una fioriera genera polemiche “social”.
Ma non insistere su qualcosa in cui si crede – anche sulla scorta di dati e studi dei tecnici del settore Mobilità – sarebbe un segnale di debolezza politica. Le decisioni che interessano la città non possono essere pesate in “like” e neanche in “voti” possibili con le elezioni alle porte. La forza delle idee deve essere alla base dell’azione amministrativa, altrimenti il governo della cosa pubblica diventa una “comune” e non più un Comune verticistico.
Il doppio senso in corso Umberto, in verità, potrebbe persino funzionare. Per questo una sperimentazione, anche a tempo, la merita. La lista dei contro è stata subito presentata. Vediamo se e quali potrebbero essere i “pro”.
Intanto, ironie a parte, potrebbe aiutare a combattere il pessimo vizio della sosta in seconda fila. Non per l’intervento dei vigili urbani ma per la costretta intolleranza degli altri automobilisti che non potrebbero più contare sulla corsia preferenziale come zona di sorpasso e quindi mal tollererebbero ogni altro ostacolo su strada. Un ordine per ragioni di sopravvivenza, quindi. Tranne alcune poco lodevoli eccezioni dei sempre “sperti” pronti a posteggiare anche in corso Matteotti.
Tenere quella corsia riservata a taxi e mezzi di soccorso è poi un chiaro spreco. Passa un mezzo ogni 20 minuti, nelle giornate più trafficate. Una città con notevoli problemi di congestione da e per il centro storico può permettersi il lusso di riservare chilometri di percorribile viabilità ad un’auto ogni 20 minuti?
C’è poi un motivo di prospettiva. Siracusa ha scelto di riqualificare il suo porto e puntare sul crocierismo. Bene, quando arriveranno navi da oltre 2.000 passeggeri, questi usciranno con taxi, bus ed ogni altro mezzo dai cancelli della ex dogana, su via Malta. E quella strada è già oggi congestionata di suo. Cosa diventerà caricandovi in pochi anni quell’altro afflusso? A meno che la tecnologia futura non metterà a disposizione degli stargate oggi solo cinematografici, diventa difficile ipotizzare altre soluzioni se non questa. Non sarebbe il caso di pensarci già oggi? Anche perchè lì si vuole realizzare una pista ciclabile che attualmente è irrealizzabile guardando il flusso continuo di mezzi su via Malta.
E’ stato poi creato il papocchio del varco Ztl al ponte Santa Lucia che però può essere “bucato” per raggiungere il parcheggio privato alla Marina o deviando sull’Umbertino per il Talete e che tanti ricorsi ha prodotto (quasi tutti persi dal Comune, ndr). Un flusso veicolare diretto sull’Umbertino, attraverso corso Umberto, risolverebbe gran parte del problema.




Siracusa. Scassi su strada per la nuova rete Open Fiber: lavori fino al 2019. E i rattoppi…

I lavori in corso per Open Fiber si sono meritati le attenzioni dei siracusani. Pioggia di lamentele, in questi ultimi giorni, per la presenza di scassi lungo la sede stradale, pressochè in ogni dove. E alcuni ripristini, dove effettuati, non hanno convinto. In attesa di vedere se “reggeranno” alla prova dei fatti, alcune utili informazioni.
I lavori per Open Fiber sono frutto di una convenzione tra il Comune di Siracusa e la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti. Come annunciato a giugno dello scorso anno, la città verrà dotata di un’infrastruttura in fibra ottica che consente una velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo). I lavori saranno completati entro la fine del 2019. Fino ad allora, scassi ed operai in strada. Però la convenzione stabilisce in maniera netta le modalità di scavo e ripristino: Open Fiber utilizza dove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti, per limitarne l’impatto. Gli scavi sono larghi 15cm e profondi dai 30 ai 50 cm in base alle zone. Il rifacimento dell’asfalto viene effettuato dopo tempi tecnici di assestamento del terreno. Solo dopo viene posato l’asfalto definitivo che dovrebbe assicurare tenuta e qualità. Nella rifatta via Necropoli Grotticelle, però, i lavori hanno destato qualche perplessità a pochi mesi dalla posa del nuovo asfalto. Idem in via Augusta. Come ogni convenzione, se non c’è chi verifica “sul campo” può anche accadere che non sia sempre rispettata alla lettera.
Entro il 2019 saranno comunque cablate in totale 40.000 unità immobiliari (case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione) attraverso 200km di rete, per un totale di 15 milioni di euro di investimento, interamente a carico del partner privato. Nei cantieri, corsia preferenziale riservata alle aziende ed alla maestranze locali per assicurare una ricaduta “locale” all’investimento di Open Fiber.




Siracusa. Imbarazzo in piazza Archimede, il Comune si dimentica del blu: "impianto guasto", ma nessuno avvisa

Rischia di creare più di un imbarazzo quanto accaduto ieri sera in piazza Archimede a Siracusa. La fontana di Diana doveva essere colorata di blu, come da cinque anni a questa parte, in occasione della giornata mondiale dell’autismo. Con il nuovo impianto a led, recentemente installato, doveva anche essere più facile del solito: “basta premere un bottone”.
Eppure, mentre in piazza Archimede famiglie e bambini coloravano – loro si – il momento di sensibilizzazione e festa, la fontana è rimasta malinconicamente rosa. “C’è stato un guasto alla centralina”, hanno abbozzato i responsabili del servizio, raggiunti al telefono da uno sconsolato Simone Napolitano, presidente della sezione Angsa di Siracusa.
Ma al di là del guasto, la cosa più fastidiosa di questa vicenda è il pressappochismo con cui ci si è avvicinati alla data del 2 aprile. Bastava, prima delle vacanza pasquali, premere quel benedetto “bottone” per capire che l’impianto non andava ed avvisare i referenti dell’associazione. Ed evitare così l’imbarazzo con cui dovranno essere fornite adesso giustificazioni e scuse fuori tempo massimo verso quelle famiglie che vivono il blu della fontana di Diana, una volta l’anno, come momento di attenzione.




Siracusa. Postazione 118 Ortigia, servizio "a singhiozzo". Scarso: "Ieri operatori senza ambulanza"

“Un servizio a singhiozzo intollerabile, che rischia di vanificare il lavoro degli operatori e di avere ripercussioni negativi sulle eventuali emergenze”. La postazione del 118 attiva in Ortigia, nella sede dell’ex casermetta Mazzini, funziona 12 ore al giorno, nonostante la richiesta forte da parte del consiglio di circoscrizione e non solo sia quella di avere un servizio garantito h24. Capita, però, questa la denuncia del presidente del consiglio di quartiere, Salvo Scarso, che non sia comunque garantito. Sarebbe accaduto ieri, Lunedì dell’Angelo. “Ogni giorno verifico che tutto proceda per il meglio- spiega Scarso- Un paio di giorni fa, grazie alla solerzia e alla professionalità degli operatori del 118, è stato possibile salvare una vita in via Dione. Velocità che diventa indispensabile in certe situazioni. Non dimentichiamo- prosegue Scarso- che quando l’ambulanza doveva arrivare dalla sede dell’ospedale Rizza, nella zona alta della città, per il centro storico diventava un enorme problema. Eppure ieri- denuncia il rappresentante del quartiere- la postazione del 118 non è stata dotata di ambulanza, che peraltro non è comunque medicalizzata. Questo vuol dire che gli operatori non avrebbero potuto effettuare alcun tipo di intervento. Abbiamo più volte chiesto risposte e garanzie , di vario genere, all’Asp, da cui non otteniamo alcun chiarimento. Non possiamo tollerarlo. La battaglia a questo punto non solo non si ferma, ma si farà ancor più incisiva”. Il primo passaggio è una lettera indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Ie