Impianti industriali sequestrati, le reazioni della politica: "non paghino i lavoratori"

“Lo avevamo denunciato da anni che l’aria era irrespirabile nel quadrilatero della morte, Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta. Oggi la magistratura di Siracusa ha dato ragione a quanti abbiamo denunciato distruzione e morte”. A complimentarsi con la Procura di Siracusa, è il parlamentare all’Ars del Gruppo Pid – Grande Sud, on. Pippo Gennuso. “I magistrati si sono avvalsi della collaborazione di esperti che hanno stabilito che i colossi petroliferi inquinano e che adesso debbono adeguarsi alle prescrizioni imposte dalla magistratura e nei tempo stabiliti. Spero che il provvedimento di sequestro del Gip di Esso Augusta e Isab Nord e Sud di Priolo, non diventi un mezzo di ricatto nei confronti dei lavoratori. Per mezzo secolo hanno seminato un disastro ambientale ed è giusto che paghino con un lauto risarcimento, Poi – aggiunge Gennuso – serve un intervento del governo centrale e dell’Europa per stanziare le somme necessarie per avviare le opere di bonifica nel quadrilatero della morte”.
Più attenzione per la questione ambientale viene chiesta adesso dalla parlamentare Sofia Amoddio e dalla deputata regionale, Marika Cirone di Marco. “Basta minimizzazioni, anche dagli stessi consorzi costituiti dagli industriali. Nei tavoli e protocolli prefettizi che si sono avuti negli ultimi anni era stato chiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale di occuparsi dell’incidenza delle sostanze non normate sulla salute dei cittadini, compito che l’Asp non ha mai portato a termine tanto che ha indotto l’Arpa di Siracusa a richiedere il coinvolgimento diretto del Ministero della Salute per comprendere meglio la pericolosità di queste sostanze odorigene”. Le due esponenti Pd proseguono poi chiedono le dimissioni di Salvatore Sciacca dal ruolo di responsabile del Registro Tumori Integrato della Sicilia Orientale per conflitto di interesse (è anche presidente del Cipa, ndr). “Un territorio martoriato dal punto di vista ambientale come quello siracusano richiede che le persone che svolgano ruoli fondamentale nella gestione della salute pubblica siano immuni da qualsiasi ombra. È necessario che i cittadini, preoccupati per la loro salute, si fidino delle istituzioni e l’atteggiamento e le posizioni ambigue di alcune figure, non contribuisce a rinforzare tale fiducia”.
“Il sequestro da parte della Procura della Repubblica per inquinamento dell’area del petrolchimico di Siracusa dimostra ancora una volta come le istituzioni non facciano il loro dovere e l’autorità giudiziaria debba supplire alle carenze di queste utlime”, scrivono in una nota il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e il responsabile nazionale dei Verdi legalità e contrasto alle mafie, Giuseppe Patti.
“Si tratta di una delle aree più inquinate d’Italia con una presenza di patologie accertate dall’Istituto Superiore di Sanità in aumento esponenziale (ad esempio il tumore alla tiroide). Anche in questo caso l’intervento dell’autorità giudiziaria, come è successo a Taranto, evidenzia l’incapacità e la non volontà delle istituzioni preposte (in questo caso la Regione Sicilia e il Ministero dell’ambiente, ndr) di svolgere il loro dovere eseguendo i controlli necessari per monitorare i livelli d’inquinamento in quell’area a rischio della provincia di Siracusa già pesantemente penalizzata dal punto di vista ambientale. Una dimostrazione evidente di latitanza di queste istituzioni.”
“Ora spetterà alla magistratura verificare – spiegano gli ecologisti – il perché il sistema di controllo non abbia funzionato, ma noi dobbiamo rilevare e denunciare come in Italia il principio ‘chi inquina paga’ non è mai applicato. Da Siracusa a Porto Torres in Sardegna, dalla Valle del Sacco nel Lazio fino a Taranto con l’Ilva passando per la Laguna di Grado e Marano in Friuli Venezia Giulia i danni ambientali determinati dall’inquinamento sono pari a 220 miliardi di euro.”
“In Italia – concludono Bonelli e Patti – vi sono almeno 15 mila siti da bonificare pari a una superficie di 7300 Kmq che riguarda una popolazione esposta alla contaminazione di queste aree altamente inquinate di circa il 12% dell’intera popolazione nazionale (circa 6-7 milioni di persone), per questo è necessario urgentemente un Piano nazionale delle bonifiche.”
“È arrivato il momento che la Sicilia si doti di una legge innovativa che tassi chi inquina, a favore delle energie rinnovabili”. Così interviene Giancarlo Cancelleri, candidato alla Presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle. “Se il M5S andrà al governo – continua Cancelleri – con la GreenTax finanzierà impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni dei cittadini. È arrivato il momento di cominciare la quarta rivoluzione industriale della nostra terra, quella del sole, del vento, insomma quella delle rinnovabili, del rispetto dell’ambiente e della salute dei siciliani”. È dura battaglia all’inquinamento, a dichiararla compatti i 5 Stelle all’Ars che propongono di fare dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente), “un’agenzia regionale dedita ogni giorno al servizio della tutela dei cittadini tutti, – dicono i parlamentari – e che renda pubblici tutti i dati. Stop all’autocontrollo delle grandi aziende, i controlli li fa Arpa. E informa tutti”.
“Il Piano della qualità dell’aria, che stabilisce tra le altre cose le condizioni di esercizio degli impianti industriali, è stato completato ormai da cinque mesi e da allora aspetta il via libera del Governo”. A denunciarlo è il deputato Cinquestelle in commissione Ambiente Giampiero Trizzino”. “E’ di tutta evidenza che se Crocetta avesse voluto dare una svolta alle politiche di tutela dell’ambiente, -aggiunge – avrebbe dato priorità assoluta al provvedimento, cosa che invece non è avvenuta. Noi abbiamo già depositato una interrogazione nella quale chiediamo le motivazioni di questo inspiegabile silenzio e, in ogni caso, in un eventuale prossimo governo a 5 Stelle, verrà data piena applicazione al piano della qualità dell’aria. E’ ora che lo sviluppo economico venga interpretato alla luce della tutela dell’ambiente”.
Infine, il deputato M5S del Siracusano Stefano Zito: “Un risultato storico, finalmente abbiamo una Procura attenta a un tema importantissimo che incide molto sulla vita di molti cittadini. Anche noi del M5S abbiamo fatto dei rilevamenti strumentali ed interrogazioni parlamentari sulla qualità dell’aria. Speriamo che l’inchiesta vada avanti perché la gente deve avere risposte e deve poter vedere alla sbarra eventuali colpevoli”.




Siracusa. Lavori a Terrauzza, la rabbia del Consorzio Plemmirio: "noi gestori ma nessuno ci ha contattato"

L’Area Marina Protetta Plemmirio ha formalmente richiesto chiarimenti in merito agli interventi che la società Yota srl sta realizzando sulla posidonia spiaggiata, in località Tonnara di Terrauzza.
La missiva dal Consorzio Plemmirio è stata inviata a tutte le autorità competenti: dal pertinente organo ministeriale, al Comune, alla Capitaneria e fino all’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, ente quest’ultimo che ha rilasciato regolare autorizzazione sull’intervento di rimozione delle alghe spiaggiate, anche con ausilio di mezzi meccanici.
Dall’oasi marina fanno presente che “essendo stati allertati dal provvedimento e sollecitati dalle segnalazioni di molti utenti allarmati per le manovre sulla costa del mezzo meccanico” il Consorzio ha dapprima avvisato la Capitaneria di porto di Siracusa e, all’impossibilità di questa di potere effettuare un sopralluogo, ha inviato una squadra di agenti della polizia municipale “per controllare quantomeno la corretta esecuzione delle opere”.
“Lascia sgomenti – si legge ancora nella missiva dell’Amp Plemmirio – dover constatare che detto provvedimento autorizzativo viene predisposto e rilasciato senza sentire l’Ente gestore dell’area marina su cui si aggetta la costa interessata dall’intervento in quanto ricadente in zona B, versante sud, dell’Amp Plemmirio”.
Un ente, si evidenzia, che sulla questione invece ha una forte competenza in ragione dell’affidamento in gestione dello specchio acqueo protetto e del relativo sistema costiero per effetto del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 2005.
Nella nota si rammenta altresì ai destinatari della missiva, che il Consorzio Plemmirio è stato riconosciuto ed individuato, peraltro dal medesimo assessorato regionale, quale ente gestore del Sito di Importanza Comunitario denominato “fondali del Plemmirio”, Sic marino della Rete Natura 2000, ricadente entro i confini e limiti della stessa area marina.
“Si vuole semplicemente esprimere il forte disappunto – annotano dall’ente che gestisce l’Amp – per la scelta di rilasciare una autorizzazione, che comporta la rimozione e lo spostamento di materiale biologico sul litorale di una area marina protetta, senza interpellare questo Consorzio che ormai da oltre un decennio gestisce a Siracusa uno specchio acqueo protetto a livello nazionale in virtù di un decreto ministeriale e che è riconosciuto come ente gestore di un sito di interesse sovranazionale”.
Dall’area marina invocano pertanto un autorevole intervento sulla questione e definiscono in conclusione “bizzarro e nello stesso tempo sconfortante il fatto che sul territorio siracusano ciò che può costituire un pregio ed un valore da promuovere lo si deprezzi e lo si squalifichi al punto di ignorarne l’esistenza”.




Siracusa. Un monumento per Enzo Maiorca, c'è il si del Consiglio Comunale. Opera al Plemmirio?

Un’opera commemorativa di Enzo Maiorca. Non proprio una statua, piuttosto un elemento simbolico che richiami e ne illustri la personalità e l’impegno. Campione di sport ma anche di impegno sociale, voce “del mare” ed ambasciatore di Siracusa e della sua bellezza nel mondo.
Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’atto di indirizzo che ha come primo firmatario Cosimo Burti. Toccherà adesso alla giunta predisporre un bando pubblico che potrebbe essere pronto per ottobre. Sessanta giorni di tempo per presentare le idee ed i bozzetti, poi la scelta ad opera di una apposita commissione comunale. E quindi la realizzazione materiale dell’opera commemorativa.
Ancora non c’è certezza sul luogo che dovrà ospitarla. Il consigliere Burti lancia tre proposte: “il Plemmirio per ovvi motivi, l’area del Monumento ai Caduti tra il mare e la pista ciclabile intitolata alla memoria di Rossana Maiorca o all’ingresso della passeggiata della Marina”.




Siracusa. Definiti i percorsi dei nuovi tre bus comunali: Cassibile, Belvedere, Mazzarona e contrade balneari

Manca l’ok della Motorizzazione di Catania, competente per territorio, dopodichè verranno messi su strada i tre bus noleggiati da palazzo Vermexio per aumentare la flotta comunale e garantire copertura su tratte oggi non “coperte” da Ast.
“La speranza è che ci diano l’autorizzazione entro la prima decade di agosto”, confida l’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione. I mezzi sono pronti, mancano solo le obliteratrici a bordo ma verranno installate entro una settimana.
Anche i percorsi da coprire, con le fermate, sono pronti. Devono solo essere autorizzati da Catania. Come anticipato nelle scorse settimane da SiracusaOggi.it, verranno utilizzati per collegare la zona di Grottasanta, Belvedere e le contrade balneari. L’artifizio tecnico è sempre quello del collegamento con attrattori turistici cittadini, per evitare contrasti con Ast, titolare del trasporto pubblico urbano propriamente detto. Un’Azienda Trasporti che non si opporrà alle tre nuove linee comunali perchè non in concorrenza del servizio attualmente offerto.
Come funzionerà il nuovo servizio? Le tre navette elettriche continueranno a coprire Ortigia e Borgata. I tre nuove mezzi, invece, veri e propri bus da 50 posti circa (ibrido e biodiesel) seguiranno nuove tratte decise con delibera di giunta dei giorni scorsi.
La linea 4 collegherà il terminal di via Rubino con Cassibile passando per Fontane Bianche, Ognina, Arenella, Plemmirio, traversa Case Abela e ritorno al capolinea.
La linea 5 punta verso Grottasanta e Mazzarona: via Rubino, corso Umberto, viale Regina Margherita, riviera Dioniso il Grande, via Puglia, viale Tunisi, via Algeri, via Barresi, via Cassia, via Nanna, via Don Sturzo, via Monteforte, via Cannizzo, via Italia, tonnara di Santa Panagia, viale Santa Panagia, viale Teracati, corso Gelone e ritorno in via Rubino.
La linea 6 guarda verso Belvedere. Partenza sempre da via Rubino poi soste al Foro Siracusano, corso Gelone, viale Teracati, viale Scala Greca, via Piazza Armerina, via Monti, Mura Dionigiane, Castello Eurialo, traversa Sinerchia, villa Cocuzza, Cimitero, viale Ermocrate, Stazione, corso Umberto, via Rubino.
Il biglietto (valido 90 minuti) costerà 1 euro. Il costo sale a 3 per un biglietto giornaliero mentre con 10 euro si acquista l’abbonamento settimanale e con 50 lo stagionale.




Siracusa, "sprofondo" rosso: è ultima in Italia per reddito pro-capite: -13% (14.637 euro)

La provincia di Siracusa non brilla per reddito pro-capite. Anzi, gli ultimi dati elaborati da Prometeia per Il Sole 24 Ore la relegano in ultima posizione. L’analisi prende in esame il triennio 2013-2016 confrontato congli studi effettuati nel 2014, e relativi al periodo 2009-2013, quando la crisi iniziava a mostrare i suoi effetti. E come prodotto di quella complessa congiuntura economica internazionale viene fuori anche la forte flessione del reddito pro-capite nella provincia di Siracusa: -13%. E’ chiaro che il dato si inserisce in un contesto, quello nazionale, dove le conseguenze della crisi continuano a pesare sullo sviluppo.
Ma mentre Massa-Carrara segna un aumento del 9,3% del reddito pro capite, Siracusa chiude la classifica con i suoi 14.637 euro di reddito pro-capite medio (-13%).
Per il Movimento 5 Stelle di Siracusa, il dato certifica “il fallimento di Siracusa”. I pentastellati sottolineano come la città abbia vissuto, nel periodo esaminato, “l’avvicendamento di due amministrazioni, dal Centro Destra a quella di Centro Sinistra, senza avere trovato un antidoto che riuscisse ad ammortizzare tale prostrazione”.
Pur ammettendo il trend negativo nazionale, “la sensazione – scrive il M5S siracusano – è che la politica a tutti i livelli non abbia giocato tutte le carte disponibili per combattere una sempre più grave situazione”. Con onestà si riconosce “che non è facile operare in questo contesto. Ma si ha la sensazione che in questi anni sia mancata soprattutto una strategia e la lungimiranza per immaginare una città diversa. Senza voler sindacare sulla buona o meno volontà dei nostri amministratori, sembra che Siracusa non abbia ancora deciso cosa fare da grande”.




Inquinamento: Codici passa all'attacco e annuncia esposti in Procura e una class action per risarcimenti

Bonifica del petrolchimico e risarcimenti per i cittadini. Richieste che riguardano l’area tutto attorno al polo industriale siracusano e che partono dall’associazione di consumatori Codici. Il segretario nazionale, Manfredi Zammataro, illustrerà domani l’iniziativa insieme all’avvocato Mario Emanuele Campione, dell’Ufficio Legale Regionale, Massimiliano Scalisi del Centro Studi e l’ex parlamentare Fabio Granata.
Obiettivo dell’incontro è quello di denunciare “l’assenza di interesse e la scarsa attenzione prestata dal Governo Regionale a seguito dei molteplici provvedimenti già avviati, quali esposti, presentati sia dai singoli cittadini che da associazioni della società civile”.
L’associazione Codici, allora, ha preparato le richieste di accesso agli atti dell’Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente e dell’Asp, oltre che dei Comuni interessati. E questo per ottenere i dati sulla qualità dell’aria, dell’acqua e della terra oltre al deposito di un articolato esposto-denuncia indirizzato alla Procura della Repubblica di Siracusa. Ai magistrati viene chiesto di attivarsi per verificare “la sussistenza di elementi che possano integrare le fattispecie disastro ambientale e faunistico e omissione di atti d’ufficio anche nella tenuta del registro dei tumori”.
Per i vertici dell’associazione Codici, le indagini vanno estese “anche nei confronti della Regione Siciliana, per verificare eventuali responsabilità omissive nei controlli”. Allo studio una class action volta a far ottenere risarcimenti ai cittadini danneggiati dall’inquinamento.




MadeLab, a Siracusa il progetto di formazione di Made Program con ospiti di levatura mondiale

Made Program- Accademia di Belle Arti Gagliardi avvia la sua Summer School. Questa mattina, la presentazione. Si tratta di 8 workshop e 19 lecture con 24 ospiti di levatura mondiale per discutere di autenticità e patrimonio culturale dal punto di vista dell’architettura e del design. Iscrizioni non solo dall’Italia ma anche da  Stati Uniti, Pakistan, Cina Taiwan, Canada e dal resto d’Europa. MADE Labs avrà il suo quartier generale all’interno dell’Accademia, in cui si svolgeranno 5 degli 8 workshop.Gli altri 3 si terranno nel salone dell’ex Convento del Ritiro e presso il ristorante Room Cucina.  Il vice sindaco,Francesco Italia esprime soddisfazione. “Dopo la straordinaria esperienza della “Summer School” dell’organizzazione mondiale della sanità, la “Ortigia Business School”, ed i molti e preziosi eventi internazionali di formazione che la nostra città ospita-commenta Italia-  anche quest’anno l’estate siracusana si anima del talento di designer provenienti da tutto il mondo. Grazie al prezioso lavoro dell’Accademia delle Belle Arti “Rosario Gagliardi” con il suo MADE Program, Siracusa ospiterà un evento di altissimo profilo culturale che, in particolare quest’anno, si incentrerà su tematiche che sentiamo molto da vicino: la possibilità di conciliare conservazione, sviluppo e identità. L’ Amministrazione-conclude l’assessore alla Cultura-  è particolarmente soddisfatta di come Siracusa negli ultimi anni stia crescendo in termini di attrazione culturale ed in particolare di poter puntare su di un’offerta formativa assai qualificante e qualificata”




Siracusa. Mercati del Contadino all'Arenella e Fontane Bianche, da domani prodotti locali a km 0: scatta il divieto di sosta

Aprono domani i mercati del contadino estivi nelle zone balneari. Si terranno nei fine settimane, fino al 30 settembre, in orari serali e saranno allestiti alternativamente all’Arenella e a Fontane bianche.Per consentire ai commercianti di montare i banchetti, il settore Mobilità e trasporti ha emesso ieri una specifica ordinanza. Il piazzale del lido Arenella, nei giorni di sabato, e il parcheggio di via Tersicore a Fontane bianche, nelle domeniche, poiché ospiteranno i mercati, dovranno essere liberati dalle auto a partire dalle 17 e fino alle 21. In entrambi i casi scatterà il divieto di sosta con rimozione coatta. Il sabato e la domenica d’estate,dunque,  da metà pomeriggio, 40 espositori accreditata porranno in vendita i loro prodotti. Il sabato, dalle 17,30 alle 21, il mercato si svolgerà all’Arenella, nel piazzale antistante il lido. La domenica, invece, toccherà a Fontane Bianche, con lo stesso orario, nell’area del parcheggio di via Tersicore, nei pressi della chiesa. Sarà possibile acquistare prodotti ortofrutticoli, caseari e vitivinicoli freschi .




Siracusa. Spiaggetta di Calarossa, arriva il solarium preoccupazione per la libera fruizione

Si riaccende la battaglia per la spiaggetta di Calarossa, in Ortigia. Come un anno fa, a dare fuoco alle polveri è il progetto di un nuovo solarium. Il quinto per il centro storico. E il comitato Ortigia Sostenibile non nasconde le sue preoccupazioni, a partire dalla libera (e gratuita) fruizione della spiaggetta “amata da turisti e residenti”.
Per il comitato, impegnato in una battaglia per la tutela del centro storico, “il solarium sarà ovviamente un pretesto. E a nulla servirebbe chiedere di limitare le emissioni sonore alle ore diurne perché il vero scopo è costruire un’altra pedana a mare lunga 35 metri per poi alzare il volume degli amplificatori fino a notte inoltrata”.
Cosa che potrebbe portare a “litigi con i residenti, con i turisti ospiti degli alberghi che insistono sul quel tratto del Lungomare di Levante, con i gestori di altre attività commerciali, e aumenteranno le richieste di intervento alle forze dell’ordine con tutte le tensioni sociali che già conosciamo”, la posizione di Ortigia Sostenibile.
A chiedere la concessione sarebbe stato il Comune di Siracusa, “anche se è al privato che verrà affidata la gestione della struttura. La volontà politica di questa operazione è del Comune ed è chiarissima”, pungono gli esponenti del comitato. Che sono pronti a salire sulle barricate: “se qualcuno ancora sperava o si illudeva di avere nel Comune un argine contro la trasformazione di Ortigia in Luna Park, dovrà ricredersi. Chiediamo ancora una volta ai nostri amministratori di fermarsi”. Una richiesta diretta al sindaco Garozzo, al vice Francesco Italia e all’assessore Scrofani. “Siamo coerenti con la volontà da loro altre volte manifestata di frenare e non alimentare il dilagare di attività che compromettono la stessa vita dei turisti nel nostro centro storico”.




Siracusa. Donazioni di sangue in calo, Avis lancia la campagna "Per uno zero in più"

Al via una nuova campagna per incentivare le donazione di sangue. L’Avis comunale di Siracusa lancia “Per uno zero in più”. L’emergenza rimane elevata e c’è sempre più bisogno di sangue e allora il direttore del centro trasfusionale dell’Umberto I, Dario Genovese, spiega il senso della iniziativa. “E’ mirata principalmente ai donatori di gruppo zero poiché è il più comune fra la popolazione ma poi aperto a tutti. Questo perché i dati che registriamo sono sempre negativi in fatto di donazioni e la necessità invece aumenta fra pazienti ricoverati”.
Genovese spiega come si sia registrato un fabbisogno di circa 60 unità di sangue al giorno a fronte del fatto che le donazioni si sono praticamente dimezzate. “Prima oscillavano dalle 25 alle 40 al giorno, oggi appena la metà. E la carenza è proprio nei gruppi Rh0 positivo e Rh0 negativo”.
Nei prossimi giorni il presidente dell’Avis comunale Nello Moncada farà partire un volantinaggio per la città (“nel rispetto dell’ambiente”) e contestualmente avvierà dei contatti con le grosse catene di distribuzione cittadine per sottoscrivere una sorta di accordo affinché l’Avis possa essere presente con del materiale informativo nei vari punti vendita della città.
“Ricordo a chi volesse avvicinarsi alla donazione che – ha poi concluso Genovese – è previsto un controllo pre-donazione con tutta una serie di esami previsti in forma assolutamente gratuita”.