Siracusa. Straordinari non pagati ai vigili urbani, in Consiglio comunale i casi che inquietano il Comando

I dubbi avanzati dal M5S di Siracusa sulla gestione dei turni, dello straordinario e dei riposi compensativi nel corpo dei Vigili Urbani di Siracusa trovano una indiretta conferma nell’approvazione di un debito fuori bilancio. Il Consiglio comunale ha dato il via libera al pagamento di 2.625 ad un agente della Municipale che ha vinto una causa di lavoro contro il Comune: 2.625 euro per straordinario effettuato tra il 2011 e il 2014 in occasione di festività infrasettimanali. Altri due casi simili verranno trattati questa sera dal civico consesso. Dall’ufficio legale del Comune assicurano che il comando di Polizia municipale sta lavorando per evitare il ripetersi di tali situazioni. Nonostante la spinosità del caso, l’unico a prendere la parola è stato il consigliere Alfredo Foti che si è detto stupito del fatto che nel corso degli anni il Comando non sia riuscito a sanare questi casi, o pagando il lavoro compiuto o concedendo dei riposi compensativi.
Dopo l’approvazione del debito fuori bilancio e dei verbali delle sedute precedenti è venuto a mancare il numero legale. Consiglieri di nuovo in aula oggi alle 18.30 per trattare altri punti all’ordine del giorno




Le aree naturalistiche terra di nessuno, il Wwf denuncia: "scempio, scomparsi i controlli"

le riserve naturali prese d’assalto senza nessun controllo. Il WWF Sicilia Nord-Orientale non ci sta e chiama in causa il Corpo Forestale con una dura lettera di diffida. D’estate Pantalica, Valle dell’Anapo e Cava Grande diventano “terra di nessuno. Tutto è consentito in barba ai divieti e alle norme che ne regolamentano la fruizione”, scrive la presidente dell’associazione ambientalista, Leonarda Scuderi. Che elenca le principali, ripetute infrazioni: “balneazione indiscriminata, picnic, accensione di fuochi, campeggio con annessi e connessi (angolo latrine, utilizzo di detersivi sia per il lavaggio stoviglie che per l’igiene personale)”.
Il Wwf chiede con forza che chi di dovere si occupi di far rispettare le regole. Troppa anarchia nell’assoluta certezza che mai nessuno contesterà la benché minima infrazione. E se la colpa principale è della Regione – argomenta ancora l’associazione ambientalista – “questo non giustifica che le nostre tanto decantate perle naturalistiche vengano lasciate in balia di individui che ne dispongono liberamente a loro piacimento”.
Il Wwf è pronto anche a presentare esposti con un dettagliato elenco di abusi ed infrazioni, documentati con ogni supporto.




Siracusa. La scure della Prefettura su Antonello Rizza, dimissioni o no è stato "sospeso" da sindaco di Priolo

Dimissioni o no, il prefetto di Siracusa ha sospeso Antonello Rizza dalla carica di sindaco di Priolo. Arrestato sabato in seguito ad una ordinanza del gip, si ritrova ora sospeso in base all’articolo 11 della legge Severino prontamente applicato dalla Prefettura. I legali di Rizza avevano cercato di anticipare e prevenire la mossa, protocollando questa mattina le dimissioni da primo cittadino. Cosa che, evidentemente, non è servita per evitare il provvedimento del prefetto Castaldo. Una posizione che complicherebbe un aspetto della linea difensiva studiata per consentire all’ormai ex sindaco di condurre la campagna elettorale per le regionali di novembre. E’ candidato nella lista di Forza Italia.

Nella foto: il prefetto Giuseppe Castaldo




Siracusa. Parcheggiatori abusivi, bene il daspo ma alla Neapolis vincono ancora loro

Partenza in chiaroscuro per il daspo urbano a Siracusa. Di certo positiva l’applicazione immediata del provvedimento appena entrato in vigore, dopo una lunga gestazione. Ed alla prima operazione altre ne seguiranno con operazioni congiunte vigili urbani-carabinieri. Bene.
Purtroppo, però, alla buona volontà ed all’impegno messi in campo non corrispondono risultati “visibili” tali da far ritenere all’opinione pubblica che il contrasto sia funzionale al risultato voluto. Due sono i daspo urbani sin qui emessi, un terzo posteggiatore abusivo (alla Neapolis, ndr) è riuscito a darsi alla fuga. Ieri, però, era regolarmente in servizio, insieme ad un altro “collega”, stessa area. Indisturbato. Come lo erano in più punti di Ortigia sabato e domenica sera altri abusivi, di varia etnia ed estrazione.
Non era realistico pensare che con l’entrata in vigore del daspo urbano tutti i parcheggiatori abusivi sarebbero magicamente scomparsi da Siracusa. Molti non temono le 48 ore di allontanamento e, in tutta franchezza, pare proprio se ne infischino di rispettare o meno il dispositivo. Una sfida, la loro, continua alla legalità. Che con fatica si cerca di mantenere in mezzo ad una miriade di abusi che meriterebbero, tutti, di essere estirpati. Di fronte ad illegalità diffusa, a più livelli, non facile è il lavoro delle forze dell’ordine. E forse più collaborazione da parte della cittadinanza non guasterebbe.
Sul fronte parcheggiatori abusivi, daspo o non daspo, rimane purtroppo la sensazione di un contrasto a metà. Come se – ma è solo una impressione, si badi bene – venga perseguito non con la stessa intensità con cui lo si osteggia. Impressione errata, è corretto dirlo subito. Perchè la volontà è di porre un argine al caso e la volontà dei soggetti preposti è questa ed è chiara quanto dichiarata. Le aspettative sono tante, i risultati (ancora) modesti.
Ma possono due, tre soggetti tenere in scacco una intera Municipale? In fondo, i siracusani vorrebbero non vedere gli abusivi nei pressi della Neapolis, osteggiati per la palese e continuata presenza. Passino gli altri, considerati sfortunati senza nulla da perdere. Ma lì individuano un arricchimento perseguito e realizzato con metodo, alle spalle dei cittadini onesti. Sfacciatamente. E per questo osteggiato. Per quanto anche loro possano avere le loro ragioni e progetti che meriterebbero approfondimento. Come quelli di chiunque altro cittadino che prova a muoversi, però, nel rispetto delle regole.




Siracusa. Ex Provincia, "tagliata" l'acqua in via Brenta: l'agonia di un ente in dissesto non dichiarato

Nuovo capitolo nella lunga agonia della ex Provincia Regionale di Siracusa. Secondo quanto lamentato da alcuni dipendenti, sarebbe stata “tagliata” l’acqua nei locali di via Brenta. Prossimamente lo stesso dovrebbe accadere per il palazzo di via Malta e quello di via Roma. Le bollette si accatastano e dopo essere finito nella black list dell’Enel, l’ente siracusano continua ad allungare la fila dei creditori. Tra questi, gli stessi dipendenti.
E’ ormai chiaro che non c’è alternativa alla dichiarazione di dissesto. E’ solo questione di tempo. Quasi impossibile che il commissario Arnone possa “chiudere” il bilancio quest’anno. Non c’è equilibrio tra entrate ed uscite. Ogni numero è schiacciato dal peso dei debiti che lievitano di decreto ingiuntivo in decreto ingiuntivo. Milioni di euro di passivo.




Siracusa. Pavimentazione artistica per la Porta Marina, lavori in corso: completati in 7 giorni

Da diversi giorni sono partiti in Ortigia lavori per il ripristino di alcuni tratti di pavimentazione di strade e marciapiedi. Sono diventati particolarmente “visibili” oggi con l’apertura del cantiere nei pressi della porta Marina. In una settimana circa l’intervento sarà completato. Si stanno piazzando delle basole in cemento, stessa forma delle precedenti, per recuperare un tratto particolarmente pregiato dove – a furia di rattoppi – le macchie di asfalto avevano preso il sopravvento.
Nei giorni scorsi, tra gli altri, sono stati recuperati i marciapiedi del lungomare di Levante dove le basole erano saltate in più punti.




Siracusa. Reperti archeologici allo stadio, stop ai lavori: serve un piano B per il drenaggio

Rinvenimento archeologico  durante i lavori in corso allo stadio. Nel settore ospiti, la vecchia curva lato via Torino, sono riaffiorati reperti di epoca greca durante uno scavo. La Soprintendenza – che pure aveva dato il via libera ai lavori senza necessità di ispezioni preventive – adesso ha disposto la sospensione delle attività per condurre gli approfondimenti del caso.
In quello scavo andava posato il serbatoio da 10.000 litri all’interno del quale devono essere convogliate le acque meteoriche da rilanciare poi verso il collettore che passa poco distante. Senza quel serbatoio, in caso di pioggia, l’acqua piovana rischia di rimanere sul manto sintetico. Una eventualità da evitare per prevenire – qualora dovessero ripetersi piovaschi di particolare intensità – danneggiamenti al nuovo manto posato con tutte le cautele del caso. Tecnici a lavoro per un “piano B” che possa permettere di uscire dall’inattesa empasse in tempi rapidi, qualora gli accertamenti archeologici dovessero richiedere più tempo del previsto.




Siracusa. Pellegrini di fede, da Barcellona si rivolgono alla Madonnina: "unisca i figli della Spagna"

Migliaia di pellegrini hanno raggiunto il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Erano circa 4.000 quelli giunti per il raduno di preghiera dei gruppi Padre Pio. Altri 1.500 circa hanno deciso di raggiungere da varie località la basilica mariana per un incontro con il quadretto miracoloso. Tra loro anche due spagnoli, provenienti da Barcellona. Al rettore del Santuario, don Aurelio Russo, hanno chiesto di poter pregare davanti all’effige che pianse lacrime umane per quanto sta accadendo in Catalogna in questi giorni, per via della battaglia autonomista che ha spaccato il Paese iberico. Insieme al sacerdote siracusano, hanno domandato l’intercessione della Madonnina di Siracusa per unire i figli della Spagna tutta. Un incontro rapido ma molto intenso che segnala quella centralità che la Madonnina di Siracusa ha per i fedeli di tutto il mondo. Una rilevanza spesso dimenticata nella città del prodigio. Domenica prossima attesi altri 2.000 pellegrini per un nuovo raduno, oltre ai fedeli che tradizionalmente seguono le messe domenicali.




Siracusa. Incontri per la Legalità, la Polizia va a scuola: prime tappe gli istituti Archimede e Paolo Orsi

Anche quest’anno la Questura di Siracusa ha avviato il suo ciclo di incontri con gli studenti di ogni ordine e grado nelle scuole della provincia, progetto che, negli anni scorsi, ha riscontrato grande interesse da parte dei docenti e degli alunni.
In particolare, i responsabili dell’Ufficio per la Comunicazione sono impegnati in proficui momenti di formazione civica alla cultura della legalità ed al rispetto delle regole, al fine di diffondere il prezioso valore della legalità, soprattutto tra i più giovani, e di trasmettere un positivo messaggio di dialogo tra l’Istituzione Polizia di Stato e i cittadini.
Gli incontri, già iniziati la scorsa settimana all’Istituto Paolo Orsi, si sono tenuti oggi con gli studenti dell’Istituto aretuseo Archimede e proseguiranno per tutto l’anno scolastico nei vari istituti che hanno aderito all’iniziativa.
Oggi sono stati affrontati svariati temi quali il bullismo e cyber bullismo, particolarmente insidiosi per i ragazzi di età compresa tra i tredici ed i quattordici anni ai quali l’incontro era dedicato, e tutte le possibili insidie che un uso improprio del web possono celare; i pericoli dovuti a sostanze che creano tossicodipendenza; ed infine la lotta alle mafie.




Siracusa. Lettera dell'associazione dei presidi: "Impotenti in scuole vergognose, le chiavi andrebbero consegnate al prefetto"

“I dirigenti scolastici si trovano impotenti davanti a famiglie che fuggono da strutture fatiscenti e chiedono a gran voce che i loro figli frequentino le poche strutture ancora in buono stato con locali degni di chiamarsi scuole”. Pinella Giuffrida, referente dell’Associazione nazionale dirigenti e Alte professionalità entra nel merito delle polemiche che in queste settimane stanno riguardando in particolar modo la vicenda della convivenza forzata tra tre istituti comprensivi in un’unica sede, con le relative dispute. Pinella Giuffrida parla a nome dei dirigenti di Siracusa, sostenendo in maniera chiara che “non possono oltremodo continuare a tenere sulle proprie spalle la responsabilità gravosa di accogliere studenti in scuole che per legge non hanno i requisiti minimi di sicurezza e dovrebbero essere chiuse, e le chiavi consegnate direttamente al prefetto. A volte si presume, ma si ignora, perciò ci si permette di utilizzare parole inidonee.  “Fare” significa prioritariamente “sapere”, non presumere. Conoscere personalmente – e non per sentito dire – le condizioni vergognose in cui versa la maggioranza delle scuole della città. Significa quindi prendere atto che è indispensabile inserire in bilancio dell’Ente Locale le somme idonee (e non pochi spiccioli) per le manutenzioni straordinarie, con un piano attento e scrupoloso”. Giuffrida prende le difese della dirigente scolastica su cui in queste settimane si stanno concentrando le attenzioni anche di alcuni esponenti politici. “E’ del tutto evidente -spiega la rappresentante dei dirigenti scolastici- come ci sia tra i pubblici amministratori locali grande confusione nel relazionarsi con i dirigenti di altri enti pubblici quali i dirigenti delle scuole, nonostante queste ultime per la Costituzione della Repubblica italiana abbiano parità di rango con Comuni e province. Appare ancora più assurdo l’assalto alla dignità professionale e personale di un dirigente scolastico se si considera che il quartiere nel quale è scoppiato tale attacco mediatico – Epipoli – ha solo due edifici scolastici per accogliere l’utenza, da tempo insufficienti per il fabbisogno della popolazione che vi risiede. Fare bene il proprio lavoro, garantire il diritto delle famiglie di scegliere la scuola reputata migliore per servizi, strutture e offerta formativa e il diritto dei bambini e delle bambine di frequentarla è oggi una colpa, un reato? L’ignoranza genera mostri, fatti anche di parole. Quali competenze ha un consigliere eletto a fronte della professionalità altrui? E quale normativa conosce oltre quella che presume? La legge dice chiaramente che l’Ente Locale deve provvedere a “fornire” i locali”.