Zona industriale. Il procuratore capo, Giordano: "risposto alla domanda di legalità". Otto persone indagate

“L’inchiesta nasce dopo le denunce dei cittadini dei Comuni dell’area industriale di Siracusa. Ma sono arrivate ai nostri tavoli anche le segnalazioni delle associazioni ambientaliste. E qualche input è arrivato anche dalle amministrazioni comunali”. Il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, racconta così la genesi dell’inchiesta che sta facendo parlare tutta Italia.
Al Giornale di Sicilia, che pubblica oggi una lunga intervista, Giordano spiega anche che questo sequestro preventivo rappresenta “un contributo in risposta alla domanda di legalità che proveniva da più parti. Nel corso di questi anni – dice il procuratore capo – la popolazione si è allarmata sulla qualità dell’aria ed alla luce di queste preoccupazioni il nostro ufficio ha predisposto un lavoro per accertare se esistevano delle violazioni di carattere ambientale”. Quanto ad ogni possibile mossa futura, Giordano non va oltre un ermetico “valuteremo”, in attesa delle mosse dei due colossi petroliferi. Intanto, nella stessa vicenda, otto persone sono state iscritte nel registro degli indagati. L’accusa contesta, a vario titolo, il nuovo reato ambientale.




Siracusa. Torna il grande caldo, domenica e lunedì previsti nuovi picchi di 40 gradi

E’ la quarta ondata di caldo africano nel giro di poche settimane quella che fra domani e lunedì è attesa in Sicilia orientale. L’anticiclone, dopo qualche giorno di “tregua” , con temperature più basse, tornerà a far salire le colonnine di mercurio in provincia di Siracusa. In realtà già adesso e da oltre 48 ore, si registrano innalzamenti della temperatura. Nel pomeriggio di ieri, raggiunti i 36 gradi nel capoluogo. Secondo gli esperti di Weather Sicily, fra domani e luned’ 24 luglio, per via di una perturbazione atlantica in arrivo da nord-ovest, in Sicilia, in alcuni luoghi dell’isola in particolare, si potrebbero tornare a toccare i 40 gradi. Tra le località in cui questo è ritenuto probabile c’è proprio la provincia di Siracusa, già a partire da oggi pomeriggio. Questa nuova ondata di calore sarà più breve rispetto alle precedenti, visto che la prossima settimana arriveranno correnti fresche nord-occidentali. Durante le giornate “calde”, le temperature resteranno elevate anche nelle ore notturne, con valori superiori ai 25 gradi e forte presenza di afa.




Siracusa. Vigili Urbani contro parcheggiatori abusivi: presidio alla Neapolis fino a settembre

Dopo decine di segnalazioni da parte dei cittadini, le lamentele dei turisti e l’attenzione della stampa nazionale, è arrivata la reazione. Per tenere i parcheggiatori abusivi lontani dall’area del parco archeologico della Neapolis è stato istituito un presidio di vigili urbani.
Gli uomini del comandante Miccoli sono in servizio prolungato, ma non permanente, con la funzione principale di allontanare gli abusivi che “curavano” il servizio di sosta e parcheggio nelle aree limitrofe alla principale attrazione archeologica della città.
Il servizio anti-abusivi andrà avanti tutti i giorni probabilmente fino a settembre quando dovrebbe essere applicato anche a Siracusa il daspo urbano, dopo le necessarie modifiche al regolamento di Polizia Urbana.
Una presenza che, sin qui, ha prodotto buoni risultati e che non è comunque limitata solo alla Neapolis ma anche ad altre zone dove sono presenti abusivi. Qualche turista ha lamentato, però, la difficoltà di reperire in zona i grattini per pagare la sosta sulle strisce blu.




Siracusa. Accessi al mare: nuova scaletta a Ognina, via le barriere architettoniche alla Fanusa

Completata la realizzazione dello scivolo di accesso alla spiaggia della Fanusa e della scaletta che consente la discesa nella spiaggetta di Ognina. Si tratta di interventi inseriti nel piano “salva spiagge” varato dal Comune di Siracusa. Progressivamente tutti i lavori urgenti predisposti e inseriti nell’elenco stilato dall’amministrazione comunale vengono ultimati. Nel caso della Fanusa, lo scivolo con pedana in legno garantisce l’accessibilità ai disabili. Soddisfatto il sindaco, Giancarlo Garozzo, che parla di “miglioramento dell’accessibilità alle nostre coste. Per i disabili- prosegue il primo cittadino- è garantito l’accesso anche in uno dei quattro solarium realizzati in città, quello allestito allo Sbarcadero Santa Lucia”.




Zona industriale, la Procura ottiene il sequestro degli impianti Esso ed Isab: prescrizioni per ridurre le emissioni

Il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli impianti Esso ed Isab Nord e Sud del polo petrolchimico. Accolta la richiesta della Procura, un pool di tre magistrati coordinati dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano. Riconosciuto “un significativo contributo al peggioramento della qualità dell’aria dovuto alle emissioni degli impianti”.
Per procedere al dissequestro, previste precise prescrizioni volte a consentire l’adeguamento degli impianti alle norme tecniche vigenti.
Nel dettaglio, alla Esso viene chiesto di provvedere alla riduzione delle emissioni provenienti dall’impianto mediante copertura delle vasche costituenti il trattamento acque. Cronoprogramma – non oltre i 12 mesi – e costi a carico del gestore. Imposto, inoltre, il monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse. Esso dovrà anche realizzare e mettere in esercizio impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico oltre a ridurre del livello delle emissioni in atmosfera sino al rispetto dei livelli previsti delle MTD (Migliore Tecnologia Disponibile). In particolare, riduzione degli ossidi di zolfo ai camini 26 e 29 e degli ossidi di azoto ai camini 1, 9, 10, 11, 13, 17, 18, 22, 23, 24, 25, 26, 29, 35, 39, 41, 42, 43, 44, 45 e 46. Dovranno poi essere adeguati i sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nel valore di bolla, attraverso l’adozione di sistemi di monitoraggio in continuo; messi a disposizione i dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’Arpa di Siracusa e l’adozione di modalità di autocontrollo per rendere gli stessi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione.
Prescrizioni anche per gli impianti Isab Nord e Sud: riduzione delle emissioni provenienti dall’impianto, mediante copertura delle vasche costituenti l’impianto di trattamento acque per la Raffineria Sud, Anche in questo caso, lavori da realizzare entro 12 mesi; monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse; realizzazione e messa in esercizio di impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico; adeguamento dei sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nel valore di bolla, attraverso l’adozione di procedura periodiche di verifica dei sistemi di monitoraggio in continuo, della messa a disposizione dei dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’Arpa di Siracusa, adozione di modalità di autocontrollo per rendere gli stessi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione.
L’indagine, iniziata due anni fa circa, si è avvalsa di una consulenza tecnica collegiale redatta da esperti di livello nazionale ed è consistita in molteplici audizioni e acquisizioni di dati e documenti.
Il sequestro è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria del Nictas e dell’Aliquota della Polizia di stato della sezione della Procura della Repubblica.
I provvedimenti seguono i molteplici esposti e le denunce di cittadini, movimenti ambientalisti e di enti territoriali (tra cui anche il Comune di Siracusa, ndr) che si lamentavano della cattiva qualità dell’aria. Lamentele e segnalazioni che – secondo la Procura- avrebbero “trovato riscontro in particolare con riguardo alle sostanze non normate odorigene”.
Alle due società è stato dato il termine di quindici giorni per decidere se aderire alle prescrizioni.




Impianti industriali sequestrati, la replica di Isab: "sempre rispettate norme e prescrizioni"

Poche righe ma ferme. Per ribadire di avere sempre operato rispettando i dettami della normativa vigente. È la replica di Isab/Lukoil poche ore dopo la notizia del sequestro degli impianti disposto dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura.
“La società ISAB S.r.l. precisa che i propri impianti sono e sono sempre stati eserciti nel pieno rispetto della normativa ambientale e delle relative autorizzazioni e prescrizioni alla medesima impartite dalle competenti autorità in materia”, il contenuto della nota diffusa alla stampa.




Impianti industriali sequestrati, Esso: "pronti a collaborare per chiarire la posizione"

Dopo il sequestro preventivo, anche Esso affida la sua posizione ad una nota. “Il provvedimento, subordinato a misure che sono allo studio dei nostri tecnici, lascia attualmente la raffineria nel suo normale assetto operativo”, la precisazione.
“La Esso Italiana, convinta di avere operato nel rispetto della normativa vigente e delle autorizzazioni rilasciatele, è pronta a collaborare con le Autorità competenti per chiarire la propria posizione. È in corso un’attenta valutazione del testo integrale del documento e al momento la Società non ritiene pertanto opportuno rilasciare ulteriori commenti”.




Impianti industriali sequestrati, l'arcivescovo Pappalardo: "Maggiore attenzione nei confronti della persona umana"

Nel 2015 l’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, aveva scritto la lettera pastorale “Grazia, Misericordia e Pace” nata – nell’Anno Santo della Misericordia – anche da una attenta analisi del territorio.
Oggi, nel giorno in cui vengono sequestrati preventivamente gli impianti industriali Esso ed Isab Nord e Sud, l’alto prelato – “senza entrare nel merito del provvedimento, ai magistrati il compito di compiere le indagini ed alle aziende quelli di difendersi” – ricorda alcuni passaggi di quella lettera: “Il diritto ad una vita libera e dignitosa è possibile solo con un lavoro altrettanto libero e dignitoso, ma il nostro territorio continua purtroppo a soffrire di contraddizioni stridenti”. Scriveva ancora l’arcivescovo di Siracusa: “Una adeguata prevenzione dei tumori e di altre gravi patologie, accompagnata al rispetto delle leggi in materia di tutela ambientale, potrebbe alleviare, se non evitare sul nascere, molte sofferenze”. Una maggiore attenzione nei confronti della persona umana diventa oggi ancor più fondamentale, il richiamo. “Non è possibile rinviare e rimandare a domani. Con la grazia dello Spirito e l’intercessione della nostra concittadina Santa Lucia chiedo di aprire i cuori di chi ci governa e ci amministra”.




Impianti industriali sequestrati, il sindaco di Siracusa: "contento che la magistratura si sia occupata dei miasmi"

“Il sequestro preventivo degli impianti Isab ed Esso è la conferma del bontà del lavoro svolto dall’amministrazione comunale al tavolo Aia del ministero dell’Ambiente”. Lo afferma il sindaco, Giancarlo Garozzo, apprendendo la notizia del provvedimento emesso dal Gip di Siracusa su richiesta della procura della Repubblica.
“Sono contento – aggiunge il sindaco Garozzo – che la magistratura abbia rivolto la sua attenzione su quanto accade nella zona industriale e sui ripetuti casi di molestie olfattive di questi anni. Ma come sindaco di Siracusa, sono ancora più soddisfatto nel notare che le prescrizioni imposte alle aziende per la restituzione degli impianti siano praticamente uguali a quelle che siamo riusciti ad introdurre nel corso delle riunioni in sede Aia, tavolo al quale siamo stati ammessi, su nostra richiesta, solo nel 2015. Una conferma – conclude il sindaco Garozzo – del valore delle nostre proposte in difesa della salute dei cittadini e del loro fondamento scientifico e tecnico”.




Impianti industriali sequestrati, la Cisl: "bene i controlli ma non si penalizzino 1.600 lavoratori"

Anche il mondo sindacale prende posizione sul sequestro preventivo degli impianti della zona industriale. La Femca Cisl parla di “preoccupazione” dopo i provvedimenti disposti dalla Procura di Siracusa nei confronti di Esso e ed Isab. Gli impianti sono stati sottoposti a sequestro preventivo, pur senza il fermo degli impianti.
“Consideriamo fondamentale che le aziende ottemperino alle prescrizioni dettate dalle norme vigenti per tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare la salubrità dell’ambiente”, dichiara la segretaria nazionale della sigla, Nora Garofalo. “Abbiamo massima fiducia nell’operato della Magistratura, massima fiducia nell’azione degli organi di controllo competenti, ma siamo preoccupati che sul territorio si possa innescare un gioco tra le parti che finisca per penalizzare i 1.600 lavoratori dei due impianti di Priolo”.
Una linea condivisa anche dalla Cisl provinciale. “Restiamo in attesa di tutte le verifiche tecniche che, siamo certi, saranno veloci. Questo per garantire, insieme all’ambiente e alla salute, il giusto diritto al lavoro di migliaia di persone, tra diretti e indotto”, dice il segretario Paolo Sanzaro con accanto il responsabile dei chimici, Seby Tripoli. “Come sindacato restiamo rispettosamente in attesa degli esiti degli accertamenti, sottolineando, contestualmente, la necessità di tutelare una fetta di economia ancora oggi importante per questa”.