La pista pedociclabile dell’Arenella torna alla luce: l’anno prossimo il grande parco con boschetto

La pista pedociclabile che dalla Fanusa arriva fino a Torre Ognina torna, step dopo step, alla luce. Merito delle associazioni dei residenti che, da volontari, si mettono in gioco, si sbracciano e, d’intesa con le istituzioni competenti, ogni estate liberano il percorso dai cumuli di immondizia e dalla vegetazione spontanea che lo ricopre. Il secondo step di pulizia e giardinaggio è completato. L’associazione Pro Arenella ne ha dato notizia nelle scorse ore, mettendo in luce il lavoro svolto dal Consorzio Costa del Sole, che si è occupato, con i suoi volontari, delle attività svolte in questa fase. Nelle contrade marine in diverse occasioni si sono registrate sinergie fattive (anche se non sono  mancate nemmeno le contrapposizioni). Sandro Caia, a nome del Direttivo dell’Associazione Pro Arenella, mette in evidenza gli “ottimi risultati che si ottengono se si condivide l’amore per il territorio”. La sinergia porta sempre ottimi risultati se si condivide l’amore per il nostro territorio”.Il tratto ripulito è quello che dal Samoa arriva al Golfetto. Si proseguirà, nei prossimi giorni, fino al parchetto Fanusa. In tal modo l’intera pista pedociclabile sarà libera e utilizzabile. Un ettaro da gestire, operazione non facile per i caparbi volontari, che si attengono alle autorizzazioni e alle modalità d’intervento stabilite dal Demanio e poi dalla Capitaneria di Porto di Siracusa. Nessuna traccia ancora, invece, del parco con attrezzature e mille alberi che con il bando Democrazia Partecipata,proposto dall’Associazione Pro Arenella, sembrava potesse essere finanziato (è stato, invece, poi escluso): un boschetto, con parco giochi, area fitness, percorsi naturalistici. Un’idea finalizzata, non solo a rendere ancor più godibile quell’area, ma anche a migliorare la qualità dell’aria, rallentare il deflusso delle acque, garantire una maggiore stabilità della costa.   Problemi tecnici, di varia natura, hanno fatto sfumare quel percorso che, in ogni caso, potrà ripartire molto probabilmente attraverso un’altra strada intrapresa insieme alla delegata del quartiere Neapolis per le Contrade Marina, Tatiana Gambarro ed al consigliere Andrea Buccheri. Le somme necessarie sono state, infatti, inserite nel nuovo Bilancio e l’estate prossima potrebbe essere quella buona.




Ad Avola premiati i 6 studenti pronti a partire con Intercultura nel mondo

Sono pronti a partire gli esploratori di Intercultura nel mondo. Questa mattina, nella Sala Fratantonio del Comune di Avola, alla presenza del sindaco Rossana Cannata e dell’assessore alla cultura Stephanie Busà sono stati premiati gli studenti vincitori del concorso Intercultura del centro locale di Siracusa Sud, grazie anche al contributo economico stanziato dall’amministrazione comunale a copertura parziale di un programma semestrale. I 6 studenti della zona di Siracusa Sud sono Giorgia Binetti, che andrà in Costa Rica per 6 mesi; Corrado Blandizzi che andrà negli Stati Uniti per un anno scolastico; Mara Cicciarella in Paraguay per un anno; Salvatore Empolo in Messico per un anno; Carla Raeli in Canada per sei mesi e Khadija Halimi in Argentina per un anno. “Oggi abbiamo incontrato, con la presidente del centro locale Gabriella Celotta e i volontari di Intercultura, i giovani studenti meritevoli che dal prossimo mese potranno vivere un’esperienza di studio e di vita in uno dei 60 Paesi dove l’associazione sviluppa i suoi programmi. – ha detto il sindaco Rossana Cannata – Con la mia amministrazione, ogni anno, continuiamo a stanziare un sostegno economico che contribuisce a un percorso di studi all’estero. E quindi complimenti per questa lodevole iniziativa che vede protagonisti gli studenti”.




Il piano per “salvare” via Elorina dal traffico, ecco i dettagli del progetto viabilità sud

Vuoi andare al mare? Non hai alternative a via Elorina, l’unica strada che collega in maniera efficiente la città con le sue contrade marine. Ma da giugno a settembre il traffico aumenta, per vari fattori, e in maniera così elevata da costringere gli automobilisti ad una coda che spesso non conosce soluzione di continuità. File chilometriche, ora in un senso e ora nell’altro, lunghe attese in auto e giuste lamentele.
Esiste un’alternativa all’essere condannati alla coda in strada? Da questa domanda è partita l’idea di un piano di mobilità straordinaria, con cui si vuole dare “ossigeno” alla congestionata via Elorina. Pensare di costruire una strada nuova a più corsie – o allargare l’esistente per evidenti necessità – è semplicemente fantascienza. Bisogna allora fare di necessità virtù ed accontentarsi di quanto già esiste. Ovvero quelle stradine – spesso provinciali – che potrebbero fungere da piccole valvole di sfogo per non gravare sulla sola via Elorina. Spesso non sono conosciute, nascoste e dimenticate nel territorio sud. E sebbene comportino qualche chilometro di percorrenza in più, potrebbe aiutare a spostare un tot di auto da via Elorina, incanalando meglio il traffico verso sud.
La Quarta commissione consiliare, su input del consigliere Andrea Buccheri, sta lavorando al piano di mobilità straordinaria per salvare via Elorina dal traffico e i siracusano dall’ennesima estate di stress. Il meccanismo allo studio è semplice: mettere delle indicazioni su viale Paolo Orsi, Necropoli del Fusco e la stessa via Elorina per informare gli automobilisti di passaggio dell’esistenza di percorsi alternativi. Sono stati individuati in Cozzo Pantano, traversa San Domenico, strada Laganelli, strada Santa Teresa, via per Canicattini, Arenaura.
Si tratta di strade spesso strette e tortuose. Le loro condizioni attuali non sono brillanti, per usare un eufemismo. Buche, asfalto usurato, sterpaglie, poca segnaletica. E’ chiaro che bisognerà anzitutto capire come riportarle in condizioni di sicurezza accettabili e quindi attraverso quali fondi intervenire. Non solo, alcune di quelle strade alternative sono di proprietà del Libero Consorzio di Siracusa. Con il settore Viabilità dell’ex Provincia Regionale è stato intavolato un discorso comune, per trovare una soluzione che renda in poco tempo “percorribile” il progetto. Il tempo non è una variabile indipendente, l’estate è praticamente arrivata e via Elorina mostra già segnali di sofferenza, dal punto di vista del traffico. La Quarta Commissione consiliare lo sa e prova a ragione in termini di “urgenza”. L’urgenza della politica comunale saprà risultare in linea con l’urgenza percepita dai cittadini? La risposta tra pochi giorni.




Posti riservati occupati, rampe “chiuse”: quanto è difficile la vita di un disabile a Siracusa

Siracusa non è (più) una città a misura di disabile. E il problema non è rappresentato dalle barriere architettoniche, fortunatamente sempre meno presenti, quanto piuttosto da una cultura che pare aver dimenticato le necessità di chi è costretto su di una sedia a rotelle o ha difficoltà a deambulare. Il risultato è purtroppo sotto gli occhi di tutti.
“I posti auto riservati ai disabili sono spesso occupati da chi non dovrebbe lasciare l’auto lì. E’ il caso più lampante e succede ovunque: in città come al centro commerciale o al Talete”, spiega Gaetano Migliore. Insieme all’associazione Inclusione in Movimento sta raccontando ogni giorno sui suoi social le difficoltà che un disabile incontra a Siracusa. “I marciapiedi sono ormai quasi tutti dotati di rampe e scivoli per consentire anche a chi è in sedia a rotelle di spostarsi come chiunque altro. Ma ci sono sempre auto posteggiate davanti agli scivoli. Il problema è che nessuno si immedesima più. Il parcheggio riservato come anche le rampe, sono una necessità non un privilegio. Ogni giorno ormai è una battaglia e chi ha un disabile in famiglia lo sa”, dice ancora Migliore.
Il rispetto verso gli altri è in caduta libera. I sociologi evidenziano come il senso civico in Italia sia ai minimi storici dal dopoguerra. E Siracusa non fà certo eccezione. Ma non può non sorprendere tanta arroganza anche verso le categorie più deboli.
“Il vero problema è che manca la reazione civile, nessuno davanti a qualcuno che posteggia sul posto disabile dice nulla. E così viene percepito come consentito. Non possiamo costantemente girarci dall’altra parte davanti ad ogni infrazione”, commenta amaro Gaetano Migliore.
La sua battaglia, certo non silenziosa, sta richiamando l’attenzione di diverse associazioni del terzo settore. E nasce l’idea di una manifestazione che sappia di provocazione: presidiare i parcheggi pubblici per evitare che vengano utilizzati gli stalli riservati ai disabili da parte di chi non è autorizzato. “Sarebbe un primo segnale. Però invito tutte le autorità ad interessarsi del caso. Il problema c’è, non si può vivere così e non possiamo andare noi a fare gli sceriffi. Si deve cambiare. Amministrazioni e forze dell’ordine riprendano il controllo della situazioni”.




Solarium in città: il caso del forfait dell’azienda, Cavallaro (FdI): “Leggerezze e carenze”

Dovrebbero iniziare lunedì 17 i lavori per il montaggio dei solarium in città, a Siracusa. Il primo ad essere assemblato sarà quello dello Sbarcadero, poi via via gli altri fino ad Ortigia. L’ultimo aggiornamento del cronoprogramma si è reso necessario per l’inatteso forfait della ditta che si era aggiudicata inizialmente la procedura negoziata avviata dal Comune di Siracusa.
Ma dopo il sopralluogo dello scorso 6 giugno, l’azienda F.lli Triberio di Rosolini ha inviato una pec agli uffici comunali motivando l’impossibilità a procedere con i lavori per i solarium. “Presa conoscenza dello stato di consistenza dei luoghi – si legge nella comunicazione – l’impresa considera ostacolata la possibilità di una buona riuscita dei lavori da un punto di vista geomorfologico-temporale, ossia l’impossibilità ad accettare le condizioni geomorfologiche e temporali dettate dall’allegato al progetto denominato ‘Documento Patti e Condizioni’ e precisamente dall’art. 12, in quanto si presentano innumerevoli difficoltà di approvvigionamento dei materiali per ciò che riguarda i percorsi da effettuare e le condizioni temporali, inoltre i lavori sono articolati in modo che per effettuarli si ha bisogno della collaborazione di eventuali altri artigiani che informati solo adesso non si trovano a disposizione nell’affrontare un’impresa così vincolata tempisticamente”. Da qui la decisione (“a malincuore”) di non firmare il contratto per i relativi lavori.
Palazzo Vermexio si è messo subito in moto per risolvere l’inatteso intoppo, procedendo con un affidamento diretto. Ma dall’opposizione, il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI) non nasconde le sue perplessità sull’accaduto. Dopo aver ottenuto l’accesso agli atti, sottolinea come “non si comprenda se la mancata accettazione dell’esecuzione dei lavori da parte della ditta aggiudicataria sia conseguenza della leggerezza della stessa nel presentare l’offerta o delle carenze informative nella richiesta d’offerta dell’Amministrazione comunale, carente forse di complete informazioni sullo stato dei luoghi, sulla planimetria dei percorsi e sulla tipologia dei lavori.
Certo è che si è perso del tempo. Mi auguro – conclude Cavallaro – che davvero si reperisca prontamente nuova ditta disponibile all’ esecuzione dei lavori, per consentire ai cittadini di iniziare in comodità sui solarium la stagione balneare sulle nostre coste”.




Area fitness pubblica attrezzata per allenamento isotonico e cardio, Siracusa ci prova

Un’area attrezzata e pubblica per fare pratica sportiva all’aria aperta. Palazzo Vermexio ci prova, partecipando all’avviso pubblico del Ministero per lo Sport e i Giovani “Sport per Tutti – Parchi”. Nelle ore scorse la giunta comunale ha deliberato la partecipazione.
Se la proposta progettuale siracusana dovesse venire ammessa a finanziamento, si realizzerebbe all’interno di un parco cittadino una zona fitness in cui installare strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero, senza barriere architettoniche.
Gli uffici comunali delle politiche sportive hanno preparato un progetto che prevede la creazione di un circuito a corpo libero delle dimensioni massime previste (“large”) e la posa di 8 macchinari polivalenti per l’allenamento isotonico e cardio. Per evitare vandalizzazioni e furti, lo stesso avviso pubblico ministeriale prevede che la nuova area fitness debba essere “adottata” per almeno due anni da un’Asd o Società sportiva dilettantistica del territorio. Assicurerà la manutenzione “in cambio dell’uso esclusivo delle stesse in alcune fasce orarie dei giorni della settimana, che saranno definite con l’Amministrazione stessa”. Preminente dovrà rimanere l’uso pubblico delle attrezzature sportive installate, peraltro “dotate di un sistema integrato di QR Code che permetterà
all’utenza di avere accesso alla visione di video tutorial per l’utilizzo”. I contenuti dedicati saranno messi a disposizione da Sport e Salute mentre il Ministero finanzierà al 50% la spesa complessiva. Il restante 50% sarebbe a carico del Comune di Siracusa che ha già individuato il capitolo di spesa.

foto: un’area fitness pubblica recentemente inaugurata ad Augusta




Torri del Castello Maniace e Tempio di Apollo, finanziati interventi di consolidamento

Sono oltre trenta gli interventi finanziati con i 182 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione destinati ai beni culturali della Sicilia. Numerosi quelli mirati alla valorizzazione, alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale dell’Isola, grazie all’accordo firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
A Siracusa, 2,3 milioni saranno impiegati per il restauro delle torri del Castello Maniace e sempre 2,3 milioni per il consolidamento e il restauro del Tempio di Apollo.
“Si tratta di un’occasione unica per la salvaguardia e la promozione della ricchezza storica, artistica e culturale siciliana, un patrimonio di inestimabile valore che merita di essere preservato. Questo finanziamento, inoltre – afferma l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta una straordinaria opportunità anche per il rilancio del turismo e dell’economia locale. Siamo pronti a mettere in atto tutte le misure necessarie per realizzare questi interventi e garantire che i benefici raggiungano tutte le comunità dell’Isola”.
Tra i principali finanziamenti, partendo da Palermo, 15 milioni di euro sono stati destinati per il restauro della volta e le decorazioni del Teatro Politeama; quasi 3 milioni per la valorizzazione dell’itinerario del Decò a Palermo, con Casa Savona (900 mila), e del Liberty attraverso il restauro architettonico, decorativo e degli esterni di Villino Ida Basile (un milione) e di Villino Florio all’Olivuzza (un milione); e ancora un milione servirà per migliorare la fruizione della Real Casina Cinese, con annesso restauro del giardino storico. In provincia, destinati 1,2 milioni per il restauro delle decorazioni delle navate del Duomo di Monreale e 1,1 milioni per il ripristino degli apparati decorativi interni e la riqualificazione esterna del Duomo di Cefalù.
A Catania, oltre 6 milioni saranno investiti per la riqualificazione di Castello Ursino; 1,5 milioni per il restauro del transetto, delle torri e della copertura delle absidi della Cattedrale; 5 milioni per il recupero funzionale del secondo piano e il restauro dei prospetti dell’ex Manifattura Tabacchi, sede del Museo interdisciplinare.
Nella provincia di Ragusa, quasi 5 milioni sono destinati alla riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco archeologico di Kamarina e più di un milione per la musealizzazione del “Relitto delle Colonne”; infine, 8 milioni andranno alla riqualificazione e sistemazione dei percorsi del quartiere rupestre di Chiafura a Scicli.
A Enna, oltre 7 milioni per il recupero, la valorizzazione e il completamento della rocca di Gagliano Castelferrato e 6,4 milioni a Piazza Armerina per il completamento del restauro, oltre che per interventi strutturali e nuove coperture della Villa Romana del Casale.
Più di 16 milioni a Messina per i lavori di rifunzionalizzazione della cittadella della Cultura, ex complesso ospedaliero Regina Margherita. E ancora, in provincia, 6 milioni a Lipari per la musealizzazione del relitto di Capistello; circa 800 mila a Motta d’Affermo per il restauro della chiesa di San Pietro; 1 milione a San Marco d’Alunzio per la manutenzione straordinaria e il restauro della chiesa di Maria SS. Aracoeli.
A Caltanissetta, 2 milioni per la tutela e la valorizzazione delle Mura Timoleontee e delle strutture arcaiche, oltre che per il completamento dei percorsi e il collegamento con il mare; quasi 4 milioni per la riqualificazione del castello Manfredonico di Mussomeli.
Ad Agrigento, poco più di 6 milioni per la risistemazione del museo Pietro Griffo; 4 milioni per il risanamento conservativo e il miglioramento strutturale del complesso monumentale di Santo Spirito.
Per la provincia di Trapani, infine, 1,5 milioni saranno impiegati per la manutenzione straordinaria del porticciolo e la sistemazione delle aree esterne della Tonnara di Favignana, ex stabilimento Florio; 3 milioni per la realizzazione di una serie di opere tra cui un visitor center con parcheggio adiacente al Cretto di Burri a Gibellina; 1,4 milioni per la manutenzione straordinaria del castello arabo normanno di Castellammare del Golfo.




Bus a motore acceso sotto le abitazioni, la protesta dei proprietari: “Gas di scarico in casa”

Sta diventando un piccolo “caso” in città, che surriscalda gli animi e non soltanto i motori dei bus del servizio pubblico, tanto che si rende necessario l’intervento del consiglio comunale di Siracusa. Questa, quantomeno, è la richiesta avanzata dal consigliere Damiano De Simone, che ieri ha depositato la richiesta di ottemperanza ad un articolo del Codice della Strada (il 157, comma 7 bis) che obbliga gli autisti a tenere spenti i motori dei bus in fase di sosta.
Accadrebbe, invece, molto spesso, stando alle numerose lamentele di residenti di abitazioni a ridosso di fermate o, peggio ancora, capolinea, che i mezzi vengano lasciati in moto, sprigionando gas che arriverebbero ad “invadere”  gli appartamenti, soprattutto se posti ai piani più bassi. Sembrerebbe un piccolo disagio da nulla ed invece non sarebbe raro vedere proprietari imprecare contro gli autisti ad ogni sosta o quasi, ogni giorno o quasi.
Se i motori vengono mantenuti accesi è molto probabilmente per mantenere in funzione il sistema di aria condizionata, considerando che capita che sui bus, anche durante il tempo della fermata, ci siano i passeggeri in attesa di continuare la loro corsa. Le esigenze degli uni (i passeggeri) in questo caso sono in contrasto con quelle degli altri (gli abitanti delle abitazioni costretti ad inalare gas di scarico).
“Bisogna tenere conto che nei pressi delle zone consentite a sosta autobus-ribadisce De Simone-  vi è la presenza di abitazioni private i cui residenti soffrono la costante inalazione di gas di scarico da combustione emessi dagli stessi veicoli da trasporto pubblico e turistico, oggetto di malessere e disagi durante la maggior parte delle ore del giorno. Nella richiesta depositata- aggiunge il consigliere- ho inserito anche un punto che prevede l’installazione di apposita segnaletica verticale in corrispondenza delle aree di sosta autobus pubblici e turistici, indicando obbligo di spegnimento motori durante la sosta, eccetto che per questioni tecniche ed in prossimità dell’orario di partenza. Provvedimento esteso a tutti i veicoli a carburante. In caso di mancata ottemperanza, è prevista una sanzione pecuniaria che varia tra i 223 e i 444 euro”.



Un convegno di Inail, Inps e Spresal sui rischi delle alte temperature e radiazioni solari per i lavoratori

Un convegno sui rischi delle alte temperature e radiazioni solari per i lavoratori si è tenuto a Siracusa nei locali della Cassa Edile, Un incontro organizzato dall’INAIL, in collaborazione con l’INPS e lo SPRESAL, dedicato ai rischi legati alle alte temperature e all’esposizione dei lavoratori alle radiazioni solari. L’evento ha attirato interesse, sottolineando l’importanza della tematica trattata.
L’incontro ha avuto un carattere formativo e seminariale ed è stato caratterizzato da una tavola rotonda che ha visto la partecipazione delle principali Parti Sociali. Presenti al tavolo le tre Organizzazioni Sindacali di Cgil Cisl e Uil confederali, i rappresentanti della parte datoriale di Confindustria e CNA, ed il rappresentante dell’ente paritetico di formazione e sicurezza sul lavoro OPT di Siracusa.
Il presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail di Siracusa, Sebastiano Alessandro Gionfriddo, ha spiegato che l’iniziativa è stata voluta dal Cocopro di Siracusa, con l’obiettivo di offrire un approccio diverso rispetto ai soliti seminari. “Abbiamo deciso e voluto dare un taglio diverso rispetto alla solita giornata seminariale, – ha dichiarato Alessandro Gionfriddo – Riteniamo di fondamentale importanza la condivisione dei diversi punti di vista dei rappresentanti delle parti sociali per addivenire a una maggiore collaborazione tra tutti i soggetti e percorsi condivisi che possano ulteriormente trovare soluzioni utili alla salvaguardia della Salute e Sicurezza sul lavoro.”
Il convegno – per il quale ha fornito un fondamentale contributo Guglielmo Loy, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL – ha evidenziato la necessità di affrontare in modo congiunto e collaborativo i problemi e i rischi legati all’esposizione dei lavoratori alle alte temperature e alle radiazioni solari, fenomeni che stanno diventando sempre più rilevanti a causa dei cambiamenti climatici. Le discussioni si sono focalizzate sull’identificazione di misure preventive efficaci e sulla promozione di una cultura della sicurezza sul lavoro, che deve coinvolgere attivamente sia i datori di lavoro che i lavoratori.




Assistenza psichiatrica, le associazioni chiedono un incontro all’Asp

Gaetano Sgarlata, presidente dell’ETS “Si può fare per il lavoro di Comunità” e componente del tavolo Tecnico Salute mentale regionale con decreto dell’Assessore regionale e Carmela Carbonaro, presidente OdvAfadipsi, hanno scritto una lettera al commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, chiedendo un incontro sulle problematiche che riguardano i servizi di salute mentale dell’Asp. “Abbiamo chiesto con 3 Pec rispettivamente nei mesi di febbraio, marzo e aprile di essere ricevuti. – si legge nella lettera spedita questa mattina al commissario Caltagirone – Negli ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva difficoltà alla erogazione dei servizi essenziali in favore dei soggetti affetti da patologia psichiatrica, non per demerito degli operatori, che anzi lavorano in condizioni di sempre maggiore difficoltà, ma per carenza di personale sia di psichiatri che di psicologi, assistenti sociali, infermieri, terapisti della riabilitazione e quindi il non funzionamento dell’equipe multiprofessionale; di figure apicali strutturate nelle varie Unità operative complesse e manca il Direttore del Dipartimento; di finanziamenti come il budget di salute, minimamente avviato con un finanziamento risibile; di strutture, per esempio il Centro Diurno di Siracusa; la mancanza di un servizio strutturato per l’autismo adulti; la mancanza di servizi sufficienti per tutta l’emergenza adolescenziale (disturbi alimentari, isolamento sociale, autolesionismo, dipendenze patologiche”, sottolineano.
La richiesta di un dialogo con l’obiettivo di “mettere in luce aspetti che forse insieme possiamo meglio definire e trovare anche delle soluzioni”.
“Sappiamo che non tutto dipende dall’Asp, ma anche dalla carenza di attenzione dell’assessorato regionale alla salute, mancanza di regia sull’applicazione del budget di salute, mancanza di riqualificazione delle Comunità alloggio e mancanza di gruppi appartamento, mancanza di politiche per l’inserimento lavorativo), ma quello che è possibile fare a livello periferico nelle Aziende sanitarie è necessario che si faccia”, concludono Gaetano Sgarlata e Carmela Carbonaro, con la speranza che un incontro si possa realizzare il prima possibile.