Siracusa. Pagare la Tari lavorando per il Comune: il baratto amministrativo è realtà. Ecco come funziona e chi può richiederlo

Il baratto amministrativo diventa una realtà anche a Siracusa. Il Consiglio comunale lo ha approvato consentendo così ai cittadini delle fasce di reddito più basse e che non riescono a far fronte al carico fiscale, la possibilità di mettersi in regola con la tassa sui rifiuti offrendo la loro opera per lavori di piccola manutenzione o di riqualificazione in un’ottica di decoro urbano.
Potranno accedere al baratto amministrativo i cittadini residenti a Siracusa, maggiorenni, che non abbiano condanne penali passate in giudicato, idonei al tipo di lavoro che intendono svolgere e che non abbiano un reddito familiare Isee superiore ai 7.385 euro. Sono ammesse anche le associazioni i cui componenti singolarmente rispettino lo stesso limite di reddito.
La quota di Tari da “recuperare” con il baratto, secondo la proposta dell’amministrazione, viene fissata ogni anno dal Settore finanziario; per il 2017 l’ammontare è di 300.000 euro. Il Comune stabilisce annualmente gli interventi da effettuare e li comunica entro il 30 aprile. Chi vorrà avvalersi del baratto amministrativo dovrà presentare entro un mese una richiesta corredata da un progetto, che sarà valutato dall’Ufficio tecnico, indicando i tempi di realizzazione (nel caso di associazioni, anche del numero degli addetti). Il valore di ogni ora lavorata è di 8 euro per un massimo di 4 ore al giorno. Gli interventi, che non possono riguardare lavori dati in appalto, devono essere conclusi entro l’anno e non possono esserci crediti per rimborsi o compensazioni.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Gianluca Scrofani – è di tendere una mano alle fasce più deboli per evitare disparità sociali nette, ma soprattutto di fare in modo chi vive in condizioni di assoluta precaria e povertà non si senta appesantito da un eccessivo carico fiscale. Una parte dell’evasione tributaria oggi è legata, al di là della volontà dei singoli, agli effetti della crisi economica che colpiscono le famiglie e dunque è giusto offrire loro una possibilità”.
Ma c’è già chi chiede l’ampliamento della platea dei potenziali aventi diritto e il “raddoppio” del limite Isee come i consiglieri Gaetano Firenze e Alessandro Acquaviva.
Posizioni che si scontrano con le preoccupazioni di privare le casse del Comune di una fetta di entrate e di estendere i lavori a settori in cui operano imprese che si occupano di manutenzione dopo avere vinto le gare d’appalto.
Stefania Salvo ha correttamente messo in evidenza tre criticità: manca una figura che controlli l’andamento dei lavori; non sono chiari i criteri che guideranno la composizione della graduatoria; manca l’individuazione di un costo orario della prestazione.




Siracusa. "Nessun aumento della Tasi", il chiarimento dell'assessore Scrofani dopo le polemiche

“La Tasi non è stata aumentata, c’è solo la conferma di quanto previsto dalla legge”.L’assessore Scrofani risponde con questo chiarimento alle critiche sollevate dall’opposizione. “Quello dell’opposizione è un argomento privo di fondamento per non dire falso- spiega il componente della giunta Garozzo- Quella che in termini burocratici è definita ‘maggiorazione Tasi’ non è altro che la conferma di quanto previsto già dal 2015 e che la legge impone di sottoporre di anno in anno al voto del consiglio comunale. Rispetto a due anni fa, quando è stata cancellata la tassa sulla prima casa, il Comune – conclude l’assessore Scrofani – raccoglie dalla Tasi 8 milioni di euro in meno e la platea dei contribuenti che ancora la pagano si è ridotta a poche centinaia di persone tra proprietari di abitazioni di lusso o di fabbricati artigianali, professionali e commerciali; il gettito corrispondente è inferiore a 500mila euro. Dunque, nessun aumento della tassa sulla casa che, per altro, non potrebbe neppure esserci visto che la legge di stabilità impone di contenere la pressione tributaria”




Siracusa. Nasce l'associazione Difensori d'Ufficio: l'avvocato Giuseppe Giuliano presidente

Si è costituita ieri nei locali del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa l’Adu, associazione difensori d’ufficio. La presiede l’avvocato Giuseppe Giuliano.
Il difensore d’ufficio è una figura prevista nell’ambito del diritto processuale penale:qualora durante un procedimento penale l’imputato non provveda a nominare un proprio difensore di fiducia o, pur avendolo fatto, ne rimanga privo per una qualsiasi ragione, l’Autorità Giudiziaria che procede provvede a nominare un difensore d’ufficio, scelto in un apposito elenco di reperibilità H24, per assistere l’imputato e garantire il suo diritto di difesa.
L’Associazione si prefigge lo scopo di tutelare la dignità e la professionalità della figura del difensore d’ufficio valorizzandone il ruolo sociale.I componenti del primo direttivo sono gli avvocati Giuseppe Giuliano e Maria Aurora Frazzetto, rispettivamente presidente e vice presidente, e gli avvocati Salvatore Belfiore, Davide Bondì (tesoriere), Massimiliano Caligiore, Paolo Cavallaro, Cristina Elia, Rosario Frigillito, Antonio Lo Iacono, Alessia Lo Tauro, Concetta Maiolino (segretario).




Siracusa. "Culle termiche davanti agli ospedali per i piccoli abbandonati", l'input di Un Passo Avanti

Culle termiche davanti ad ogni ospedale, con il segnalatore acustico che possa avvertire tempestivamente della presenza di un neonato, appena abbandonato. Lo prevede una legge del 2000, che consente a chi, per qualsiasi ragione, partorisce non vuole tenere il piccolo o la piccola, di affidare i neonati in mani sicure, senza mettere a repentaglio la loro vita. Una legge che comunque non trova applicazione nel territorio.
Il movimento politico Un Passo Avanti chiede che la legge abbia maggiore divulgazione ma, rivolgendosi agli assessorati regionali alla Sanità e alla Famiglia, anche di riattivare, in chiave moderna, in tutti gli ospedali della Sicilia, le “ruote degli esposti”.
“In ogni nosocomio dell’isola – afferma Costanza Castello, coordinatrice regionale del movimento – venga installata una culla termica posta nel muro esterno, riscaldata e dotata di un allarme acustico che permetta al personale medico di essere avvisato con celerità nel momento in viene lasciato un bimbo. Le culle termiche contrasterebbero efficacemente il fenomeno dell’abbandono e contribuirebbero a dare una risposta alle famiglie in attesa di adozione. Culle per la vita che sono già presenti in alcuni grandi centri italiani come il Federico II di Napoli, il Sant’Anna di Torino, l’ospedale Careggi di Firenze, la clinica Mangiagalli di Milano o il policlinico Casilino di Roma, per fare alcuni esempi. La Sicilia non è estranea, fortunatamente, rispetto a queste eccellenze perché ci risulta che l’ospedale Cannizzaro di Catania abbia una nicchia in via Umbria, a lato della chiesa di Gesù Lavoratore”.




Siracusa. Ludopatia, carabinieri e Sert ne spiegano i rischi agli studenti

Un momento di riflessione e di conoscenza di un fenomeno molto pericoloso: la ludopatia. Su questo i carabinieri, guidati dal tenente Tamara Nicola, che guida il Norm della Compagnia di Siracusa, hanno voluto incontrare gli studenti delle scuole superiori, insieme alle esperte del Sert, il servizio per le tossicodipendenze e all’unità operativa di educazione alla Salute di Siracusa. Al liceo artistico “Antonello Gagini” il tema della ludopatia è stato affrontato da diversi punti di vista, illustrando le conseguenze, a partire da quelle economiche, di questa vera e propria patologia, grazie alla quale le organizzazioni criminali intascano 23 miliardi di euro l’anno provenienti dal gioco d’azzardo e usati per accrescere la propria attività delinquenziale. Sottolineata l’importanza di denunciare quando si viene a conoscenza che una persona affetta da GAP (Gioco d’Azzardo Patologico), è vittima di usurai e quando vengono organizzate gare o bische clandestine (vedasi le corse clandestine dei cavalli su grosse arterie stradali della provincia) al fine di poter reprimere il fenomeno. Segnalati anche tutti gli aspetti legati al Gap.




Siracusa. Teoria gender, 2 mila firme per la petizione che chiede lo stop al progetto "Educare alle differenze"

Sfiora le 2.000 firme la petizione online lanciata sulla piattaforma di citizengo.org per chiedere “lo stop alla teoria gender a Siracusa”. Alla base dell’iniziativa c’è l’adesione del Comune alla rete “Educare alle differenze” che i promotori della raccolta firme via web definiscono “collettivo partecipato da associazioni femministe, gay, lesbiche, bisessuali e transessuali per la sponsorizzazione nelle scuole comunali, sin dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia, dell’ideologia del Gender, per cui l’identità di genere di una persona sarebbe fluida e indipendente dal suo naturale sesso biologico maschile o femminile”.
Nel testo della petizione, diretta al sindaco Giancarlo Garozzo, i firmatari chiedono che “il Comune rispetti il diritto di priorità educativa delle famiglie di Siracusa. Le famiglie hanno il diritto di insegnare la verità ai loro figli e alle loro figlie. Che uomini e donne si nasce, non si diventa”. Per questo chiedono al Comune di non spendere un solo euro pubblico “per la colonizzazione ideologica del gender nelle scuole”.
La risposta ai contestatori arriverà domani mattina nel corso di un incontro pubblico organizzato da Stonewall Siracusa, una delle tre associazioni che hanno dato vita al network Educare alle Differenze (le altre sono S.C.O.S.S.E. di Roma e Il progetto Alice di Bologna, ndr). Appuntamento alle 10,30, nella sala Arci di piazza Santa Lucia. “Educare alle differenze -spiega la presidente di Stonewall, Tiziana Biondi – significa insegnare a bambine e bambini il rispetto dell’altro da se, qualunque esso sia, indipendentemente dal sesso di appartenenza, la provenienza geografica, il credo religioso, l’orientamento sessuale o le abilità fisiche e psichiche possedute. Questo, per combattere fenomeni discriminatori, prevaricazioni ed in taluni casi persino abusi, perpetrati sempre in maggior numero all’interno delle scuole di ogni ordine e grado e nella vita di tutti i giorni”.
Nessun legame con la diffusione della cultura gender: lo ribadisce l’assessore alle politiche scolastiche, Valeria Troia. “Vogliamo creare una città accogliente e inclusiva con i fatti e non solo a parole, capace di garantire a tutti pari opportunità, pari diritti e pari cittadinanza. A tutti, nessun escluso, a prescindere da ciò che pensano, dalla religione che professano, dal colore della pelle, della loro provenienza o dalle preferenze sessuali. Le circostanze hanno voluto che la nostra iniziativa coincidesse in termini di tempo con quanto Arcigay (associazione che gode del nostro rispetto e della nostra considerazione) sta promuovendo negli istituti superiori, dunque fuori dalla nostra competenza, i cui contenuti e le cui modalità non siamo tenuti a conoscere”.




Ospedali, riforma ok per Siracusa: niente chiusure e tagli. Salvi Muscatello di Augusta e Generale di Lentini

“Una trasformazione radicale e innovativa della rete ospedaliera nella nostra Regione che allinea la Sicilia al decreto Balduzzi e al decreto ministeriale del 2015”, così l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, presenta la nuova rete ospedaliera della regione. L’ultima bozza di riforma ha avuto l’ok della Commissione Sanità adesso tocca al governo centrale. Il 4 aprile l’esame al ministero.
Nessuna chiusura, niente taglio di posti letto. Il principio è stato seguito anche nelle scelte che hanno riguardato Siracusa. Dove l’ospedale del capoluogo, l’Umberto I, è struttura Dea di I livello, come Avola-Noto. Salvo Lentini che diventa presidio di base mentre è arrivata la deroga ambientale per il Muscatello di Augusta in quanto presidio in zona disagiata ad alto rischio ambientale. In linea di massima, confermato quanto emergeva già nella prima versione della riforma.
Qui il quadro completo della riforma, con numeri, reparti e qualifiche.




Il Marocco alla scoperta di Siracusa: 12 giornalisti racconteranno le bellezze aretusee

Da domani e per due giorni, 12 giornalisti delle più qualificate testate della carta stampata e dei network marocchino descriveranno ai loro connazionali le bellezze di Siracusa. In occasione della creazione del volo diretto Casablanca-Catania, inaugurato ieri con un Airbus da 174 posti, albergatori, ristoratori, guide turistiche e tassisti siracusani hanno raggiunto una intesa con la Sac, che gestisce l’aeroporto di Catania, per meglio piazzare il prodotto “Siracusa” sull’emergente mercato turistico marocchino.
La tappa siracusana è ritenuta dagli stessi giornalisti quella di maggior interesse culturale. Immancabile visita al parco archeologico della Neapolis e al mercato di Ortigia. Poi un incontro a Palazzo Vermexio con l’assessore alla Cultura, Francesco Italia, insieme al presidente di Noi Albergatori Siracusa, Giuseppe Rosano, il presidente Consorzio Ristoratori Demetra, Peppe Lomanto e il presidente Guide Turistiche, Carlo Castello.
La tappa siracusana si completerà con la visita a Noto, scelta non casuale perchè c’è alo studio una commercializzazione abbinata Siracusa-Noto sui nuovi mercati turistici.




Confermata l'anticipazione di SiracusaOggi: prima rata Tari ad aprile. Ma occhio alla maggiorazione Tasi

Come anticipato ieri da SiracusaOggi.it, slitta a fine aprile il pagamento della prima rata della Tari. Lo ha deciso oggi il Consiglio comunale approvando una proposta dell’amministrazione. Il ritardo accumulato dagli uffici e che ha impedito di far partire prima gli avvisi agli utenti ha reso necessario lo slittamento. Con la conseguenza che i siracusani dovranno adesso fare i conti con due rate Tari nel giro di 30 giorni (aprile e poi maggio).
E anche la Tasi adesso diventa uno spauracchio con la più che probabile maggiorazione della Tasi confermat anche per il 2017.
Il Consiglio si è aperto con la sostituzione di Antonio Moscuzza con Fabio Fazzina, primo dei non eletti nella lista del Pd. Moscuzza si era dimesso nei giorni scorsi decidendo di dedicarsi solo alla carica di assessore all’Urbanistica. Il nuovo consigliere comunale, dopo il giuramento nelle mani del presidente Armaro, ha dichiarato di aderire al gruppo di Area democratica. Il benvenuto al Fazzina è stato dato dal capogruppo, Cosimo Burti, e da Giuseppe Impallomeni.
Quanto alla Tari, l’assessore al Bilancio e Tributi, Gianluca Scrofani, ha spiegato che lo spostamento del pagamento “è determinato dall’aggiornamento del software che, in un’ottica di un migliore rapporto tra contribuenti e amministrazione, consentirà a tutti di confrontarsi direttamente con gli uffici, anche attraverso un call-center telematico, e di pagare i tributi on-line evitando file e intermediari. C’è però il rischio di errori nel passaggio della banca dati nel nuovo sistema con conseguente invio di cartelle errate e lo slittamento della scadenza a fine aprile serve proprio ad evitare questo”.
Sulla proposta si sono registrate le perplessità di Salvatore Castagnino sul fatto che le prime due rate della Tari sarebbero troppo ravvicinate e sui costi che questa decisione comporta per il Comune, soprattutto in termini di anticipazioni di cassa e relativi interessi per il pagamento del servizio. La risposta, in sede di replica, è arrivata dall’assessore Scrofani che ha evidenziato come la proposta godesse del parere favorevole del collegio dei revisori dei conti e del ragioniere generale a garanzia della sostenibilità del provvedimento.
La proposta della maggiorazione della Tasi, è stata introdotta dalla relazione del dirigente del settore Tributi, Vincenzo Migliore. Si tratta, ha spiegato, “non di un nuovo aumento ma di confermare quello già introdotto nel 2015 e che, per legge, deve essere votato di anno in anno dal Consiglio comunale. Proprio perché si tratta di una maggiorazione di ordine generale – ha chiarito – non ha a che fare con le aliquote delle singole categorie di fabbricati, che non sono oggetto della proposta, una specificazione che ha anticipato la posizione dell’Amministrazione sugli emendamenti presentati”.




Siracusa. Antico Mercato di Ortigia, idea concessione ai privati per una apertura costante e continuata

L’Antico Mercato di Ortigia, ovvero un immobile comunale di pregio in attesa di rilancio. Piace, viene richiesto per manifestazioni e convegni ma nel corso dell’anno alterna porte chiuse a porte aperte. Come renderlo pienamente operativo e farne un altro “centro” in Ortigia?
La soluzione individuata da palazzo Vermexio passa per un avviso pubblico rivolto a privati interessati ad assumersi la gestione della struttura versando nelle casse comunali un canone di concessione.
Possono rispondere alla “chiamata” del Comune di Siracusa “soggetti che operano nel settore delle arti, della cultura, del turismo e del commercio”. Dovranno presentare progetti a medio e lungo termine per una programmazione di eventi e appuntamenti che permettano una più lunga e continuata apertura dell’Antico Mercato di Ortigia.
In queste ore, l’avviso pubblico viene predisposto dagli uffici della gestione patrimonio immobiliare. Spirito della scelta operata, il principio per cui la gestione di beni di proprietà comunale deve essere finalizzata ad un uso economico del bene stesso, nel rispetto delle finalità sociali e culturali del patrimonio dell’ente.