Siracusa. Tre mosse per il rilancio del trasporto urbano: più bus, tornano le pensiline e nasce il nuovo terminal

Un nuovo terminal dei bus, pensiline, paline elettroniche con informazione sui tempi di attesa degli autobus. Siracusa vuole fare sul serio sul fronte trasporti. In attesa di smarcarsi dall’Ast – che non fa mistero delle difficoltà di gestire un servizio antieconomico – Palazzo Vermexio ha già pronto il suo piano in tre mosse per il 2015.
La prima è l’acquisto di altri 4 minibus elettrici per rafforzare la flotta dei 6 già in servizio da agosto dello scorso anno. Le corse di pullman elettrici del Comune non coprono l’intero territorio urbano, hanno sulla carta natura stagionale (anche se di proroga in proroga si coprono 12 mesi l’anno) ma il servizio “municipalizzato” lascia intravedere buone prospettive. Tant’è che i 4 nuovi bus potrebbero permettere di allargare il giro d’azione, sino ad oggi limitato al centro storico, alla zona archeologica e parte della Borgata.
La seconda mossa è rappresentata dal ritorno delle pensiline alle fermate. Non solo un tetto per ripararsi dalla pioggia, ma in molti casi struttura degne del miglior contesto urbano, dotate di qualche seduta in plastica. In totale il Comune vuole piazzarne 151. Il problema è il costo di una operazione simile. Risolvibile a zero onore per le case municipali attraverso un avviso pubblico destinato a privati che, in cambio dell’investimento, potrebbero avere l’esclusiva per un decennio della pubblicità da affiggere alle stesse pensiline. Alcune, poi, diventeranno super-tecnologie con le paline elettroniche che informeranno sui tempi di attesa dei bus ma solo di quelli elettrici e non su tutte le linee e in tutte le fermate.
La terza e ultima mossa è la realizzazione del nuovo terminale dei pullman del trasporto urbano ed extraurbano. E’ anche quella che richiederà più tempo, difficile da realizzare entro il 2015. Il terminal – finalmente dotato di servizi, comodo e facilmente raggiungibile – dovrebbe essere costruito, nei piani di Palazzo Vermexio, alle spalle di Casina Cuti all’interno di quella grande area recintata e inutilizzata diventata solo terra per erbacce e residui di scavi archeologici. Con la Sovrintendenza è già partito il dialogo e non paiono esserci ostacoli di sorta pur nella previsione di inevitabili paletti. L’attuale terminal è in via Rubino: è scomodo, poco raccomandabile e certamente non frequentato per tutta una serie di carenze logistiche.
Fatte queste tre mosse, al Comune non resterebbe che l’ultima: creare una vera municipalizzata per il trasporto urbano.




L'occasione della Strategia 14/20 Unesco: la giunta regionale punta su Siracusa

Tre assessori regionali a Siracusa: Cleo Li Calzi, responsabile del Turismo, Sport e Spettacolo, Antonio Purpura, Beni Culturali, e Sebastiano Bruno Caruso, Famiglia e politiche sociali. Pezzi importanti della giunta regionali si sono spostati da Palermo per gettare le basi di una ulteriore programmazione che possa contribuire a rafforzare la vocazione turistica di una città che “ha saputo coniugare al meglio la valorizzazione dei beni culturali con il turismo”, definizione quest’ultima dell’assessore Purpura.
Insieme a rappresentanti del mondo dell’imprenditoria turistica e delle categorie produttive della città si sono iniziati a tratteggiare i punti per sfruttare l’occasione offerta dalla Strategia 14/20 che tende a valorizzare i siti Unesco. Il tavolo siracusano è servito a definire la strategia comune da completare in pochissimo tempo perchè da ottobre si pazza alla fase realizzativa.
Siracusa vuole consolidare la sua offerta ampliandola con eventi, anche sportivi candidandosi come sede dei mondiali di canoa-polo, ospitando la regata della Magna Grecia oltre ad una regata internazionale d’altura già in avanzata fase di programmazione. E poi ancora programmi per incentivare il turismo accessibile e lo sviluppo attraverso i servizi per il turista.




Siracusa. I forestali puliranno il parco archeologico. Purpura: "stava diventando un problema"

Se Siracusa è una destinazione con “reputazione turistica riconosciuta a livello internazionale” gran parte del merito è della sua cartolina più nota: il teatro greco e gli eventi di spettacolo che lì vanno in scena, richiamando visitatori da ogni dove.
Lo sa bene l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonio Purpura. Di recente si è occupato proprio dello storico monumento siracusano, in un summit nei suoi uffici di Palermo. Perchè l’antica cavea “sottoposta a stress di varia natura” – come racconta a Siracusaoggi.it – ha bisogno di interventi di tutela e conservazione. Niente che possa precludere o mettere a rischio la stagione degli spettacoli, piuttosto lavori tampone con fondi da reperire dallo sbigliettamento dell’area archeologica nella quota parte del Comune di Siracusa. E poi la Regione dovrà fare però la sua, intercettando quei fondi necessari per lavori che possano mettere al riparo da sorprese ma costosi.
“Di teatro greco ho parlato più volte anche con la sovrintendente Basile”, spiega Purpura. “Ci sono dei progetti, impostati alla tutela e conservazione che adesso dobbiamo fare diventare esecutivi”, conferma. Il primo, forse banale ma comunque importante, riguarda la pulizia dell’intera area archeologica. “Rinnovo la convenzione con i forestali per il diserbo della grande zona archeologica di Siracusa perchè il problema della pulizia sta diventando serio”, confida il responsabile dei Beni Culturali.
Che non dimentica di elogiare – in ottica regionale – il sistema Siracusa dove “si coniuga al meglio la valorizzazione del patrimonio culturale con il turismo”. Possibile fare ancora di più e di questo Purpura è convinto. “Siracusa ha una realtà archeologica locale diffusa anche in provincia” e con la sua esperienza può guidare una vera rete di teatri antichi “in cui spicca insieme a Taormina mentre Tindari, Palazzolo e Segesta restano marginali pur avendo potenzialità attrattive”.




Augusta, Siracusa e Portopalo: un bando unico per demolire i barconi dei migranti che bloccano i porti

Tre navi di migranti occupano porzioni del porto di Augusta. Ferme lì da tempo, rischiano di far saltare eventuali opportunità di lavoro. I tempi delle demolizioni, purtroppo, non sempre risultano “umani” come nache nel caso del barcone di migranti arenato all’Arenella, a Siracusa.
Per “liberare” le banchine del porto commerciale megarese, il deputato regionale Enzo Vinciullo ha chiamato in causa la Capitaneria di Porto di Catania, l’Ufficio delle Dogane e i Ministeri della Marina e delle Infrastrutture e Trasporti. “Ho spiegato a tutti che il porto commerciale più importante del Mediterraneo, oggi, non è nelle condizioni di poter accogliere nemmeno una piccola nave, in quanto le banchine sono interamente occupate. Se è un dovere accogliere coloro i quali sono in mare aperto e rischiano la vita è anche un diritto dei cittadini di Augusta e della provincia di Siracusa avere il porto libero, in quanto l’attività economica della città megarese si basa ormai quasi esclusivamente sul porto commerciale”.
Dopo i numerosi incontri, pare sia stata trovata una soluzione. L’Ufficio delle Dogane predisporrà un bando di gara valido per tutti i porti siciliani e non per un solo caso per volta. Prevede la demolizione di tutte le navi abbandonate nei vari porti – dall’Arenella a Portopalo, da Augusta a Pozzallo – liberando così le aree da “una ingombrante presenza anche per i cittadini, dal momento che molte di queste navi presentano al loro interno ingenti quantità di amianto”.




Siracusa. Rapina in via Marabitti: due giovani armati di pistola irrompono in agenzia disbrigo pratiche

Hanno atteso l’orario di chiusura poi sono entrati in azione. In due, col volto travisato e armati di pistola, sono entrati all’interno di un’agenzia di disbrigo pratiche di via Ignazio Marabitti, una traversa di viale Zecchino. Sotto la minaccia dell’arma si sono fatti consegnare dal titolare il portafogli, con all’interno 260 euro. Una volta arraffato il denaro si sono dati alla fuga, facendo perdere le loro tracce.




Siracusa. Gli ex Sai 8 in presidio fisso sotto la Prefettura. "Servizio idrico, solo passi indietro"

Da una vertenza all’altra, da un sit-in all’altro. Piazza Archimede, sede della Prefettura, diventa ormai un punto di ritrovo di tensioni e frustrazioni lavorative. Oggi è la volta degli ex Sai 8 che annunciano un presidio fisso per tutta la settimana o almeno fino ad un incontro con il prefetto, Armando Gradone.
Lo stallo sul servizio idrico dopo il pesante crack del precedente gestore ha sin qui lasciato senza impiego 146 persone. Di queste, circa 80 speravano di poter confluire – come da bando – nella nuova società Siam che doveva attivarsi nei Comuni di Siracusa e Solarino. Ma i ritardi nella certificazione antimafia e le ultime notizie circa l’acquisizione di documenti da parte della Guardia di Finanza hanno rallentato quella che per gli ex Sogeas – in particolare – era la speranza lavorativa.
Tornano, quindi, tutti sullo stesso piano i 146 lavoratori. “Questa è una vicenda in cui si fanno solo passi indietro”, spiega Luigi Di Luciano, rappresentante sindacale della Cgil. “Il problema è che ogni soluzione rischia di essere transitoria. Perchè siamo tutti in attesa dell’intervento di riordino del settore da parte della Regione. E in questo i deputati regionali siracusani potrebbero quanto meno tentare di portarsi avanti incontrando l’assessore all’Energia e Servizi”, aggiunge Di Luciano.




Siracusa. Vola via la guaina impermeabile e al Chindemi si allaga un'aula (di nuovo)

Brutta sorpresa all’interno dell’istituto comprensivo Chindemi. Nel plesso di via Basilicata piove dentro. Di nuovo. E dire che a novembre il problema sembrava risolto, con il tempestivo intervento del Comune di Siracusa e della ditta che pochi anni prima aveva completato la costruzione del plesso. Ma il forte vento degli ultimi giorni ha “strappato” via un pezzo della guaina di impermeabilizzazione che solo poche settimane fa era stata piazzata sul terrazzino dell’istituto, da dove avvenivano le copiose infiltrazioni che allagavano aule e corridoi al primo piano, con l’acqua che fuoriusciva persino dalle plafoniere. Questa volta, invasa dall’acqua è stata l’aula di musica.
Nel 2013 era già accaduto qualcosa di simile e anche in quella occasione erano stati predisposti dei lavori di riparazione che, a quanto pare, non hanno risolto definitivamente il problema.




Siracusa. Boxe, Camelia vola in Texas: il primo arbitro con protesi approda al Blue Bonnet

Un altro sogno che si avvera. Si avvererà tra meno di 4 mesi.L’arbitro siracusano di boxe Roberto Camelia partirà alla volta degli Stati Uniti e parteciperà, il 23 maggio prossimo, ad una riunione al Blue Bonnet Palace di Sant’Antonio, in Texas. Ci saranno pugili amputati provenienti da tutto il mondo. E non poteva mancare lui, il primo arbitro di boxe autorizzato a salire sul ring con protesi alla gamba. Sarà Camelia ad arbitrare l’evento, organizzato dalla National Amputee Boxing Association, di cui fanno parte militari e reduci di guerra feriti sul campo. L’executive director, Rachel Quintero ha conosciuto la storia di Roberto Camelia attraverso internet. Lo ha contattato, ricevendo subito un “si” ricco di entusiasmo per una nuova esperienza che si appresta a vivere. Camelia rimase coinvolto, nel 2013, in un grave incidente stradale, mentre prestava soccorso a un automobilista finito fuoristrada. Fu necessario amputargli la gamba, ma ha deciso di rimanere sul ring, rimettersi in gioco, superando, grazie alla sua grande passione, le avversità. Il suo sogno è quello di arbitrare, un giorno, un mondiale di boxe o un’olimpiade. Nell’attesa che si avveri, si appresta a fare le “prove generali” negli Stati Uniti. Camelia è diventato un esempio positivo dello sport, tanto da ricevere diversi premi, fra cui quello alla memoria di Candido Cannavò, lo storico direttore della “Gazzetta dello Sport”.




Siracusa. Troppe morti sul lavoro, corsi di sicurezza per imprenditori, dipendenti e studenti

In provincia di Siracusa lo scorso anno si sono registrati 11 decessi sul lavoro. Un numero tra i più alti in Sicilia. Undici tragedie dovute a incidenti occorsi durante lo svolgimento di attività lavorative. Anche da questo dato parte un progetto avviato a livello regionale e presentato ufficialmente questa mattina nel capoluogo. Si tratta di corsi di prevenzione e formazione sulla sicurezza sul lavoro, destinati agli imprenditori, ai dipendenti, ma anche agli studenti delle quarte e quinte classi degli istituti superiori professionali, oltre che a dirigenti e insegnanti. Il progetto “Sicilia in …sicurezza”, elaborato dal Servizio 3 del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute è stato illustrato nella sala formazione dell’ospedale “Rizza” di viale Epipoli. L’evento, moderato dal direttore dello Spresal Alba Spadafora, presente il direttore amministrativo Giuseppe Di Bella, è stato introdotto dal direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta che ha sottolineato l’importanza della diffusione della cultura della prevenzione per la sicurezza sul lavoro “attraverso la formazione degli addetti in particolare nei comparti dell’edilizia e dell’agricoltura considerati – ha spiegato – gli elevati rischi di infortuni che la complessità delle varie fasi lavorative comportano”. L’Asp di Siracusa prevede di formare nel corso del 2015 circa 180 soggetti in agricoltura e 320 in edilizia. I corsi, a titolo gratuito, avranno inizio a febbraio. La formazione è rivolta ai datori di lavoro, ai lavoratori, ai coordinatori, progettisti e direttori dei lavori, agli operatori addetti ai lavori in quota, ai responsabili dei lavori pubblici e tecnici comunali. Un corso sarà dedicato ai tecnici comunali sul nuovo decreto per le cadute dall’alto.




Siracusa. All'ospedale Rizza l'arcivescovo incontra medici e pazienti

Nella sua visita pastorale, l’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, ha toccato oggi l’ospedale Rizza di viale Epipoli. Ha incontrato gli operatori e raggiunto i pazienti nei reparti di degenza di Medicina riabilitativa, Hospice e nella Residenza sanitaria assistita, al Centro screening, Centro Alzheimer, Consultorio familiare e Dermatologia, soffermandosi e offrendo ad ognuno di loro, da buon pastore, parole di conforto e di speranza.
Ad accoglierlo, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta insieme al direttore amministrativo Giuseppe Di Bella e il dirigente medico di presidio Giovanni Burgaretta.
Nella sala riunioni di Medicina riabilitativa l’arcivescovo ha recitato la preghiera dedicata alla visita pastorale.
“Ho scelto questa struttura ospedaliera dove la fragilità umana e la sofferenza sono più in evidenza, con la sua specificità di accoglienza dei malati terminali”, ha detto l’arcivescovo. “La mia presenza vuole essere un incoraggiamento – ha aggiunto – con l’invocazione dell’abbondanza della benedizione del Signore sui malati e su tutti coloro che offrono con abnegazione il proprio servizio”.
Un momento di particolare commozione è stato vissuto nel reparto Hospice, dove l’arcivescovo è stato accolto da una performance musicale caratterizzata da brani medievali cantati e accompagnati dal suono dell’arpa dagli artisti Raffaele Schiavo e Loredana Vasta impegnati nell’hospice in un progetto di musicoterapia.