Siracusa. Il relitto nei fondali del Plemmirio presto visitabile in immersione: il Consorzio chiede le autorizzazioni

A settembre abbiamo anticipato la scoperta di un relitto di un aereo del secondo conflitto mondiale nelle acque del Plemmirio. Un bimotore che si è guadagnato adesso le attenzioni dello stesso consorzio di gestione della Amp, presieduto da Patrizia Maiorca. Un sopralluogo è stato effettuato nei giorni scorsi. Proprio la Maiorca, accompagnata da sub esperti del consorzio, ha voluto personalmente visionare il relitto sommerso che potrebbe diventare, a conclusione dell’iter autorizzativo e di tutte le procedure di sicurezza necessarie da parte degli enti competenti, il sito di immersione subacquea numero undici dell’Amp Plemmirio.
Il ritrovamento, come si ricorderà effettuato da Fabio Portella del Capo Murro Diving Center, ha portato alla luce i resti di quello che potrebbe essere un Vickers Wellingto” britannico, velivolo bimotore utilizzato nella seconda guerra mondiale e i cui resti sono sparsi in una zona dal diametro di circa 90 metri, ad una profondità compresa tra 36 e 32 metri.
Le parti del relitto più significative, sono i due motori con poco lontano le eliche, il ruotino di coda e alcune strutture in alluminio con disegno romboidale che sarebbero tipiche proprio del Vickers Wellington. La prima ricognizione non avrebbe evidenziato la presenza di armi, munizioni, bombe o altri ordigni esplosivi. I resti del relitto si sollevano dal fondale al massimo 1,8 m, e pertanto non costituirebbero alcun rischio per la navigazione.
Ci vorranno mesi, però, prima che possa arrivare l’autorizzazione richiesta per farne un nuovo sito di immersione subacquea. “




Siracusa. Carte e cartacce insozzano le strade, arrivano i rinforzi: altri 400 cestini portarifiuti pronti ad essere piazzati

Una città più pulita passa anche da contenitori per carte e cartacce più facili da trovare e diffusi. Purtroppo la cattiva abitudine di gettare tutto lungo la strada è ancora diffusa. Ma poter contare su di un cestino portarifiuti quasi in ogni angolo potrebbe aiutare – insieme alle multe – a risolvere un altro problema di igiene urbana.
Attualmente, i cestini portarifiuti sono circa 400 a Siracusa, comprese le frazioni di Cassibile e Belvedere. Il nuovo bando prevede che diventino presto 1.400: più di tre volte gli (introvabili) odierni. I primi 400 nuovi sono arrivati e l’Igm entro l’anno completerà l’installazione nei punti indicati dall’amministrazione. I restanti 600 arriveranno nel corso 2018. Svuotamento e cambio sacchetti previsto con cadenza quotidiana. Come il lavaggio. Lo impone il capitolato. A fare da pungono, una segnalazione di Alternativa Libera.
Intanto, la prossima settimana dovrebbe iniziare la distribuzione dei nuovi mastelli e del materiale informativo per la differenziata porta a porta a Cassibile estesa a tutte le frazioni, umido compreso.




Siracusa. Il centro migranti a Belvedere si farà, a gestirlo la Curia: spazio per 24 migranti

Il centro di accoglienza migranti a Belvedere si farà. Nei locali della ex villa Mater Dei saranno ospitate 24 donne, madri con le loro figlie. La gestione sarà proprio della Curia, proprietaria della struttura, su richiesta della Prefettura, con il coinvolgimento dell’Istituto Sant’Angela Merici.
Per “calmierare” le eventuali preoccupazioni dei residenti nella frazione siracusana, sarà garantita una maggiore presenza di forze dell’Ordine.
Tutte le informazioni sono arrivati dopo un incontro in Prefettura chiesto ed ottenuto da alcuni consiglieri della circoscrizione. Concettina Pastore e Claudio Marino, di Progetto Siracusa, insieme al consigliere Sarcià, sono stati ricevuti ed hanno potuto così raccogliere tutte le informazioni sin qui mancanti, nel dibattito pubblico.

Prende posizione anche il presidente del consiglio di circoscrizione, Enzo Pantano.”La nascita di un centro destinato ad accogliere delle giovani mamme ed i loro bambini, che salutiamo positivamente per l’alto valore umano intrinseco-dice il rappresentante del quartiere- non deve comunque farci abbassare la guardia rispetto ad un problema più complessivo che riguarda il controllo del territorio di Belvedere, dove la presenza di immigrati continua a mantenere una certa preoccupazione tra i residenti”. A queste considerazioni, Pantano ne aggiunge altre. “Come consiglio-dice-la scorsa settimana, avevamo votato all’unanimità un documento, con allegate oltre 700 firme di residenti, per portare all’attenzione del prefetto una problematica, quella della presenza incontrollata degli immigrati a Belvedere, diventato ormai un punto di incontro di centinaia di persone che, provenienti dai centri di accoglienza limitrofi, stazionano stabilmente nel centro cittadino. Una presenza incontrollata che viene vissuta con una certa preoccupazione dai residenti. Queste preoccupazioni-conclude- in una alla necessità di intensificare i controlli non solo all’uscita dei centri di raccolta ma anche sul territorio urbano, le abbiamo rappresentato al prefetto. Nelle prossime ore chiederemo inoltre al sindaco, nella qualità, di farsi promotore di una richiesta di convocazione del Comitato per l’ordine pubblico per affrontare la questione in tutti i suoi aspetti”.




Siracusa. Partono i lavori per la vasca della Fontana di Diana, due settimane per riavere l'acqua

E’ stato risolto l’inghippo di competenze che da agosto ad oggi ha lasciato a secco la fontana di Diana, in piazza Archimede. Dopo il restauro del gruppo monumentale, completato ad inizio agosto, è emersa la necessità di rifare l’impermeabilizzazione della vasca di compenso e gran parte dell’impianto elettrico.
Chi sarebbe dovuto intervenire? Il Comune, proprietario della fontana, o la società che gestisce il servizio idrico e che nel contratto di affidamento si ritrova una voce relativa alle fontane? Alla fine è arrivata l’attesa risposta. Si tratta di manutenzione straordinaria, la competenza è pertanto di Palazzo Vermexio. Da mercoledì scorso, quindi, via libera ai lavori per la tenuta stagna della vasca. In circa 15 giorni saranno completati anche gli interventi sull’impianto elettrico. E quindi tornerà a zampillare l’acqua nella fontana realizzata nel 1907 dal Moschetti.




Droga nelle carceri di Cavadonna e Brucoli? Il sindacato della polizia penitenziaria: "Pochi agenti"

Nelle carceri di Cavadonna e Augusta droga e la possibilità, per alcuni detenuti, di usufruire dei propri cellulari. Un quadro preoccupante quello dipinto da La Spia.it in un articolo in cui si fa riferimento al caso di un detenuto di Avola, che con la connivenza di un agente penitenziario suo compaesano, avrebbe introdotto nella casa circondariale di Siracusa dello stupefacente in ingenti quantità. Caso che non sarebbe unico. Ad Augusta, secondo quanto raccontato, alcuni detenuti introdurrebbero droga al ritorno da permessi premio. Si tratterebbe di cocaina come di marijuana ed extasy. Il sindacato degli agenti penitenziari dell’Ugl  della provincia non ci sta. Nello Bongiovanni  ritiene “abnormi le accuse verso un’istituzione dello Stato e verso il lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria.L’Ugl-spiega il dirigente nazionale del sindacato-  ha sempre affermato che il grave sovraffollamento delle carceri e la carenza d’organico non consentono una gestione adeguata della sicurezza, tuttavia, affermare che nelle carceri Siracusane c’è uno spaccio a cielo aperto è un’accusa che rispediamo al mittente, vista la giornaliera attività di prevenzione e repressione posta in essere dai direttori delle predette carceri e da tutto il personale di polizia penitenziaria”.




Siracusa. I dipendenti dell'ex Provincia di nuovo in piazza, protesta davanti al palazzo di via Malta: "Non ce la facciamo più"

I dipendenti dell’ex Provincia tornano in piazza. Questa mattina, nuovo sit-in a cui i lavoratori hanno dato vita davanti alla sede di via Malta. I motivi alla base della protesta restano quelli di sempre, a partire dalla mancata corresponsione degli stipendi, accanto alle incertezze legate al futuro occupazionale, con la spada di Damocle del “default” che appare sempre più probabile per il Libero Consorzio. Nonostante le rassicurazioni a più riprese ricevute, lo stipendio non viene corrisposto con regolarità ai dipendenti, che continuano, al contrario, ad accumulare arretrati e, con questi, difficoltà sempre più serie.




Siracusa. In consiglio comunale il caso della scuola Archia, "disco verde" ai debiti fuori bilancio

Il tema degli esuberi nella scuola Archia approda in consiglio comunale. Dibattito ieri sera, ma nessun atto di indirizzo approvato su questo tema. Alberto Palestro, primo firmatario, ha relazionato ricostruendo la vicenda del 270 esuberi e richiamando le disposizioni ministeriali che fanno riferimento al diritto di iscrizione degli alunni nella scuola più vicina alla residenza. Poi ha anticipato la presentazione di un atto di indirizzo che chiede: di assegnare all’Archia l’intero plesso di via Asbesta; di affidare il nuovo plesso di via Calatabiano alla scuola Giaracà; di dare il plesso di via Temistocle alla scuola Martoglio; nell’immediatezza, di “avviare un processo di redistribuzione parziale degli istituti territorialmente ricadenti, con criteri di obiettività, che eviterebbe i doppi turni all’Archia”.Castagnino ha proposto un tavolo concertazione per stabilire la reale disponibilità delle classi in città, così da andare incontro alle esigenza dell’Archia, per poi ridiscutere la questione quando l’Amministrazione tornerà nella disponibilità dei plessi di via Calatabiano e via Temistocle.L’assessore alle Politiche scolastiche, Roberta Boscarino, ha illustrato le iniziative prese di concerto con il sindaco e ha annunciato che il problema della classe in eccesso del plesso di via Asbesta sarà risolto grazie alla disponibilità del vicino liceo classico. Poi ha confermato la decisione di assegnare all’Archia la scuola di via Calatabiano.Dario Tota ha attaccato la decisione di ricorrere ai doppi turni, “dannosi per i bambini”, e ha chiesto tempi certi e risposte immediate alle esigenze delle famiglie, informando della vicenda il ministero e le altre autorità scolastiche.Tony Bonafede ha parlato di “dibattito demagogico” perché la questione scuola riguarda tutta la città mentre l’Amministrazione, che pure ha a disposizione i risparmi realizzati sulle indennità dei consiglieri comunali, non ha neppure i fondi necessari alla manutenzione straordinaria.Per Fortunato Minimo il problema è stato creato dalla dirigente che ha accettato più iscrizioni di quante la scuola ne potesse accogliere. L’Amministrazione ha dato delle risposte positive, ha concluso, e non è vero che non è stato fatto nulla.Alessandro Acquaviva si è soffermato sul problema più generale invitando l’Amministrazione a prevedere già nel prossimo bilancio le somme utili. Il consigliere, però, ha sottolineato come siano ormai deteriorati i rapporti tra l’Ente e i dirigenti scolastici.Per Simona Princiotta, è giunto il momento di essere chiari con le famiglie poiché gli alunni stanno perdendo giorni di scuola e stanno subendo “un danno che non potrà essere recuperato”. I 290 esuberi, ha detto la consigliera, sono un fatto enorme che non può trovare soluzioni immediate, e allora bisogna riconoscere che non ci sono le condizioni per dare risposte.Secondo Firenze, la situazione non può essere addebitata all’assessore, che anzi sta facendo il possibile. La responsabilità è di chi ha creato gli esuberi che, per difendere alcune posizioni, ha finito col compromettere la didattica. Il Comune sta offrendo delle soluzioni nell’ambito delle sue competenze, ha concluso. Quella di via Calatabiano non è la migliore soluzione possibile “ma oggi, cosi stando le cose, lo è”.Infine, Alfredo Foti, si è detto pessimista sul fatto che il plesso di via Calatabiano possa essere consegnato nei tempi previsti. Foti ha evidenziato come in quella vasta zona tra Pizzuta e villaggio Miano ci siano un’oggettiva carenza di scuole in rapporto ai residenti.Concluso il dibattito, eleggendo un nuovo scrutatore, è stata verificata la mancanza del numero legale necessario per mettere ai voti l’atto di indirizzo annunciato da Palestro.Via libera ai debiti fuori bilancio, tutti approvati a maggioranza. I primi due, hanno spiegato l’assessore al Personale, Salvatore Piccione, e il dirigente dello stesso settore, Giuseppe Ortisi, riguardano altrettanti agenti di polizia municipale che, con sentenza definitiva del giudice del lavoro, dopo la presentazione di decreti ingiuntivi, hanno ottenuto il pagamento dello straordinario fatto tra il 2011 e il 2014 in occasione di festività infrasettimanali. Gli importi corrisposti dal Comune ammontano rispettivamente a 3.809 e 2.878 euro compresi interessi, contributi e spese legali. Altro debito fuori bilancio riguarda il risarcimento riconosciuto a un ex dipendente dalla Rit Engineering (azienda che gestiva l’archiviazione digitale degli atti comunali) pari a 12mila euro più 933 euro di spese legali. Il lavoratore era tra quelli che avrebbero dovuto essere assunti dal Comune a tempo parziale dopo la cessazione della commessa assegnata alla Rit. Le assunzioni, per effetto dei tagli imposti agli enti locali dopo l’esplosione della crisi economica, non poterono scattare così lavoratori e Comune concordarono una somma a titolo di risarcimento. Sempre in riferimento al personale comunale, il Consiglio ha riconosciuto un debito fuori bilancio di 27mila 415 euro ad un dipendente andato in pensione nell’agosto del 2010 come indennità sostitutiva per ferie non godute. Anche in questo caso l’importo è comprensivo di interessi, contributi e spese legali. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’appello di Catania.




Parco Archeologico della Neapolis, martedì un primo via libera all'autonomia gestionale?

Si è insediato oggi il Consiglio Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali. E’ chiamato ad esprimersi, tra i primi punti, sul parco archeologico della Neapolis. Ed è un passaggio obbligato nella strada che deve condurre all’autonomia, gestionale e finanziaria, dell’importante area archeologica. Unico siracusano in Consiglio è Enzo Vinciullo, in quanto presidente della Commissione Bilancio.
Le funzioni svolte dai componenti del Consiglio sono a titolo assolutamente gratuito.
La prossima settimana il Consiglio – del quale fa parte anche la soprintendente Panvini – si riunirà nuovamente proprio per discutere dell’istituzione del parco archeologico della Neapolis.
“Da anni – ha dichiarato Vinciullo – lavoro e mi batto per l’istituzione del parco. Ricordo che un mio disegno di legge al proposito è già giunto in Aula, con i pareri favorevoli di tutte le Commissioni e solo per l’assenza cronica di alcuni deputati non è stato possibile l’approvazione definitiva. Martedì cercheremo di verificare se ci sono le condizioni per giungere velocemente all’istituzione del parco archeologico della Neapolis e, in questo modo, porterei a casa un ulteriore risultato che attendiamo da anni e comunque la strada è ormai aperta e il percorso per istituire il parco è ormai certo e garantito”.




Siracusa. Il mistero delle buche cerchiate di rosso sull'asfalto: ecco chi è l'autore

Da alcune ore sono comparse su alcune strade siracusane insolite scritte, colorate. Tutte in prossimità di una buca sula manta stradale. Una buca cerchiata, letteralmente, con vernice spray rossa mentre pochi passi prima campeggiano scritte come “Attenzione” o un inequivocabile avviso, “Buca”, con tanto di freccia.
Le scritte sono state avvistate in via Arsenale e in via Tisia ma si moltiplicano le segnalazioni. Il misterioso autore della insolita provocazione è Ermanno Adorno. Attivista d’antan della sinistra siracusana che fu, dopo aver rischiato una brutta caduta in moto proprio per via di una buca, ha deciso di dedicarsi a questa colorata protesta.
“Le segnalazioni agli uffici non bastano, le foto sui social network neanche. Allora provoco lanciando questa idea di segnalazione a colori direttamente sul posto. Vediamo se neanche così si accorgono del problema”, racconta lui. “Invito tutti a fare come me, rendiamo la situazione evidente con i colori e lasciamo da parte le tastiere dei computer o i tablet. La vita vera è fuori, le cose non si smuovono facendo i leoni da tastiera”.
Adorno, anni addietro, rilanciò il dibattito su radioterapia a Siracusa con uno sciopero della fame che ha contribuito a sbloccare quella complessa vicenda, poi arrivata a felice conclusione. Oggi ci riprova con le buche e le condizioni delle strade del capoluogo. L’amministrazione ha messo in campo uno dei più estesi piani di rifacimento e manutenzione degli ultimi anni. Interventi che arrivano dopo, va riconosciuto, decenni di poca attenzione che hanno condotto alla situazione attuale.
Ermanno Adorno, con questa sua provocazione, rischia però una denuncia. “Pazienza, mi farò carico delle conseguenze. Ma dobbiamo risvegliarci tutti e tornare a chiedere materialmente attenzione per i problemi della città”.




Siracusa. Doppi turni "light" alla Archia, il diritto allo studio diventa caso politico

Doppi turni ma”light”, con orario a rotazione rivisto e corretto. E’ l’ultima novità nella vicenda dell’istituto comprensivo Archia, dall’inizio dell’anno scolastico balzato agli onori della cronaca per le iscrizioni in sovrannumero. Circa 270 alunni in più, qualcosa come dieci classi, che hanno ingessato l’attività della scuola siracusana, con plesso centrale in via Monte Tosa.
Questa mattina la prova di evacuazione, con la partecipazione della Protezione Civile comunale. Qualunque sarà l’esito, non cambierà la sostanza del problema o delle soluzioni. I doppi turni non dipendono dalla Protezione Civile nè da disposizioni comunali. L’unica alternativa concreta per garantire la normalità delle lezioni è il trasloco in altra sede.
Fatto sta che la complicata vicenda dell’Archia – dove si sono sommati errori su errori – è finita anche al centro della vita politica siracusana. Del caso si occuperà in serata il Consiglio comunale. E si annuncia calda la conferenza stampa convocata domattina dalla consigliera comunale.
Con la Princiotta anche l’avvocato Roberto Trigilio. “Si sta consumando l’ennesimo abuso dell’amministrazione Garozzo verso i bambini, mettendo a rischio il loro diritto allo studio. Un diritto – conclude dicendo Simona Princiotta – inviolabile che nessuno può toccare a nessun titolo”.