Siracusa. Spettacoli estivi: arriva il musical "Mamma Mia" con Sergio Muniz, Paolo Conticini e Luca Ward

Arriva anche a Siracusa il musical italiano “Mamma Mia!”, diretto da Massimo Romeo Piparo. Doppio appuntamento, il 18 e il 19 agosto, all’Arena Maniace con una delle più celebri commedie musicali con le irresistibili canzoni degli Abba. Che in questa particolare versione sono state tutte adattate in italiano.
Nuova versione per le memorabili avventure di Donna e Sophie ed i tre “presunti” padri, per una produzione che sta facendo registrare il tutto esaurito nelle sue tappe da nord a sud della penisola.
Di tutto rispetto il cast con Paolo Conticini, Sergio Muniz e Luca Ward protagonisti maschili. Mentre Sabrina Marciano, Eleonora Facchini, Elisabetta Tulli e Laura di Mauro sono le scatenate Donna, Sophie, Rosie e Tanya.
Suggestive le scene, con l’impiego di 8.000 litri di acqua di mare e bagnasciuga, un’orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello e le luci di Daniele Ceprani.




Rotaract Siracusa, passaggio di campana: Gianluca Tota nuovo presidente

Tradizionale cerimonia del passaggio della campana per il Rotaract Club di Siracusa. A guidare il club service giovanile sarà Gianluca Tota, affiancato da un direttivo di alto profilo formato dai seguenti membri: Loris De Orlando: vicepresidente, Serena Quercio: segretario, Stefano Binetti: tesoriere, Costanza Finocchiaro: prefetto, Larissa e Lorenz Breuer: consiglieri, Isabella Barbagallo: past president.
Durante il passaggio della campana, sono state conferite due onorificenze di socio onorario per il presidente uscente Angelo Giudice e per la consigliera dell’Inner Wheel Club Siracusa Giulia Giambusso. Ad assistere alla cerimonia erano presenti inoltre le seguenti autorità: Il Consigliere del Distretto Rotaract 2110 Sicilia – Malta Aurelia Brancato; Il Delegato della Zona Iblea Gabriele Massimiliano Ragusa; Il Delegato per l’azione interna per l’Area Orientale del Distretto Rotaract 2110 Sicilia – Malta Gaetano Brunetti Baldi; Il Consigliere Comunale Dario Tota; Il Presidente del Rotary Club Siracusa Emanuele Nobile; Il Past President del Rotary Club Siracusa per gli a.s. 2015/16 e 2016/17 Angelo Giudice; Il Presidente del Rotaract Club Ragusa Stefano Firrito; Il Presidente del Rotaract Club Siracusa Monti Climiti Sebastiano Cavallaro; Il Vicepresidente del Rotaract Club Siracusa Monti Climiti Nicolò Saetta; Il Past President del Rotaract Club Siracusa Monti Climiti per l’a.s. 2014/15 Pasquale Saetta; Il Consigliere dell’Inner Wheel Club Siracusa Giulia Giambusso; Il Socio Amico del Rotaract Club Siracusa Giovanni Gianino; Il Socio Amico del Rotaract Club Siracusa Gianluigi Sciabica.
“Sono davvero contento ed emozionato per questa nuova avventura – ha dichiarato Gianluca Tota – devo ringraziare il precedente direttivo per il grande lavoro svolto in questi anni e sono sicuro che insieme a tutto il nuovo gruppo continueremo a proporre iniziative valide, destinate al bene comune, al sociale e a importanti opere di solidarietà”.




Work life balance, intesa tra Eni e Ugl Chimici: misure per "accrescere il benessere dei lavoratori"

Conciliare le esigenze dei dipendenti con quelle dell’azienda. Questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa per le politiche di welfare aziendale siglato tra i vertici Eni e la segreteria nazionale dell’UglChimici-Energia. “I mutamenti in ambito sociale ed economico che hanno caratterizzato l’ultimo decennio -spiegano i sindacati- hanno fatto si che maturasse l’idea di rivedere i modelli organizzativi ed i processi lavorativi dell’azienda e delle sue controllate. Consapevoli di ciò, è stato deciso di favorire il cosiddetto “work life balance”, soprattutto per conciliare le esigenze dei dipendenti e quelle aziendali, favorendo forme di benessere per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, con un conseguente miglioramento del clima aziendale atto a facilitare la crescita della produttività ed il senso di appartenenza”. Concordato uno stanziamento economico aggiuntivo da parte di ENI per tutti i dipendenti, che amplia le prestazioni ed i servizi erogati; su tale contributo è previsto un controllo gestionale bilaterale, contrariamente a quanto avveniva in passato. Il Protocollo Welfare prevede inoltre corsi di formazione e alternanza scuola-lavoro, lo smart working, congedi retribuiti al lavoratore padre, l’introduzione della cosiddetta Banca delle Ore Solidali.




Siracusa. Ritorna regolare la raccolta dei rifiuti dopo turni a macchia di leopardo

Ritorna da questa sera alla normalità il servizio di raccolta dei rifiuti in città. L’Igm ha comunicato in mattinata che entro la fine della settimana saranno pagati gli stipendi, cosa che ha contribuito a riportare il sereno. Dopo la sosta del fine settimana, la raccolta dei rifiuti era infatti ripartita a macchia di leopardo, lasciando in diverse aree i sacchetti accatastati all’interno e tutto intorno ai cassonetti. Turni di raccolta regolari dalla serata odierna.




Emissioni da ridurre e miasmi: sarà battaglia di perizie tra Procura ed industrie

Non è difficile ipotizzare che sarà presto battaglia di perizie tra la Procura di Siracusa e le due aziende raggiunte dal provvedimento di sequestro preventivo degli impianti. Esso ed Isab/Lukoil stanno già lavorando a studi di fattibilità (puntati sul cosiddetto Nar, Non Aggravio di Rischio) per rispondere alle prescrizioni imposte. I tempi sono ridotti, due settimane per produrre “controdeduzioni” al pool antinquinamento della Procura retta da Francesco Paolo Giordano.
L’accusa, intanto, è netta: “contributo al peggioramento della qualità dell’aria dovuto alle emissioni degli impianti”, si legge nelle carte. Non un ragionamento empirico, i magistrati siracusani si sono avvalsi anche di esperti nazionali come Mauro Sanna (chimico, ex Arpa Lazio) e Nazareno Santilli dell’Ispra. Hanno firmato voluminose perizie che contribuirebbero – “attraverso lo studio dei venti e della posizione degli stabilimenti” – a rendere attribuibili “a fonti certe” i fenomeni di cattiva qualità dell’aria, i miasmi. Una correlazione su cui mai prima vi era stata unicità di vedute e su cui si concentrerà – presumibilmente – lo “scontro”.
Il pool siracusano ha segnalato, a vario titolo, anche la “genericità” della Aia (Autorizzazione integrata ambientale) con prescrizioni definite “lacunose” e la presenza “di scelte atipiche e talvolta anomale” se non addirittura una “presunta inadeguatezza” in relazione alle tecnologie effettivamente disponibili per il contenimento delle emissioni.
Facile immaginare che i due colossi petroliferi lavoreranno per smontare pezzo su pezzo molte delle contestazioni, come è legittimo che sia. Ma anche se nessuno lo dice apertamente, c’è attesa per capire quale sarà in realtà la risposta ad una “mossa” che non ha un precedente.
Da qui l’atteggiamento prudente dei sindacati – riassumibile in “bene garantire la salute, non paghino però i lavoratori” – e gli appelli alla continuità collaborativa che partono dai Comuni della zona industriale, anche se non per bocca dei primi cittadini, ufficialmente alla finestra nel triangolo industriale.




Siracusa. La settimana di Ortigia Sound System Festival, invasione giovane a ritmo di dance

Parte ufficialmente oggi la quarta edizione di Ortigia Sound System Festival. La manifestazione è stata presentata questa mattina dagli organizzatori, insieme al vicesindaco Francesco Italia e al vicepresidente del Cda del Consorzio Plemmirio, Concetta Carbone, che hanno ringraziato le istituzioni e i partner e il sostegno per un evento che assume una rilevanza sempre più internazionale.
Il festival è seguito con interesse dalla stampa di settore grazie alle indovinate line up che portano in città musica “da ballare” che guarda a beat e generi diversi.
Quest’anno Oss ospita performance dei producers londinesi Mount Kimbie, la prima data italiana di Sevdaliza, la dj Paquita Gordon, il producer americano Palms Trax e Avalon Emerson. E poi ancora Moses Boyd, !K7 Sound System, Marcin Öz (Whitest Boy Alive), Yombe, Kassiel, D. KO e Rocco Pandiani. Senza dimenticare il già sold out appuntamento con Erlend Oye.
Fino al 30 luglio il festival riempirà di colori e suoni le locations scelte per la sua nuova edizione: l’Antico Mercato di Ortigia, l’Arena Maniace e la Giudecca.
Ortigia Sound System è organizzato con il patrocinio e il supporto di Regione Siciliana, Comune di Siracusa, Libero Consorzio Provinciale Siracusa e della Comunità Euro Afro Asiatica del Turismo. La settimana del festival è inserita nel programma di 2.750 anni dalla fondazione della città.




Tari, Siracusa quarta città più cara d'Italia (dati Uil): 466 euro per una casa di 80 metri quadrati

“Siracusa resta ai primi posti quanto a tariffa dei rifiuti”. I consiglieri comunali Salvo Sorbello, Cetty Vinci e Franco Zappalà tornano a gridare allo scandalo, basandosi sui dati raccolti dal Servizio Politiche Territoriali della Uil. Il sindacato ha preso in esame i costi in cento capoluoghi italiani, per una famiglia con una casa di 80 metri quadrati e quattro componenti, per un reddito Isee di 17.812 euro. “A Siracusa si pagano 466 euro rispetto ai 294 di media nazionale. I conti sono presto fatti- tuona Sorbello- Si tratta del 63 per cento in più . Nella vicina Catania si pagano 341 euro, mentre a Cremona, 204 e a Verona addirittura 188. Per restare in Sicilia, a Palermo l’importo medio ammonta a 273 euro”. La classifica stilata vede Siracusa al quarto posto. Sorbello, Vinci e Zappalà auspicano un’inversione di tendenza, “anche per combattere la forte evasione”.




Zona industriale: c'è un secondo filone di indagini, la Procura si interroga sull'incidenza della patologie tumorali

L’inchiesta del pool antinquinamento della Procura di Siracusa potrebbe avere anche ulteriori sviluppi, dopo il sequestro preventivo di Esso ed Isab/Lukoil. C’è anche un secondo filone di indagini, infatti, che mira a capire se vi possa essere una qualche correlazione tra le patologie tumorali e la presenza di industrie.
Gli accertamenti, avviati nei mesi scorsi, sarebbero ancora in corso e vedono chiamati in causa anche esperti nazionali per l’accertamento e la corretta “lettura” dei dati derivanti dall’incrocio della mole di documenti raccolti dalla Procura. Cartelle cliniche, certificati di morte, dati del registro tumori: anche questi documenti sarebbe finiti sotto la lente del pool guidato dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano. Magistrato a cui Don Palmiro Prisutto ha voluto portare nei giorni scorsi la sua vicinanza e gratitudine, con una manifestazione improvvisata all’ingresso del Tribunale di Siracusa. Striscioni




Una class action contro la zona industriale, Codici: "bonifiche o chiusura"

Bonifica o chiusura degli impianti, “senza se e senza ma”. È l’aut aut lanciato dall’associazione di tutela consumatori Codici alla zona industriale siracusana.
Manfredi Zammataro, responsabile di Codici, ha deciso di avviare una class action e di chiedere accesso agli atti, nonché costituirsi parte civile in un eventuale procedimento a fianco delle vittime. Vittime dell’inquinamento. “Vittime che sembrano essere alle volte invisibili”.
Insieme all’ex parlamentare Fabio Granata, è stata affrontata da Codici la problematica dell’aggiornamento del Registro dei tumori “che presenta dati che non corrispondono alla realtà”. Inoltre, chi dovrebbe 7 della questione – segnalano – “sembrerebbe trovarsi in una situazione di evidente conflitti di interessi”. Riferimento a Salvatore Sciacca che ricopre il ruolo di coordinatore scientifico del Registro Territoriale dei Tumori di Catania, Messina e Siracusa, consulente del Consiglio Nazionale di Sanità presso il Ministero della Salute di Roma, Presidente del Cipa (Ente deputato alla raccolta dei dati ambientali per conto del Consorzio di Industriali e Petrolieri del Polo produttivo di Priolo Melilli e Augusta – Consorzio Industriale per la Protezione dell’Ambiente) e consulente dei legali di Eni in un procedimento penale avviato dal Tribunale di Gela.
In generale, Codici parla di “situazione inquietante” riguardo la quale “è arrivato il momento di fare luce sulla vicenda ed avere risposte dagli enti deputati, quali il Governo Regionale che risulta essere sordo alle richieste di quei cittadini ai quali viene meno il diritto alla vita e che sono costretti a lottare con la morte giornalmente”.




Esso ed Isab/Lukoil: cosa succederà dopo la mossa della Procura? Tutti gli scenari possibili

E adesso tutti gli occhi sono puntati sulla zona industriale. Dopo la mossa della Procura, sindacato, politica e società civile si interrogano – da diversi punti di vista – su cosa succederà da ora in avanti.
Innanzitutto bisogna distinguere le posizioni dei due colossi, Isab/Lukoil ed Esso. Il primo dovrebbe accettare il cronoprogramma imposto dai giudici siracusani. Questo perchè appena due mesi fà, al tavolo ministeriale delle Aia, aveva tracciato un percorso di adeguamento alle migliori tecnologie disponibili per la riduzione di emissioni molto simile a quanto ora prescritto. Si tratterebbe, in sostanza, di accelerare un percorso che era già parzialmente in atto. Avrebbe dovuto concludersi nel 2020 ma ora, sotto la spinta della Procura, potrebbe subire una decisa accelerazione.
Per Esso, invece, si tratterebbe di cominciare da zero o quasi visto che il procedimento per il rinnovo delle Aia era ancora in fase istruttoria. Insomma, per quest’ultima la strada pare essere in salita. Non a caso, nella nota diffusa subito dopo il sequestro preventivo, Esso si è riservata ogni risposta dopo uno studio attento del provvedimento notificato dalla magistratura.
Se dovessero dire “no” alle imposizioni di riduzione delle emissioni, rischiano la chiusura. Ma una simile scelta, a detta di alcuni esperti, avrebbe un costo per le aziende anche maggiore rispetto al massiccio adeguamento degli impianti. E questo perchè chiudere non significherebbe mettere un lucchetto ai cancelli e smobilitare: è fatto obbligo alle aziende, in quel caso, di bonificare i territori a loro spese. Decine e decine di milioni di euro da investire.
E qui si inserisce, allora, un’altra domanda. Quanto potrebbe costare ad Isab/Lukoil e ad Esso rispettare il cronoprogramma e le misure impartite dalla Procura? Difficile una previsione esatta, non meno di dieci milioni di euro per impianto. Per avere una cifra più precisa bisognerà attendere gli eventuali studi di fattibilità. All’interno di impianti a rilevante rischio, come le industrie, la sicurezza è sempre favorita su altre esigenze. Questo cosa significa? Che se dovesse emergere, ad esempio, che realizzare la copertura di una vasca potrebbe aggravare il rischio incidente (ad esempio: una eventuale deflagrazione potrebbe scagliare la copertura in pieno centro abitato), quella misura non sarebbe applicabile nell’impianto. Esistono degli studi, chiamati in sigla Nar (Non Aggravio di Rischio) che servono proprio a verificare simili ipotesi.
Ipotizziamo adesso due scenari. Il primo: le due aziende accolgono le prescrizioni. In dodici mesi dovranno adeguarsi. Per alcune misure sarà necessario studiare una non prevista fermata degli impianti. Dipendenti tutelati e boccata di ossigeno per l’economia locale attraverso la chiamata a lavoro di diverse ditte dell’indotto, per le relative manovre. In realtà, le aziende potrebbe anche chiedere alla Procura di concedere loro il tempo di arrivare sino alla prossima fermata programmata (2018 o 2020). Non ci sono precedenti ma la posizione della Procura è già piuttosto chiara con l’imposizione di un cronoprogramma in 12 mesi.
Il secondo scenario è quello negativo. Se le aziende dicessero no, scatterebbe più o meno automatica la chiusura. E quindi le attività di bonifica, che però costerebbero decisamente di più. Senza la risoluzione delle passività ambientali non potrebbero lasciare il territorio. E poi ci sarebbe da considerare il dramma sociale che si creerebbe con la cancellazione di 1.600 posti di lavoro, più l’indotto.