Noto. Fiumi Asinaro e Tellaro da mettere in sicurezza, Gennuso: "Non c'è tempo da perdere"

Interventi tempestivi per la messa in sicurezza dei fiumi Asinaro e Tellaro, ricadenti nei territori di Noto e Rosolini. Li sollecita il parlamentare regionale Pippo Gennuso, che rivolge il proprio appello al Genio Civile e all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. “ Non vorrei che si verificasse il disastro del 21 e 22 gennaio di quest’anno-premette Gennuso- quando a seguito di eventi metereologici, i due fiumi esondarono, provocando danni ad aziende agricole e piccoli produttori. Questo è il periodo giusto per potere intervenire, altrimenti all’arrivo delle prime piogge autunnali, ci sarà l’ennesimo disastro”.
Gennuso nella richiesta di interventi alla Regione, ha prodotto una relazione tecnica sullo stato dei luoghi.”Il fiume Asinaro presenta un consistente sovralluvionamento dell’alveo e relativo consolidamento per attecchimento di una rigogliosa vegetazione, che compromettono in modo considerevole la funzionalità idraulica del corso d’acqua; assenza di sistemazione delle sponde e del letto fluviale, soprattutto in prossimità del centro abitato di Noto.
Il fiume Tellaro presenta oltre al sovralluvionamento dell’alveo, la presenza di consistenti masse di vegetazione quale canne ed alberi che hanno creato veri e propri sbarramenti al deflusso delle acque e quindi alla funzionalità idraulica del fiume; argini, realizzati con un intervento precedente, che non hanno assolto al compito per cui sono stati realizzati, sia per gli effetti degli sbarramenti vegetali di cui si è fatto cenno, sia per una mancata previsione di eventi metereologici con impatto immediato e a rapido decorso”.
In particolare per l’Asinaro, il tratto d’interesse per l’esecuzione delle opere di manutenzione riguarda dalla parte a valle, delimitata dalla via Salvo D’Acquisto, fino a monte per almeno 15 chilometri lungo l’alveo del fiume mentre per il Tellaro, il tratto d’interesse per l’esecuzione delle opere di manutenzione è sempre di 15 chilometri, e va tra le Contrade “La Piana”, “Bonfala” e “Passo di Miele”, “Stafenna” e “Belludia” nei pressi della strada statale 115 tra Rosolini e Noto e la zona lungo la provinciale Rosolini-Pachino, con interventi di risistemazione, ricostruzione e realizzazione degli argini lungo i tratti individuati e manutenzione dei restanti tratti.




Siracusa. Il prefetto riceve l'ambasciatore d'Australia in Sicilia per l'Anzac Day

Il prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo, ha ricevuto questo pomeriggio la visita dell’Ambasciatore d’Australia, Greg French. In questi giorni è impegnato in Sicilia per le celebrazioni dell’Anzac Day, giornata di commemorazione dei caduti delle Forze Armate australiane e neozelandesi.
Durante il cordiale incontro sono stati evidenziati i forti legami e gli ottimi rapporti intercorrenti tra i due Paesi, anche grazie alla notevole presenza di immigrati provenienti – soprattutto – dal sud Italia, che si riflettono anche sulle relazioni economiche e commerciali, delle quali si auspica un ulteriore consolidamento.




Siracusa. Al via la Festa della Fragola: dal 29 aprile al Primo Maggio l'appuntamento all'Ippodromo del Mediterraneo

Tutto pronto per l’edizione 2017 della Festa della Fragola, in programma dal 29 aprile al Primo Maggio all’Ippodromo del Mediterraneo. Un appuntamento che coniuga il prelibato frutto rosso di Cassibile, la fragola, a sport, spettacolo, folklore, artigianato e enogastronomia, capace di ospitare più di 80.000 visitatori ogni anno. Circa 80 gli stand espositivi con artigiani, commercianti e produttori provenienti da tutta la Sicilia, pronti a valorizzare prodotti e creazioni tipiche del territorio. La qualità e la varietà degli spettacoli e dell’’intrattenimento saranno proposti nella cornice verde dell’Ippodromo del Mediterraneo, con i suoi viali, il parco-giochi per bambini, gli ampi spazi e i molteplici servizi: bar, ristoranti, pizzerie, hotel con centro benessere, palestra, piscina coperta e un comodo parcheggio interno per circa 2.000 posti auto. Il tutto coniugato al fascino delle corse al galoppo sulle piste di un Ippodromo che riserva, tra le competizioni di giorno 1 maggio, anche il Premio Città di Siracusa, Handicap Principale dal generoso montepremi di 24 mila e 200 euro. La regina della Festa resta, però, la Fragola di qualità, garantita dal territorio siracusano e proposta in svariati modi. Culmine di delizia la trionfale Torta alla Fragola di 600 chili, preparata e offerta ai visitatori. Gli spettacoli serali di sabato 29 e domenica 30 aprile sono affidati ad artisti dal calibro di Toti &Totino e Sasà Salvaggio, mentre il 1 Maggio si concluderà con un tra musiche e danze. Gli stand gastronomici, gli spettacoli offerti, i pomeriggi dedicati ai bambini con animazione, baby dance, favole, racconti e sfilate in abiti fiabeschi si coniugano con il cavallo, attraverso il Pony club e l’ippoterapia.




Siracusa-Catania, incidente in autostrada, due ragazzi di Avola feriti lievi

Due feriti nell’incidente avvenuto questa mattina lungo la Siracusa-Catania. Una sola l’auto coinvolta un sinistro autonomo avvenuto all’altezza dello svincolo di Augusta, in direzione Siracusa.
I feriti si trovavano a bordo di una Bmw. Prognosi di 15 giorni per il passeggero di 25 anni, mentre se la cava con qualche graffio il 27enne alla guida. Entrambi sono di Avola.




Siracusa. Nuovo allestimento per il Teatro Greco in vista della stagione degli spettacoli

Una nuova “protezione” per il teatro greco di Siracusa durante la lunga stragione degli spettacoli. Come già anticipato da SiracusaOggi.it niente più armatura in legno sugli scaloni del Temenite. La Fondazione Inda, la Sovrintendenza ai Beni culturali ed Ambientali di Siracusa e il Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici-Museo archeologico regionale Paolo Orsi presentano il nuovo, moderno e innovativo allestimento del Teatro greco di Siracusa.
Il rinnovato look è stato pensato per migliorare la tutela e la fruizione del monumento nel periodo del rappresentazioni classiche che quest’anno prenderanno il via sabato 6 maggio e si chiuderanno domenica 9 luglio.
Ad illustrare le tante novità di quest’anno saranno, venerdì 28 aprile, alle 9, al Teatro greco di Siracusa, il commissario straordinario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli, il sovrintendente ai Beni culturali di Siracusa Rosalba Panvini, la direttrice del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici-Museo archeologico regionale Paolo Orsi, Maria Musumeci e Gianmarco De Felice, docente di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi Roma Tre e progettista del nuovo allestimento.
Sagome a misura dei gradoni, con anima in resistente schiuma ed effetto pietra stampato all’esterno per un effetto camuflage praticamente perfetto.




Siracusa. Festa della Liberazione, cerimonia al Pantheon con il prefetto

Cerimonia per il 72° Anniversario della Liberazione al Pantheon. Nel piazzale antistante la Chiesa di San Tommaso deposta la corona d’alloro alla presenza del prefetto Giuseppe Castaldo e del comandante Marittimo Sicilia, Nicola De Felice.
Sin dalle 8.30 schieramento del picchetto interforze e delle Rappresentanze. Poi alle 10 l’avvio della cerimonia.




Siracusa. La morte di Renzo Formosa, cordoglio del sindaco: "infinita tristezza". Mercoledì i funerali

Il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha espresso cordoglio a nome della città e dell’amministrazione ai genitori e ai familiari di Renzo Formosa, il sedicenne morto per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto in via Bartolomeo Cannizzo.
“Una giovane vita spezzata – afferma – lascia in tutti noi un’infinita tristezza e nei familiari un vuoto incolmabile. Gli appelli alla prudenza a chi si mette alla guida di un mezzo non sono mai sufficienti, ma bisogna insistere. Così come bisogna continuare nella preziosa opera di sensibilizzazione svolta dalle istituzioni perché l’educazione stradale va impartita a cominciare dai più giovani”.
I funerali dello sfortunato ragazzo si terranno mercoledì alle 15.30 nella chiesa di Sant’Antonio.




Siracusa tra i rifiuti. I netturbini di Igm riprendono il servizio, ma serviranno ore per tornare alla normalità

Non un bel segnale a pochi giorni (si spera) dall’avvio del nuovo servizio di igiene urbana. Nel frattempo, tra un Tar e un ricorso, Siracusa affonda di nuovo sotto i rifiuti. La stagione turistica parte con l’immondizia in strada, tra un ponte e una festività, per via dello “sciopero non sciopero” dei lavoratori dell’Igm. Che solo nel pomeriggio hanno ripreso il normale servizio, dopo serrate trattative e un pizzico di buon senso. Ci vorrà del tempo per normalizzare la situazione ma intanto si limitano i disagi.
L’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa, è comunque una furia. “Solo alle 12 di oggi abbiamo ricevuto la comunicazione dell’astensione dal lavoro dei dipendenti. Avremmo dovuto avere un preavviso di dieci giorni e ciò non è avvenuto. Questo modo di operare senza neanche avvisare, e di fatto creando un disagio e un danno alla città, è da stigmatizzare. Peraltro accade il giorno dopo la domenica e prima di una festività infrasettimanale. Possiamo affrontare i problemi se veniamo avvisati, ma certamente non con queste modalità”.
I lavoratori dell’Igm lamentano il pagamento in ritardo dell’ultimo mese di stipendio. L’azienda gira la responsabilità al Comune per il mancato pagamento del canone. “Ma ricordo che il termine per il nostro pagamento scade alla fine del mese successivo. Pertanto nessuno può addebitare alcunché al Comune per il mese di marzo. Dobbiamo solo saldare una somma residua del mese di febbraio 2017, circostanza che non giustifica quanto accaduto”, ripeta Coppa.




Siracusa sotto i rifiuti. Gli albergatori: "ecco come fare scappare i turisti nei ponti festivi…"

“Che vergogna…”, si lascia sfuggire tra una frase e l’altra. Il presidente di Noi Albergatori, Peppe Rosano, quasi diventa rosso dalla vergogna all’ennesima domanda di un turista sul perchè di tutta questa immondizia in strada. “Così si vanificano tutte quelle azioni che abbiamo faticosamente portato avanti insieme alle guide turistiche, ai tassisti, ai ristoratori del Consorzio Demetra. Lavoriamo per invogliare i turisti a restare qualche notte in più e poi, per tutta risposta, li invitiamo a scappare sotto festività per via della spazzatura”. L’analisi è frustrante.
“Ci manca solo che si debba replicare per tutta la città l’operazione di pulizia volontaria portata avanti all’anfiteatro romano…”, l’amara provocazione. Per una buona azione, subito pronto il gesto che vanifica tutto o quasi. “Mi preoccupa, e non poco, il fatto che domani essendo un giorno festivo e come tutti i giorni festivi il servizio raccolta rifiuti, sempreché riprenderà, sarà ridotto con la conseguenza che Siracusa continuerà a evidenziare in maniera vergognosa una immagine intollerabile, verso i turisti e verso gli stessi siracusani”, la chiosa di Rosano.




Siracusa. La Neapolis vale 4 milioni l'anno ma ci sono voluti i volontari per ripulire l'Anfiteatro. Intervista a Mariarita Sgarlata

Chi li ha contati dice che erano 178. Compresi i militari americani venuti da Sigonella. Tutti insieme per ripulire l’anfiteatro romano, secondo monumento della Neapolis, affondato sotto una vegetazione rigogliosa e aggressiva. Si potrebbe dire che l’hanno riportato alla luce.
Lasciando le battute e concentrandosi sulle cose serie, viene da chiedersi perchè ci siano voluti i volontari (bravi) per ripulire l’area? Come usa Palermo i soldi che incassa dai biglietti dei visitatori del parco archeologico siracusano (circa 4 milioni l’anno, ndr)?
“In effetti la questione resta centrale: mancanza di fondi per la pulizia delle aree archeologiche. Eppure esiste una convenzione fra l’assessorato ai Beni Culturali e quello delle Risorse Agricole (datata luglio 2013, ndr) che permetterebbe l’intervento dei forestali per la pulizia delle aree archeologiche. Ma non è mai stata applicata”.
A parlare è Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale ai Beni Culturali e autrice de “L’eradicazione degli artropodi”, il libro che mette in fila tutti i paradossi della politica siciliana in materia di tutela e conservazione del patrimonio archeologico.
E dire che l’idea era nata proprio lì, alla Neapolis. “Da un progetto pilota presentato il 13 aprile 2013 al Teatro Greco di Siracusa si è passati all’accordo complessivo grazie al
quale i lavoratori forestali si sarebbero dovuti occupare della pulizia dei siti archeologici della Sicilia, tra cui Morgantina, Selinunte, Segesta, Tindari, Eloro, Himera, Monte Iato, Gela, Taormina; non prima, ovviamente, dell’adozione di un apposito provvedimento al fine di rendere esecutiva detta disposizione normativa, di cui evidentemente alla Regione Siciliana si sono perse le tracce, come è già successo, dato che l’idea di affidare la cura delle aree archeologiche ai forestali risale a vent’anni fa”, spiega la Sgarlata.
Insomma, non puntate il dito contro Soprintendenze o i nuovi Poli Museali: “la riforma Vermiglio ha smantellato tutto quello che di buono era stato creato per le aree archeologiche. Oggi nessuno sa chi deve esattamente fare cosa”.
La Sgarlata spiega meglio il suo pensiero. “Nella riforma del 2013 si introduceva la nuova unità operativa della valorizzazione ma la si manteneva all’interno del tradizionale sistema organizzativo delle soprintendenze siciliane. Adesso si è proceduto ad una riorganizzazione dell’assetto interno del Dipartimento, distinguendo in maniera netta le competenze di tutela, da ascriversi alle soprintendenze, da quelle di valorizzazione, da attribuire a musei e parchi archeologici. Nella riforma Pennino-Purpura-Vermiglio viene tagliato il Servizio Progettazione, strategico per la programmazione europea, e relegato a 2 unità operative dentro il Centro per il Restauro; le unità operative dei Beni Demoetnoantropologici confluiscono nelle omologhe paesaggistiche, il che ci fa chiedere per quale motivo abbiamo approvato una Legge sugli Ecomusei in Sicilia”.
“E’ evidente che questa riforma abbia acceso una conflittualità in molte città tra Soprintendenza e Polo. Chi fa che cosa? Inutile cercare singoli colpevoli, è il sistema malato!”, l’amara conclusione. E il caso dell’anfiteatro romano che non si può far decespugliare pur a fronte di oltre 4 milioni di euro di incasso è l’esempio lampante.
Qualcuno potrebbe obiettare che della pulizia dell’anfiteatro avrebbe potuto occuparsi il Comune di Siracusa, utilizzando una somma della famigerata quota parte (30%) dei proventi dello sbigliettamento. Ma quei soldi sono bloccati a Palermo da luglio 2014. “Ma rimane il problema della destinazione e dell’uso dei fondi del 30% ai Comuni. Secondo le prescrizioni normative andrebbero destinati non ad eventi realizzati fuori dal sito archeologico, come è stato fatto a Siracusa, organizzando con i fondi iniziative soprattutto in Ortigia, ma ad interventi di manutenzione all’interno del sito, quindi comprenderebbero anche la pulitura per quello che attiene alla tutela. Poi anche eventi, spettacoli e mostre ma solo all’interno del Parco della Neapolis”, si legge ancora ne “L’Eradicazione degli artropodi”.
Il parco archeologico siracusano cerca autonomia, gestionale ed economica. Da un decennio l’iter è bloccato a Palermo. Facile capire il perchè. La Regione non vuole rinunciare a quei soldi “facili” che arrivano dalle frotte di turisti che visitano l’importante area siracusana. “E risulta demotivante per un dirigente il pensiero di muoversi per incrementare le entrate, sapendo che esse andranno nel calderone del bilancio regionale e che verranno riassegnate senza alcun criterio premiante. Anche il budget che resta ai Comuni difficilmente viene indirizzato a garantire un stato di salute ottimale ai siti archeologici e monumentali della città; anzi, il più delle volte, piuttosto che
su restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree archeologiche, le amministrazioni comunali preferiscono orientare le spese su intrattenimento e spettacoli estivi possibilmente nei centri storici, bypassando la normativa che prevede spese
di questo tipo solo all’interno dei siti archeologici”.