Siracusa. Al via la visita dell'Arcivescovo alla parrocchia Sant'Antonio di Padova

Una messa solenne che ieri ha richiamato un gran numero di fedeli. Ha preso il via così la visita pastorale dell’arcivescovo Salvatore Pappalardo alla parrocchia Sant’Antonio di Padova alla Pizzuta dove, da oggi e fino al 13 febbraio si celebra la festa della presentazione di Gesù al Tempio. Ricco il calendario di eventi che prevede la celebrazione della messa alle 18 per tutta la settimana in corso. Questa sera è invece in programma l’incontro con il Movimento dei Cursillos e la Comunità dei Missionari del Vangelo. La mattinata di domani sarà invece dedicata ai malati, mentre nel pomeriggio, dopo la messa di San Biagio e la tradizionale benedizione della gola, si terrà l’incontro con i soci dell’Oratorio Anspi Sant’Antonio di Padova. Mercoledì l’Arcivescovo sarà ospite del X istituto comprensivo “Giarracà” e nel pomeriggio incontrerà gli studenti della scuola di Teologia Biblica e i catechisti. La giornata di venerdì è destinata all’incontro con i ministri straordinari della Comunione, gli operatori Caritas e il coro parrocchiale. Sabato sono in programma la visita al Centro di Accoglienza “Umberto I” e alla Comunità dei Figli dell’Immacolata Concezione e gli incontri con gli Scout Sr 15, la Comunità dell’Ordinariato Militare e il gruppo Giovani parrocchiale. La domenica sarà dedicata all’incontro dei genitori e dei ragazzi del programma catechistico. martedì 10 spazio all’incontro con gli alunni del liceo classico “Gargallo” e del liceo scientifico “Einaudi” e la visita alla Fondazione Sant’Angela Merici. La visita pastorale si
concluderà con una riunione con i membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Consiglio per gli Affari Economici.




Siracusa. Sicurezza negli ambienti di lavoro, se ne discute in un seminario al Cpt

“L’asseverazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza e vantaggi per le imprese”. E’ il titolo di un seminario i approfondimento tecnico organizzato dal comitato paritetico territoriale di Siracusa e l’Inail sede di Siracusa, in programma dopodomani, dalle 8.45, nella sede del Cpt di Siracusa in viale Ermocrate. Il seminario, destinato alle imprese edili e, in generale a tutti coloro che si occupano di sicurezza negli ambienti di lavoro, rappresenterà l’occasione per approfondire il tema dell’asseverazione, ovvero del processo attraverso il quale il Cpt, a seguito di opportune verifiche, dichiara di aver esaminato la corretta adozione e l’efficace attuazione da parte dell’impresa di un modello di organizzazione e gestione della sicurezza, quale strumento aziendale di controllo dei rischi sul lavoro.




Siracusa. La storia di Simona: "Io, vittima di stalking. Sono stata ingenua ma non merito questo"

Simona compirà presto 26 anni. Ma degli ultimi dodici mesi farebbe volentieri a meno. Un’amicizia rivelatasi sbagliata l’ha trascinata dentro una storia fatta di attenzioni morbose, minacce e pesanti allusioni sessuali. Lo chiamano stalking. “Non vivo più con serenità”, racconta lei sforzandosi di trovare la forza di accompagnare le parole con un sorriso quasi normale per una ragazza della sua età. Ma fatica, e si vede. “Ho l’impressione che lui conosca sempre i miei spostamenti e temo che la gente possa credere a quello che racconta in giro di me”.
Lui è un quarantenne siracusano, conosciuto per caso in un locale pubblico nel 2008. Un’amicizia come tante, niente che lasciasse pensare ad un epilogo simile. Ma nel 2014 qualcosa cambia. Mentre lui si sposta negli States per lavoro, invita l’amica a raggiungerlo. Alle spese ed all’alloggio provvederà lui, le dice al telefono. “La prima volta me lo chiese a dicembre del 2013. Ma avevo rifiutato. Non volevo lasciare la mia famiglia e poi speravo di trovare un’occupazione qui”. Ma i mesi passano e di lavoro per Simona non c’è traccia. Poche settimane dopo, è la fine di febbraio del 2014, decide di provare la carta americana di fronte all’ennesimo invito. “Per fortuna avevo il biglietto di ritorno in tasca. Sono rimasta un mese e condividere la casa con lui in quel periodo è stato difficile. Il suo comportamento è improvvisamente cambiato – spiega Simona – era morboso, con attenzioni soffocanti. Mi era sempre addosso, dove ero io c’era lui”.
Simona non resiste. Lascia il lavoro negli States e torna a Siracusa, dopo una tappa di lavoro – anche questa poco fortunata – a Malta. Il suo “amico” la rintraccia ancora. E si dichiara. “Credo di essere stata gentile nel dire no, meglio se restiamo amici”. Quel rifiuto da il là a quello che per Simona è “un inferno”.
Sul suo cellulare si moltiplicano gli sms. Sembrano quelli di un innamorato deluso, fin quando non iniziano ad oscillare verso le minacce. Prima vaghe, poi sempre più chiare. Minacce di morte, con riferimento a pistole ed amici. I tabulati parlano chiaro. Simona presenta le prime denunce, scopre che l’uomo avrebbe in passato avuto lo stesso comportamento con almeno altre due giovani.
Cambia il numero di telefono, però lui la rintraccia su Facebook. Centinaia di messaggi con insulti, allusioni sessuali e ancora minacce. “Non si è limitato a questo. Ha iniziato a contattare i miei amici raccontando storie sul nostro conto. Tutte false. Mi ha descritto come una prostituta, con loro e in giro per la rete e in città. Immagino sia stato lui a creare identità false su Facebook con mie foto rubate dal profilo vero. Qualcuno ci ha creduto e mi contattano chiedendo prestazioni. Assurdo”, dice Simona. E lo ripete più volte mentre gli occhi si fanno lucidi.
Prima riceveva anche regali anonimi davanti alla porta di casa. “Rossetti, anelli, tovaglie e fiori”. Già, i fiori. Rose rosse in un primo momento. Poi crisantemi. Dal segno dell’amore, ai fiori dei defunti. Simona mostra un messaggio sul cellulare. “Sei già morta”, si legge in un passaggio. Poi un secondo sms simile, e un terzo. Mostra i tabulati stampati (sei pagine), con quei messaggi minatori inviati da diverse cabine telefoniche di Siracusa.
Oggi riceve solo minacce. Ha cambiato numero di telefono ma sui social network rimane ancora rintracciabile. Quell’uomo lo ha incontrato a dicembre. Una casualità, in un bar. Ed è finita con una colluttazione tra il quarantenne e uno degli amici di Simona.
“Da mesi limito i miei spostamenti, non esco di casa se non sono accompagnata”. Poi fa una pausa e guarda le denunce sparpagliate sul tavolo. Almeno sei per atti persecutori. In Questura, ormai, la conoscono. Ma non si può far molto. “Ho paura. La mia vita è cambiata”. Il quarantenne ha solo l’obbligo di firma. In cambio, Simona ha ricevuto una denuncia per insolvenza fraudolenta. “Nei mesi scorsi mi ha accusata di avergli rubato soldi. Ha chiesto più volte indietro quelli che ha speso per il biglietto di viaggio in America. Ma l’invito me lo ha fatto lui stesso, lui mi ha detto ‘vieni ci penso io’. Io non ho chiesto nulla”, si difende Simona.
“Sono stata ingenua”, confida. “Ma non merito questo. Voglio uscire da questa storia”.




Siracusa. Vigilantes salva una donna pronta ad un gesto estremo e disperato

Un’auto grigia così pericolosamente vicina al mare, in una zona poco frequentata in questa stagione e quando ormai il sole era tramontato da un pezzo. Tutti elementi che hanno subito insospettito un vigilantes impegnato ieri sera in un giro di perlustrazione nella zona dell’Arenella.
L’uomo si avvicina, all’altezza del lido Polizia. E a distanza inizia a scorgere una sagoma all’interno. E’ una donna, evidentemente nervosa. Il vigilantes Inizia a parlarle a distanza, calmo. E riesce a guadagnarsi la sua fiducia mentre si avvicina allo sportello. La signora, sulla quarantina, racconta di un pesante litigio in famiglia, di essere stata respinta dal compagno perchè in stato interessante, al quarto mese. Fino a confessare le sue intenzioni: “voglio morire”. Il vigilantes, allora, con un gesto veloce riesce a togliere le chiavi dal quadro dell’auto e avvisare carabinieri e 118. In pochi minuti arrivano in zona a sirene spiegate per accompagnare la donna, evidentemente sotto
choc, in ospedale. Il pronto intervento dell’esperto vigilantes ha permesso di scongiurare il peggio.




Siracusa. Contributi per le start-up: "per qualcuno soldi ancora platonici"

Il consigliere comunale Salvo Castagnino critica i tempi con cui il Comune starebbe liquidando i contributi assegnati per le start-up lo scorso anno. “Ad oggi, su uno stanziamento di 180 mila euro, le somme liquidate risultano meno della metà e precisamente 88.189,20”, spiega l’esponente di opposizione. “A chi è risultato assegnatario del contributo per creare nuove imprese sul territorio, il Comune risponde che non c’è liquidità e che a breve si procederà alla erogazione delle somme previste a saldo”. Ma per Castagnino così si rischia il ridicolo. “Le somme avrebbero già dovuto essere erogate ed erano nelle disponibilità di chi amministra. Hanno voluto dare priorità ad altre spese urgenti, eppure gli assegnatari hanno rispettato il bando che prevedeva investimenti e garanzie fideiussorie”.
Intanto nelle scorse settimane è stato pubblicato il secondo bando per le start-up. “L’amministrazione non ha erogato i contributi previsti ma contestualmente ha comunicato che è pronto il bando per il 2015. Ho depositato all’ufficio di presidenza un’interrogazione per capire quali priorità di spesa ha sostenuto l’amministrazione che giustifichino il mancato finanziamento alle imprese che resta ad oggi un contributo platonico”.




Siracusa. Rapinatore in manette: dovrà scontare due anni e 8 mesi in carcere

Dovrà scontare una pena residua di 2 anni e 8 mesi di reclusione per rapina. Franco Musso, 45 anni, già ai domiciliari, è stato trasferito ieri in carcere. Il provvedimento gli è stato notificato dagli agenti della Squadra Mobile in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica.




Siracusa. Commercialisti pronti allo sciopero: "Sfiancati dall'amministrazione finanziaria"

Anche i commercialisti della provincia pronti a incrociare le braccia. Preannunciano una protesta dura i professionisti aderenti al Coordinamento regionale delle associazioni dei commercialisti e ne spiegano le ragioni attraverso una nota congiunta. “Alla luce delle ultime novità fiscali, ormai irrimediabilmente sfiancati dalle vessanti pretese
dell’amministrazione finanziaria (che si concretizzano in adempimenti quasi sempre complicati) – spiegano i professionisti siciliani – mai perfettamente chiari, spesso ridondanti o inutili. Tali adempimenti a carico dei contribuenti, in molti casi apparentemente semplificazioni, ripercuotono i loro pesantissimi effetti unicamente sugli studi dei commercialisti, determinando una sempre maggiore penalizzazione dei professionisti, ormai palesemente e totalmente asserviti alle volontà legislative della governance politica e obbligati all’assunzione di responsabilità di dubbio profilo costituzionale”. Una posizione chiara quella assunta dai commercialisti, convinti di essere il “capro espiatorio” di una situazione imposta dall’alto e di scelte non condivise. Indice puntato contro la classe politica, “che dimostra sempre più di essere scollata dalla realtà – spiega il presidente dell’Associazione dei commercialisti della provincia, Salvo Geraci – ed impone quotidianamente al cittadino, adempimenti, dichiarazioni e comunicazioni, imposte da norme a carattere fiscale, costringendo noi commercialisti ad assolvere sempre più scadenze. Tutto questo con l’aggravio di crescenti sanzioni a nostro carico (si veda il nuovo mod. 730 precompilato); di duplicazioni di comunicazioni (come la neointrodotta Certificazione Unica; dell’adeguamento dell’assicurazione obbligatoria (inevitabilmente a nostre spese) afferente il Visto di conformità, senza trascurare tanti ed innumerabili adempimenti, vecchi e nuovi, cui siamo sottoposti quotidianamente.La misura-concludono i commercialisti- è colma”.




Siracusa. Lastre di eternit abbandonate, aumenta la pessima abitudine. Un piano per mettere in sicurezza le aree in fretta

Per una città davvero “smart” servono anche cittadini “smart”. Insomma, gente di buon senso e cervello che non continui ad abbandonare indiscriminatamente sul territorio rifiuti in genere e in particolare lastre di eternit, potenzialmente pericolose per la presenza di fibra di amianto. La zona di Epipoli è la più colpita dal fenomeno seguita a ruota dalla Borgata, Tivoli e le zone balneari.
“Solo negli ultimi 20 giorni abbiamo raccolto 15 segnalazioni”, ammette il comandante del nucleo Ambientale della Municipale siracusana. Quasi una al giorno. Il primo problema, ovviamente, è rappresentato da chi abbandona rifiuti di questo tipo. Quello che viene compiuto è un vero e proprio reato ambientale punito con una multa (da 600 a 3.200 euro, ndr) e da una denuncia penale. “Ai cittadini chiediamo di aiutarci. Se vedete chi abbandona rifiuti, che sia eternit o sfalci di potatura oppure divani, contattateci anche in forma anonima. Forniteci il numero di targa, l’orario, la zona. Anche una foto se la avete. Il massimo sarebbe chiamare subito le forze dell’ordine, tutte possono intervenire in questi casi perchè non è pertinenza esclusiva della Municipale”.
Il secondo problema è quello della rimozione e della bonifica dei luoghi in cui vengono abbandonati i rifiuti, specie quelli pericolosi. I cittadini lamentano tempi biblici a fronte di telefonate su telefonate. La colpa, neanche a dirlo, è della burocrazia.
“Una volta ricevuta la segnalazione, noi andiamo subito sul posto con una pattuglia. Verifichiamo la situazione e stiliamo il rapporto”, spiega Trionfante. “La relazione viene immediatamente trasmessa all’ufficio preposto che contatta la ditta che cura la messa in sicurezza dell’area e il conferimento nell’apposita discarica dell’eternit”. Sulla carta sembra un passaggio veloce. Senonchè, la legge richiede prima un parere dell’Asp altrimenti la ditta che svolge il servizio per conto del Comune non può entrare in azione. “E con più uffici coinvolti, i tempi si dilatano”, ammette amareggiato Romualdo Trionfante.
Che una soluzione pratica l’avrebbe anche trovata. Nei giorni scorsi ne ha parlato con l’assessore all’ambiente, Coppa, e con il sindaco Garozzo. “L’ufficio Ecologia del Comune potrebbe intanto chiedere alla ditta che tratta quei rifiuti pericolosi di renderli intanto inerti sul posto, evitando rischi di contaminazione o propagazione della fibra di amianto. In attesa poi dello sta bene dell’Asp per rimuovere e bonificare l’area. Almeno così la salute dei cittadini non sarebbe a rischio”. Una idea al cui sviluppo si sta lavorando proprio in queste ore.




Mal'Aria 2015, il rapporto di Legambiente e i numeri di Siracusa, "bocciata" per Pm10 e Ozono

Appuntamento di ogni anno, il rapporto “Mal’Aria 2015”: ampio dossier di Legambiente sulla situazione ambientale nei capoluoghi di provincia italiani. Inquinanti, smog, polveri sottili contribuiscono in varia misura ad “appesantire” la qualità dell’aria in Italia. Le situazioni più critiche al nord ma Siracusa, purtroppo, non brilla.
L’associazione ambientalista ha monitorato in particolare l’andamento delle Pm10, il famigerato particolato atmosferico, uno egli inquinanti di maggiore impatto sulla qualità dell’aria. Nella classifica stilata da Legambiente, Siracusa occupa la 17.a posizione tra le città con il più alto numero di sforamenti della soglia consentita. Gli ambientalisti prendono in cosiderazione la centralina di rilevamento “peggiore”. Nel caso di Siracusa, quella di viale Teracati che nel 2014 ha superato per 57 giorni i 50 microgrammi per metrocubo di media giornaliera. Il limite di legge è di 35 giorni di sforamento in un anno. In Sicilia, fa peggio solo Palermo con la centralina di via Di Blasi con 65 sforamenti (posizione numero 12).
Altro nemico dell’aria siracusana è l’ozono troposferico, un gas ossidante e tossico se inalato in grandi quantità. Il limite di legge è di 25 giorni di superamento della soglia giornaliera di 120 microgrammi per metrocubo, mediata su otto ore consecutive. Per Legambiente, Siracusa occupa il 25.o posto tra Trento e Vercelli con 48 sforamenti.
A febbraio, intanto, l’assessore all’ambiente Pierpaolo Coppa volerà nuovamente a Roma perchè al ministero dell’Ambiente si torna a parlare di Aia per le industrie e limitazioni nelle emissioni.




Siracusa. Mattarella, il presidente della Repubblica siciliano: i commenti dei politici locali

Si susseguono i commenti, dal mondo della politica locale, dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pochi minuti dopo la proclamazione, è stato il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo a commentare l’esito della votazione, esprimendo in una frase, breve e concisa, la propria soddisfazione. Un commento affidato al suo profilo Facebook. “Buon Lavoro al nuovo Presidente Sergio Mattarella- ha detto il sindaco- Capolavoro Politico di Matteo Renzi”.
“Green Italia” chiede al nuovo capo dello Stato di impegnarsi per il rispetto dell’articolo 9 della Costituzione, che parla di sviluppo della cultura e ricerca scientifica e tecnica, oltre che di tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. “La scommessa sul futuro dell’Italia- spiegano i coordinatori nazionali, Fabio Granata e Monica Fassoni- e’tutta qui e solo applicando con rigore questa parte della Costituzione si potrà costruire un avvenire all’altezza della nostra storia”. Il giorno dell’elezione di Mattarella è, per il deputato regionale, Pippo Gennuso, anche il “giorno del riscatto della Sicilia degli onesti. Al di là degli schieramenti politici e delle appartenenze partitiche-sostiene il parlamentare regionale- Mattarella è una persona perbene e di alto profilo morale, che può degnamente rappresentare la Nazione, sia in Italia che all’estero”. L’auspicio del deputato regionale è che il nuovo presidente della Repubblica “faccia sentire la sua autorevole voce al governo della Sicilia”. “Un uomo mite e responsabile che sarà stimolo per tanti cattolici nell’impegno politico”. Questo il commento del portavoce del movimento CittAscolta, Tanino Romano, subito dopo l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica.
“Siamo certi che questa elezione sarà un punto di riferimento importante per molti. – ha continuato Romano – Il pensiero rivolto, sinteticamente, agli italiani e ai lavoratori anticipa il solco di un settennato che, siamo certi, sarà speso all’impronta del rispetto della Costituzione, della responsabilità e dei cittadini.Un Presidente della Repubblica che sarà da ulteriore stimolo ai tanti cattolici impegnati in politica e per i tanti che, fino ad oggi, hanno tentennato.”