Siracusa. La morte di Renzo, indagato per omicidio stradale il 23enne che lo ha travolto

Lo sgomento, il dolore, l’ennesima profonda ferita alla città. La morte di Renzo Formosa, il ragazzino di 16 anni deceduto a seguito di un terribile incidente stradale in via Cannizzo lascia una grande amarezza. La lascia in chi non lo conosceva affatto per per ore ha pregato per lui e si trasforma di disperazione nel caso delle persone che gli volevano bene, che lo conoscevano, che avrebbero voluto vederlo crescere, scoprire che uomo sarebbe diventato Renzo. Ieri, anche il mondo dello sport ha voluto ricordarlo. Lo hanno fatto i tifosi del Siracusa. In ricordo di Renzo, uno striscione posto proprio in via Cannizzo, proprio nel luogo in cui la sua giovane vita è stata irrimediabilmente spezzata. Quel “rip” che su Facebook si legge centinaia, migliaia di volte in queste ore e che a Siracusa, purtroppo, si legge fin troppo spesso. Per la famiglia di Renzo sarebbe anche stata avviata una raccolta fondi. Un altro modo per consentire alla città di esprimere la propria vicinanza ad una famiglia per sempre segnata dalla peggiore delle tragedie. Intanto l’automobilista che ha investito Renzo, un giovane di 23 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato contestata è omicidio stradale, secondo le nuove normative. Provvedimento firmato dal pm Antonio Nicastro. Il 23enne avrebbe conseguito la patente un anno fa.




Siracusa. Nuovo ospedale, Vinciullo boccia l'ottimismo dell'assessore Moscuzza

Non si fa attendere la replica del deputato regionale Enzo Vinciullo alle parole dell’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, intervistato da SiracusaOggi.it
“Si chiede per quale motivo io abbia cambiato idea sull’area dell’ex Onp? Semplice: perché la legge impedisce di costruire all’interno di quell’area. Sulla vicenda – dice Vinciullo – mi sia consentito fare una battuta, che potrà anche sembrare amara, ma, purtroppo, è veritiera: io, che non si poteva costruire, l’ho capito a prima spiegazione dell’ingegnere capo dell’Asp. Loro, cioè chi governa questa città, non l’hanno capito dopo decine di spiegazioni dell’ingegnere capo in questione, della Sovrintendenza, dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, del Regio Decreto 1089/39, del Decreto legislativo 42/2004. Se, con la sua battuta, l’assessore voleva fare intuire non so quale ipotesi di eventuale truffa vi è sotto, si sbaglia. È solo un problema di comprensione. E comunque, se ha dubbi, salga le scale di viale Santa Panagia ed esponga i suoi dubbi, altrimenti trattasi di volgari insinuazioni, farcite di grassa e grossa ignoranza”, ribatte il presidente della Commissione Bilancio dell’Ars.
Che non ha dubbi neanche sul finanziamento dell’opera: “si è perso, come da decreto assessoriale”. E anche la nuova area individuata, sempre alla Pizzuta, quasi di fronte all’ex Onp, Vinciullo mostra la sua contrarietà. “E’ un budello lungo e stretto e sui budelli lunghi e stretti non si costruisce un ospedale e non si può gettare cemento o asfalto nell’ex Onp per i servizi. L’assessore, inoltre, non sa che per costruire l’ospedale non occorrono 66 mila metri quadri (46 di proprietà comunale, circa 20 da recuperare con espropri, ndr), ma ne occorrono 117 mila. Non perché lo dico io – insiste Vinciullo – ma perché lo stabilisce il regolamento sull’edilizia sanitaria. Poi mi spieghi cosa aspettiamo entro il 31 ottobre”.
Il deputato regionale conferma inoltre il suo giudizio negativo sul Consiglio Comunale di Siracusa. “Ribadisco tutte le accuse politiche. Su un Consiglio Comunale che ha fatto perdere 110 milioni di euro fra finanziamento statale e regionale, più 30 milioni di investimenti dell’Asp e ha fatto perdere, soprattutto, centinaia di posti di lavoro, cosa dovrei dire: bravi, avanti così, vi saremo grati per tutta la vita per i danni che avete fatto?”.




Siracusa. I rifiuti rimangono in strada, mancata raccolta dai cassonetti e il Comune schiuma rabbia: "gravissimo"

In gran parte della città i rifiuti non sono stati raccolti. I sacchetti tracimano dai cassonetti lungo le strade, in particolare nella zona alta del capoluogo. Una situazione a sorpresa, non prevista vista anche l’impossibilità di proclamare scioperi a cavallo dei periodi festivi. E’ noto da giorni il malumore dei lavoratori Igm per il mancato pagamento dello stipendio, attribuito al ritardo del Comune di Siracusa nel pagamento del canone mensile. Ma, in realtà, a termini di contratto non si può realmente parlare di “ritardo”. E’ il solito rimpallo tra palazzo Vermexio e il cantiere di via Elorina.
Trapela forte irritazione dai corridoi degli uffici comunali Ambiente ed Ecologia. “Gravissimo”, rimbalza tra i corridoi e la stanza del responsabile al ramo, Pierpaolo Coppa. Che starebbe valutando sanzioni adeguate, compresa un intervento della Prefettura per una sorta di “precettazione” pur in assenza di comunicazioni di stato di astensione e men che meno scioperi.
I sindacati ufficialmente confermano che non è stata proclamata alcuna azione di protesta. Ed anche Igm prende le distanze da quanto accaduto, frutto dell’astensione dal lavoro di alcuni netturbini. Avvisata la Prefettura, il Comune e segnalato il caso alla commissione di garanzia sugli scioperi.




Siracusa. Sanità pubblica, nuove assunzioni anche in provincia: la Regione detta i tempi

Un cronoprogramma, a cui dovranno attenersi i direttori generali delle Asp siciliani e con cui si sbloccheranno i concorsi, con le immissioni in ruolo di nuovo personale. L’assessore della Salute Baldo Gucciardi intende accelerare i tempi rispetto a quanto accaduto fino ad ora, per risolvere una serie di lacune che riguardano la sanità pubblica dell’isola. Una direttiva del dirigente generale dell’assessorato, Ignazio Tozzo, parla chiaro ai 18 general manager di Asp, policlinici, ospedali, fra cui ovviamente Salvatore Brugaletta, che guida l’azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Tempi e modalità da seguire in maniera rigida quelli disposti. Il cronoprogramma ha la prima scadenza entro 15 giorni dalla notifica della direttiva del 18 aprile scorso. Entro il 31 maggio i direttori generali dovranno formulare le loro proposte per migliorare l’offerta sanitaria. Ma soprattutto, entro il 20 maggio prossimo, i direttori dovranno adeguare le dotazioni organiche, in conformità con quanto previsto dal riordino della rete ospedaliera. Per i contratti a tempo determinato, in attesa che partano le procedure per le assunzioni a tempo indeterminato, i direttori generali potranno ricorrere a contratti a termine, mediante conferimenti ex novo, proroga o rinnovi di rapporti in scadenza il 30 giugno prossimo.
Infine il capitolo dei rapporti a tempo determinato. Agli inizi di aprile il ministero dell’Economia e quello della Salute hanno dato il loro via libera alla nuova rete ospedaliera siciliana. Secondo alcune previsioni, a Siracusa servirebbero 232 nuovi medici e 566 tra infermieri e altro personale sanitario.
La recente riforma ha stabilito che la provincia di Siracusa abbia due ospedali classificati come Dea di primo livello (ospedali che dispongono di aree di pronto soccorso di primo livello con funzioni di rianimazione e degenza): l’Umberto I nel capoluogo e gli ospedali riuniti Avola-Noto. Il Generale di Lentini è presidio di base (almeno quattro unità operative come i pronto soccorso, la chirurgia generale, la medicina generale e l’ortopedia), deroga ambientale per il Muscatello di Augusta in quanto presidio in zona disagiata ad alto rischio ambientale (dispone delle strutture di base per affrontare le emergenze).




Siracusa. Servizio idrico: a Belvedere possibile riduzione della pressione, lavori in corso a Bufalaro Alto

Nella giornata odierna possibile riduzione della pressione idrica nella zona di Belvedere e di contrada Sinerchia. La pompa di rilancio del serbatoio Bufalaro Alto, che serve la zona, fa le bizze. E allora si è reso necessario l’intervento delle squadre tecniche di Siam che stanno provvedendo alla risoluzione della problematica. La situazione dovrebbe tornare alla normalità entro la giornata.




Siracusa. Fondo pensioni a rischio, Gennuso: "Storia paradossale, le colpe della Regione"

“Il governo della Regione rischia di compromettere la stabilità del Fondo pensioni con un riacquisto immobiliare che non appare trasparente”. A rendere pubblica questa vicenda è il parlamentare all’Ars del Gruppo Pid-Grande Sud, Pippo Gennuso. “Siamo di fronte ad una storia paradossale-spiega- perché il governo Crocetta sarebbe intenzionato a comprare 33 immobili venduti nel 2007 alla società Pirelli & C Real Estate, Società di Gestione del Risparmio SGR S.p.A nella qualità di società di gestione del Fondo Immobiliare Pubblico Regione Siciliana, (FIPRS) di cui la Regione siciliana detiene il 35% mentre il restante 65% è di proprietà dei privati. Il riacquisto degli edifici- prosegue Gennuso- è stato avallato lo scorso 6 aprile dalla Commissione Bilancio dell’Ars nel disegno di legge che reca “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017 – Legge di stabilità regionale”. In parole povere significa che i soldi per l’acquisto del 65 per cento delle proprietà immobiliari verrebbe fatto attingendo al Fondo pensioni dei dipendenti Regionali”. Nel 2007 la Regione cedette questi immobili per 200 milioni di euro, ma essendo questi edifici sedi di uffici regionali, la proprietà li ha riaffittati a “mamma Regione” con un canone annuale di 20 milioni di euro e con un contratto valido fino al 2022. Fino ad oggi la spesa sostenuta per gli affitti è stata di quasi 180 milioni di euro – prosegue Gennuso- e l’operazione che il Governo vuole portare a termine consiste nell’attribuire al Fondo Pensioni il suo 35% e, nel contempo, fargli riacquistare il 65% attualmente in mano ai privati. Costo dell’operazione circa 180 milioni di euro che sommati ai 180 milioni già spesi di affitto portano l’ammontare della spesa a circa 360 milioni cui vanno detratti i 200 milioni incassati per la vendita del 2007 con un disavanzo di circa 160 milioni di euro. Occorre, inoltre, precisare che la Regione, con questo riacquisto immobiliare non erogherebbe più gli affitti per i prossimi 5 anni con un risparmio di ulteriori 100 milioni, ma appare chiaro che tutto questo affare di vendita – affitto – acquisto non è stato condotto secondo la regole del “buon padre di famiglia” visto che, quando questa vicenda si concluderà, l’erario regionale ci avrà rimesso non meno di 60 milioni di euro. Occorre, infine, dimostrare, visto l’attuale andamento del mercato, che il conferimento del pacchetto immobiliare al Fondo Pensioni della Regione sia un investimento redditizio e non una partita di giro il cui ultimo acquirente ne potrebbe subire le conseguenze derivanti da valutazioni economiche errate.
Inoltre, il Presidente della regione ha proposto una norma, sempre nella manovra finanziaria, secondo cui “parte dei fondi per l’assistenza ai disabili saranno recuperati anche grazie a un taglio annuale di 59 milioni di euro da effettuare sulle entrate del fondo di quiescenza, l’istituto che eroga le pensioni ai dipendenti regionali”.




Siracusa. Al Museo del Papiro conferenza dello studioso Cultraro: "L'Egitto nei viaggi di Bernabò Brea"

“Dall’Anapo al Nilo: l’Egitto nei viaggi e nelle ricerche di Luigi Bernabò Brea” è il tema della conferenza che si terrà mercoledì 26 aprile alle 18 al Museo del Papiro “Corrado Basile”, ex convento di Sant’Agostino in Ortigia. La conferenza sarà tenuta da Massimo Cultraro, archeologo, primo ricercatore presso l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania. Lo studioso illustrerà alcune attività poco note dell’archeologo Luigi Bernabò Brea. Cultraro ricostruisce per la prima volta, attraverso i documenti dell’archivio personale dello studioso ligure, la figura di Bernabò Brea nel suo ruolo di delegato italiano presso l’Unesco, quando nel 1964 venne inviato in Egitto, all’interno di una équipe internazionale, contribuendo alla progettazione del salvataggio del patrimonio culturale nilotico. La conferenza rientra nella programmazione delle celebrazioni dei 2750 anni della fondazione di Siracusa. Introdurrà la conferenza l’archeologa Maria Musumeci, direttore del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici.




Siracusa. Un esercito di volontari all'Anfiteatro Romano: il sito ripulito da cittadini, assenti le istituzioni

Si sono dati appuntamento all’Anfiteatro Romano. In tanti hanno risposto all’appello lanciato dall’associazione delle Guide Turistiche e dalle altre associazioni e singoli cittadini intenzionati a sostituirsi alle istituzioni per ripulire l’Anfiteatro Romano, le cui condizioni di manutenzione erano di degrado assoluto e senza la minima possibilità che, entro breve, potessero essere disposti lavori per riportare l’importante sito archeologico al suo antico splendore. Secondo quanto stabilito durante un sopralluogo effettuato alcune settimane addietro, per rendere nuovamente visibili le antiche pietre sarebbero servite almeno 200 braccia per un mese di lavoro. Già oggi, comunque, lo scenario che inizia a delinearsi è ben diverso rispetto a prima che i volontari si mettessero a lavoro. Tra quanti esprimono già soddisfazione, il presidente di Rifiuti Zero Siracusa, Salvo La Delfa. Suo lo scatto che testimonia la buona volontà di quanti, decidendo di trascorrere la domenica all’Anfiteatro Romano, non da turisti o visitatori ma da persone che amano il proprio territorio e si danno da fare per colmare enormi lacune, hanno dato un prezioso contributo al territorio, in netto contrasto con quanto, vuoi la politica, vuoi la burocrazia, continua a fare ai danni di Siracusa, della sua storia e delle potenzialità del territorio.




Siracusa. Non ce l'ha fatta Renzo, morto il 16enne coinvolto nell'incidente di via Cannizzo

Siracusa piange un’altra giovane vita spezzata in un nuovo, drammatico incidente stradale. Nonostante ripetuti, disperati tentativi di strapparlo alla morte, Renzo Formosa non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha cessato di battere nel pomeriggio.
Le sue condizioni erano subito apparse critiche, dopo l’incidente stradale che lo ha purtroppo coinvolto ieri. In via Cannizzo è stato travolto da una Fiat Panda che ha invaso la corsia di marcia lungo la quale il giovane si stava muovendo a bordo del suo scooter. E’ stato sottoposto a diversi interventi chirurgici. Uno snervante entra ed esci dalla sala operatoria dell’Umberto I di Siracusa, con la prognosi sulla vita riservata.
E’ arrivato in pronto soccorso in codice rosso. Le condizioni sono subito apparse critiche ai sanitari che non stanno lesinato sforzi, anche nottetempo. Nelle ultime ore le sue condizioni si sarebbero, però, ulteriormente aggravate al punto da rendere impossibile anche un trasporto d’urgenza in elicottero, a Catania.
Dalle prime ore del mattino grande mobilitazione per donare sangue per le trasfusioni. Richiesto sangue 0 positivo dal Centro Trasfusionale dell’Umberto I.
Quanto alla dinamica dell’incidente, accaduto ieri poco dopo le 13.20 in via Bartolomeo Cannizzo, il ragazzo alla guida della Panda bianca ha improvvisamente invaso la corsia opposta. Secondo alcuni testimoni, per un sorpasso; secondo altri, per evitare uno scooter immessosi da destra senza eccessiva cura.
Tutte le testimonianze sono al vaglio della Polizia Municipale che stabilirà esattamente cosa è realmente successo. Sia come sia, l’auto ha centrato lo scooter su cui viaggiava il 16enne e coinvolto nello scontro anche quello su cui sedeva un amico, anche lui finito in ospedale ma in condizioni decisamente migliori. Dopo l’impatto con i due scooter, l’auto avrebbe continuato a scarrocciare spingendo sull’asfalto anche un terzo scooter che era parcheggiato lungo la strada.




Floridia. Scritte ingiuriose contro i carabinieri al cimitero: devastati 13 loculi

“Sento di esprimere la mia vicinanza e solidarietà nei confronti dell’Arma dei Carabinieri di Floridia, offesa da un atto gravemente ingiurioso accaduto all’interno del Cimitero Comunale”. A dirlo è il sindaco, Orazio Scalorino dopo che, due notti fa, sono stati imbrattati 13 loculi con olio esausto e rivolti sfregi nei confronti di alcuni rappresentanti della Tenenza di Floridia. Un attacco che sarebbe stato rivolto alla sfera più intima degli affetti. “Sono vicino alle famiglie che hanno subito un vile e infimo gesto- prosegue Scalorino- Un episodio che non ha precedenti e ha causato forte preoccupazione”. Con il comandante provinciale, Luigi Grasso, il sindaco intende intraprendere azioni comuni.