Siracusa. Acqua che cola dal tetto e ale chiuse, servizio de "Le Iene" sul museo Paolo Orsi

Anche i problemi che attanagliano il museo regionale “Paolo Orsi” all’interno del servizio andato in onda ieri sera su “Italia Uno”. La troupe de “Le Iene”, con l’inviato Pecoraro, ha fatto un giro di perlustrazione tra i principali siti culturali siciliani, sottolineando come il numero dei custodi, nell’isola, sia spropositato rispetto alle esigenze delle singole strutture. A Siracusa, situazione differente. Non solo un alto numero di custodi al “Paolo Orsi”, ma anche carenze strutturali evidenti, con tanto di catini per raccogliere l’acqua piovana che, dal tetto, arriva all’interno delle sale espositive. Intervistata la direttrice, Gioconda Lamagna, emerge la questione fondi, carenti rispetto alle esigenze, tanto da dover attendere anche per la sostituzione di una lampadina. Poi la disamina dell’ex assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata. Per rivedere il servizio de “Le Iene”, clicca qui.




Siracusa. Il ministro De Vincenti a Cambiamenti: "defiscalizzare in Sicilia, dialogo con Ue"

“La Sicilia può farcela con le proprie forze ma ha bisogno di vera occupazione, di una svolta liberale che aiuti gli imprenditori a scommettere su questo territorio, di politiche di investimento ma soprattutto di aree libere dalle tasse che aiutino chi fa impresa in un territorio come il nostro: su questo punto è arrivato il momento che l’Unione europea ci ascolti e risponda alle esigenze della nostra regione. Solo così volteremo pagina”. Con queste parole il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, ha aperto i lavori della tappa siracusana del pensatoio “Cambiamenti”, dedicato ai temi dell’economia e del lavoro, alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.
Oltre cento esperti del settore, imprenditori, docenti universitari, rappresentanti di sindacati e associazioni di categoria, dirigenti della Pubblica amministrazione sono stati i protagonisti dei sei panel dedicati a industria 4.0, fiscalità, credito, commercio, terzo settore, identità alimentare, professioni.
Le proposte sono confluite in un documento consegnato al ministro De Vincenti e che farà da base per un confronto sul futuro della Sicilia. Tra queste la trasformazione della regione in un’area libera dalle tasse per sostenere gli investimenti, cinque distretti produttivi abbinati alle aree vaste e un sistema di venture capital per le start up.
“Bisogna rimettere in moto l’economia siciliana – ha detto il ministro De Vincenti – qui ci sono eccellenze straordinarie che vanno sostenute. Stiamo discutendo con l’Ue della possibilità di creare zone defiscalizzate che siano catalizzatrici di sviluppo”.
“L’Irfis deve investire sulle idee migliori delle nuove generazioni, deve rappresentare una specificità in più per la Sicilia – ha aggiunto Faraone – oggi abbiamo raccolto le opinioni e le proposte della Sicilia che produce, che crea lavoro e ogni giorno lotta per far sopravvivere le aziende”.




Siracusa. Con il ministro per il Mezzogiorno si discute di rilancio economico: "Sicilia sia tax free zone"

Apertura di settimana con un ministro. Arriva a Siracusa Claudio De Vincenti, insieme al sottosegretario alla Salute, Davide Faraone. Questo pomeriggio, nella sede dell’area marina protetta del Plemmirio, al Castello Maniace, si discute di rilancio della Sicilia e di defiscalizzazione degli investimenti insieme proprio al ministro per il Mezzogiorno e la Coesione Territoriale che ha così risposto all’invito lanciato da Faraone e dal suo “pensatoio” Cambiamenti. Si parla di economia e lavoro, insieme a imprenditori, dirigenti della pubblica amministrazione, sindacati e associazioni di categoria provenienti da tutta la Sicilia. Tra le principali idee sul tavolo, la trasformazione della regione in una Tax free zone, una zona a bassa fiscalità a favore di chi investe.
Dopo gli interventi iniziali di De Vincenti e Faraone saranno costituiti dieci tavoli tematici su identità alimentare, partenariato pubblico-privato, politiche attive del lavoro, sharing economy, credito e imprese, industria 4.0, commercio, terzo settore, professioni e fiscalità sul modello ben noto della Leopolda e degli incubatori di idee.
Al termine della giornata, le proposte e le idee confluiranno in un documento da presentare al ministro De Vincenti per un confronto sul rilancio dell’economia del territorio.




Pachino. Il piano di gestione dei Pantani e le regole per le serre, ricorso del Consorzio Pomodoro Igp

Anche il Consorzio Pomodoro di Pachino Igp ha impugnato al Tar il piano di gestione dei “Pantani della Sicilia Sud Orientale”. L’avvocato Giuseppe Gambuzza, consulente legale del Consorzio, ha depositato il ricorso avverso all’atto con cui la Regione ha approvato in via definitiva il piano contestato anche dal Comune di Pachino.
L’area interessata dai nuovi vincoli comprende l’area della riserva di Vendicari e coincide, in parte, con la zona di produzione della IGP Pomodoro di Pachino. L’avvocato Gambuzza ha messo in rilievo una serie di mancanze e imprecisioni rendono l’atto poco coerente con l’attuale sviluppo di quella porzione del territorio. In particolare le relazioni e le tabelle allegato al Decreto non sono rispondenti all’attuale natura dei luoghi poiché sono relative agli anni 2008-2009.
“Si evince una grande imprecisione, inoltre, – spiega Gambuzza- nello stilare i criteri con cui le opere di questa zona potranno essere realizzate e gestite: le serre, ad esempio, sono previste, ma vengono valutate fortemente impattanti sull’ambiente e da sottoporre a regolamentazione ma non vengono esplicitati i criteri che dovranno essere seguiti per tale regolamentazione; sono previste inoltre fasce di rispetto dai pantani e dei corridoi ecologici per mettere in comunicazione i pantani che vincolano l’intera area della IGP; ciò avviene in considerazione del numero elevato di pantani e dal fatto che il decreto estende le zone SIC e ZPS ai pantani minori, fino ad ieri non sottoposti a tutela”.
Il decreto inoltre non garantirebbe il diritto di partecipazione del Consorzio come Ente esponenziale degli interessi economici dei produttori alla fase propedeutica alla individuazione dell’area da tutelare, violando in questo modo i principi sanciti dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 212 del 2014 che aveva visto il Consorzio di Tutela vittorioso contro la Regione nella causa relativa alla istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale, poi annullata dal TAR di Catania con la sentenza 1382 del 2015.
“La nostra azione di difesa nei confronti dell’agricoltura di qualità, di cui rappresentiamo un settore importante- spiega Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio- si è già manifestata con chiarezza due anni fa, ricevendo l’avallo della sentenza che revocava l’istituzione della riserva. Ritengo dunque di proseguire in maniera coerente con l’impugnazione di questo nuovo atto, che rende ancora più difficile il lavoro dei produttori: oltre a trovarsi a fronteggiare nuovi scenari poco chiari, dovrebbero affrontare maggiori difficoltà al credito rispetto a quelle attuali perché si ritroverebbero i terreni vincolati”.




Siracusa. Via Luigi Spagna, acqua in strada: il consigliere Cavarra chiede un sopralluogo

Il consigliere della circoscrizione Akradina, Luigi Cavarra, chiede l’intervento di Siam in in via Luigi Spagna. “Residenti lamentano da diverso tempo una perdita di acqua probabilmente dalla rete idrica. Chiedo di provvedere celermente affinché si risolva questo problema, scoprendo da dove proviene tutta questa acqua che si riversa in strada”.




Siracusa. Trasporti: turni massacranti e diritti violati, la Filt Cgil chiede l'aiuto delle grandi committenti

“Il settore dei trasporti è sempre più precario e i lavoratori sempre più ricattati e costretti a subire pesanti condizionamenti e pressioni da parte delle aziende di autotrasporto”. Così Vera Uccello, segretario provinciale della Filt Cgil, accende i riflettori su un tema ostico, molto spesso coperto da colpevoli silenzi. “I lavoratori – prosegue la sindacalista – spesso sono obbligati a effettuare orari massacranti, con pesanti turn over, senza rispetto di regole e diritti. Siamo consapevoli che il ricatto occupazionale è forte e che la crisi aggrava una condizione lavorativa pesante, e i lavoratori, pressati, si ritrovano ad affrontare il dilemma se rispettare la legge e rischiare di perdere il lavoro, o se lavorare non rispettando la legge! Un assoluto paradosso>>.
Con questa consapevolezza, la Filt Cgil si è rivolta alle grandi committenti. <<C’è l’urgente necessità di vigilare sulle imprese appaltatrici, affinché non concorrano in irregolarità che penalizzino i lavoratori sia in termini di sicurezza personale e stradale, sia in termini di salario e contribuzione. E’ necessario quindi, vigilare sulle regole e riorganizzare il rapporto tra committente e vettore, in linea con la tracciabilità dei rapporti commerciali, rendendole più stabili e sicure>>.
Vera Uccello ritiene che elevare il grado di legalità significa mettere in sicurezza le aziende sane, ma anche creare lavoro e sviluppo nella provincia siracusana.




Rosolini. Viaggiava con due chili di marijuana in auto, il fiuto del cane Aquila lo incastra

Dopo un inseguimento di pochi chilometri è stato arrestato un 22enne modicano. All’interno della sua auto aveva 2 kg di marijuana. Lo stupefacente non è sfuggito al fiuto del cane Aquila che ha permesso alla Guardia di Finanza di recuperare e sequestrare 4 buste che il giovane aveva gettato dal finestrino durante la breve fuga.
Aveva cercato di eludere il posto di blocco all’uscita Rosolini dell’autostrada. Con la sua fiat Punto prima ha finto di rallentare all’alt per poi tentare la fuga, mettendo a serio
rischio l’incolumità dei finanzieri. Ne è nato un inseguimento durato pochi chilometri.
Le attività di indagine dei finanzieri si sono estese anche all’abitazione del ragazzo. Qui, all’interno di una baracca adiacente al fabbricato, trovata altra sostanza stupefacente e un vero e proprio kit composto da coltelli, bilancino, trita marijuana e materiale per il
confezionamento. Di diverse migliaia di euro il valore su mercato della marijuana sequestrata.




Siracusa. Il commissiario della ex Provincia convocato a Roma. Zappulla: "occorrono 28 milioni"

La commissione Parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale dedicherà una audizione alla difficile situazione della ex Provincia Regionale di Siracusa. A Roma sono stati analizzati i numeri che dimostrano le condizioni finanziarie disastrose in cui versano le casse degli enti siciliani, in particolare Siracusa. Errori politici, indebitamenti eccessivi e le Province sono prossime al tracollo: niente servizi e niente stipendi.
“Su mia richiesta la Commissione sosterrà la necessità di adeguati interventi del governo”, spiega il parlamentare Pippo Zappulla che ha rivolta una specifica interrogazione parlamentare al Ministro Padoan nella quale chiede, in sinergia con la Regione e il Governo Siciliano, l’assunzione urgente di provvedimenti straordinari. “E’, infatti, chiaro che il trasferimento delle risorse ordinarie (circa 8 milioni di euro, ndr) è del tutto insufficiente. Ne occorrono almeno altri 20”.




Abbandono di rifiuti nelle zone balneari, i carabinieri sorprendono e multano tre uomini

Decine di segnalazioni nelle zone balneari per l’abbandono incontrollato di rifiuti di vario genere. I carabinieri, dopo una serie di appostamenti, hanno sorpreso tre uomini intenti a scaricare del materiale. Uno stava abbandonando sacchetti di plastica contenenti rifiuti domestici, buttandoli dalla propria autovettura. Un altro soggetto è stato colto in flagranza mentre, lungo la strada Ognina, scaricava dei sacchi di plastica contenenti erba appena tagliata. L’ultimo soggetto è stato sorpreso in zona Plemmirio, mentre dal suo mezzo scaricava erba appena tagliata ed altro materiale.
Ai tre è stata elevata una contravvenzione di 600 euro per la violazione della normativa in materia di ambiente.




Siracusa. Il sostituto procuratore Musco trasferito a Sassari: conseguenza della condanna per tentata concussione

Il sostituto procuratore Maurizio Musco trasferito da Siracusa al Tribunale di Sassari. Il provvedimento non è ancora stato notificato al diretto interessato e nemmeno al procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, ma la decisione sarebbe stato assunto, conseguenza della sentenza di condanna emessa dalla Corte di Cassazione nei confronti del magistrato, con la conferma della sentenza della Corte d’Appello di Messina del dicembre 2015. Musco è stato riconosciuto colpevole di abuso d’ufficio, in particolare per la mancata astensione nella vicenda giudiziaria Oikoten, per l’approvazione della piattaforma funzionale, vicenda che vedeva coinvolto anche l’avvocato Pietro Amara, amico di Musco. Il magistrato era stato assolto in primo grado, mentre la Corte d’Appello lo ha condannato. Il trasferimento sarebbe legato però all’ultima condanna, a 3 anni e 8 mesi per tentata concussione, emessa anche in questo caso dal Tribunale di Messina