Per salvare la ex Provincia di Siracusa la Regione ci prova: "il Governo restituisca il prelievo forzoso", primo si al ddl

Una potenziale buona notizia per il Libero Consorzio di Siracusa. La Commissione Bilancio dell’Ars ha approvato il Disegno di Legge con primo firmatario Enzo Vinciullo con il quale si chiede al Governo Nazionale di restituire alle ex Province siciliane le somme che sono state incamerate, attraverso un prelievo forzoso. Per Siracusa si parla di una cifra vicina ai 19 milioni di euro.
Il Disegno di Legge voto dovrà adesso avere il via dell’Assemblea Regionale prima di essere sottoposto all’approvazione di Camera e Senato. Una ultima parte di cammino, questa, che si annuncia comunque complessa.




Siracusa. Chiude la parrocchia di San Paolo Apostolo, don Lo Bello: "togliete l'amianto o non riapre"

Disposta la chiusura temporanea della chiesa di San Paolo Apostolo, in Ortigia. Una misura precauzionale e fortemente provocatoria adottata dal parroco, don Rosario Lo Bello, per protestare contro la presenza, nelle immediate vicinanze, di una ampia tettoia in amianto e il silenzio delle istituzioni. “In primavera abbiamo scoperto che uno stabile, limitrofo alla chiesa, era ricoperto da un tetto in amianto grande più di 30 mq e in più parti frantumato”, spiega il prelato. “L’acqua delle precipitazioni cola da questo tetto fino ai tetti dell’oratorio e dei saloni parrocchiali, quini nelle nostre grondaie che giungono fino al piccolo cortile della parrocchia”.
Ai proprietari dell’edificio era stato più volte chiesta la rimozione, anche tramite un avvocato. “I vigili urbani hanno fatto una perizia un mese fa, dichiarando nel verbale che il tetto andava rimosso. Tuttavia l’amianto frantumato è ancora lì. Reputiamo che la sua presenza costituisca per i tanti ragazzi della parrocchia, per nostri bambini, per gli anziani, per tutta la zona limitrofa, un grave rischio per la salute. Pertanto la Chiesa di San Paolo Apostolo rimarrà chiusa finché non si provvederà alla rimozione di tale pericolo”.




Siracusa. "Bloccate cautelativamente quei lavori", il Comitato Parco scrive alla Procura sul resort di via del Galeone

“I lavori al vecchio villaggio turistico di via del Galeone continuano spediti e senza freni, nonostante le indagini in corso”. Nuova denuncia del Comitato Parchi che rilancia l’allarme delle associazioni ambientaliste, Sos Siracusa in testa. “Nonostante le indagini in corso e il parere negativo della Soprintendenza su possibili varianti, si continua a lavorare sui volumi dichiarati abusivi: sappiamo che è una battaglia contro il tempo, ci vogliano porre avanti il fatto compiuto, perché sappiamo bene che il costruito anche se abusivo ci vorranno anni, nella migliore delle ipotesi, per rimuoverlo”, scrive il portavoce del Comitato, Corrado Giuliano, nella lettera inviata anche alla Procura della Repubblica.
“Chiediamo alle autorità competenti un intervento pronto, certo e radicale affinché l’Area Marina del Plemmirio già gravata da numerosi abusi non sia ulteriormente devastata da opere non regolari e non approvate”, è il messaggio indirizzato anche a Capitaneria di Porto, Soprintendenza e Comune di Siracusa.
Il Comitato Parchi preme per interventi di cautela urgente per evitare che i lavori possano essere completati, richiamando anche quanto segnalato dai Carabinieri nel 2015, quando avevano appurato la realizzazione di opere edilizie difformi dalla concessione avuta.




Siracusa. In casa un borsone con oltre 5 chili di marijuana, arrestato 42enne

Deteneva in casa un borsone contenente dieci involucri con 5,2 chili di marijuana. Arrestato Sebastiano Maiorca, 42 anni, di Siracusa. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile hanno perquisito la sua abitazione, arrivando al rinvenimento. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Alghe alla Fonte Aretusa, "pulire in fretta per decoro e…per le papere"

Con l’arrivo dell’estate spuntano “alghe” alla Fonte Aretusa. E il consigliere della circoscrizione Ortigia, Salvo Gibilisco, chiede attenzione per le condizioni del monumento simbolo di Siracusa. “Oltre a dare un’immagine poco decorosa, creano non pochi problemi alle paperelle presenti all’interno della fonte. Hanno difficoltà a muoversi. Da parecchi anni, come Circoscrizione, ci siamo rivolti ad associazioni di volontariato che si sono messi subito a disposizione per rimuovere le alghe. Mi domando perchè debbano pensarci sempre i volontari che, peraltro, non hanno le competenze specifiche. L’amministrazione faccia il suo”, scrive in una nota il consigliere Gibilisco.




Siracusa. Fuoriprogramma al teatro greco e il pubblico rumoreggia: l'Inda, "nessun overbooking"

Un fuoriprogramma con coda polemica al teatro greco di Siracusa. Posti non numerati presi d’assalto per assistere alla replica de Le Rane con protagonisti Ficarra e Picone, al punto che vigili del fuoco e personale addetto alla sicurezza hanno dovuto invitare diversi spettatori a spostarsi in altra area perchè – spiega la Fondazione Inda – “seduti in prossimità delle uscite e delle scale di sicurezza”. Una decisione che ha causato la reazione del pubblico, con cori e fischi che hanno fatto slittare l’inizio della rappresentazione.
Getta acqua sul fuoco la Fondazione Inda, respingendo al mittente le accuse di aver venduto più biglietti di quanti fossero i posti effettivamente disponibili. La capienza massima del Teatro Greco è di 5.610 posti, come stabilito dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Per la replica di Rane di ieri sera sono stati venduti 5.381 biglietti, “un numero quindi inferiore rispetto a quanto consentito”. Smentita qualunque forma di overbooking.
La Fondazione ha inoltre avvisato che il pubblico non soddisfatto poteva richiedere contestualmente il rimborso del biglietto. Nel corso della serata sono stati rimborsati 56 biglietti.  




Siracusa. Consiglio comunale e commissioni, studio dei 5 Stelle: "Luci e ombre, costi ridotti ma sedute a vuoto"

Luci e ombre sull’attività delle commissioni consiliari e del consiglio comunale. Le vedono i componenti del Meetup del Movimento 5 Stelle alla luce di uno studio appositamente condotto. I risultati sono stati resi noti nelle scorse ore. Il gruppo parla di “Decine di riunioni di commissione cadute per mancanza del numero legale, convocate con ordini del giorno a dir poco discutibili, ancora migliaia di euro di denaro pubblico speso senza una apparente utilità”. L’analisi è stata condotta relativamente all’attività svolta negli anni 2015 e 2016. Il termine di paragone è l’anno precedente. E’ il periodo post Gettonopoli, dunque. L’aspetto positivo riguarda i gettoni di presenza (-60% rispetto al 2014), così come i rimborsi ai datori di lavoro per i consiglieri assunti nelle ditte private (-70% rispetto al 2014, ma i dati non sono completi). Per quanto riguarda le adunanze delle commissioni, queste sono passate dalle 1201 del 2014, alle 478 del 2015, per finire alle 299 del 2016. Le ombre segnalate riguardano, invece, le 299 convocazioni. “Solo parte, nonostante la legge 11 del 2015, i verbali sono stati pubblicati-protesta il Meetup-  Si passa dal buon esempio della prima commissione (53 su 55) al pessimo comportamento della quarta commissione che ha pubblicato solo 11 verbali su 108 nel 2016. Senza tralasciare la seconda commissione che, a causa degli scandali che hanno visto protagonisti diversi consiglieri, praticamente é rimasta bloccata per quasi tutto il 2016, portando addirittura alcuni consiglieri a chiederne lo scioglimento.Togliendo i verbali scritti a mano, e praticamente illeggibili, dall’analisi dei documenti a disposizione non sono mancate le sorprese.Emblematica la proposta n°38 della I Commissione (Lavori Pubblici), relativa alla revisione del PRG che è stata portata in discussione almeno 11 volte in commissione e, giunta in consiglio comunale solo a causa della minaccia di commissariamento da parte della Regione, è stata alla fine cestinata. Pertanto, la revisione delle linee guida del PRG è stata assegnata a dei consulenti esterni alla modica cifra di 600 Mila euro, a cui dovranno essere aggiunti gettoni e rimborsi, spesi nelle commissioni per discutere di una proposta poi ritenuta inutile dal consiglio comunale”. Tra i casi citati, anche “le inutili convocazioni della IV Commissione per discutere del parcheggio di Fontane Bianche, il 26 agosto e il 2 settembre successivo. Due riunioni dal costo di oltre 1200 euro (€721 la prima e €524 la seconda), per un tempo totale di 147 minuti (42 minuti la prima e 105 minuti la seconda), ma soprattutto, nessun risultato raggiunto”. I 5 Stelle avanzano anche le loro proposte per una riduzione dei costi del consiglio e delle commissioni: legare l’erogazione dell’indennità di presenza spettante ai Consiglieri comunali che partecipano ai Consigli ed alle Commissioni all’effettiva presenza ai Consigli ed alle Commissioni, solo laddove il Consigliere partecipi ad almeno i due terzi (75%) del tempo totale della seduta ritenuta valida;la corresponsione di un solo gettone di presenza giornaliero, anche se nella stessa giornata si partecipa a più commissioni consiliari e/o seduta di consiglio comunale; obbligo di apposizione di firma, con utilizzo di badge personale.Il MeetUp Siracusa chiede al Sindaco Garozzo di sollecitare il consiglio comunale affinché adegui i propri regolamenti alla Legge Regionale 11/2015 e di provvedere alla corretta e puntuale pubblicazione di Ordini del Giorno e Verbali dei lavori di Commissione, nell’apposita sezione del Sito Internet del Comune o aderendo a OpenMunicipio, che consente una partecipazione attiva dei cittadini attraverso la pubblicazione di ogni aspetto legato all’attività amministrativa dei comuni.




Siracusa. Il futuro del servizio idrico, Coppa traccia la strada: "società mista con controllo pubblico"

Il futuro del servizio idrico di Siracusa al centro della seduta aperta di Consiglio consiglio, con la presenza di deputati nazionali e regionali. “L’Amministrazione di Siracusa è per una gestione in forma pubblica, una società mista, anche se la scelta avverrà al termine di un percorso condiviso con gli altri sindaci, perché il problema non si può ridurre solo a Siracusa”, ha spiegato l’assessore Pierpaolo Coppa rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri.
“L’Ati sta per pubblicare il bando per la redazione del nuovo piano d’ambito che individuerà il fabbisogno necessario per tutto il territorio e senza il quale tutte le discussioni sono superflue. La recente sentenza della Corte Costituzionale ha tracciato la strada che – ha proseguito l’assessore – escludendo l’amministrazione diretta del servizio perché illegittima, di fatto esclude forme diverse di gestione del servizio sino a quando l’Ati non l’avrà individuata. Il modello di gestione sarà sicuramente una scelta politica, ma dovrà essere supportata anche da motivazioni di natura economica, finanziaria e di efficienza che dovranno trovare giustificazione nel Piano d’ambito: la gestione pubblica dovrà risultare infatti migliore rispetto all’affidamento a privati. È ovvio che per avviare un percorso per una gestione realmente integrata del servizio idrico sul territorio provinciale occorre che tutte le Amministrazioni comunali ne prendano atto. Il percorso è segnato e obbligato, anche alla luce della recente circolare della Regione che impone all’Ati di avviare le procedure di affidamento entro novembre”.
Pierapolo Coppa ha poi argomentato sulla bontà della scelta dell’amministrazione di procedere ad una gara pubblica per un anno, prorogabile per un altro anno “perché- ha detto-la riteniamo quella più prudente, atteso che non possiamo gestire il servizio in amministrazione diretta e noi, come tutti gli altri Comuni, dobbiamo pur sempre assicurare il servizio idrico alle città”.
Nella sua disamina Coppa ha ricordato come l’Amministrazione si sia trovata a decidere dapprima in una fase di vuoto normativo regionale, poi in una situazione di incertezza derivante dai dubbi di legittimità costituzionale della legge regionale del 2015 e che solo adesso, con l’intervento della Corte Costituzionale il quadro normativo è chiaro. “L’individuazione del termine di un anno rinnovabile di un anno per la gara del servizio idrico integrato è stato determinato – ha spiegato – per dare tempo all’Ati di adottare il piano d’ambito, scegliere il modello gestionale e procedere all’affidamento. Un termine maggiore avrebbe condizionato le procedure di affidamento della gestione del servizio idrico integrato che spettano all’Ati. È ovvio che la programmazione e la realizzazione degli investimenti infrastrutturali necessitano di tempi di ammortamento di oltre 15 anni e che potranno essere realizzati solo dal soggetto a cui verrà affidato il servizio integrato per l’intero territorio dell’ambito territoriale ottimale della provincia di Siracusa”.
Dibattito acceso, a più voci, con le critiche all’assenza in aula del primo cittadino.




Siracusa. Dramma in ospedale: donna scappa dal reparto e si lancia dal primo piano. La Procura apre un'inchiesta

Un volo dal primo piano dell’Umberto I concluso con un impatto mortale con la siepe ed il marciapiede. E’ la triste fine di una donna di Floridia, Antonella Scorpo, di 49 anni. Era stata condotta in ospedale e trasferita in psichiatria per via di un particolare stato di agitazione che – secondo alcune informazioni – l’avrebbe anche spinta a tentare il suicidio già in casa.
Per motivi in fase di accertamento, la donna sarebbe riuscita a scappare dal reparto, lanciandosi dal pronto soccorso. Nonostante i tentativi di rianimarla sul posto, è deceduta per la gravità delle lesioni riportate.
La famiglia ha presentato un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità o presunte negligenze.

foto archivio




Siracusa. La domenica cancelli chiusi al parco archeologico della Neapolis: pochi giorni per evitarlo

Cancelli chiusi la domenica al parco archeologico della Neapolis? Il rischio c’è. La Regione non ha più fondi e l’apertura domenicale di musei e siti archeologici – ad oggi – non sarebbe possibile. Se non interverranno novità nelle prossime ore, da sabato prossimo gli ingressi resteranno sbarrati nei festivi, nei prefestivi e di notte.
E’ il risultato di una vertenza regionale che vede protagonisti i circa 1.900 custodi della Sas, società che gestisce il servizio nei beni culturali per conto di Palermo.
Grandi manovre in corso a Palermo per evitare che in piena stagione turistica, le principali attrazioni culturali vengano chiuse. Vertice anche con i sindacati per studiare soluzioni alternative. Al di là dei fondi da trovare da qualche parte – almeno 1 milione di euro in 48 ore – rimane il problema della “rigidità contrattuale” da anni vero tema del contendere tra Regione e sindacati di categoria.
Da Siracusa si attende con trepidazione. Dall’esito delle concertazioni palermitane dipenderanno, ovviamente, le sorti del museo Paolo Orsi e del parco archeologico della Neapolis. Se quest’ultimo avesse finalmente vista riconosciuta la sua autonomia potrebbe una volta e per tutte “smarcarsi” da una Regione che – a più riprese – ha mostrato di non saper gestire i suoi beni culturali. Come, peraltro, anche la Corte dei Conti ha recentemente evidenziato.