Siracusa. La "mala fiura" continua: altra lettera sul Corriere della Sera. La risposta: presidio fisso anti-abusivi

Non chiamateli abusivi. Come suggerisce il Corriere della Sera i parcheggiatori che presidiano le aree di sosta nei pressi del parco della Neapolis sono “illegali”. Una illegalità che colpisce turisti e visitatori. Con il terribile risultato di una pubblicità negativa sui media nazionali i cui effetti sono ora tutti da valutare. Non che abbiano torto a segnalare il caso. Anzi. Colpisce come, semmai, ancora a Siracusa non si siano presi provvedimenti oltre le solite giustificazioni.
Una seconda lettera dedicata all’illegalità siracusana è comparsa sul Corriere della Sera. Questa volta a firmarla è una turista di Como. “Un parcheggiatore abusivo ha chiesto con insistenza a noi (c’erano anche dei tedeschi, ndr) il pagamento di 4 euro per un’ora e mezza di sosta”, lamenta sulle pagine del Corriere. Poi aggiunge: “ho avvisato una pattuglia della polizia locale, mostrando loro la persona cui avevo pagato il parcheggio. Mi hanno detto che avrebbero controllato (era maggio, ndr). Adesso mi chiedo: che cosa?”.
La brutta figura a livello nazionale continua. Anche Il Fatto Quotidiano ha dato ampio spazio alla vicenda dei parcheggiatori abusivi della Neapolis.
Come reazione, da ieri attivo un presidio fisso di vigili urbani in funzione anti-abusivi proprio al parco della Neapolis. Controllo oggi allentato per via del caos viabilità legato alla protesta dei dipendenti ex Provincia. Da domani e fino all’applicazione del Daspo Urbano, i vigili presidieranno la zona con il precipuo compito di allontanare gli abusivi.




Siracusa. "Il parco archeologico e l'orgoglio ferito", su Il Fatto Quotidiano lo sfogo di Manlio Lilli

Il parco archeologico, tra “monumenti chiusi e parcheggiatori abusivi”. E’ il quadro che l’archeologo e giornalista Manlio Lilli traccia su “Il Fatto Quotidinao”, all’interno del suo blog parlando di Siracusa. Lilli esprime “amarezza nel constatare come un sito di tale rilievo storico sia lasciato completamente andare: erbacce e sterpaglie circondano i resti, l’incuria regna sovrana, c’è assoluta mancanza di informazioni (nonostante i 10 euro pagati per l’ingresso) e molte parti sono inaccessibili”.Il parco archeologico della Neapolis, a Siracusa, è una delusione. Lilli parla di “una ferita nell’orgoglio degli italiani”. In realtà si basa anche sui feedback dei turisti in visita nel capoluogo. C’è, ad esempio, chi parla di “meraviglie”, che però non possono essere visitate perchè “ogni via è sbarrata ai non addetti ai lavori”. Il fatto che il sito sia solo parzialmente visitabile non sarebbe, inoltre, adeguatamente segnalato. Nella lettera di un turista deluso tutta l’amarezza anche per un altro aspetto. “Come è possibile che in uno dei siti culturali più visitati si tolleri questa illegalità organizzata e, credo, quasi istituzionalizzata?”, si chiede. Domanda retorica per Lilli, “sconfitta per la Regione Sicilia che gestisce indegnamente un patrimonio tanto straordinario”. Provocazione, infine. Il blogger si chiede come si potrebbe dar torto a chi invita a non andare a vedere il parco archeologico.




Avola. Senegalese aggredisce la moglie, arrestato dai carabinieri. Leggera prognosi per la donna

Arresto in flagranza dei reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia per Babacar Mbaye, cittadino senegalese di 53 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, da anni stabilmente residente in Italia.
I carabinieri sono stati allertati da un vicino che, avendo udito le urla della coppia, ha temuto che la situazione potesse degenerare. I militari hanno bloccato l’uomo il quale, ancora in escandescenza, ha continuato ad inveire contro la moglie che, nel frattempo, era riuscita a chiudersi in una stanza dell’abitazione.
Alla base dell’aggressione, secondo la ricostruzione degli investigatori, vi sarebbe l’ennesima lite per futili motivi, riconducibili ad incomprensioni familiari: l’uomo, infatti, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad inveire contro la moglie, proferendo frasi ingiuriose nei suoi confronti. Al tentativo della donna di tranquillizzare il marito, la situazione sarebbe degenerata: si è passati dalle ingiurie alle minacce e, infine, all’aggressione fisica. Colpita al volto, la donna è però riuscita a divincolarsi attendendo l’intervento delle forze dell’ordine. Medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola, se la caverà con pochi giorni di prognosi e tanto spavento.
Una situazione familiare difficile, che andava avanti da diversi anni. Al termine delle formalità di rito, Mbaye Babacar è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. A tre anni dalla scomparsa del "professore", nasce via Nino Consiglio

Sabato 29 luglio nasce via Nino Consiglio. Cerimonia di intitolazione alle 10.30, lungo la parte iniziale di viale Epipoli, poco dopo l’ospedale Rizza. Protagonista della scena politica siracusana per un ventennio, Consiglio è venuto a mancare il 23 luglio del 2014. Insegnante di storia, ha coltivato sin da giovane la passione per la politica sempre con lo sguardo a sinistra. E’ stato dirigente regionale del Pci, del Pds, dei Ds e del Pd. È stato segretario della Cgil di Siracusa, per poi diventare segretario cittadino del Pci. Nel 1991 è stato eletto la prima volta all’Ars nella lista del Pci, nel 1996 la sua seconda legislatura questa volta eletto nella lista Pds, partito del quale è stato capogruppo.




Siracusa. Pannello decorativo al solarium di Forte Vigliena, dono alla città dell'artista Salvo Nizza

Un dono alla città, un modo per rendere evidente la bellezza di alcuni scorci, in particolar modo di Ortigia. L’artista siracusano Salvo Nizza ha realizzato un pannello decorativo, pensato per il solarium di Forte Vigliena. E’ stato svelato ieri pomeriggio, nel corso di una sobria cerimonia a cui hanno preso parte rappresentanti del consiglio di quartiere e cittadini, piacevolmente colpiti dall’iniziativa. Il pannello riproduce proprio la zona di Forte Vigliena. “Sono cresciuto in Ortigia- racconta l’artista- e resto molto legato a questi luoghi. Amo Siracusa, in ogni suo angolo. Pensavo fosse opportuno dare anche la possibilità a noi stessi di vedere la bellezza dei luoghi che nella vita quotidiana possono sfuggirci e che riapprezziamo magari se rivisti in cartolina”. Soddisfatti per il gesto d’attenzione e per il valore artistico del pannello, il presidente del consiglio di circoscrizione, Salvuccio Scarso e i consiglieri Andrea Carpinteri e Raffaele Grienti.




Dramma sociale per la ex Provincia: la reazione della politica e dei sindacati

Non si fanno attendere le reazioni del mondo politico e sindacale dopo la mattinata carica di tensione vissuta a Siracusa, con la protesta dei lavoratori della ex Provincia Regionale. “Da tempo sono in contatto con il sottosegretario Baretta al qualche ho chiesto ripetutamente che venisse trovata una soluzione per sospendere il prelievo forzoso da parte dello Stato e ridare speranza all’Ente ed ai suoi dipendenti”, fa sapere da Roma la parlamentare siracusana Sofia Amoddio (Pd).. “La situazione dell’ex provincia di Siracusa non nasce certo oggi ma è il risultato di una serie di gravi errori fatti nel corso degli ultimi decenni”, aggiunge. Non posso che schierarmi dalla parte dei lavoratori che si trovano nell’assurda posizione di non ricevere lo stipendio da mesi e impegnarmi per ottenere una soluzione efficace da parte del Governo che scongiuri il default”, conclude.
Il deputato regionale Nello Musumeci, leader dell’opposizione all’Ars, attacca il governo Crocetta. “Nei confronti dei cinquecento dipendenti della Provincia di Siracusa ė stato compiuto un vero e proprio crimine politico. La più nera delle ingiustizie: costringerli a lavorare ogni giorno privandoli però dello stipendio per cinque mesi. Responsabile il governo Crocetta, che continua a negare a quei lavoratori ciò che invece è stato assicurato a tutti gli altri loro colleghi siciliani. Il governo dispone oggi di 26 milioni di euro: ne basterebbero 15 per ridare serenità e dignità a centinaia di famiglie ed impedire il dissesto dell’Ente. Sappiano il governatore e il prefetto, ma lo sappiano anche i sindacati, che la esasperazione di quei dipendenti pubblici potrebbe presto esplodere in una incontenibile protesta sociale. Ed allora ognuno risponderà delle proprie responsabilità, commissive e omissive”.
Non è più tenero il commissario provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera. “Il presidente della Regione, che si è distinto sino ad ora in ogni settore per non essere stato in grado di gestire la cosa pubblica, intervenga immediatamente, stanziando quanto necessario per la copertura delle spettanze. Il rischio che la protesta assuma toni anche drammatici e’ reale, la misura é colma e le tasche sono vuote. Basta con le promesse e le prese in giro di una politica irresponsabile. Palazzo d’Orleans stanzi subito i 15 milioni necessari, mettendo fine ad una situazione a dir poco paradossale”.
Alessandro Spadaro (Fratelli d’Italia-An) punta il governo centrale. “Gentiloni e la sua maggioranza, anzichè pensare a salvare solo le banche, dispongano con urgenza un salvataggio della ex Provincia Regionale di Siracusa. “Dal bilancio della Provincia, che è intorno a 27/28 milioni, il prelievo forzoso dello Stato è di circa 20 milioni di euro l’anno ed i mutui, contratti con la gestione del Pd e Marziano, impegnano circa 6,5 milioni di euro l’anno fino al 2044, quindi, come appare chiaro, le risorse che restano non possono coprire neanche 1 mese di vita dell’ente. Fratelli d’Italia-An, attraverso il proprio gruppo parlamentare e Giorgia Meloni, si batterà affinchè questa situazione venga seriamente affrontata e portata all’attenzione del Governo Gentiloni”.
Anche i sindacati fanno fronte comune. Michelangelo Librandi, segretario generale della Uil Fp nazionale porta la “piena solidarietà ai tre dipendenti della provincia di Siracusa che stamani sono addirittura saliti su una gru per protestare contro la mancata erogazione dei loro stipendi: sono cinque mesi, infatti, che i 611 dipendenti della provincia di Siracusa lavorano senza percepire alcun compenso. La provincia di Siracusa, come molte altre, è in pre-dissesto finanziario – continua Librandi – la dimostrazione chiara di quanto abbiano inciso negativamente le scellerate scelte politiche adottate in questi anni, che hanno condotto al collasso queste Istituzioni. Serve una soluzione e serve subito. Le province esistono ancora nella nostra Carta Costituzionale, dopo la vittoria del no al referendum del 4 dicembre e non è più procrastinabile una soluzione chiara e veloce da parte del Governo e delle Amministrazioni Regionali che possa permettere di chiudere i pareggi in bilancio per tutti gli enti provinciali, per consentire l’erogazione dei servizi fondamentali e per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal pagamento degli stipendi. Ci auguriamo – conclude – che gli incontri programmati nei prossimi giorni con il Governatore e con il Prefetto possano mettere fine a questa ingiusta e paradossale situazione. Se non dovessero esserci le necessarie risposte, siamo pronti a iniziative di lotta ancora più incisive fin dai prossimi giorni”. Anche il segretario nazionale della Uil, Barbagallo, ha twittato la sua vicinanza ai dipendenti della ex Provincia privati del diritto allo stipendio.
La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, parla di “dramma sociale” nel silenzio
“inaccettabile della Regione Sicilia e della politica. La leader della Cisl ha postato
anche la foto di due lavoratori esasperati saliti oggi su una gru in segno di protesta contro la decisione della Regione Sicilia di sopprimere l’ente pubblico senza le dovute garanzie occupazionali per i circa 600 dipendenti della ex Provincia regionale.




Siracusa. Nervi tesi e poca solidarietà con la protesta, rischiato lo scontro: spunta anche un bastone

Nella complicata mattina segnata dalla protesta dei dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa non sono mancati i momenti di tensione. In almeno due circostanze, durante il blocco stradale di corso Umberto e via Rizza si è rischiato lo scontro fisico. Poca la solidarietà della città davanti alla protesta dei lavoratori.
Le forze dell’ordine hanno avuto il loro daffare nel cercare di mantenere la situazione sotto controllo. Battibecchi, insulti, parole pesanti volate da auto e anche balconi con i lavoratori pronti comunque a rispondere. In un caso è persino spuntato da un’auto un bastone in legno, brandito a mò di arma. Corsa degli agenti per dividere i litiganti, tenuti a fatica a bada dai passanti. Controlli e segnalazioni a condimento di una tensione di fondo che rischia realmente di esplodere con la sua deflagrante complessità sociale.




Siracusa. Caporalato, commissariata azienda agricola che sfruttava lavoratori immigrati

Operazione della Guardia di Finanza per il contrasto al fenomeno del caporalato in una delle aree ritenute maggiormente sensibili, “Case Sudan” di Cassibile. Nell’ambito di un”indagine coordinata dal procuratore capo, Francesco Paolo Giornado e diretta dal sostituto Tommaso Pagano, le Fiamme Gialle hanno scoperto una serie di irregolarità a carico di un’azienda agricola di lavoratori extracomunitari. Si parla di sfruttamento del lavoro e di retribuzioni versate in modo sproporzionato rispetto alla quantità di lavoro prestato, violazione delle normative in materia di lavoro e riposo, sicurezza e igiene. Precarie le condizioni dei lavoratori, anche dal punto di vista abitativo. Si trattava, inoltre, quasi sempre di clandestini sottoposti a metodi di sorveglianza non consentiti, come la videosorveglianza nell’azienda e la costante presenza del “caporale” come sentinella nei campi. I bracciante abitavano perlopiù nelle case abbandonate di contrada Marchesa, le cosiddette Case Sudan, con un caporale ch eli andava a prendere, ammassandoli su un furgone per poi condurli nei campi. L’azienda è stata sottoposta a controllo giudiziario mediante la nomina di un amministratore, al fine di non interrompere l’attività produttiva. Il Gip, Andreo Migneco ha disposto l’applicazione di questa misura. I titolari dell’azienda, Sebastiano e Giuseppe Andolina, insieme al caporale “Mohamed Ghazal sono stati denunciati. “Prosegue- ha detto Giordano- l’attività di contrasto dellla Procura , con la Guardia di Finanza, alle forme illegali di impiego nelle imprese agricole e di intermediazione di fenomeni come il caporalato, che mette in pericolo beni primari della collettività e dell’individuo, come la dignità del lavoro e lo sfruttamento senza scrupoli di persone retrocesse al rango di pura merce”.




Siracusa. Attivo anche in provincia il Numero Unico d'Emergenza: per i soccorsi si chiama il 112

Da oggi è operativo anche in provincia di Siracusa il Numero Unico d’emergenza Europeo (NUE112). Il nuovo sistema di chiamata prevede una centrale unica di risposta che riunisce tutte le utenze di emergenza del 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco) e 118 (Soccorso sanitario). La chiamata, sia da utenza fissa che da utenza mobile, viene localizzata e inoltrata all’organo ritenuto competente per la gestione dell’evento.
Il sistema permette di rendere più efficiente la gestione delle emergenze con una risposta coordinata e adeguata ad ogni possibile situazione di necessità.




Siracusa. "Il regolamento di contabilità del Comune va cambiato", richiesta dei consiglieri Foti e Salvo

“Cambiare il regolamento di contabilità del Comune di Siracusa”. E’ la richiesta che parte dai consiglieri Alfredo Foti e Stefania Salvo. Secondo quanto spiegato, “il regolamento vigente di contabilità non è stato ancora adeguato secondo quanto stabilito dall’articolo di legge che ne dispone appunto l’adeguamento ai nuovi principi contabili. Con il regolamento di contabilità ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal testo unico e dal dlgs 118/2011. Il regolamento attuale non garantisce- trasparenza e non aiuta in alcun modo l’attività di controllo ed indirizzo del Consiglio Comunale, nè tanto meno contiene riferimenti ai nuovi strumenti di programmazione quali ad esempio il DUP (documento unico di programmazione), le note di aggiornamento al DUP, le nuove variazioni di bilancio, il fondo pluriennale vincolato o il fondo crediti dubbia esigibilità. Per le ragioni sopra esposte -concludono Foti e Salvo-
chiediamo all’Amministrazione Comunale la massima trasparenza e l’adeguamento del regolamento prima della trattazione in aula del bilancio di previsione”.