Siracusa. Sequestri record in negozi cinesi: oltre 4,2 milioni di prodotti pronti per la vendita

Nuovo maxi sequestro di prodotti non sicuri dagli scaffali di negozi cinesi. La Guardia di Finanza ha completato un giro di controlli in tutta la provincia. Oltre 4,2 milioni di prodotti potenzialmente pericolosi per l’acquirente sono stati posti sotto sequestro. Controlli a Siracusa, Melilli, Rosolini, Francofonte e Pachino.
Le irregolarità riscontrate sono relative alla vendita di vari prodotti tra cui cosmetici, giocattoli, materiale elettrico ed informatici, ferramenta ed utensileria varia, accessori per auto e bigiotteria privi del marchio di conformità “CE”, spesso dissimulato attraverso il ricorso al logo China Export.
I sequestri più consistenti a Melilli e Rosolini. A Siracusa e Francofonte sono stati individuati anche lavoratori in nero: tre in totale. Due le persone denunciate. In corso ulteriori indagini per l’individuazione dei canali di approvvigionamento della merce illecita rinvenuta sugli scaffali. Le Fiamme Gialle voglio disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale delle filiere illecite.
I titolare dei negozi ispezionati sono stati segnalati anche alla Camera di Commercio di Siracusa per le violazioni previste dal Codice del Consumo: previste sanzioni fino a 25.000 euro.
La Guardia di Finanza invita a non acquistare merce con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati.




Siracusa. Viaggio nel futuro possibile: Sbarcadero Santa Lucia, la nuova Marina. Il progetto

Seconda tappa del nostro viaggio a puntate nel futuro possibile di Siracusa. Uno sguardo ai progetti redatti per cambiare il volto della Borgata e iniziare una opera di riqualificazione che non guardi solo ad Ortigia. Dopo aver illustrato il piano per una nuova Piave, oggi ci occupiamo dello Sbarcadero Santa Lucia. Anche questo progetto rientra tra quelli finanziati recentemente dal Cipe.
L’area, attualmente, non sfrutta appieno le sue potenzialità. Ed è più che altro utilizzata come parcheggio per camper. Impossibile passeggiare con vista mare, per via del muretto di cinta che chiude gran parte del waterfront. Arredo urbano totalmente assente.
Ecco allora l’idea: pur preservandone la funzione di servizio alla diportistica e alla pesca, lo Sbarcadero può diventare una seconda “marina”.
Il progetto ridisegna gli spazi, prevedendo la creazione di una grande piazza sul mare con palme e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Un area per chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare dove oggi un muretto chiude lo sguardo.
La fruizione del nuovo Sbarcadero è principalmente pedonale, con la possibilità di accesso veicolare limitato ai titolari di concessioni nautiche.
Pavimentazione e sistema di illuminazione vengono ripensati ex novo dal progetto che mira a creare un nuovo rapporto con quel litorale anche con la creazione di una scalea e di una rampa disabili di collegamento con Riviera Dioniso il Grande.
porto piccolo progetto




Siracusa. Parcheggiatori in pettorina alla Neapolis, turisti stupiti: 3 euro l'ora "per la sorveglianza"

Sono in tre e con metodi diversi si prendono “cura” delle auto dei visitatori del parco archeologico della Neapolis, posteggiate negli spazi a strisce blu o nei pressi del camposcuola. Una situazione “tollerata” al punto da essere quasi “legale”. Per i siracusani almeno. Ma non per i turisti, tanti, e straniti di fronte alle richieste di quei soggetti in pettorina arancione, tanto visibili quanto abusivi.
Alcuni, ad onor del vero, vorrebbero mettersi in regola creando una cooperativa ed usando – in concessione – quello spazio recintato del campo di calcio del Pippo Di Natale. Ma nessuno, a livello amministrativo, ha dato seguito alla proposta di alcuni di questi ragazzi che sbarcano il lunario lungo quella strada, vendendo con sovrapprezzo i grattini per la sosta a due passi dal parco archeologico.
La presenza è, però, invasiva. E le modalità di approccio ai visitatori non sono sempre delle migliori. Uno, in particolare, sarebbe particolarmente “aggressivo”.
Decine le segnalazioni raccolte dalla redazione di SiracusaOggi.it. E tutte più o meno dello stesso tono. “Un arrogante parcheggiatore abusivo con un giubbino arancione, spacciandosi per addetto a quegli spazi di sosta, con fare mafioso chiede 3 euro l’ora per il parcheggio dell’auto”. Eppure i grattini costano 80 centesimi l’ora. “Il parcheggiatore mafioso ribatte che nella sua tariffa è inclusa la sorveglianza dell’auto”, spiega Fabio, anche in un lungo sfogo su Facebook. “Mi rifiuto categoricamente di pagare e vado ad acquistare i tagliandi al bar di fronte l’ingresso del parco archeologico. Il signor parcheggiatore mafioso si altera non poco, dicendo che qui a comandare sono loro e che i vigili e le forze di polizia di Siracusa sono al corrente del loro operato. Complimenti!”.
Il racconto, simile a decine di altri, fa diventare rossi di vergogna. In fondo, i parcheggiatori sono i primi a sapere che al di là di una multa non rischiano nulla. E la città “cede”, complice, la sua autorità. Eppure tutti, autorità comprese, sanno cosa succede, alla Neapolis come in Ortigia. “Il cittadino denunci, altrimenti non possiamo fare nulla”, il refrain. Ma adesso non serve la contestazione di estorsione per procedere. C’è il Daspo Urbano, la Municipale la usi.




Siracusa. Tre anni fa la morte di Ciccio Avola, "inghiottito" dal mare. Il padre: "Ancora in attesa della verità"

Sono passati tre anni da quel tragico 25 maggio, la tragica domenica in cui Francesco Avola, un ragazzino di appena 16 anni,scivolando in mare, al Plemmirio, morì annegato per una serie di circostanze che la magistratura dovrebbe chiarire. La Procura ha aperto all’epoca un fascicolo per omicidio colposo. Ad oggi non è accaduto assolutamente nulla. Nessun passo avanti, nessun elemento nuovo rispetto a quanto, subito dopo la tragedia, era emersa. Furono raccolte le dichiarazioni degli amici che si trovavano con lui, le dichiarazioni di chi intervenne per i soccorsi, le dichiarazioni dei familiari. Il fascicolo, però, non sarebbe ancora stato nemmeno depositato, nonostante siano trascorsi tre anni. Motivo di rabbia per la famiglia di Francesco e in particolar modo per il padre, Giacinto Avola, che in questi anni ha anche fondato un’associazione “Gli Angeli”, che raccoglie le famiglie delle giovani vittime di morti assurde. Assurde come quella di Francesco, praticamente “inghiottito” dal mare a 16 anni. Quando Francesco scivolò dalla scogliera era con il suo amico Giuseppe, caduto in acqua con lui e poi tratto in salvo. Il suo corpo fu ritrovato due giorni dopo dal sub Ninni Di Grazia. La Procura indaga contro ignoti, inchiesta coordinata dal Sostituto Procuratore Antonio Nicastro.Le attenzioni degli inquirenti, subito dopo il rinvenimento del corpo senza vita di Ciccio, si sono subito concentrate sul tempo intercorso tra la prima richiesta di aiuto e l’effettivo arrivo dei soccorsi. E intanto il tempo passa e per Giacinto Avola e la sua famiglia il dolore resta intatto, il tempo non riesce a lenirlo. Resta l’attesa di conoscere la verità o, comunque, di vederla riconosciuta dalla giustizia. Ma resta anche la delusione per le tante assenze riscontrate, per l’attenzione che la famiglia avrebbe voluto per il caso e che, invece, non trova a sufficienza.




Siracusa. "Pulire dalle alghe le spiagge libere di Fontane Bianche", la richiesta urgente inviata al Comune

Pulizia delle spiagge, le operazioni a Siracusa sono ancora ferme al palo. Mentre in provincia Avola, Noto e Priolo hanno già quasi completato le operazioni manuali e meccaniche per presentare al meglio il loro litorale, nel capoluogo si ripresenta il ciclico problema della posidonia, l’alga che richiede peraltro un particolare procedimento per la raccolta e lo smaltimento.
A Fontane Bianche iniziano a lamentarsi residenti e turisti, con le strutture alberghiere che hanno chiesto anche alla circoscrizione (Cassibile) di andare in pressing sull’amministrazione comunale affinchè partano le operazioni di pulizia delle spiagge. Il presidente, Paolo Romano, ha protocollato una richiesta di intervento urgente per ripulire le spiagge libere di Fontane Bianche che adesso attende un segnale di attenzione da parte del settore Ecologia ed Ambiente del Comune, retto dall’assessore Pierapolo Coppa.




Siracusa. Sedici telecamere e una sala controllo per contrastare l'abbandono di rifiuti

Poco più di 30.000 euro per combattere l’abbandono indiscriminato di rifiuti lungo il territorio comunale, in particolare l’odioso aspetto degli ingombranti. Li ha stanziati Palazzo Vermexio per creare una rete di controllo e monitoraggio attraverso 16 telecamere da installare in zone già individuate e nelle quali più avvertito è il problema.
Gli occhi elettronici, collegati ad una sala di controllo che verrà attivata negli uffici di piazza Duomo, terranno sotto controllo il comportamento dei cittadini, individuando e sanzionando comportamenti illeciti.
Alcune telecamere sono già in possesso del Comune, ma attualmente in deposito. Quelle che mancano per arrivare alle 16 previste verranno adesso acquistate, con la necessaria attrezzatura, tra cui anche gli specifici pali ma soprattutto il software di coordinamento e remotaggio. A fornire i prodotti è la Sianet di Siracusa.




Siracusa. Abusivismo, intesa Comune-Cna: nuove azioni di contrasto al fenomeno

“Stop all’abusivismo, non solo commerciale”. E’ l’imperativo che il Comune da una parte, la Cna dall’altra, si sono dati. Un’intenzione messa nero su bianco ieri, con la firma di uno specifico protocollo d’intesa. All’incontro hanno preso parte il sindaco, Giancarlo Garozzo, il presidente provinciale di Cna, Antonino Finocchiaro, con la sua vice, Maria Iangliaeva e il vicesegretario, Gianpaolo Miceli. Oggetto del protocollo, nello specifico, il contrasto al fenomeno dell’abusivismo, di operatori su molteplici settori non titolari di Partita Iva, senza alcuna iscrizione alla Camera di Commercio né posizione previdenziale e assicurativa che effettuano una concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari. Il dilagare di questo fenomeno ha determinato una autentica economia parallela a discapito di chi tenta in tutti i modi di resistere alla crisi.Per fronteggiare questo  fenomeno, l’associazione effettuerà specifiche segnalazioni alla polizia municipale e condividerà con l’amministrazione specifiche azioni di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza e nelle scuole per far comprendere i rischi del fenomeno.”Per noi è un momento importante – hanno commentato Antonino Finocchiaro e Maria Iangliaeva – perché per la prima volta condividiamo un percorso di tutela delle imprese regolari e di contrasto ad un fenomeno che rischia di desertificare ancor più il debole sistema economico locale. Da parte nostra un plauso all’amministrazione che ha accettato di avviare un percorso di legalità e rispetto delle regole. Invieremo le segnalazioni perché pensiamo che non sia più tempo di voltarsi dall’altra parte e perché abbiamo l’obbligo di sostenere e tutelare quel pezzo di economia che nonostante tutto opera nelle regole e sostiene il Paese; coinvolgeremo tutte le forze di controllo per rafforzare questo processo e cercheremo di spiegare anche nelle scuole quanto sia importante rispettare le regole e permettere così a tutti, magari, di pagare meno tasse”.“Abbiamo accolto con favore questo protocollo – ha dichiarato il sindaco Giancarlo Garozzo – proprio perché il fenomeno non riguarda solo il comparto commerciale ma tanti altri ambiti e contrastarlo è un elemento essenziale per garantire il libero esercizio d’impresa nel pieno rispetto delle regole”.




Siracusa. Ortigia "rumorosa", Acquaviva chiede lo stop alla musica da mezzanotte

“Regole per la movida, cosi’ da non ostacolare lo sviluppo turistico e non ledere l’immagine di Siracusa, città d’arte”. Il consigliere comunale Alessandro Acquaviva scrive al sindaco, Giancarlo Garozzo. Nella lettera, Acquaviva spiega il disagio degli albergatori “per l’inquinamento acustico derivante dall’attività di intrattenimento musicale all’aperto svolto da esercenti di bar, gelaterie, birrerie, pizzerie e ristoranti di Ortigia, che secondo gli addetti ai lavori, indurrebbe molti clienti a lasciare anzitempo le strutture alberghiere ed extra-alberghiere di Ortigia e ad allontanarsi verso altre città”. A questo si aggiungerebbero le “centinaia di segnalazioni di residenti esasperati dal rumore notturno”. Fatto che, per il consigliere comunale, “pone all’amministrazione la necessità di intervenire e controllare un fenomeno sottovalutato nonostante le numerose note del sottoscritto. La giunta, che è inadempiente rispetto agli obblighi di legge in materia di adozione del piano acustico comunale e di revisione del regolamento delle attività rumorose, sembra voler correre ai ripari proponendo al consiglio comunale un nuovo regolamento per i caffè concerto che vieterebbe l’uso di amplificazione nonché l’occupazione di ulteriore suolo pubblico al di fuori del proprio dehors, se non per un ulteriore 10% previo pagamento della corrispondente tassa” . Gli esercenti non sarebbero obbligati ad aderire al regolamento del Caffe Concerto. La proposta di Acquaviva è chiara.”Per garantire il diritto alla quiete ai residenti e agli ospiti degli alberghi e, contestualmente, garantire il diritto allo svago e all’iniziativa imprenditoriale, nelle more dell’adozione del piano acustico-conclude- occorre modificare l’ordinanza vigente ,riportando i limiti orari previsti dalla legge, ovvero stop musica dalle mezzanotte alle 08 per i locali non insonorizzati”.




Siracusa. "Open Water", giovani migranti imparano a nuotare: consegnati i primi brevetti

Commozione, soddisfazione, abbracci, speranze che si intrecciano.Bella atmosfera questa mattina alla Cittadella dello Sport, dove i giovani migranti che hanno partecipato al progetto “Open Water” del Circolo Canottieri Ortigia, ideato da Caterina Filippelli,hanno ricevuto il loro attestato, brevetti di primo e secondo livello. Hanno imparato a nuotare in questi mesi, a riappropriarsi o, in alcuni casi, a conoscere, un rapporto con l’acqua che li ha aiutati a superare quello che per molti di loro è stato uno shock. Il mare “nemico”, il mare che purtroppo, durante le traversate che li hanno condotti in Italia dall’Africa, ha ucciso tante persone, magari loro amici, magari loro familiari. Quel mare “cattivo”, quell’acqua “assassina” è tornata ad essere elemento amico, elemento di divertimento. I ragazzi che hanno aderito al progetto hanno acquisito più sicurezza in sè stessi. Il Ramadan è imminente, comincia domani. E da domani non sarà più possibile, fino al termine del periodo di “digiuno” dei musulmani, andare a nuotare in Cittadella. Torneranno a settembre, accolti a braccia aperte da tutto lo staff con cui, in questi mesi, è nato un bel rapporto, un’amicizia vera.




Siracusa. I numeri della Municipale ed i suoi problemi: si risolvono tutti cambiando comandante?

Nessun commento ufficiale da parte del comandante Salvo Correnti. Le indiscrezioni sul possibile cambio al vertice della Municipale e le motivazioni addotte (pochi risultati nel contrasto all’abusivismo) non paiono turbare il dirigente.
Per lui parlano, allora, i numeri di questo scorcio di 2017. Da gennaio ad oggi, sono stati 1.200 i controlli effettuati in attività commerciali, un centinaio le sanzioni elevate (amministrative e per occupazione suolo pubblico). Settimanali i controlli con carabinieri e personale Asp per la sicurezza del consumatore nelle attività che servono cibi o bevande.
Sono, poi, 17 gli impianti pubblicitari abusivi scoperti e sequestrati. Quaranta i sequestri di merce agli ambulanti e 63.000 euro circa gli incassi Cosap riscossi direttamente dall’Annona. Decine le segnalazioni all’Autorità Giudiziaria con il bonus di un arresto effettuato. Si tratta di dati parziali, relativi a 5 mesi del 2017 ma in alcuni casi già superiori alle medie del 2016.
C’è poi da rilevare, oggettivamente, la cronica carenza di organico della Municipale siracusana che può contare, inoltre, su sole tre auto disponibili al Comando. La squadra dell’Annona, con i suoi 6 uomini, ne ha a disposizione solo una per la copertura dei turni dell’intera giornata. Insomma, difficoltà oggettive che non saranno risolte cambiando comandante.
Non a caso l’assessore al ramo, Salvo Piccione, ha allo studio un piano per “aiutare” i Vigili Urbani siracusani. A partire da un parco mezzi più efficiente facendo ricorso ad un noleggio a lungo termine per risolvere il problema della manutenzione dei veicoli in dotazione. “Al momento si tratta di un’ipotesi-spiega il componente della giunta Garozzo- Vogliamo conoscere i costi di una soluzione del genere per poter fare le relative valutazioni ed eventualmente, se sostenibili e convenienti, arrivare ad un’eventuale gara per l’affidamento del servizio”.
Altro obiettivo, l’installazione, in diversi punti nevralgici della città, di colonnine elettriche, per la ricarica dei veicoli di nuova generazione. Ma il problema, per un migliore servizio, riguarda anche il personale. Il numero di vigili urbani a disposizione dell’amministrazione comunale è al momento esiguo rispetto alle necessità. Non è stato possibile, per via delle normative in vigore, avviare assunzioni.