Siracusa. Camposcuola Di Natale, lavori di manutenzione straordinaria ai blocchi di partenza

Ai blocchi di partenza i lavori per il camposcuola Pippo Di Natale. Si va verso la conclusione della complessa procedura burocratica scattata, come previsto per legge, subito dopo l’aggiudicazione dei lavori.
Per accelerare, all’aggiudicataria Consorzio AppaltItalia è stata proposta l’assegnazione sotto riserva di legge cioè anche prima della stipula del contratto, in presenza di particolari casi di urgenza. E questo, secondo i tecnici di Palazzo Vermexio, sarebbe uno di quelli.
Ad eseguire materialmente i lavori di manutenzione straordinaria sarà la Catalano srl, impresa incaricata da Consozio AppaltItalia. In tre mesi l’impianto ritroverà smalto, splendore ed anche l’omologazione Fidal per gare che non siano solo giovanili. A marzo l’avvio previsto del cantiere che si muoverà secondo un cronoprogramma stilato anche con le società che usufruiscono della struttura in modo da limitare i disagi ad atleti in preparazione di particolari appuntamenti sportivi, laddove possibile.
Per finanziare i lavori era stato acceso in precedenza un mutuo con il Credito Sportivo, poi estinto. Questo perchè il progetto siracusano è stato inserito tra i 32 finanziati attraverso il Fondo Sport e Periferie, con convenzione siglata tra il Coni e gli Enti Locali.
Previste, tra le altre cose, rilievi e prove di laboratorio sulle piste, il collaudo, l’omologazione, l’acquisto di attrezzature e nuovi impianti elettrici. Ovviamente lavori anche per spogliatoi, servizi e tribuna.




Siracusa. Scuole, l'atto d'accusa del Difensore dei Bambini: "è emergenza, nessuno controlla"

Il Consiglio comunale torna in aula alle 18.30 in seconda convocazione. Si riparte dalla relazione del Difensore dei diritti dei bambini. Dopo l’intervento dell’avvocato Carla Trommino e quelli di alcuni consiglieri, ieri sera, è venuto infatti meno il numero legale.
In apertura dei lavori i consiglieri Castagnino, Sorbello ed Impallomeni hanno sollecitato il presidente Armaro sulla necessità di prevedere una seduta di “Question time”: sul punto Armaro ha rinviato ad una specifica richiesta in tal senso da parte di tutti i consiglieri in quanto il question time non è uno “strumento previsto dal Regolamento comunale”.
Il consigliere Bonafede, invece, ha letto in aula un documento in cui, tra l’altro, ha denunciato presunte irregolarità nella gestione, da parte del presidente Armaro, della precedente seduta consiliare.
Altro punto all’ordine del giorno, il “Dimensionamento scolastico” con il piano di razionalizzazione deciso dall’amministrazione.
ubito dopo il Difensore dei diritti dei bambini, Carla Trommino, ha relazionato sulla attività svolta dal suo ufficio. “Un anno vissuto in solitudine- ha detto- ma che spero possa essere gettato alle spalle perché in questo scorcio finale di legislatura molto dell’avviato può essere concluso in questi mesi”. Trommino ha ricordato al Consiglio “Il mancato coinvolgimento dell’Ufficio negli atti di indirizzo che riguardano l’infanzia pur essendo previsto come obbligo” ma anche rivendicato la “Nascita dell’Osservatorio sui diritti dell’infanzia, così come l’imminente ricostituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, la cui elezione avverrà il prossimo 6 marzo. Per esso propongo un fondo da alimentare con i proventi di multe da irrogare ai consiglieri che si dovessero rendere protagonisti di atti di violenza verbale nell’espletamento del mandato istituzionale”. Trommino ha poi parlato di emergenza scolastica, sotto il profilo delle carenze edilizie e delle problematiche del dimensionamento, ricordando “le carenze di un sistema in cui non viene svolta nessuna azione di controllo e di vigilanza sul rispetto dei limiti di capienza strutturali, chiaramente indicati nei rilevamenti dell’Ufficio Tecnico comunali. Appare pertanto opportuno che venga posto in essere un coordinamento operativo tra l’Ufficio tecnico comunale ed il Provveditorato agli Studi competente per territorio affinché non venga lasciato alcun margine di discrezionalità al singolo Dirigente scolastico in ordine al rispetto dei limiti di capienza”.
Sugli asili nido Trombino, in vista della prossima scadenza del bando di gara per l’assegnazione della loro gestione, ha proposto “La costituzione di un tavolo tecnico nella stessa composizione della commissione esaminatrice delle richieste di accreditamento degli asili nido, con il compito di valutare efficienza e qualità del servizio”.
Ultimo tema affrontato quello delle famiglie assegnatarie per le quali, per le annualità 2017/2018, “Si è giunti al traguardo negativo di una previsione generale di spesa annua di appena 2.400 Euro complessivi, per mancanza di fondi di bilancio. La normativa prevede che per il sostegno venga erogata la somma di 400 euro mensili per ogni famiglia: si tratta di un’omissione che può essere perseguita nelle competenti sedi giudiziarie con conseguente aggravio dei costi in capo all’Amministrazione”.
Successivamente alla relazione di Trombino sono intervenuti i consiglieri Salvo Castagnino che prendendo spunto dalle comunicazioni del Difensore ha parlato di “Inadempienze dell’Amministrazione che evidentemente aveva altre priorità. Avere assegnato alle Politiche educative un Ufficio che deve continuare a rimanere di competenza delle Politiche sociali è stata una scelta sbagliata”; Salvo Sorbello, invece, ha lamentato l’assenza in aula del Sindaco e della Giunta nella sua interezza perchè “Quello dell’infanzia non è un tema settoriale, riguarda trasversalmente tutte le rubriche. Il mio giudizio, positivo sull’Ufficio, è critico verso l’Amministrazione non solo per la riduzione delle erogazioni ma per la complessiva politica portata avanti in alcuni settori, ad esempio in materia di edilizia scolastica”; sulla relazione, positivo anche il giudizio del consigliere Cetty Vinci, per la quale “Adesso occorre portare avanti le sollecitazioni emerse dalle comunicazioni del Difensore. Occorre intervenire in maniera decisa non solo sui temi dell’infanzia ma anche su quelli della scuola, essendo questo il principale ambito di riferimento”; per Alberto Palestro, infine, “Se responsabilità ci sono nelle criticità emerse dalla relazione del Difensore esse vanno ricercate non solo nella Giunta. Il Consiglio avrebbe potuto avere un ruolo suppletivo se fosse stato messo al corrente: investire sull’infanzia, infatti, è un dovere perché dobbiamo preparare il futuro delle nuove generazioni”.
Dopo l’intervento di Palestro la verifica del numero legale: si torna in aula alle 18.30 per continuare con la discussione sulla relazione e per trattare l’altro punto all’ordine del giorno, quello riguardante il “Dimensionamento scolastico”.




Siracusa. La nuova mappa della mafia: le alleanze e a le attività illecite nella relazione della Dia

Un’operatività ridimensionata ma con un rapporto stabile tra i sodalizi criminali in provincia e salde alleanze con la mafia catanese. Questo il quadro che emerge dalla mappatura aggiornata della criminalità organizzata mafiosa nel territorio. Emerge dall’ultima relazione del Ministero dell’Interno presentata al Parlamento sull’attività svolta dalla Dia nel primo semestre del 2017. Per quanto riguarda il Siracusano, resta saldo il ruolo del clan Bottaro- Attanasio in città, legato al clan catanese Cappello. Al clan dei Santapaola è invece collegato il clan Santa Panagia, nell’omonima area del capoluogo. Sempre ai Santapaola è legato il gruppo Nardo-Aparo-Trigila, ramificato in provincia. Cassibile e Pachino sono di pertinenza dei clan Linguanti e Giuliano, legati rispettivamente al gruppo dei Trigila e ai Cappello.Tra le attività criminali principali, spicca lo spaccio di stupefacenti, tanto da polarizzare gli interessi di piu’ gruppi criminali. Dimostrazione ne sarebbe stata l’operazione Aretusa dello scorso aprile, condotta da Polizia e carabinieri, con cui sono emersi rapporti tra i clan  Urso-Bottaro-Attanasio, per ottenere il monopolio nelle piazze di spaccio del capoluogo. Consistenti rinvenimenti di droga lungo la fascia costiera siracusana. Diffusa l’estorsione, sia tramite il “pizzo”, sia tramite assunzioni forzate di lavoratori che appartengono perlopiù a gruppi criminali locali. Su questo ha fatto luce l’operazione Piazza Pulita dello scorso giugno, condotta da polizia e guardia di finanza. Non sono mancate intimidazioni nei confronti di pubblici funzionari.




Siracusa. Sulla Stroke Unit dell'Umberto I, polemica a distanza tra il sindaco e l'Asp

Botta e risposta tra Comune di Siracusa ed Azienda Sanitaria Provinciale sulla Stroke Unit dell’Umberto I, l’ospedale del capoluogo. “Apprendere che nel prossimo fine settimana all’Ospedale Cannizzaro di Catania, all’interno dell’Unità Operativa di Neurologia, saranno assegnati 8 nuovi posti letto, di cui 4 per la Stroke Unit con relativa palestra per l’attività di riabilitazione, suscita nel sottoscritto una sensazione di sconforto pensando al destino riservato, al contrario, allo stesso servizio nell’ospedale di Siracusa”, le parole del sindaco Garozzo.
Istituita nel 2005, la Stroke Unit di Siracusa fu la prima in Sicilia ad eseguire la trombolisi, pratica terapeutica basata sulla somministrazione di un farmaco in grado di sciogliere il trombo e quindi utile a ridurre i casi di morte e di disabilità permanente in caso di ictus cerebrale. “Negli ultimi tempi la Stroke di Siracusa vive una fase di arretramento con gravi rischi sulla salute di quei cittadini che potrebbero incorrere in accidenti vascolari cerebrali, considerato che, per l’insufficienza di personale specializzato assegnato all’atto dell’istituzione e per il non tempestivo rimpiazzo di quello successivamente andato in pensione, non è possibile praticare la terapia trombolitica dalle ore 20 alle ore 8 del mattino successivo. Stando così le cose diventa abbastanza tetro per i cittadini, quasi come una roulette russa, augurarsi che un ictus cerebrale non sopraggiunga nelle ore scoperte dal servizio attivo, e certamente tutto questo non rappresenterebbe un buon biglietto da visita per chi è chiamato a gestire la salute pubblica”. E poi ancora: “inspiegabile appare la scarsa attenzione prestata su questo aspetto sanitario se si pensa che la Stroke Unit dovrebbe ricevere un’attenzione prioritaria, essendo inquadrata all’interno del sistema urgenza-emergenza, così come espressamente richiesto dalle direttive regionali e nazionali”, racconta ancora Garozzo.
Non si fa attendere la replica dell’Asp con Michele Stornello, direttore del reparto di Medicina interna dell’Umberto I. “La Stroke Unit dell’ospedale Umberto I di Siracusa, con 8 posti letto aggregata al reparto di Medicina, soltanto nel 2017 ha registrato 253 ricoveri ed ha effettuato 33 trombolisi”, la prima netta specifica. “Le cifre raggiunte quest’anno sono il risultato dell’impegno e dell’abnegazione professionale dei medici dedicati e dell’amministrazione sanitaria che ha colto la priorità del trattamento dell’ictus come uno degli obiettivi principali della propria azione gestionale ed organizzativa”.
L’Asp di Siracusa ha anche voluto puntualizzare che la recente criticità segnalata sulla Stroke Unit “è un fatto contingente e provvisorio e non di carattere strutturale”, legato alle improvvise e non previste dimissioni di due medici a fronte delle quali “l’Azienda ha tempestivamente provveduto con la mobilità di un dirigente medico neurologo con esperienza in Stroke Unit, professionalità non facilmente reperibili, e sta portando a termine le procedure per l’acquisizione di una ulteriore risorsa nei tempi più brevi a completamento dell’organico previsto”.




Patto di Responsabilità sociale per Siracusa, al via gli incontri: definiti ruoli e compiti su Ambiente e Turismo

Entra nella fase operativa l’attività dei gruppi di lavoro costituiti nell’ambito del Patto di Responsabilità sociale per Siracusa, presentato nei giorni scorsi alla Camera di Commercio.
Il gruppo “imprese e territorio” ha nominato coordinatore Salvo Adorno, studioso della storia economico/sociale del territorio, che ha sottolineato come lo sviluppo armonico e sostenibile del territorio è nell’ interesse generale e che occorre coniugare i temi dello sviluppo con la sostenibilità ambientale. Secondo i principi ispiratori del Patto occorre concentrare l’attenzione sui fatti e sui dati. In tale prospettiva sono stati costituiti due sotto-gruppi. Il primo riguarda “Ricognizione dei dati ambientali ed epidemiologici” che fotograferà i dati raccolti dall’Università di Catania (Centro studi interdipartimentale territorio sviluppo e ambiente) incrociandoli con quelli dell’Asp e dell’Arpa. Parteciperanno in questa commissione i rappresentanti firmatari degli ordini professionali, ambientalisti, sindacati e organizzazioni produttive.Il secondo sotto-gruppo si occuperà di “formazione, rapporto scuola-lavoro e nuove tecnologie” con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria, i sindacati e le scuole del territorio per consentire un maggiore raccordo puntando ad intercettare le esigenze delle imprese e assicurando la correlata formazione dei giovani.
Il secondo gruppo di lavoro “uso del territorio e turismo” ha nominato coordinatore il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Sebastiano Floridia e ha discusso sui temi dello sviluppo turistico della provincia di Siracusa e dei tanti ostacoli che ne penalizzano la crescita, decidendo di costituire due sotto-gruppi.
Il primo “raccolta dei dati turistici” si occuperà di raccogliere i dati sulle presenze turistiche in provincia di Siracusa e sulle strutture esistenti, mappando l’intero comparto. Il secondo svilupperà il tema “modelli di sviluppo turistico e progetti di investimento giacenti”.  I firmatari del Patto hanno designato propri rappresentanti nei due sottogruppi.
Sono state due riunioni di intenso e proficuo lavoro, caratterizzate da una partecipazione attiva ed interessata a sottolineare l’esigenza, da tutti avvertita, che siano elaborate, in tempi ragionevoli, proposte operative condivise da presentare e discutere con i responsabili delle Istituzioni per le opportune decisioni.




Siracusa. Commenti e reazioni dopo gli arresti shock: "Comune e Regione si costituiscano parte civile"

Non mancano le reazioni alla notizia degli eclatanti arresti di questa mattina. Tra le prime a prendere parola la parlamentare Pd, Sofia Amoddio. “Mi auguro che certi discutibili personaggi politici siracusani che fino a ieri difendevano a spada tratta questo sistema oggi abbiano la dignità di tacere”, dice diretta con riferimento alle reazioni sollevate da una sua interrogazione del marzo 2017. “Chiedevo espressamente, all’indomani di alcuni articoli usciti sulla stampa nazionale e all’esposto al Consiglio Superiore della Magistratura presentato da alcuni magistrati della Procura di Siracusa, che il Ministero intervenisse con degli ispettori al fine di fugare ogni dubbio o sospetto sull’attività del sostituto procuratore Longo e a tutela del prestigio dell’autorità giudiziaria dell’intera città di Siracusa”, ricorda oggi.
Anche Fabio Granata interviene sulla vicenda e invita Regione e Comune a costituirsi parte civile “contro la lobby che ha condizionato la vita della città”. Per l’ex vicepresidente della commissione regionale Antimafia, “inizia ad emergere la verità su tanti risarcimenti milionari non dovuti e costruiti a tavolino dalla presunta associazione a delinquere finalmente scompaginata”.




Non solo viale Tisia, in 16 mesi Siracusa potrebbe cambiare volto: Borgata, Mazzarona, Porto Piccolo e…

Se davvero Siracusa riuscirà a cambiare volto, dotandosi di nuovi spazi urbani e riqualificando alcune sue zone grigie, lo diranno solo i prossimi 16 mesi. La buona volontà è in campo, i progetti anche, le delibere di finanziamento pure. Ora è la volta delle competenze, quelle che devono permettere di tradurre i piani in realtà. Cioè far partire i lavori.
Il Cipe ha deliberato 13,7 milioni di euro per il masterplan Siracusa. Il Comune è pronto a mettere in campo altri 4,6 milioni a titolo di compartecipazione. Quello che potrebbe accadere adesso è epocale. Giusto però dubitare ed avere perplessità nella città degli annunci e dei verbi al futuro.
Se tutto andrà come deve andare, nel giro di tre mesi dovrebbero partire le procedure di gara per l’appalto della trasformazione di via Tisia/Pitia ed i lavori per il rifacimento di via Crispi. Ma in rampa di lancio c’è anche la riqualificazione (urbana e commerciale) di via Piave, via Agatocle e piazza Euripide senza dimenticare il profondo maquillage del porto Piccolo e Mazzarona (qui si parla di un presidio di legalità, un parco diffuso per sport e gioco, un’area da destinare a orti di comunità e un progetto di catalogazione dei beni storico-architettonici). Un florilegio di cantieri senza precedenti per re-inventare l’aspetto di una città rimasta troppo a lungo uguale a se stessa di fronte ai cambiamenti del tempo.
Immaginare l’apertura di tutti questi cantieri e più o meno in contemporanea è impossibile. Per ragioni burocratiche, di tempistiche ma anche per ovvie considerazioni di “interferenze” sulla vita quotidiana della città. Pensate al traffico congestionato e stretto tra strade chiuse o praticabili a tratti, ad esempio.
Importante diventa quindi anche stilare un accurato cronoprogramma dalla regia di Palazzo Vermexio. Così ad esempio, tra i primi lavori a partire potrebbero anche esserci quelli di via Piave. Tecnicamente sono cantierabili in poco tempo, novanta giorni circa per le procedure di gara, come per via Agatocle e piazza Euripide. Se i disagi arrecati dai lavori nell’area saranno contenuti, tutti questi tre interventi potrebbero scattare in contemporanea.
Più lunghi i tempi previsti per la rifunzionalizzazione del Porto Piccolo. Il progetto è già esecutivo. Ma va risolto prima l’aspetto relativo allo sblocco dei fondi di compartecipazione che il Comune attende dal Ministero dell’Ambiente, una volta conclusa positivamente la riqualificazione dell’ex Sala Randone, oggi Urban Center (le due vicende sono collegate, ndr). Ci sono poi da aggiornare alcuni parametri al nuovo prezziario regionale e quindi una rimodulazione del progetto sarà necessaria.
Capitolo Mazzarona. I primi micro-interventi non appaiono presentare aspetti di complessità come nel caso della Casa dei Cittadini ed il famoso progetto per il trasferimento in via Algeri del Comando dei Vigili Urbani. Quest’ultimo progetto è esecutivo, andrebbe revisionato. Il parco diffuso sarà uno degli ultimi interventi. Il progetto è ancora allo stato preliminare.
Il masterplan risale al 2016 ed alla sua stesura hanno collaborato i professionisti dello Smart Lab, oggi purtroppo in fase di chiusura.




Siracusa. Visita del capo della polizia Gabrielli, incontro lampo in Questura poi inaugurazione a Lentini

Viale Scala Greca “blindato” questa mattina a Siracusa per la visita del capo della Polizia, Franco Gabrielli. Una veloce visita, off-limits per la stampa, con un incontro con il questore Ioppolo e una rappresentanza del personale.
Poi Gabrielli raggiungerà Lentini dove è prevista la cerimonia di inaugurazione del nuovo Commissariato. Presenti alla cerimonia il prefetto di Siracusa, il sindaco di Lentini e altre autorità tra cui l’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, per la benedizione del nuovo commissariato lentinese.




Siracusa. Urban Center senza collaudo e senza regolamento d'uso eppure inaugurato a dicembre

Inaugurato il 12 dicembre, l’Urban Center è oggi un luogo tanto bello quanto difficilmente accessibile. Eppure, per definizione, doveva essere una nuova struttura aperta alla città.
Costato 3,5 milioni di euro di fondi comunitari, l’Urban Center ambiva a diventare un luogo fisico dove costruire insieme ai cittadini le politiche urbane della città, uno spazio dove sviluppare le competenze di piccoli e grandi, un posto dove un’idea imprenditoriale possa trasformarsi in un’opportunità, uno spazio convegni, una sala lettura.
Ad oggi è un contenitore ben progettato in attesa però di collaudo e di regolamento di utilizzo. Procediamo con ordine: per quel che riguarda il collaudo, manca una sezione da verniciare. Per l’esattezza, una resina da passare sul pavimento nell’area dell’ampio capannone da 300 posti. Operazione da 3.000 euro circa che però non è stata ancora effettuata nonostante l’inaugurazione di giorno 12 dicembre 2017. Se questa è una lacuna a cui comunque si può facilmente ovviare, rimane il problema di assenza di un regolamento: chi può accedere all’Urban Center, come si richiedono gli spazi, cosa si può fare all’interno? Uno schema di massima era stato redatto durante l’assessorato di Valeria Troia – vera anima del progetto Urban Center – ma tra cambi vari in giunta quello schema non è mai stato definito (nonostante la partecipazione delle associazioni e della città con i cosiddetti “cantieri”, ndr) nè è mai arrivato all’analisi del Consiglio comunale. Per cui oggi vale l’arbitrarietà per l’uso della struttura, non essendoci chiari parametri a cui fare riferimento.




Siracusa. Cassonetti ciao ciao, gradualmente spariscono dalle strade: rimossi in Ortigia

E’cominciata oggi in Ortigia la rimozione dei cassonetti. In dieci giorni spariranno tutti dal centro storico dove è attivo il sistema di raccolta differenziata porta a porta. I residenti hanno ritirato i mastelli ed i kit, ancora disponibili per i ritardatari in via dei Santi Coronati.
I cassonetti lungo le strade sono già scomparsi a Belvedere e Cassibile. E sempre seguendo queste stesse metodologie spariranno presto anche alla Borgata: il quartiere Santa Lucia si sta preparando all’avvio della differenziata, previsto il 12 febbraio. Un paio di settimane dopo quella data, Igm provvederà ad eliminare gradualmente i cassonetti lungo le strade.