Siracusa. Processo Bcc Credito Aretuseo, soci ammessi come parte civile per eventuale risarcimento

Il Tribunale di Siracusa ha ammesso come parte civile i soci della BCC Credito Aretuseo che ne hanno fatto richiesta, nell’ambito del processo penale contro i presunti responsabili della truffa ai danni di migliaia di soci della banca. Qesto uno dei passaggi significativi dell’ultima udienza.
La vicenda riguarda la cessione avvenuta praticamente a costo zero dell’istituto di credito in questione, la BCC Credito Aretuseo, alla Banca di Credito di Pachino: cessione dettata da una serie di falsificazioni emerse in contesto di indagine e che adesso saranno passate al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Tra gli imputati, ovvero coloro che secondo l’accusa avrebbero sofisticato la reale situazione finanziaria dell’ente bancario siracusano causandone la svendita, vi sarebbero i vertici degli stessi Istituti bancari.
Al fianco di soci ex soci, l’associazione di tutela Codici Sicilia che ha presentato richieste risarcitorie di centinaia di migliaia di euro. Chi avrebbe perso migliaia, chi centinaia di migliaia di euro spesso il frutto di lavoro e di risparmio.
“Siamo molto soddisfatti della decisione da parte del Tribunale di Siracusa di ammettere tutti i soci danneggiati che si erano rivolti a Codici quale parte civile al procedimento contro i responsabili della presunta truffa – ha dichiarato l’avvocato Manfredi Zammataro – Si tratta di un importante riconoscimento per tutti coloro che hanno subito gli effetti devastanti della presunta condotta lesiva di coloro che siedono sul banco degli imputati: se infatti quanto accaduto troverà riscontro e conferma in sede processuale, i soci potranno ottenere il risarcimento di tutti danni subiti a seguito di una condotta che, secondo quanto sostenuto dalla Procura di Siracusa, è consistita in una vera e propria truffa ai danni dei soci della Bcc Credito Aretuseo, determinata dalla cessione della stessa senza alcun costo corrispettivo alla Banca di Credito di Pachino”.




Siracusa. Resort alla Pillirina, Di Gresy tira fuori un incontro del 2011 e accusa

Mentre gli ambientalisti sono pronti ad una nuova campagna di opposizione alla realizzazione di un resort alla Pillirina, anche in versione rimaneggiata e ridotta, la società che da anni tenta invano di costruirlo (Elemata Maddalena) affila le armi. E piazza un affondo diretto ad uno dei nomi noti dell’ambientalismo siracusano, Peppe Patti, attuale portavoce dei Verdi.
In una lettera aperta pubblicata sulla pagina facebook della società e firmata dal numero uno del gruppo, Emanuele Di Gresy, si muovono tra le righe sospetti e velate accuse. Una su tutte, rivolta a Patti: l’ostilità verso l’opera sarebbe stata dettata in tutti questi anni dal non aver ricevuto mandato per predisporre alcune correzioni al progetto. Nella lettera si fa chiaro riferimento ad un incontro del lontano 2011 quando Patti – racconta Di Gresy – si sarebbe proposto per organizzare una squadra di professionisti assicurando che “ritoccando il vecchio progetto (…) non ci sarebbe stato alcun problema con Comune e Regione”. E Di Gresy lascia intendere di avere almeno un testimone.
“Avrebbe considerato la nostra una devastazione anche se avesse ottenuto i soldi che chiedeva?”, si domanda apertamente per poi invitare il verde Patti ad essere coerente e “da ambientalista vero abbatta la casa nella quale viva sulla spiaggia di Fontane Bianche (…) casermone in cemento armato che impedisce la libera fruizione del mare e del paesaggio”.
Insomma, il massimo rappresentante di Elemata Maddalena va giù duro, certo di scatenare una reazione. La prima, ovviamente, è quella del diretto interessato.
Patti si mostra sereno, spiega di aver affidato al suo legale ogni replica. Una cosa, però, vuole metterla subito in chiaro: “l’incarico mi venne prospettato e non lo chiesi io. In ogni caso, dissi di no coerentemente al mio impegno ambientalista”.




Siracusa. I cili, Lucia, i volontari e la luce al Santuario: genesi di un insolito messaggio di speranza per la città

Una foto, due messaggi di riscatto. Per una città che pare alle volte arrotolarsi su se stessa c’è per fortuna ancora spazio per immagini di riscatto, speranza e ottimismo. Una “luce” e non è un semplice modo di dire. E se volessimo aggiungere simbolismo, bello che succeda durante un giorno di festa per Lucia, la santa della Luce, quella con la “l” maiuscola.
La pronta risposta di volontari (politici, atleti, cittadini) per far sì che uscissero i cili in processione insieme al simulacro della patrona dopo lo “shock” (per i devoti) della loro assenza giorno 13 indica come alberghi ancora in città la capacità di rispondere a fatti o eventi negativi, piccoli o grandi che siano. Con la voglia di impegnarsi in prima persona, senza delegare a terzi, speranza vana dietro cui si nasconde il senso civico siracusano. E non è un caso che tra i primi a metterci mani e impegno siano stati gli atleti di casa nostra, la faccia bella di Siracusa: campioni come Peppe Gibilisco, Stefano Barrera ed Irene Burgo peraltro la prima donna a portare in processione uno dei pesanti cili, addobbato per la festa. “Che fatica, ma che emozione” si andavano ripetendo scambiandosi i cili. Insieme agli atleti dell’Ortigia, della Syrako Rugby, della Siracusa Boxing Team, dell’Albatro e del Gruppo Sportivo dei Carabinieri.
E quando poi in piazza della Vittoria la “luce” è diventata visibile a tutti, con il bianco dei led che ha “acceso” il profilo esterno del Santuario della Madonna delle Lacrime, il senso è diventato palese. Si riaccende la speranza, si riaccende l’ottimismo: le cose si possono fare, le situazioni si possono cambiare e la città ritrovare la speranza di un futuro “luminoso”. A patto di metterci impegno, faccia e sudore come quegli atleti che ieri hanno regalato la loro giornata ai cili, a Lucia, a Siracusa.




Lukoil non lascia Priolo, garanzie ai sindacati: previsti interventi di adeguamento ma non nuovi impianti

Lukoil non lascerà il territorio ma non ha in programma investimenti importanti per realizzare nuovi impianti. L’adeguamento dell’esistente sarà portato a termine secondo i tempi dettati dalla Procura. In estrema sintesi è questo quanto comunicato dai vertici del colosso industriale ai segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa, D’Aquila, Tripoli e Bottaro nel corso di un incontro che è servito per conoscere il piano industriale e per discutere di progetti futuri. I rappresentanti delle sigle sindacali hanno espresso, al termine del confronto con il direttore generale Durov, una parziale soddisfazione. Sospiro di sollievo per le preoccupazioni che erano emerse nei mesi scorsi circa la presunta intenzione di Lukoil di dismettere. Meno soddisfacente, per i sindacati, la comunicazione secondo cui grandi e importanti investimenti per realizzare nuovi impianti non sono nei programmi dell’azienda. “La presentazione del piano industriale di Isab alla presenza dei massimi vertici aziendali è servita a conoscere i progetti aziendali per l’anno 2018, il direttore generale Durov ha illustrato gli investimenti e gli interventi manutentivi che serviranno a migliorare la competitività della raffineria-  scrivono i sindacati –  L’azienda ha ribadito che, in uno scenario del settore così variabile, non ha in cantiere investimenti rilevanti per costruzioni di nuovi impianti, ribadendo una forte volontà di consolidare e migliorare l’esistente, poiché non intende abbandonare il territorio, e che i lavori di adeguamento sono in linea con i tempi previsti dalla Procura”. D’Aquila, Tripoli e Bottaro esprimono soddisfazione per la volontà espressa da Lukoil di consolidare l’aspetto produttivo e di rendere migliore l’esistente anche con il riavvio di impianti fermati in passato. I sindacati ribadiscono, tuttavia, l’importanza di inserire nuovi impianti di produzione per ammodernare la raffineria, anche nella prospettiva di “reggere la sfida internazionale”.




Siracusa. Piccolo "giallo" per il 118 in Ortigia: tutto risolto, postazione di soccorso attiva

E’ regolarmente attiva la postazione 118 in Ortigia, da poco trasferita nella nuova sede di casermetta Mazzini. Dopo la sospensione di ieri, da questa mattina alle 8 l’ambulanza ed il personale paramedico è regolarmente in servizio, pronto a rispondere alle emergenze.
Un problema organizzativo e di disponibilità di operatori aveva costretto nella giornata di ieri a sospendere la postazione. Cosa che aveva subito allertato il presidente della circoscrizione del centro storico, Salvuccio Scarso. Sulle prime, si era subito detto pronto ad investire del problema il presidente della Regione, Musumeci.
In effetti sorprendente appariva come una postazione da poco riportata in Ortigia, al termine di lavori mirati anche al trasferimento della Guardia Medica, potesse ritrovarsi sospesa.
Questa mattina il chiarimento ed il ritorno alla normalità. Ambulanza del 118 in servizio dalle 8 alle 20. Mentre si continua a lavorare per portare il servizio alla piena operatività (24/7) e per accelerare il trasferimento della Guardia Medica.




Siracusa. La cena di Natale per i meno fortunati: cambio location, pasti caldi in piazza Adda

E’ stata spostata da piazza Santa Lucia in piazza Adda la cena di solidarietà organizzata per sabato sera a Siracusa. Motivi di ordine pubblico – in contemporanea si gioca Siracusa-Trapani allo stadio – hanno consigliato di cambiare la location.
Le parrocchie cittadine, insieme alla Caritas ed alla comunità San Martino di Tours stanno distribuendo i voucher per partecipare alla cena di Natale per i meno abbienti. Sabato 23, alle 19, in piazza Santa Adda saranno quindi distribuiti non meno di 500 pasti caldi agli invitati. I prodotti necessari sono stati offerti da Conad Italia, alcuni sponsor privati e dalla giunta comunale.
Ad occuparsi delle varie fasi della cena di Natale saranno i volontari delle associazioni di Protezione Civile, presenti in piazza con proprie postazioni.




Scuola, emendamento stabilizza co.co.co , Cgil e Nidil: "A Siracusa oltre 150 lavoratori"

“E’ evidente che la protesta a difesa dei diritti dei lavoratori abbia dato i suoi frutti”. Sono le parole del segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, e del coordinatore provinciale del Nidil, Pippo Leone, dopo la notizia dell’approvazione, da parte della Camera dei deputati, dell’emendamento che stabilizza i circa 500 (950 in tutta Italia) lavoratori co.co.co. che svolgono funzioni ausiliare e tecnico –amministrative nelle scuole siciliane. <<L’emendamento – ricordano Alosi e Leone – era scomparso in Senato, ma è stato ripristinato nel passaggio alla Camera della legge di stabilità, nell’ambito di un maxiemendamento. E tutto ciò è da ricollegare alle pressioni del sindacato, con le manifestazioni indette da Cgil e Nidil a livello nazionale, e partite da Siracusa, città in cui c’è il maggior numero di cococo (oltre 150). Una serie di manifestazioni con cui abbiamo fatto leva anche sull’aspetto economico della vertenza, mettendo in rilievo come la stabilizzazione non avrebbe comportato allo Stato una spesa maggiore. Insomma – concludono Alosi e Leone – dopo 20 anni di precariato, finalmente si raggiunge la stabilizzazione del rapporto di lavoro




Siracusa. I selfie dello scandalo al museo Paolo Orsi, la direzione dispone una verifica interna

La direttrice del polo museale di Siracusa, Mariella Musumeci, ha disposto una verifica dopo le foto pubblicate da SiracusaOggi.it. Polemiche a iosa per l’eccessiva libertà concessa ai turisti: alcuni si sono immortalati mentre “giocavano” con preziosissimi e pertanto intoccabili reperti come gli elefanti nani, il cavaliere di Kamarina e un grande pothos di epoca greca. Tutto all’interno delle sale del museo Paolo Orsi e senza che intervenissero custodi o scattassero segnalazioni antifurto.
Come già spiegato da SiracusaOggi.it, alcuni reperti possono essere toccati in quanto riproduzioni conservate fuori dalle teche ed in una area tattile, studiata in particolare per gli ipovedenti. Ma altri, prestigiosi, come quelli già citati poche righe fa, dovrebbero godere di tutela e inavvicinabilità massima. Le foto mostrano, però, altro.
“Ho dato disposizione e stanno effettuando le dovute verifiche. Purtroppo riscontriamo che nelle persone manca spesso il senso civico”, dice all’Ansa, Mariella Musumeci, responsabile del polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici. “Dall’abbigliamento sembra chiaro si tratta di foto scattate in estate, quindi appare difficile oggi risalire all’identità di questi visitatori”, ha continuato Musumeci. Ci sono anche le telecamere interne, ma il museo è su tre piani, i vari settori sono enormi e il personale ridotto. “Il personale è insufficiente. I 4-5 custodi sono pochi rispetto alle reali esigenze del museo – ha spiegato – ma situazioni simili purtroppo possono capitare”. Poi si lascia immaginare che possa trattarsi di fotomontaggi. Ribadiamo l’autenticità degli scatti, a disposizione di chiunque volesse analizzarli.
Sarebbe stato forse più opportuno un intervento di diverso tenore da parte della direzione del polo museale, visto il clamore nazionale suscitato dalla notizia di SiracusaOggi.it, ripresa e rilanciata anche dall’Ansa e da diversi quotidiani nazionali.
Una generica verifica significa tutto e niente. Non c’è la volontà di gettare la croce addosso ai custodi, ma neppure si può giustificare tutto perchè era estate e quindi alcuni di loro erano in ferie o perchè le immagini delle telecamere non vengono visionate da alcuno.




Siracusa. Sanità, finanziati 4 progetti: c'è anche il Pronto Soccorso dell'Umberto I

Nei 47 milioni di euro assegnati per interventi nel campo della sanità siciliana c’è spazio anche per la provincia di Siracusa. L’Asp di Siracusa aveva fatto richiesta di finanziare quattro progetti per Avola, Augusta e due su strutture del capoluogo. “Questi 4 progetti, già col Governo precedente, erano stati inseriti nell’elenco di quelli da finanziare”, ricorda Enzo Vinciullo.
Nel dettaglio, si parla di 1 milione di euro per il Pronto Soccorso di Avola; 1,5 per il centro amianto di Augusta; 800.000 euro per l’area emergenza Utic dell’ospedale di Siracusa e 600.000 per l’ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso di Siracusa.
“Giunge finalmente a conclusione, dopo un iter lunghissimo, l’assegnazione di questi 47 milioni di euro, frutto di un risparmio virtuoso della Sanità nel 2015”, commenta Vinciullo.
“L’approvazione della Finanziaria ha di fatto dato la disponibilità delle somme e, di conseguenza, le Aziende Sanitarie hanno fatto richiesta all’Assessorato regionale delle somme relative”, prosegue.
“Il finanziamento delle tre aree di emergenza, oltre che del centro amianto, è la dimostrazione tangibile che negli anni passati si è lavorato bene e sono state create le condizioni per poter, oggi, raccogliere i frutti”, la chiosa di Vinciullo con polemica diretta al nuovo governo regionale reo di cercare di appropriarsi del lavoro della precedente legislatura.




Siracusa. Ottava di Santa Lucia, processione di ritorno e fuochi d'artificio ai ponti

Dalla Borgata in Ortigia, nel giorno dell’Ottava il simulacro di Santa Lucia lascia la chiesa al Sepolcro per tornare in Cattedrale. Processione di ritorno, sette giorni dopo la festa. A “scortare” il simulacro ci saranno i cili, in numero ridotto rispetto al passato e trasportati da sportivi e devoti volontari che si sono messi a disposizione dopo il clamore suscitato dalla rottura avvenuta con i figuranti tradizionali. In prima fila, Irene Burgo del Gruppo sportivo della Polizia di Stato e prima donna a portare il cero in processione; Giuseppe Gibilisco e Matteo Torneo del Gruppo sportivo della Guardia di Finanza; Stefano Barrera del Gruppo sportivo dei carabinieri. Avevano già dato la loro disponibilità gli atleti della Syrako Rugby Club Siracusa 1989, del CC Ortigia, dell’ASD Albatro Teamnetwork e del Siracusa Boxing Team.
L’Ottava è anche il momento degli attesi fuochi d’artificio: verranno “sparati” all’arrivo ai ponti. Sono sempre di più, però, quelli che chiedono il ritorno dei botti anche per l’arrivo in Borgata, il 13 dicembre.
Alle 16 la statua in argento di Lucia lascerà la chiesta della Borgata e attraverso via Ragusa e piazza della Vittoria darà avvio al suo cammino di ritorno, seguita da fedeli e devoti, tra due ali di curiosi. Previste una breve sosta al Santuario per l’omaggio dell’Unitalsi e poi una seconda in ospedale per la preghiera degli ammalati.
In corso Gelone ai berretti verdi si alterneranno i vigili del fuoco, poi attraverso via Catania e corso Umberto l’arrivo al ponte umbertino per lo spettacolo pirotecnico prima di raggiungere piazza Duomo attraverso piazza Pancali, corso Matteotti, via Roma e piazza Minerva. Il rientro in Cattedrale previsto, come sempre, in tarda serata.
Alla processione partecipano anche tre bande musicali. Quella del comprensivo Wojtyla, la Città di Siracusa e il complesso bandistico Akray di Palazzolo Acreide.