"Dono 5 sculture a Siracusa, purchè curate per sempre", l'artista Randazzo rilancia la proposta

Dalle polemiche sul cavallo corinzio che l’associazione “Noi Albergatori” intende realizzare a Siracusa a una proposta differente, che vuole essere un segno tangibile dell’opera di un artista siracusano che ha esposto anche in giro per l’Italia, da Gubbio a Milano.
Un dono alla città. In realtà cinque doni. Sculture realizzate dall’artista siracusano Antonio Randazzo, raffiguranti Ortigia: “Lo scoglio i luoghi della memoria”, la “Porta di Ortigia di Ligne”, poi “la fortezza chiamata Eurialo”, il “Teatro Antico di Siracusa” e il “Tempio di Apollo di Siracusa”. Dopo aver seguito il dibattito che si è sviluppato in questi gironi in città, Randazzo rilancia una proposta che, in realtà, aveva già fatto partire in passato e in diverse occasioni. L’artista, autore, tra le altre opere, anche delle 10 tavole all’interno della parrocchia di Bosco Minniti, ha anche creato un “cenacolo” in cui ci si incontra, si discute di arte, storia e attualità. Intende destinare le sue opere a luoghi simbolo del capoluogo, perchè possano avere più d’una funzione: per i turisti, per riuscire a far capire, magari prima di accedere ai principali siti, di cosa si tratti, per la promozione turistica del territorio, per lasciare qualcosa in più dal punto di vista artistico a chi verrà. L’artista è dunque pronto a regalare le sue opere, chiedendo soltanto in cambio che possano essere adeguatamente godute, adesso e per sempre. Domani, incontro con il sindaco, Giancarlo Garozzo e il vice sindaco, Francesco Italia per illustrare la sua proposta. “Meritano di essere patrimonio ineludibile della città e poter essere godute permanentemente, attesa la loro indiscutibile valenza culturale- fa presenta Randazzo- Propongo di posizionarle nei luoghi che rappresentano, in idonee teche di sicurezza in vetro antisfondamento, completo di supporto, in accordo con l’Ufficio Tecnico Comunale, nel rispetto delle leggi vigenti in materia. Il Comune dovrebbe solo essere impegnato nella gestione e custodia e nella manutenzione”.




Siracusa. Agricoltura e Pesca, appello di Cafeo e Catanzaro: "Subito una legge di riordino"

“Le esigenze della marineria al centro dell’attenzione della Regione”. La sollecitazione parte dal vice presidente e dal segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, Michele Catanzaro e Giovanni Cafeo. Gli esponenti del Pd ritengono che sia “indispensabile pensare ad una normativa di riordino per il settore della pesca, regolamentato ancora da una legge del 2000. L’intero comparto subisce le conseguenze di norme non allineate alle esigenze delle marinerie siciliane”. “Il Governo regionale deve farsi portavoce delle esigenze della marineria siciliana – ha proseguito Catanzaro – per la quale sarebbe opportuno introdurre contributi per il carburante, nuove disposizioni in materia di misura minima per le reti da traino adattate alla tipologia di pescato presente nel Mediterraneo, rivedere le distanze dalla costa consentite per legge, anche in ragione dell’enorme sfruttamento dei fondali, e introdurre norme di sostegno per l’accesso ai mercati ittici comuni, oltre che di supporto alle industrie ittico-conserviere. Non dobbiamo dimenticare – ha concluso il parlamentare PD – l’agricoltura, settore di grande importanza per l’economia siciliana, che deve puntare sulla tutela delle varietà autoctone di frumento intensificando i controlli sulle importazioni”.
L’assessore Bandiera ha sottolineato la volontà del Governo regionale di supportare il comparto agricolo – ha proseguito il segretario della Commissione Giovanni Cafeo, ma tra le priorità deve essere inserita anche la tutela delle risorse boschivo-forestali e la valorizzazione di essi come risorsa anche attraverso la certificazione della filiera del legno e la revisione dei criteri di accesso ai bandi europei. Intanto – conclude – non possiamo che essere soddisfatti per l’annuncio fatto dall’assessore di revoca del bando della misura 6.4.b che verrà nuovamente emanato e la volontà di rivedere in generale l’assegnazione dei punteggi che tengano conto della territorialità”.




Siracusa. Edilizia, scuole e impianti sportivi: come far partire i lavori? Gli edili lo spiegano al Comune

I costruttori edili lanciano il loro nuovo, accorato appello alle amministrazioni locali del siracusano: si rilancino gli investimenti. L’occasione sarebbe propizia, grazie alla disponibilità di finanziamenti statali. La recente legge di bilancio per il triennio 2018-2020 ha infatti confermato e, per gli enti locali, potenziato le misure di sostegno agli investimenti a livello territoriale.
In particolare, è stata confermata la possibilità di beneficiare fino a 900 milioni di euro all’anno nel triennio 2017-2019. E questo solo a condizione della presentazione di specifiche richieste da presentare da parte degli enti locali, ovvero i Comuni ed il Libero Consorzio Comunale. Fuori i progetti chiusi nei cassetti, da inviare subito a Roma per rimettere in moto il settore dei lavori pubblici.
Lo ha spiegato bene anche Ance Siracusa, l’associazione degli edili, con il suo presidente Massimo Riili. Alle singole amministrazioni locali ha inviato una lettera con cui illustra ai sindaci “l’assoluta necessità di presentare domanda, entro il 20 gennaio 2018, alla Ragioneria generale dello Stato e al Ministero dell’economia e delle finanze”.
I finanziamenti riguardano l’adeguamento e il miglioramento sismico degli immobili, la prevenzione del rischio idrogeologico e la messa in sicurezza e la bonifica di siti inquinati ad alto rischio ambientale. Interventi che possono riguardare l’edilizia scolastica, l’impiantistica sportiva.
“La Sicilia e la provincia di Siracusa, in particolare – dice Massimo Riili – non possono rimanere al palo: abbiamo bisogno di realizzare interventi strutturali negli edifici pubblici a cominciare dalle scuole: questa ennesima occasione non può andare sprecata”.
Ance è pronta a fornire supporto tecnico al Comune di Siracusa, “per collaborare e superare le mille difficoltà presenti nei bandi di finanziamento già acquisiti dal Comune di Siracusa per agenda urbana e per la riqualificazione delle periferie”.




Augusta. Un centro migranti nella palazzina ex Asi: Vinciullo,"da che parte sta la Regione?"

Un nuovo centro di accoglienza migranti starebbe per sorgere ad Augusta. Gli indizi portano verso i locali di proprietà dell’ex Consorzio Asi di Siracusa e ceduti a titolo gratuito dalla Regione al Ministero dell’Interno. “Vogliono realizzare un Cas, ovvero un centro di accoglienza straordinario. Una decisione che contesto come ho fatto in passato anche per il Centro attrezzato di primo soccorso per 4 anni all’intero del porto di Augusta”, rivela Enzo Vinciullo.
“Eppure il nuovo governo regionale aveva promesso che si sarebbe opposto alla realizzazione di nuove strutture di accoglienza per migranti ad Augusta. Lo aveva fatto con suoi autorevoli esponenti in visita elettorale. Vinte le elezioni, hanno dimenticato gli impegni assunti”, sottolinea sarcastico Vinciullo.
“Il nuovo centro per migranti sarebbe un danno per Augusta e la provincia di Augusta, per di più in edificio ceduto a costo zero. Il governo regionale sta con i siciliani? Lo dimostri”, taglia corto Enzo Vinciullo.




Siracusa. Ordigni bellici nelle acque del litorale di Cassibile, operazione Marina-Esercito per il brillamento

Operazione interforze nelle acque antistanti il litorale di Cassibile. Gli uomini della Marina Militare appartenenti al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), in sinergia con gli artificieri del 4° Reggimento Guastatori dell’Esercito di Palermo, hanno portato a termine la rimozione e messa in sicurezza di dodici residuati bellici, bombe da mortaio.
Gli ordigni, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e di manifattura inglese, erano stati segnalati nei giorni scorsi da privati cittadini e la Prefettura di Siracusa aveva richiesto l’intervento della Difesa. Dopo aver messo in sicurezza la zona, sono state recuperate le bombe situate su un fondale tra 2 e 5 metri. Sono state consegnate sulla riva ai colleghi dell’Esercito, che le hanno fatte brillare in una cava in zona isolata.




Siracusa. Fotovoltaico al Tribunale, l'impianto non riparte: fermo da 5 mesi, risparmio mancato

Il display che dovrebbe indicare la quantità di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico del parcheggio del tribunale è ancora spento. Produzione, quindi, ferma al palo nonostante le potenzialità di quel sistema voluto dal Comune quando aveva ancora tra le sue competenze anche Palazzo di Giustizia.
Sono adesso almeno cinque i mesi di stop dell’impianto fotovoltaico, completato a dicembre 2015 ma entrato in funzione solo agli inizi del 2017. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto coprire il fabbisogno energetico dei 15 istituti comprensivi di Siracusa.
“Dagli inizi di settembre 2017 l’impianto fotovoltaico è però inattivo”, fa notare il consigliere della circoscrizione Tiche, Alessandro Cotzia. A settembre 2017, un temporale abbattutosi su Siracusa avrebbe causato un guasto. Sarebbe quella l’origine del problema, non ancora risolto.
I pannelli fotovoltaici presenti nel parcheggio del Tribunale sarebbero in grado di sviluppare una potenza pari a 811,44 kw. Se perfettamente funzionante – secondo alcuni calcoli – avrebbe potuto produrre 1.200.000 kwh l’anno. Così da ottenere l’equivalente di 240.000 euro di risparmi in “bolletta” come contropartita dell’energia che i pannelli in questione avrebbero potuto produrre ogni anno.




Siracusa. Tre imprenditori volano negli Emirati con Confindustria: "formativo e stimolante"

Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Siracusa, Giuseppe Giardina Papa, in missione negli Emirati Arabi con i Giovani Imprenditori dell’associazione degli industriali. Con lui il vicepresidente Raffaele Maria Liberto, membro della Commissione Energia dei Giovani imprenditori di Confindustria, e il fratello Giuseppe Liberto.
Alla guida della delegazione composta da quattordici giovani imprenditori, il presidente nazionale Alessio Rossi.
La missione è iniziata con la visita al cantiere di Expo Dubai 2020 e a seguire si sono svolti incontri BtoB con imprenditori degli emirati. La seconda giornata è stata dedicata a Masdar City, una città che vivrà esclusivamente di energia solare, con un’economia a emissioni zero e un’ecologia senza rifiuti. Poi incontro con l’Istituto del Commercio Estero italiano a Dubai e con Sace e con un incontro all’ambasciata italiana ad Abu Dhabi con l’ambasciatore Liborio Stellino.
La terza giornata ha visto i giovani imprenditori impegnati nella visita del più grande progetto fotovoltaico al mondo, che porterà il Al Maktoum Solar Park a raggiungere una potenza di 700 MW.
La missione si è poi conclusa con la partecipazione alla giornata di apertura del World Future Energy Summit, l’evento annuale più importante al mondo dedicato allo sviluppo futuro dell’energia, all’efficienza energetica e all’uso delle tecnologie pulite.
“Un’esperienza utile e formativa in una atmosfera stimolante, un contesto di sviluppo ricco di opportunità e in continuo fermento”, le parole di Giuseppe Giardina Papa. “Un paese che ha l’obiettivo di rendersi sempre più indipendente dallo sfruttamento di petrolio e gas naturali, puntando sulla produzione di energia pulita da fonti rinnovabili merita la massima attenzione”.




Siracusa. Lavori infiniti per la fognatura: vertice a Palermo, ma il ribaltamento allacci è già un mistero

Riunione decisiva questa sera a Palermo per i complessi ed infiniti lavori della nuova rete fognaria alla Borgata. I tecnici del Comune di Siracusa si presentano in Regione per ottenere un finanziamento per l’opera, purtroppo rimasta incompleta. Si parla di una somma pari a 1,3 milioni che Palazzo Vermexio porterebbe poi con sue risorse a 1,8 milioni di euro.
Si sbloccherebbe così la nuova impasse che riguarda in particolare il cantiere di via Agatocle. Con quei soldi si potrebbe completare la nuova rete ma, attenzione, non gli allacci delle utenze della Borgata: il cosiddetto ribaltamento, vale a dire il passaggio dei singoli scarichi alla nuova rete. Per quella operazione occorrerà in una fase successiva una somma vicina ai 5 milioni di euro (attualmente non disponibili, ndr) e non è difficile prevedere, quindi, in futuro un nuovo stop nella realizzazione delle opere per mancanza di fondi.
Genesi sofferta quella della nuova rete fognaria. Il progetto venne cofinanziato dall’Unione Europea, appaltato nel 2004 ma con cantiere aperto solo nel 2009. Poi una serie di problematiche, tra cui rinvenimenti archeologici, che portarono alla sospensione dei lavori nel 2012. Con la necessaria perizia di variante (e nuove economie) a metà 2014 si è rimessa in moto la macchina, anche con operazioni di rifacimento del manto stradale di alcune vie del popoloso rione. Fino all’ultimo stop, nel 2016 dopo le operazioni in via Malta, per mancanza di fondi.




Siracusa. Lungomare Alfeo, il Comune "chiama" un ingegnere per le verifiche statiche: chiusura da evitare

Sarà l’ingegnere Sebastiano Floridia a verificare le condizioni in cui versano i marciapiedi a sbalzo di Lungomare Alfeo. Stabilirà, insomma, se esiste un rischio crollo o meno. Il Comune di Siracusa, non disponendo di attrezzature per l’indagine, si è rivolto al professionista, con una spesa di 10.000 euro.
La recente conferenza dei servizi per i lavori di consolidamento del muraglione sottostante ha segnalato le condizioni critiche del marciapiede costruito come affaccio sul mare, a sbalzo dal muraglione. Al sindaco è stata chiesta anche la chiusura al transito pedonale di Lungomare Alfeo, con l’interdizione della fruibilità degli spazi per tutelare la pubblica incolumità.
L’ingegnare siracusano dovrà verificare lo stato di consistenza degli sbalzi con la tempestività che la situazione richiede. Il Comune vorrebbe, infatti, riuscire ad evitare la chiusura di Lungomare Alfeo ma – se dovesse emergere la necessità di lavori per mettere in sicurezza quel marciapiede – potrebbe essere inevitabile. I tempi si allungherebbero e tra progettazione ed intervento c’è anche il dubbio fondi: dovrebbe intervenire il Comune sul quale – è stato stabilito in conferenza dei servizi – gravano i costi di questa operazione.




Siracusa. Turismo: intese, info-point e migliaia di euro. Ma i totem multimediali restano spenti

Di turismo si parla molto a Siracusa nelle ultime ore. I dati relativi a presenze e soggiorni nel capoluogo sono in crescita, complici anche favorevoli congiunture internazionali, e la città ha dichiarato la sua voglia di puntare sul turismo “culturale e di qualità”.
E’ pertanto il momento buono per tornare a chiedere soluzione per lacune (del settore) sotto gli occhi di tutti. Come nel caso dei totem turistici multimediali: conclusa l’esperienza con il Cnr rimangono lì, spenti e inutili, accanto ai monumenti siracusani. In piazza Duomo, in piazza Minerva, in piazza Archimede, in Largo XXV Luglio, al parco archeologico della Neapolis. Non danno più uno straccio di informazione, niente contenuti multimediali, filmati in 3d, ricostruzione in computer grafica della grandezza della città di epoca greca. Ci si era “dimenticati” della voce manutenzione al momento della stipula dell’accordo e del bando. E ora? Niente, possono anche restare spenti.
Nel frattempo, intanto, si sono trovate risorse per 38.000 euro per un info-point turistico e due interventi artistici (spirale archimedea e cavallo corinzio) da realizzare d’intesa con l’associazione Noi Albergatori.
Eppure anche i totem multimediali sono da considerarsi validi aiuti nell’informare il turista, che anzi è ormai sempre più abituato – a livello internazionale – alla consultazione tecnologica più che allo sportello fisico di informazione. E poi, se questi totem sono stati installati, messi in funzione e celebrati non possono adesso diventare scatole nere misteriose, ingombranti oggetti di arredo urbano accanto ai monumenti. D’accordo l’info-point e l’arte, ma non sarebbe stato possibile – e forse anche indicato – inserire pure il recupero della funzione dei totem multimediali in un accordo pensato per incrementare ed incentivare i flussi turistici?